23/03/15
MattiaPascalGazzetta di Parma
Caratteristico borgo della Val Nure, Ponte dell'Olio ha origini medievali ed è una meta da non perdere per gli amanti della "gita fuori porta". Un luogo tranquillo e romantico, che offre opportunità per i cultori ed appassionati di storia, ma anche per i buongustai e per gli sportivi.
La storia, da queste parti, abbonda nelle antiche chiese ma anche nei suggestivi manieri che impreziosiscono il territorio. Quella di Piacenza, come noto, è una provincia disseminata di castelli. Ponte dell'Olio ne è buon testimone dato che nei 43 chilometri quadrati del comune ne esistono quasi una decina.
Si va dai castelli di Torrano, Riva e Folignano, perfettamente conservati, per proseguire con la torre di La Fratta, l'antico fortilizio di Cassano ed i manieri di Montesanto e Castione. Di questi ultimi non rimangono che pochi ruderi. Ma Ponte dell'Olio è anche patria di una preziosa archeologia industriale.
Bastano pochi passi nel centro storico per "imbattersi" in una costruzione imponente e ricca di fascino: è quella delle antiche fornaci, sistemate pochi anni fa dal Comune. Un luogo che parla di storia del lavoro, di materiali tipici dei luoghi, di tecnologia e di società. Nel centro del paese rappresentano la fulgida testimonianza di un'epoca davvero unica nelle vicende del territorio di Ponte dell'Olio e della sua gente.
Il complesso monumentale delle fornaci fu realizzato a partire dal 1890 dall'Azienda Calce Val Nure per la produzione continua di calce da costruzione. E' di quell'epoca la prima fornace, costruita su pianta circolare, e con quattro camere da fuoco dall'impresa di Emilio Rossi, padre di Giovanni Rossi, futuro fondatore della Industria Cementi Giovanni Rossi e personaggio di spicco della storia locale (al quale è dedicato anche un busto davanti alle antiche fornaci) che si è sempre distinto per capacità imprenditoriali e per il forte senso di responsabilità verso la comunità.
Pioniere dell'industria della calce, del cemento e dei laterizi, precorritore di una imprenditoria lungimirante, Giovanni Rossi si è sempre distinto per correttezza e per la sua mai ostentata generosità. Le antiche fornaci così come i castelli e l'antico torchio dell'azienda agricola "I Perinelli" sono visitabili in occasione delle principali manifestazioni e fiere locali. Fra queste: la Fiera di primavera (la prima domenica di maggio), la Fiera patronale di San Rocco (a metà agosto), la Fiera della pancetta tipica e la rassegna enogastronomica "I sapori del borgo" che si tiene a novembre per celebrare la cucina tipica del Piacentino.
Per coloro che amano fare due passi ecco che, rimanendo nel centro di Ponte dell'Olio, è possibile fare shopping e degustare i prodotti tipici fra i numerosi negozi che sorgono nella centralissima via Veneto, mentre per i più romantici non è da perdere una passeggiata sull'antico ponte detto "di Maria Luigia d'Austria" (fu lei a ordinarne la costruzione), oppure lungo il Nure facendo magari una sosta alla fonte "Fontanazzo" dove sgorga sempre acqua fresca e chiara (e secondo la leggenda, chi la beve anche un solo giorno, prima o poi ritorna a Ponte dell'Olio) e alla vicina chiesa di San Giacomo (costruita nell'XI secolo e riedificata nel 1272) oppure, di nuovo in centro, all'oratorio di San Rocco (XV sec.) con una "occhiata" alla bella Torre dell'orologio del XIX secolo.
Per gli sportivi, invece, ecco lungo il paese, le frazioni e i borghi la possibilità di godersi suggestivi percorsi escursionistici e cicloturistici, in particolare i tre per mountain bike, predisposti dal Comune in collaborazione con Uisp Piacenza Lega Cicloturismo e associazione Moiabike, con itinerari che vanno dai 15 ai 28 km (con carta cicloturistica reperibile all'ufficio turismo e commercio del Comune).
Sperando di non aver violato regole di copyright (nel caso, perdonatemi: con la sfacchinata che ho fatto a ricopiare...), questo è l'articolo di Paolo Panni dedicato a Ponte, pubblicato ieri sulla "Gazzetta di Parma". Dal titolo "Chiese, manieri e archeologia industriale".
Oltre a una foto del ponte con la chiesa, ci sono poi le schede di tre locali pubblici: il bar trattoria della Posta, il ristorante Riva e il ristorante "Cà dell'Orso". Ma di questo scriviamo magari un'altra volta...
22/03/15
MarinoIl consigliere Fabio Callegari "avvocato di strada"
Libertà parla degli
"avvocati di strada" piacentini, cioè di un gruppo di professionisti impegnati a ridare gratuitamente un'identità a chi l'ha persa, a chi non ha documenti e non può per questo accedere al servizio sanitario nazionale, ma anche a chi non riesce a ritirare la pensione di invalidità.
«
Sono persone che abitano per strada, sotto un ponte, si spostano da una città all'altra senza una fissa dimora. La prima cosa che perdono è la residenza. Non essendo più inseriti nell'anagrafe di un Comune perdono il diritto al documento d'identità, il diritto all'assistenza sanitaria, il diritto a rivolgersi a qualsiasi servizio pubblico in cui sia necessaria la residenza». Compito degli avvocati di strada è quello di ricostruire l'identità degli invisibili. A Piacenza sono in cinque e tra essi vi è anche il nostro consigliere comunale
Fabio Callegari.
L'associazione
Avvocato di strada onlus è un'organizzazione di volontariato nata a Bologna nel febbraio del 2007. Oggi, compreso quello di Piacenza, sono aperti 39 sportelli in tutta Italia, con 750 avvocati volontari che si sono presi cura di oltre settemila casi. Lo sportello di Piacenza è alla Caritas diocesana di via Giordani.
Fonte Libertà del 21/03/2015
21/03/15
MarinoBiblioteca come luogo d'incontro
«
Crediamo nella biblioteca come luogo di cultura a 360 gradi, dove si incontrano i libri, i film e le persone» .
Cosi dichiara l'assessore alla Cultura di
Pontenure, presentando un
ricchissimo calendario di occasioni culturali.
20/03/15
MattiaPascalBuongustai
Sulla "Gazzetta di Parma" di ieri (a pag. 37) la rubrica gastronomica si occupava del ristorante "Riva" di Pontedellolio. Che con una gita fuori porta ha visitato e recensito. Dando il massimo dei voti per la cantina e 4 stelle (su 5) per la cucina.
Dato che non capita tutti i giorni che qualcuno scriva di cose pontolliesi su un giornale fuori dalla nostra provincia, mi pare giusto segnalarlo...
19/03/15
MattiaPascalAmleto
Meglio rispettare il referendum (riportando acqua e rifiuti in gestione diretta ai Comuni) e spendere di più oppure fare la gara (in tal modo privatizzando) e risparmiare?
Questo mi pare sia il dilemma dei sindaci, almeno a giudicare dall'articolo pubblicato ieri su "Libertà"...
19/03/15
MarinoIo non l'ho ancora capito...
In questi mesi ho letto le
posizioni che tante amministrazioni piacentine hanno espresso sul tema
acqua e riufiuti. C'è chi si batte per la
gara (privatizzazione totale), chi per la
società mista (privato 65% pubblico 35%) e chi per la gestione
in house (completamente pubblica così come indicato dai cittadini italiani con un referendum).
Ma io... pur leggendo i giornali e le testate web locali e ogni atto pubblico del Comune, e pur avendo seguito ogni consiglio comunale,
non ho ancora capito verso quale soluzione è orientata la nostra amministrazione comunale.
Non so come la pensa la Maggioranza, ma nemmeno so come la pensa la Minoranza.
Questo è l'unico documento ufficiale a mia conoscenza
FONTE (settembre 2014).
Nei prossimi giorni i sindaci dovranno scegliere...
Copelli e i dodici consiglieri hanno avuto tutto il tempo per informarci e per chiederci come la pensiamo su questo importante tema che ipotecherà il nostro futuro (anche le nostre tasche) per i prossimi 25 anni.
Ma non solo non ci coinvolgono, nemmeno ci dicono come la pensano.
Informazione, partecipazione: che belle PAROLE!!!
18/03/15
MarinoLa mozione di Chiesa: sostenere chi svolge lavori socialmente utili
Contributi economici con voucher in cambio di svolgimento di attività socialmente utili. E' la proposta che il consigliere comunale
Alessandro Chiesa, del gruppo di opposizione
"Tradizioni e sviluppo", fa all'Amministrazione comunale presentando una mozione che sarà votata nella prossima seduta consiliare.
«Nel 2015 - spiega Chiesa -, dopo il collocamento a riposo di un operaio comunale, vi sarà un risparmio di circa 30mila euro. Ho pensato quindi che questa somma potesse essere utilizzata per sostenere il reddito di coloro che, al momento, si trovano senza, oppure lo hanno ma è basso, attraverso l'utilizzo dei buoni voucher, quindi del cosiddetto "lavoro accessorio". La proposta è semplice: contributi economici in cambio dello svolgimento di attività socialmente utili. Senza maggiori oneri per i contribuenti, ma semplicemente riutilizzando le risorse, si ha la possibilità di fornire un aiuto concreto a chi è disoccupato, inoccupato o percettore di ammortizzatori sociali. Il Comune di Pontedellolio potrebbe attivarsi utilizzando il lavoro accessorio come forma di sostegno al reddito e, nel frattempo, impiegando i soggetti coinvolti per esempio nella pulizia del paese e delle strade, sistemazione delle cunette dei canali, piccoli interventi di riparazione, controllo del traffico e sorveglianza davanti alla scuola».
Questa è la seconda mozione presentata dal consigliere Chiesa. La prima, non accolta dalla maggioranza, riguardava la riduzione delle indennità e dei gettoni di presenza e destinare le somme a contributi per le famiglie.
Pubblicato su Libertà del 18/03/2015 a firma np
17/03/15
MattiaPascalTrasporto pubblico
Da segnalare che su "Libertà" di oggi (a pag. 20) si parla dei contributi che i Comuni dovranno versare a Seta per il servizio di trasporto pubblico (al posto della Provincia che lo aveva fatto fin qui, ma ora non ha più la disponibilità finanziaria per continuare a erogare tale contributo).
E si intervistano in merito alcuni sindaci (fra loro, Sergio Copelli di Ponte).
Per la cronaca, il contributo a carico del nostro Comune è di 30mila euro...