Ponte dell'Olio

01/02/14
Marino

Commercio in buona salute?

Libertà segnala la vivacità commerciale nel comune di Podenzano. Nell'articolo viene evidenziato come il sindaco Alessandro Ghisoni e l'assessore Fiorenzo Piccioli Cappelli siano orgogliosi "di vedere, nonostante il periodo difficile, il continuo impegno dei commercianti, la loro volontà di crescere e fare investimenti sulla loro attività per offrire servizi sempre migliori ai concittadini. Ne dà testimonianza il fatto che anche quest'anno è stato presentato congiuntamente il progetto Comune-commercianti riguardo alla legge 41 che potrebbe portare, si spera, ma sembra quasi una certezza, a nuovi contributi economici. I commercianti (in 25 hanno aderito a questa edizione) infatti hanno investito denaro per rinnovare i locali o migliorare i servizi offerti, il Comune allo stesso modo sta investendo per far sì che il paese sia attraente, in particolare in questo momento sulla piazza per creare il cosiddetto "centro commerciale naturale". Perché il commercio sia al passo con i tempi e vada sempre più incontro alle esigenze della popolazione è stato ideato il portale carrello. it, inserito nella documentazione presentata per il progetto della legge 41. «I negozi ... avranno una vetrina multimediale e i clienti dal loro computer potranno vedere le offerte, i prodotti, conoscere quel negozio, ordinare la spesa. Credo che nessuno debba più avere paura oggi dell'informatica e del web. E' ora di aprire anche questa porta perché chi non si adegua resterà sempre indietro»".
L'articolo completo, a firma Nadia Plucani, su Libertà del 1/2/2014
  
31/01/14
Giovanni

Siamo sempre più poveri, specialmente poveri di orgoglio e di dignità

Immagini dal Parlamento - Un quadro penoso da curva sud -

Le regole della democrazia prevedono l’esistenza di una maggioranza contrapposta ad una minoranza.

Il Parlamento è il luogo in cui le forze antagoniste dovrebbero discutere, mediare e risolvere i problemi del Paese in modo civile; ci si va per un confronto dialettico, pur anche forte e serrato ma sempre rispettoso dei principi democratici, non per esibire corpi esagitati e acefali in manifestazioni becere, violente e inconcludenti.

Questo martoriato Paese ha bisogno di più cultura, di civiltà e di legalità, non di pregiudicati, non di incompetenti né tantomeno di squadristi arroganti, analfabeti e allergici a qualunque regola democratica.
  
31/01/14
Marino

EXPO 2015: opportunità per il nostro paese

Libertà scrive: "Bettola ambisce ad uno spazio ad Expo 2015. L'Ammininistrazione comunale intende percorrere tutte le strade possibili perché Bettola abbia visibilità all'esposizione internazionale e sia inserita negli itinerari turistici di chi giungerà a Milano nei sei mesi di eventi nel 2015". E poi segue una lunga serie di ipotesi di lavoro al fine di consentire a "«...Bettola e ai suoi punti di principale interesse storico, paesaggistico ed enogastronomico di essere pubblicizzati e conosciuti, di creare attrazione per i visitatori di Expo 2015, per uno sviluppo turistico del paese...».".
Suggerisco di leggere l'articolo integrale a pag.19 di Libertà.
  
30/01/14
Marino

Le regole del gioco

In democrazia (governo del popolo):
un cittadino = un voto.
In democrazia la maggioranza si raggiunge mediando.
E' un esercizio difficile e che richiede capacità e principi civici, etici e politici molto forti.

Con il porcellum e oggi con l'italicum non è così: non "un cittadino = un voto" ma... il voto di chi sarà stato parte del partito di maggioranza relativa, varrà 37% : 52% = 1 : x e cioè 1.4 voti.
Il voto degli altri 63% di cittadini varrà 63% : 48% = 1 : x e cioè 0.8 voti.
Sarà però tutto più semplice. Non ci sarà più da mediare. Gestirà il potere un gruppo che avrà idee politiche omogenee. Decidere sarà esercizio meno complesso. Sarà più facile, molto più facile, passo dopo passo, rubarci gli ultimi rimasugli di benessere e di dignità.

Possiamo accordarci e chiamarla ancora democrazia, ma io ho l'impressione che si tratti di un'altra cosa.
  
30/01/14
Camillo

Le regole del gioco

Per la verità non piace nemmeno a me la lista bloccata, non amo nemmeno troppo queste complicazioni di soglie e contro soglie, tuttavia non mi sentirò vittima di sopruso, nè griderò allo scandalo se dovesse essere diversamente.
  
30/01/14
Brio

Le regole del gioco

A mio parere l'atto fascista e' l'impedire alla minoranza parlamentare di un paese che si dice democratico di esercitare un suo diritto; per quanto riguarda la legge elettorale credo che se l'elettore ha il diritto di poter scegliere il nome della persona a cui da' il suo voto, questi(l'elettore) puo' scegliere se usarlo o meno questo diritto. Argomentare la non necessita' delle preferenze con il fatto che quando le si e' potute usare le si e' usate male lo si potrebbe fare anche con il "diritto di voto" visto il punto a cui siamo arrivati, ma penso che nessuno si sogni di farlo. Saluti
  
30/01/14
Camillo

Le regole del gioco

Mi metto controcorrente con quanto detto da Marino e provo ad esprimere qualche spunto di riflessione :

1_ Finalmente anche l'Italia si mette al passo con gli altri paesi sviluppati e adotterà una legge elettorale che, pur con difetti frutto di compromessi, garantirà la governabilità affidata a coalizioni di maggioranza (benchè) relativa e non a un solo uomo.

2_Non esiste alcun paese sviluppato in cui si debba ragggiungere il 51% dei voti per poter governare. Ricordo addirittura che Bush vinse un mandato presidenziale ricevendo meno voti totali del rivale ma un maggior numero di grandi elettori nei pochi stati chiave.

3_Se finalmente, dopo decenni di immobilismo, qualcuno legittimamente eletto facesse (riforme) e disfacesse (privilegi) ce ne dovremmo dolere ?

4_Alle elezioni regionali sono previste ben 2 preferenze. Vi garantisco che durante lo spoglio, le schede che abbiano una preferenza sono una percentuale bassissima. Chi ha qualche anno in più ricorderà che territorialmente erano in Sicilia e in Campania le regioni dove alle politiche venivano racccolti plebisciti tramite preferenze...... Non poterle esprimere forse non è l'ideale, ma siamo sicuri che potendole esprimere tutti avremmo questo puro spirito partecipativo ?

5_i comportamenti alla Camera di questi giorni accompagnati da slogan che non si sentivano dai tempi del fascismo, sono inqualificabili e non appartengono alla democrazia a prescindere da qualunque motivo....o pretesto.

6_a cosa serve essere in parlamento se non voglio appoggiare o proporre un governo, sono contro tutto e tutti, mi pongo contro le istituzioni, e se per caso mi sorge qualche dubbio....vengo espulso e messo alla gogna? Si può essere in opposizione, anche dura, ma il rispetto dello Stato è imprescindibile per tutti.
  
30/01/14
Gianmaria

Le regole del gioco

Attenzione, ci sarà un motivo se il Movimento 5 Stelle (così si chiama) ha attuato quel tipo di comportamento: c'era in gioco la Banca d'Italia, nonostante il decreto fosse etichettato come "decreto IMU". L'aggettivo "degradante" lo applicherei al comportamento della presidente della camera Boldrini, che ha applicato la tagliola, per la prima volta nella storia repubblicana italiana, ponendo la parola "FINE" sul reale potere del parlamento. Degradante anche il comportamento dei deputati di PD e SEL che si sono permessi di cantare "Bella Ciao" dopo questo bel regalo alle banche (7,5 miliardi).
Ai posteri l'ardua (ma neanche tanto) sentenza.
  
30/01/14
Ezia

Le regole del gioco

grazie ore riesco entrare: vorrei condividere con voi l'amarezza per il degradante spettacolo offerto ieri dal nostro parlamento, specialmente da quel movimento(mi rifiuto di nominarlo)che si crede al disopra di tutto e di tutti. sono ormai nella terza età e come molti altri ,credevo di aver toccato il fondo in questi vent'anni, ma evidentemente la stupidità umana(la madre dei ⛆ è sempre incinta)non ha limiti- C'è un detto: agli amici ci pensi Dio che ai nemici ci penso io
  
30/01/14
Marino

Le regole del gioco

Alle ultime elezioni politiche della Camera dei Deputati, hanno avuto diritto di voto 46.905.000 elettori.
Solo 35.270.000 elettori hanno votato.
Solo 34.000.000 di essi ha espresso un voto valido per le compagini in lista.
Con le nuove regole che si stanno approvando, se una compagine sarà votata dal 37% di questi 34.000.000 di elettori, riceverà un premio che le permetterà di avere la maggioranza assoluta dei seggi in parlamento.
Il 37% di 34.000.000 è 12.580.000.
12.580.000 è il 27% degli elettori aventi diritto di voto.
Il paese sarà quindi di fatto governato da una piccola minoranza che nelle votazioni in aula avrà la maggioranza assoluta dei seggi.
Questa "maggioranza assoluta" sarà composta da persone "nominate" dal capo partito (perché non è previsto che il cittadino elettore possa scegliere il migliore o il meno peggio). Di fatto, un solo uomo, quello che sarà riuscito a conquistare la leadership del partito vincente, ma pur sempre partito minoranza, farà e disferà l'Italia..., farà e disferà le nostre vite, deciderà del nostro benessere o della nostra povertà, deciderà della nostra cultura o della nostra ignoranza, deciderà ... un solo uomo! Chissà perchè "quei due" hanno subito trovato un accordo sulla legge elettorale!