Il Consiglio comunale, all'unanimità , ha votato le nuove tariffe TARI introducendo un'importante
scelta politica che cerco di spiegare.
Premessa: poniamoci il quesito: due persone producono più rifiuti se abitano in una casa di 80mq o se abitano in una casa di 150mq? Penso che il buon senso ci faccia rispondere:
circa gli stessi quantitativi; non è che perché si abita una casa più grande si consumino più bottiglie di latte, o si comprino più giornali, o si bevano più bottiglie di vino, ecc. magari si consuma qualche straccio per la polvere in più... ma la dimensione della casa fa cambiare di poco la quantità di rifiuti prodotti.
Ciò premesso, la legge prevede che la tariffa rifiuti sia calcolata utilizzando due parametri: la dimensione dell'alloggio e il numero degli occupanti. La ripartizione del peso dei due parametri è lasciato all'ente locale.
Per quanto detto in premessa, la logica vorrebbe che il parametro dimensione dell'abitazione incidesse
marginalmente rispetto al parametro numero di occupanti.
Così era fino all'anno scorso. Per esempio, un nucleo di due persone che abitano un appartamento di 118mq doveva pagare: 23€ per quota riferita ai mq e 207€ per quota rapportata ai tre occupanti. Il rapporto di peso era
10% - 90% FONTE .
Con le nuove aliquote, per lo stesso nucleo di due persone che abitano nello stesso appartamento di 118mq, la ripartizione diventa: 103€ per quota riferita ai mq e 127€ per quota rapportata ai tre occupanti. Il rapporto di peso è ora
45% - 55% FONTE .
Come si vede
i consiglieri, all'unanimità , hanno deciso di spostare il "peso" dalle persone ai metri quadri.
Fatti i calcoli, ad oggi, per la maggior parte delle famiglie, probabilmente, l'esborso non cambia più di tanto. Ma è stato introdotto un principio che potrebbe darci sorprese:
i politici non fanno mai nulla senza uno scopo...
Un'altra scelta (o meglio: non scelta) mi ha colpito. La legge 147/2013
FONTE al comma 682 prevede che il Comune possa disciplinare riduzioni ed esenzioni che tengano conto della capacità contributiva delle famiglie, anche attraverso l'applicazione dell'ISEE.
I nostri consiglieri, all'unanimità , non hanno ritenuto opportuno introdurre correttivi a protezione delle fasce più povere FONTE .