Ponte dell'Olio

27/01/15
Marino

Il giorno della memoria

Il 27 gennaio volge a sera. Le TV, i giornali, i social network oggi ci hanno aiutato a ricordare.
Perché è importante ricordare...
I rappresentanti del popolo hanno testimoniato con la loro autorevolezza: il Presidente del Senato nell'esercizio delle funzioni di Presidente della Repubblica  FONTE , il Presidente della Camera  FONTE , la nostra Regione  FONTE , il Comune di Piacenza  FONTE  e tante altre amministrazioni comunali (es.Sarmato, Rivergaro, ecc.), così come tante altre hanno ritenuto opportuno non farlo!
  
27/01/15
Alessandro

Comunicazione

In merito ad alcune ridicole illazioni sul mio conto scritte su Libertà di ieri, vorrei tranquillizzare tutti riguardo la mia posizione.
Innanzitutto, l'attacco mi è stato mosso partendo da informazioni false.
Per secondo, gli unici a poter chiedere le mie dimissioni sono i cittadini di Ponte Dell'olio e non di certo un esponente qualsiasi del PD.
In ultimo, ho già provveduto ad inviare ieri a Libertà la risposta a tali affermazioni.
Entro domani, se non sarà su carta, potrete trovarla sul mio blog.
  
26/01/15
Marino

L'Esecutivo del PD di Piacenza rende pubbliche alcune considerazioni sulla situazione pontolliese

Il Responsabile Enti Locali dell'Esecutivo PD Piacenza, Loris Caragnano, interviene relativamente agli scritti che Alessandro Chiesa pubblica sui media. Contestualmente interviene sulla situazione interna al proprio partito stigmatizzando l'operato del Circolo PD di Ponte ed esprime considerazioni anche nell'ambito del nostro consiglio comunale chiedendo le dimissioni del consigliere Chiesa. Ecco l'intervento pubblicato su Libertà di oggi.

Liberissimo di essere scontento del Pd, ma qual è la proposta alternativa?
Caro Alessandro Chiesa,
superiamo l'ipocrisia e diamoci del tu, visto che ci conosciamo bene. Avrei preferito che fosse il Segretario o il direttivo del circolo PD di Ponte dell'Olio ad intervenire, ma visto che da Ponte tutto tace e siccome sei un amministratore espresso anche dal Partito Democratico, vorrei fare alcune considerazioni in merito a certi tuoi interventi a mezzo stampa e social network.
Fermo restando che rispetto le tue opinioni e non pretendo certo di farti cambiare idea, il modo in cui le convinzioni vengono espresse può urtare ed essere offensivo.
Invidio il tempo che dedichi nel seguire i vari leader del Partito Democratico e quello che dichiarano sulla stampa, nei talk show, nei siti e nei blog. Se poi consideriamo anche quanto t'impegni a scrivere e postare lettere e commenti sempre sul PD, potrebbe sembrare ad un osservatore poco attento come sono io, che seguire e commentare i difetti e le magagne del Partito Democratico sia la tua principale attività politica.
Liberissimo di essere scontento del Partito Democratico e dei suoi leader, ma sono anche curioso di sapere qual è la tua proposta in alternativa al partito su cui ti stai comunque ancora concentrando, anche se in negativo. Che cosa vuoi costruire? Qual è la tua opinione sui temi che ritieni il PD non sappia interpretare? Oppure il tuo contributo politico si esaurisce evidenziando i limiti ed i difetti di Matteo Renzi e dei vari nostri referenti a livello nazionale?
Ti dico questo perché io sono tesserato del Partito Democratico dalla sua nascita, sono segretario di un circolo di paese e ricopro ruoli a livello provinciale, ma non mi sento di far parte di una banda di delinquenti come talvolta tu ci fai apparire. Vivo del reddito (poco in questo difficile periodo) che produce la mia aziendina, cerco di mantenere gli impegni presi sia sul lavoro che nella sfera personale, contribuisco al meglio delle mie possibilità nell'amministrazione del mio Comune..... e trovo che tutto questo sia compatibile con il fare politica nel Partito Democratico. Sono convinto che la lettura che il PD sa dare della società sia quella giusta, ma non per questo penso che il coordinatore di Forza Italia o il segretario della Lega o il consigliere 5 Stelle meritino meno rispetto di quello che io pretendo per la mia persona.
Dal punto di vista politico-amministrativo non penso che tu te la possa cavare semplicemente riconsegnando una tessera o prendendo le distanze da un partito. Nella scorsa tornata elettorale ti sei presentato alle elezioni amministrative di Ponte dell'Olio in una compagine appoggiata dalla maggioranza del direttivo del circolo pontolliese del PD e lo hai fatto non come civico, ma come tesserato di quel partito. So benissimo che il consigliere comunale non ha vincolo di mandato verso i suoi elettori, ma tu ti sei presentato alle elezioni con una identità politica ben definita. La piena coerenza vorrebbe le tue dimissioni anche dal Consiglio Comunale, per rispetto degli elettori ai quali ti sei presentato e che ti hanno votato come tesserato del Partito Democratico. Il trasformismo politico è anche questo: presentarsi alle elezioni con la tessera PD nel momento di massima popolarità di Matteo Renzi che alle europee ha superato ampiamente il 40% dei voti espressi, per poi riconsegnare la tessera e rivolgersi a partiti o movimenti politici che, guarda caso, sono oggi in forte ascesa di popolarità e gradimento.
Da questi eventi anche il PD può trarre degli insegnamenti, ed in special modo il direttivo del circolo del Partito Democratico di Ponte dell'Olio che evidentemente non ha saputo leggere la realtà del proprio territorio. Alle ultime amministrative la maggioranza del direttivo ha sostenuto e partecipato ad una lista che oltre a non aver vinto le elezioni ha mandato in Consiglio Comunale un unico membro del circolo di Ponte dell'Olio: tu! Dopo pochi mesi dalle elezioni adesso dai il benservito al direttivo del circolo, al Partito Democratico e ad una parte consistente dei tuoi elettori.
Alessandro, io sono un ottimista e non so portare rancore verso nessuno. E' per questo che ti auguro sinceramente buona fortuna per la tua attività politica, sperando che tu possa lavorare per la tua comunità in maniera positiva per tutti, anche quelli che non la pensano come te.
Loris Caragnano
Resp. Enti Locali Esecutivo PD Piacenza

👨 Scalzo   27/01/15 12:51 ® 148
Adoro questo politichese ... Mi fa impazzire ..... Che bel lessico che gentilezza... Ricordo comunque a tutti che la lista civica era una lista civica e quindi non doveva rappresentare nessun schieramento politico. Poveri noi 😔
👨 Pablo   28/01/15 13:30 ® 149
Www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/15/pd-a-piacenza-divieto-di-critica-per-gli-iscritti-astenersi-da-commenti-negativi-o-acostruttivi/1027716/ www.polisblog.it/post/243111/pd-no-al-dissenso-a-piacenza-il-divieto-di-critica-sui-social-network
👨👨
  
25/01/15
Marino

EXPO: quali opportunità?

Fra tre mesi inizia EXPO. Girovagando su internet si leggono tanti casi di territori che stanno lavorando per sfruttare l'effetto "traino" che tale evento avrà. Una prima considerazione è che nella totalità dei casi che ho letto, le amministrazioni teritoriali si stanno concentrando sui visitatori stranieri. Una seconda considerazione è che una grande quantità di piacentini, per mille motivi, non visiterà l'EXPO pur capendone la portata e l'importanza. Questo mi fa pensare che un'iniziativa che si concentrasse, anziché sul turismo straniero, sul "dare l'expo a chi non può andarla a visitare" potrebbe beneficiare dell'effetto emulativo che il martellamento delle TV e dei giornali faranno nei prossimi sei mesi.
E allora, se in agosto, quando il martellamento mediatico starà producendo i suoi massimi effetti, se il nostro territorio riuscisse
a pensare e ad agire in grande
e per una settimana raggruppasse a Ponte eccellenze "del bere, del mangiare e dello star bene" mettendo a disposizione tutto il paese per... ?
  
24/01/15
MattiaPascal

Incongruenze della legge

Ringrazio Marino per l'informazione prontamente fornita.
Dunque Ponte è comune non montano e tutti i terreni devono pagare l'Imu (siano di coldiretti o di altri).

Certo che questa vicenda è come la storia della coperta corta: ovunque la tiri, resta scoperto qualcosa.
Per dire: ora accadrà che un imprenditore agricolo, che so, di Niviano, proprietario di 500 pertiche, non pagherà l'Imu (essendo il comune di Rivergaro parzialmente montano, vedo su "Libertà" di oggi; comuni nei quali, come già detto più volte, i coldiretti e gli imprenditori agricoli non pagano).
Mentre un pensionato che ha un appezzamento di terra (magari incolto), che so, a Monte Santo o a Chiulano dovrà pagare l'Imu.
Non c'è bisogno di dire quale dei due meriterebbe di più l'esenzione dal tributo...

E anche nella classificazione dei comuni chissà se l'Istat è stata equanime: Rivergaro parzialmente montano, Ponte e Vigolzone non montani...
👨 Mauro   29/01/15 13:25 ® 150
Questa situazione di Ponte dell'olio ,zona Montesanto passata da Territorio SVANTAGGIATO a terreni NON MOntani, comporta il pagamento dell'IMU come quelli di pianura, Non solo la giunta Comunale di Copelli ha aumentato l'aliquota ordinaria governativa dallo 0,76 al 0,9 peggiorando ancora di più la situazione economica degli agricoltori . Invece di fare come è avvenuto per Rivergaro (Parzialmente Montano ,esclusione degli imprenditori agricoli dal pagamento) )qualcuno pensava ad altro . Spero che La Giunta si faccia carico di questo disagio e operi in futuro per una modifica , con l'aiuto dei politici piacentini , portando Ponte Dell'olio nella lista ISTAT, come parzialmente MONTANO.
👨
  
24/01/15
Marino

EXPO 2015: esposizione universale

Martedì prossimo gli amministratori, gli operatori commerciali e i cittadini dei comuni di: Carpaneto, Gropparello, Podenzano, San Giorgio e Vigolzone si riuniranno nell'auditorium di Podenzano per approfondire argomenti inerenti l'EXPO al fine di conoscere e comprendere le opportunità che tale evento potrebbe offrire ai propri territori.
Expo 2015 è l’Esposizione Universale che l’Italia (Milano) ospiterà dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 e sarà il più grande evento mai realizzato su alimentazione e nutrizione. Sono attesi 20 milioni di visitatori da tutto il mondo.
EXPO 2015 potrebbe essere un'opportunità anche per il nostro territorio?
Ne abbiamo già parlato qui:  FONTE  FONTE  FONTE  FONTE 
  
24/01/15
Marino

Impulso al commercio: un autorevole contributo

Riporto le linee di intervento che l'Unione Commercianti Piacenza suggerisce al fine di creare il contesto necessario al rilancio del commercio.
Gli ambiti considerati dall'Unione Commercianti sono:
- Accessibilità, viabilità, parcheggi - Promozione e sicurezza - Negozi di vicinato - Nuove autorizzazioni commerciali - Rimodulare tasse locali - Economia a misura d'uomo - Circuiti economici locali - Sostenibilità - Responsabilità sociale - Aperture domenicali - Ritorno ai paesi - Centri commerciali naturali - Commercio di vicinato - Posti di lavoro - Passaggio generazionale - Accesso al credito - Sburocratizzazione per start-up di imprese.

Eccoli analizzati in dettaglio...

Accessibilità, viabilità, parcheggi
I centri storici sono un'assoluta priorità perché costituiscono una risorsa estremamente importante, non solo per il loro valore economico ma anche per la loro funzione sociale e di servizio alla collettività. Le azioni che le Amministrazioni Comunali dovrebber attivare riguardano: viabilità, accessibilità, parcheggi.
E' necessario sviluppare politiche che favoriscano l'accesso al centro storico. Risulta quindi fondamentale la realizzazione di nuovi parcheggi come l'implementazione di un'adeguata cartellonistica di indicazione delle stesse aree di sosta. Occorre riprogettare un adeguato piano parcheggi "a rotazione" e in strutture facilmente raggiungibili, a ridosso dei centri storici, e con tariffe che, attraverso specifiche politiche di abbattimento del prezzo nelle prime ore di sosta, ne incentivino l'uso. Un sistema efficace ed efficiente di parcheggi, possibilmente a tariffe agevolate che possa garantire un immediato e facile raggiungimento del centro, rappresenta infatti la vera soluzione per rendere pienamente accessibile e commercialmente appetibile il cuore delle città.

Promozione e sicurezza
I vari centri storici devono rinnovarsi nella loro struttura adottando forme di marketing moderno, a vantaggio del livello di benessere e, in parallelo, a favore del turismo.
Il cento storico ha bisogno di:
1) Centro Commerciale Naturale, un progetto importante che deve essere approfondito e incentivato in ogni Comune.
2) Eventi, il cui livello di programmazione e coordinamento dovrà essere innalzato e qualificato. In primis andranno coinvolti gli operatori commerciali in sede fissa. Il tutto condiviso annualmente all'interno di uno specifico tavolo di coordinamento con l'Amministrazione Comunale. Importante poi sarà un'opportuna campagna promo pubblicitaria per richiamare flussi extra provinciali.
3) Maggiore sicurezza attraverso un'intensificazione del controllo del territorio: suggeriamo un servizio notturno di pattugliamento da parte dei Vigili urbani che possa integrare quello attualmente svolto dalle restanti forze dell'ordine. (Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia, ecc.)

Negozi di vicinato
I presupposti alla base delle problematiche per i negozi di vicinato sono simili nei vari Comuni, ma vanno sottolineate alcune questioni specifiche:
1) Servizi di vicinato da preservare come servizi per la collettività;
2) Azioni necessarie: garantire la presenza di parcheggi; favorire la realizzazione di strutture di vicinato anche alimentari al fine di mantenere un servizio alle fasce più deboli della collettività.

Nuove autorizzazioni commerciali da limitare
Considerata la palese crisi strutturale ed economica della catena distributiva al dettaglio e il generalizzato calo dei consumi, diciamo basta a nuove superfici da destinarsi a nuovi insediamenti commerciali, se non si vuole
ulteriormente danneggiare la rete di vendita esistente senza aggiungere alcun beneficio per i consumatori.
La nostra Associazione in questi anni ha voluto richiamare in modo deciso l'attenzione delle Amministrazioni Comunali sul danno irreversibile che la politica di esagerata pianificazione commerciale rischia di provocare sul resto della rete distributiva esistente, e dei centri storici di tutti i comuni della provincia. E' questa una condizione irrinunciabile per consentire un rafforzamento in termini qualitativi dell'intero sistema distributivo mantenendo qualità, servizio e prezzi anche per le fasce più deboli.

Rimodulare tasse locali
Le tariffe dovrebbero essere previste in ragione del servizio reso, della capacità, del beneficio per l'utente ed essere calcolate in modo omogeneo rispetto ai territori vicini. Occorre pertanto rimodulare verso il basso:
1) La Cosap tassazione della quota occupazione suolo pubblico
2) La TARI che deve essere calcolata in ragione della produzione effettiva. Tale nuova metodologia dovrebbe essere sperimentata immediatamente per le aziende posizionate all'interno del CAL.
Per sostenere le imprese in difficoltà sarebbe inoltre opportuno:
a) Sospendere le tasse locali per le neo imprese.
b) Agevolare, in termini di riduzione sulle tariffe per i servizi, anche i lavoratori autonomi.
c) Non introdurre la tassa di soggiorno: le aziende alberghiere si troverebbero a dover decidere se accollarsi tale imposta, con conseguenti gravi ricadute sulla propria redditività, o riversare tale contributo sul prezzo finale al cliente.

Economia a misura d'uomo
"Un'economia a misura d'uomo" significa mettere al centro l'uomo anche nel contesto economico. Strettamente connessi a ciò sono concetti quali fiducia, prodotti e servizi locali, qualità garantita, consulenza personale, brevi trasporti e vicinanza al cliente - un inestimabile valore aggiunto. Nel piacentino esistono le premesse per realizzare tutto questo: il 93 per cento delle aziende sono di piccole dimensioni e a conduzione familiare, ovvero aziende con meno di dieci dipendenti. Molte di esse sono attive nel settore del commercio e dei servizi.

Circuiti economici locali

Sempre più raggruppamenti della società, organizzazioni e associazioni riconoscono tale valore aggiunto che, in ultima analisi, viene generato dai circuiti economici locali e dalle molte persone e aziende familiari che vi stanno dietro. Con la propria capillare presenza, i circuiti economici locali e le aziende familiari contribuiscono a creare una solida location economica, la stabilità, il benessere, la qualità della vita nei quartieri e nei paesi e posti di lavoro sicuri e qualificati a livello locale. Il potere d'acquisto e il valore aggiunto vengono trattenuti sul territorio.

Sostenibilità
In stretta connessione con i circuiti economici locali è la sostenibilità dei prodotti e dei servizi, in generale di tutta l'economia.
La predisposizione dei consumatori verso le offerte sostenibili ed eque è in crescita. A questo proposito un sondaggio in Germania rivela che il 62 per cento degli intervistati è dell'opinione che, nei prossimi anni, il guadagno da prodotti sostenibili è destinato a crescere, mentre il 40 per cento del campione è disposto a pagare di più per acquistare questo tipo di beni.

Responsabilità sociale
Già adesso, anche in Italia, una persona su due dichiara di rivolgersi, al momento dell'acquisto, ad aziende commerciali che agiscono in maniera responsabile e sociale. Ciò è ancor più valido per le molte aziende familiari che vivono la sostenibilità e la responsabilità sociale in prima persona già da anni, non solo in aziende ma anche a livello locale, impegnandosi volontariamente in attività di varia natura e sostenendo associazioni locali di tipo culturale o sportivo.

Aperture domenicali
Un economia a misura d'uomo significa anche tempo per la famiglia e il riposo domenicale. L'Unione si è battuta contro una tendenza liberalizzatrice male interpretata ed è convinta che una regolamentazione pubblica sia nell'interesse delle aziende familiari e dei rispettivi collaboratori e, in definitiva, anche dei consumatori. Una generale apertura domenicale è ostile alle aziende familiari e mette anche in pericolo il commercio di vicinato e la qualità della vita nei centri abitati. Le piccole aziende a conduzione familiare non sono in grado di tenere aperto 24 ore al giorno. Ciò è discriminante e incentiva la formazione di agglomerati che spingono per una riduzione della concorrenza. Il principio della chiusura domenicale dovrebbe essere mantenuto in ogni caso, con le eccezioni rappresentate dalle località turistiche. In Germania o Austria esiste una rigida regolamentazione degli orari di apertura dei negozi con la relativa chiusura domenicale (per esempio in Baviera sono permesse al massimo quattro aperture domenicali). E in questi territori il trend va nella direzione di una maggiore severità.

Ritorno ai paesi
Il commercio dovrebbe trovarsi là dove vive la gente, anche secondo i principi dell'urbanistica, della limitazione della cementificazione del territorio, del rafforzamento dei centri storici e dei quartieri, dello sviluppo delle zone rurali e della limitazione delle attività commerciali sul verde agricolo e nelle zone produttive. A livello internazionale la tendenza è proprio questa: il commercio scopre sempre di più i vantaggi dei centri storici e dell'interno delle città. Le nuove aperture anche dei rinomati colossi della distribuzione avvengono, in molti paesi europei (partendo dagli Stati Uniti), proprio là, dove vive la gente.
E la grande superficie non è più decisiva. I piccoli negozi stanno vivendo un ritorno: alla fuga dalle grandi e anonime catene corrisponde infatti un riavvicinamento degli abitanti di città e paesi al negozio sotto casa.
Nascono sempre più piccoli negozi specializzati, specialmente nel settore alimentare. La gente apprezza nuovamente una consulenza più personale e "umana".

Centri commerciali naturali
In stretta connessione con questa tendenza è il progetto lanciato dall'Unione "Centri commerciali naturali" al quale aderiscono molte Amministrazioni comunali. Con la propria variegata offerta commerciale, i centri storici e paesi rappresentano un punto di attrazione sia per i residenti che per gli ospiti, e meritano pertanto la giusta attenzione.
La particolarità di questa iniziativa: coinvolgere la popolazione, ma anche tutti gli altri protagonisti locali nel processo di rinnovamento. Decisivo per il successo di questo progetto è - dopo una prima fase di analisi - il processo di concretizzazione di quanto proposto. L'Unione si aspetta e auspica un deciso coinvolgimento dei Comuni della provincia per quanto riguarda il finanziamento delle iniziative di miglioramento proposte nei diversi centri abitati. Dobbiamo continuare a investire massicciamente nell'attrattività e nella vitalità dei nostri paesi.

Commercio di vicinato
Il commercio al dettaglio nel piacentino conta numerosissimi punti vendita, equamente suddivisi tra piccoli, medi e grandi, che contribuiscono alla creazione di un panorama economico provinciale attrattivo e variegato, ma soprattutto ricco di concorrenza. I consumatori piacentini apprezzano questa offerta: oltre il 60 per cento dei residenti in provincia compie i propri acquisti quotidiani nelle vicinanze di casa propria, oltre il 50 per cento si reca a fare spese a piedi o in bicicletta, il 40 per cento cerca il piccolo negozio specializzato e oltre il 90 per cento è dell'opinione che il commercio al dettaglio influisca in maniera molto positiva sulla vivibilità dei quartieri e dei paesi.

Posti di lavoro
Il fatto che il commercio al dettaglio sia esercitato capillarmente in tutti i comuni fa si che le aziende del settore generino posti di lavoro e di apprendistato sicuri e qualificati direttamente sul territorio. Le persone sono in grado di trovare un posto di lavoro soddisfacente nel proprio comune di residenza o nelle dirette vicinanze senza dover coprire lunghi tragitti per recarsi a lavorare. Attualmente gli occupati nel settore del commercio al dettaglio sono 18.783.

Passaggio generazionale
Le imprese hanno un ruolo fondamentale nel nostro tessuto economico. Sono al centro di una sfida complessa caratterizzata, da un lato dalla spinta all'internazionalizzazione (mercato globalizzato) del business e dall'altro, dal passaggio generazionale che non può essere vissuto come un momento di discontinuità, ma come una "continuità d'imprese".
Per questo il passaggio generazionale dovrebbe essere sostenuto e valorizzato non solo economicamente sburocratizzando le pratiche amministrative, ma anche con appositi corsi di formazione a favore delle giovani generazioni che si vedono in eredità l'impresa familiare.
L'Unione è pronta a collaborare su queste tematiche ed organizzare momenti di formazione specifica nei vari settori merceologici.

Accesso al credito
Le imprese del Terziario, per le loro ridotte dimensioni, evidenziano una notevole difficoltà di accesso al credito, a tal fine si propone alle Amministrazioni Comunali, di concerto con Camera di Commercio e Cooperativa di Garanzia dei Commercianti di individuare strumenti di sostegno per un migliore e più veloce accesso al credito sia per le imprese in essere, ma soprattutto per lo start-up delle imprese giovanili.

Sburocratizzazione per start-up di imprese
Per agevolare la nascita di nuove imprese, soprattutto giovanili, si propone una sburocratizzazione e riduzione di tempi dei procedimenti, ovvero l'individuazione di specifici protocolli d'intesa tra le Amministrazioni comunali, l'Ausl, la Camera di Commercio, ecc. sotto la regia dell'Unione Commercianti Piacenza, per attivare procedure snelle e velocità nel controllo della corretta istruzione della pratica, dei dati e degli elementi costitutivi della domanda e dei suoi allegati.

Fonti: www.unionecommerciantipc.it  FONTE  e Libertà del 09/05/2014
  
24/01/15
MattiaPascal

Telenovela

Tanto tuonò che piovve: il governo è finalmente intervenuto per risolvere la controversa vicenda dell'Imu sui terreni agricoli.
Si ritorna al criterio della classificazione Istat dei comuni (montani, non montani, parzialmente montani) che era in vigore fino al 2013.
E si abbandona la discutibile "altezza al centro" (cioè della sede comunale) che suddivideva i comuni in tre fasce: fino a 280 metri; da 281 a 600; oltre i 600.

Non ho idea di come l'Istat classifichi Ponte: se comune "non montano" o "parzialmente montano".
Nel primo caso, pagano tutti (coldiretti e non).
Nel secondo, sono esenti i terreni di proprietà dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli (mentre pagano i proprietari privi di tale qualifica).

Il termine per il pagamento (imposta del 2014) è stato fissato al 10 febbraio.
👨 Marino   24/01/15 08:24 ® 143
Ponte dell'Olio è in zona altimetrica 3 (zona collinare interna) ed è classificato Comune Non Montano (fonte ISTAT www.istat.it/it/archivio/6789).
👨
  
23/01/15
Marino

Ponte dell'Olio tra i luoghi che partecipano alla 23ma edizione di "Giornate FAI di Primavera".

Il 21 e il 22 marzo, le Fornaci e il Ponte Ferroviario potranno essere visitati nell'ambito della manifestazione nazionale "Giornate FAI di Primavera".
L'anno scorso questa manifestazione ha visto la partecipazione di oltre 600.000 persone che hanno visitato i 750 beni aperti in tutta Italia.
Le visite saranno coordinate dalla Delegazione FAI di Piacenza e da volontari del paese.
"Una splendida occasione per poter conoscere le radici del nostro territorio e un momento in cui sarà anche possibile acquistare e degustare i prodotti tipici della Val Nure". Qui accanto il video promozionale dell'evento.
Fonte  FONTE . Per approfondimenti www.giornatefai.it  FONTE 

E' questa una gran bella iniziativa da ascrivere, per quanto ho osservato io, all'impegno del consigliere Alessandro Bernardi, sempre in prima linea a raccogliere firme per promuovere le Fornaci. Grazie ad Alessandro ed ai suoi collaboratori.
Sono entusiasta del fatto che a Ponte ci sarà questo evento, anche perché spero che ne trarrà beneficio anche un luogo che mi è caro, e che lo era ancor di più a mio padre che ogni giorno lo andava a pulire: il Fontanazzo. La mia speranza si basa sul fatto che dovrebbe essere improbabile che si sia pensato di invitare a Ponte centinaia, se non migliaia di persone "qualificate", senza aver previsto di riportare "all'onor del mondo" questo nostro storico riferimento culturale, un luogo fondamentale "per poter conoscere le radici del nostro territorio".
👨 Attila   24/01/15 15:59 ® 145
Ogni epoca lascia le testimonianze che si merita (e per le quali ha seminato). I ragazzi c'erano anche 50 e 100 anni fa: chissà se hanno mai fatto qualche scritta al Fontanazzo...
👨 Cambronne   24/01/15 20:40 ® 146
Fosse solo il Fontanazzo: vedo che qualcuno ha da poco lasciato il segno nel passaggio pedonale fra la piazza e il parcheggio retrostante...
👨 Marino   25/01/15 10:14 ® 147
I tempi e i modi con cui i nostri amministratori interverranno per ripristinare il decoro di queso passaggio pubblico ci daranno la misura della loro sensibilità su questi temi.
👨 Astutillo   08/03/15 15:07 ® 185
Sta a vedere che il Comune aspetta proprio la vigilia delle giornate Fai per la ripulitura del Fontanazzo, qui auspicata da Marino il 23 gennaio. Così a eventuali vandali mancherà il tempo per imbrattarlo di nuovo...
👨 Giove Pluvio   23/03/15 18:49 ® 196
Col sottoscritto, purtroppo, può capitare che Fai le pentole ma non i coperchi...
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23/01/15
Marino

Consulta dei minori: spinta ai progetti elaborati a più mani

«Non ci sono somme da distribuire a tutte le associazioni, unitevi».
Si fa sempre più concreto il lavoro della Consulta dei minori.
Nell'incontro che si è svolto martedì nella sala consiliare i rappresentanti delle associazioni che in diversi modi hanno a che fare i con i minori si sono dati obiettivi comuni per la crescita dei giovani.
Il primo ed importante passo è stato quello di impostare un lavoro di coordinamento educativo e per questo sono state individuate tre tematiche sulle quali ciascun componente la consulta si impegnerà a far emergere un'idea.
A coordinare la serata sono stati il vicesindaco di Pontedellolio ed assessore alle politiche giovanili, Gianni Trioli, l'assessore a istruzione, cultura, partecipazione, associazioni, Ivonne Marenghi, l'assessore a servizi sociali, servizi alla famiglia e sport, Gisela Ventura e il capogruppo di maggioranza Federico Ratti a cui sono stati affidati i particolari incarichi di coinvolgere i giovani nella vita amministrativa ed istituzionale e di promuovere l'aggregazione, il protagonismo giovanile e la cultura della legalità.Il mondo digitale è la prima tematica. Si parla di rete a tutto campo, dai social network a whatsapp alla "tradizionale" navigazione internet. «In un mondo in cui il recupero di informazioni si sta espandendo - è stato chiarito - dobbiamo cercare di meglio comprendere come i ragazzi utilizzano questi strumenti e trarne potenzialità nuove, fare in modo che l'utilizzo che ne fanno sia utile».
Il secondo tema è quello dell'alimentazione. Nell'anno di Expo si è voluto affrontare un tema molto sentito.
Il rispetto dei ruoli è il terzo argomento. «A tutti i livelli, dalla famiglia alla scuola allo sport al divertimento - è stato sottolineato - occorre far passare chiari i messaggi dei ruoli che ognuno ha».
«Bilancio comunale difficile, un nuovo modo di lavorare»
Su questi temi tutti i componenti della consulta sono stati invitati a pensare a progetti ed iniziative da realizzare nella loro attività o al di fuori. «Meglio se questi progetti - hanno osservato i coordinatori della consulta - sono portati avanti a più mani».
Saranno poi valutati dalla consulta stessa e quelli scelti potranno beneficiare di piccoli contributi economici da parte del Comune. Si cambia quindi anche il criterio di assegnazione dei contributi rispetto alla prassi. La motivazione risiede nel fatto che il bilancio comunale è difficile da far quadrare e quindi poche risorse disponibili.
«Tutti siamo consapevoli che non vi sono somme da distribuire a tutte le associazioni - ha riferito Trioli -. Alcune somme saranno concentrate quindi su progetti specifici ideati e portati avanti a più mani. E' un nuovo modo di lavorare».
Pubblicato su Libertà del 23/01/2015 a firma Nadia Plucani