Pontedellolio punta sui "cittadini attivi".
Ok in consiglio al progetto di volontariato.
Nasce a Pontedellolio "Volontariamente", un progetto di volontariato civico per rendere protagonisti i cittadini nella vita del paese.
Lo ha comunicato l'assessore a istruzione, cultura, partecipazione, associazioni, Ivonne Marenghi nel corso dell'ultimo consiglio comunale cui ha chiesto l'approvazione. Il voto è stato favorevole da parte della maggioranza consiliare e del gruppo "Tradizioni e sviluppo" rappresentato in quella seduta dal consigliere Alessandro Chiesa (assente Piera Reboli). Contrario il gruppo "Pontolliesi con Peroni" rappresentato da Fabio Callegari (assente Francesco Peroni) perché "chi fa volontariato lo fa per spirito di liberalità e non per avere coccarde o riconoscimenti".
«Un progetto di cittadinanza attiva - ha spiegato Marenghi - per coinvolgere i cittadini (italiani o stranieri che soggiornano a Pontedellolio, ndc) nel benessere della comunità. Verrà istituito infatti un albo dei volontari in cui i cittadini potranno inserire i loro nomi e segnalare le proprie disponibilità di tempo e indicare le attività in cui vorrebbero impegnarsi. I diversi uffici comunali definiranno attività, valuteranno le disponibilità e faranno una sorta di selezione dei volontari». Le attività cui ci si potrà dedicare saranno relative per esempio a piccole manutenzioni di aree verdi e spazi pubblici, supporto alle attività integrative dell'infanzia (asili nido, scuole elementari e medie), il pedibus, attività in biblioteca, nello sport ed eventi, ma anche come raccolta dati per i censimenti. «Un modo per dare un pochino di visibilità a chi già si dà da fare - ha affermato Marenghi - e poterli ringraziare in un momento ad hoc, come facciamo già nella vigilia di Natale, ma anche per regolarizzare l'attività dando una copertura assicurativa e per "contagiare" altre persone al volontariato».
Pubblicato da Libertà il 11/01/2015 a firma Nadia Plucani
Il 25 giugno 2013, su iniziativa di Marco Rossi e di altri giovani pontolliesi, il nostro comune ha ospitato Marco Boschini, coordinatore nazionale dell'associazione "Comuni Virtuosi". Questo allegato il video di quella serata.
In questi giorni Marco Boschini ha pubblicato un articolo che vi invito a leggere FONTE .
Sarà tempo ben speso.
La cooperativa di comunità
Sono le sette di sera e all’abbassarsi dell’ultima serranda il borgo, praticamente, chiude. La gente si rintana nei propri mono o bi-locali, a seconda della posizione sociale occupata. Si mangia in fretta cibo di plastica avvolto in contenitori sempre più colorati e ingombranti. Si gettano le scarpe sotto al letto, o fuori dal balcone, il divano aspetta le sue prede che inermi si abbandonano alle prediche dell’imbonitore catodico. La comunità chiude, tra recinti di diffidenza, egoismi incrociati, antipolitica e disillusione. Ognuno pensa per sé e la società, tutta, muore inesorabilmente prosciugata.
La crescita infinita porta a questo, in fondo. Perché in gioco non c’è “soltanto” la distruzione del territorio e la sottrazione dei beni comuni, l’inquinamento e la perdita della biodiversità. In crisi entra un modello di comunità, di gente, persone, che non si parlano più. Che hanno smesso da tempo di condividere, occupare i luoghi e gli spazi pubblici.
I paesi muoiono per questo. Perché si spopolano, si snaturano, perdono quel legame invisibile ma solidissimo che per decenni ha garantito il sentirsi parte di qualcosa, un pezzo del tutto. Fino a non molti anni fa questo disagio sociale, collettivo, era diffuso nelle grandi città, soprattutto al Nord. Oggi, paradossalmente, la mancanza di comunità si consuma nei medi e piccoli centri, dove i luoghi comuni vedono invece paradisi in terra in cui tutti si conoscono e sostengono reciprocamente. Non è così, non più. Alle piazze piene di gente abbiamo sostituito telecamere e recinti, ai momenti conviviali regolamenti e ordinanze per garantire silenzio e disciplina. Ci lamentiamo del degrado urbano, senza accorgerci che lo stiamo alimentando con il nostro stile di vita e le nostre scelte che nel tempo si sono trasformare in non scelte. L’inerzia e l’ignavia sono le dame alla corte di questo sfacelo sociale.
Ecco perché suonano come rivoluzionarie le parole di un sindaco di un piccolo borgo di 2.300 abitanti tra Lecce e Otranto, nella Grecia salentina, Melpignano. Perché fermano il tempo, anzi, lo fanno girare al contrario. “Una comunità che esprime gioia è una comunità che ha il senso del futuro”. I suoi interventi in giro per l’Italia a raccontare il progetto, il sindaco Ivan Stomeo li conclude quasi sempre così. E in fondo la storia di questo borgo si riassume perfettamente in quello che non è solo uno slogan, ma un’allucinazione emotiva e uno scatto di ribellione pacifica nei confronti di un modello di società che esclude, toglie il fiato, impantana in un presente senza fine.
Melpignano è nota in Italia per il Festival popolare della “Notte della Taranta”, partorito nel 1998 dalla mente geniale dell’allora sindaco Sergio Blasi. Qui, ogni anno, da sedici anni, 300.000 mila persone arrivano da tutte le parti d’Italia per ballare e sudare la pizzica. Qui la raccolta differenziata viaggia a percentuali pazzesche, con uno strepitoso 72 per cento. Qui gli amministratori hanno rifatto tutta la pubblica illuminazione con sistemi a basso consumo energetico. Qui si sperimenta per la prima volta in Italia il voto elettronico, prove concrete di democrazia diretta.
“Le parole intorno alle quali ruota tutta l’azione dell’amministrazione sono tre: cultura, ambiente e solidarietà. Solo per fare un esempio, semplicemente rinunciando alle luminarie natalizie per qualche anno siamo riusciti a metter da parte risorse per la costruzione di un pozzo, di una scuola e di una chiesetta in un paese nella Repubblica democratica del Congo”. Muovere l’economia non sarà un’impresa, non per questa gente che pensa in grande: creare posti di lavoro, distribuire ricchezza, tagliare la bolletta energetica della comunità, inventandosi uno strumento mai realizzato prima. La cooperativa di comunità.
L’idea è quella di contrastare il degrado e l’abbandono partecipando e facendo partecipare i cittadini attivamente allo sviluppo della propria comunità. Il progetto nasce dall’incontro casuale tra Ivan e Giuliano Poletti (già presidente di Legacoop e attuale ministro) a Cefalù, in occasione di un convegno sul turismo responsabile tenuto nel luglio 2010, in cui Stomeo rappresentava Borghi autentici d’Italia (associazione di comuni che hanno a cuore il proprio territorio e praticano politiche di partecipazione e salvaguardia dell’ambiente). Da quell’incontro scocca una scintilla, che si propaga in fretta tra folate di idee contagiose.
A guardare il progetto, in fondo, vien da dire che è semplicissimo. Il Comune affida ad una piccola cooperativa locale e al Dipartimento di ingegneria dell’innovazione dell’Università il compito di effettuare uno studio di fattibilità dell’idea iniziale: installare impianti fotovoltaici da 3 Kw sulle case dei residenti disposti ad affittare il proprio tetto in cambio di energia gratis. Partono successivamente gli incontri pubblici e le assemblee per coinvolgere attivamente i cittadini. Il gioco è fatto. Il 18 luglio 2011, esattamente un anno dopo l’incontro tra il sindaco e il presidente di Legacoop, in piazza San Giorgio, 71 soci fondatori sottoscrivono l’atto costitutivo e lo statuto della prima Cooperativa di Comunità italiana.
Oggi la Cooperativa conta 127 soci e a fronte di un investimento di circa 400.000 euro ha realizzato i primi 33 impianti, per un totale di 179,67 kW installati, che producono energia pulita. Si è creata un’economia virtuosa con l’utilizzato di risorse umane e professionali della piccola comunità del sud: 5 ingegneri per i progetti e la direzione dei lavori, 2 fabbri per la realizzazione dei telai, 7 elettricisti per il montaggio degli impianti.
Il cittadino avrà l’energia gratis per 20 anni e inoltre il riconoscimento del surplus da parte di GSE. L’incentivo, sempre da parte del GSE, che serve in parte a coprire l’esposizione del prestito concesso da Banca Etica, attraverso una cessione del credito, va all’intestatario del contatore, il socio che ospita l’impianto alla Cooperativa di Comunità.
E poi arriva il bello di questa storia, come se anche tutto il resto non fosse già abbastanza. L’utile della cooperativa viene speso per quel che serve in paese: sistemare una piazza, le strade e i marciapiedi, gli arredi di un parco, o creando nuove opportunità di lavoro (gestione di mense scolastiche, manutenzione del verde…). A decidere non è più la giunta o il consiglio comunale, ma i cittadini che diventano così attori protagonisti della loro stessa comunità. Gli utili delle rinnovabili si trasformano così da bottino privato come spesso è accaduto in questi anni in giro per l’Italia in risorsa pubblica, ritornando alla comunità sotto varie forme.
“Riunirsi insieme significa iniziare; rimanere insieme significa progredire; lavorare insieme significa avere successo” (Henry Ford).
Marco Boschini
Il contratto di sponsorizzazione è un contratto in cui una parte si obbliga, dietro corrispettivo in denaro o in natura, a consentire all’altra l’uso della propria immagine e del proprio nome per promuovere presso il pubblico un marchio o un prodotto, al fine di trarne direttamente o indirettamente vantaggi commerciali.
Approfondendo il tema mi sembra di aver capito che, in ambito comunale, qualsiasi attività può essere oggetto di sponsorizzazione con il vincolo che abbia "evidenza pubblica" (chiunque deve essere messo in condizione di partecipare alla aggiudicazione della sponsorizzazione, qualsiasi valore essa abbia).
Per alcune attività di sponsorizzazione, e al superare di una soglia di valore, il legislatore ha poi previsto particolari procedure. Questi casi sono trattati nell'art.26 del D.Lvo 163/2006 (cosiddetto Codice degli appalti). Eccolo. FONTE 1. Ai contratti di sponsorizzazione e ai contratti a questi assimilabili, ...,
- aventi ad oggetto i lavori di cui all'allegato I,
- nonche' gli interventi di restauro e manutenzione di beni mobili e delle superfici decorate di beni architettonici sottoposti a tutela ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42,0
- ovvero i servizi di cui all'allegato II,
- ovvero le forniture disciplinate dal presente codice,
quando i lavori, i servizi, le forniture sono acquisiti o realizzati a cura e a spese dello sponsor , per importi superiori a quarantamila euro, si applicano i principi del Trattato per la scelta dello sponsor nonche' le disposizioni in materia di requisiti di qualificazione dei progettisti e degli esecutori del contratto.
2. L'amministrazione aggiudicatrice o altro ente aggiudicatore beneficiario delle opere, dei lavori, dei servizi, delle forniture, impartisce le prescrizioni opportune in ordine alla progettazione, nonche' alla direzione ed esecuzione del contratto.
2-bis. Ai contratti di sponsorizzazione di lavori, servizi e forniture aventi ad oggetto beni culturali si applicano altresi' le disposizioni dell'articolo 199-bis del presente codice.
Tra i servizi elencati nell'allegato II sopra citato figurano le attività previste dal bando di gara oggetto della nostra scuola (vedi FONTE per interpretare i codici contenuti nell'allegato II).
In altre parole, l'art.26 non limita il suo ambito al "recupero di strutture dotate di un certo interesse storico/culturale" ma contempla un'ampia casistica.
Ma anche qualora si fosse al di fuori della casistica prevista dall'art.26, la cosa sarebbe stata ancora più semplice perché non sarebbe stato neppure necessario seguire le prescrizioni dell'art.26 e del "Trattato UE per la scelta dello sponsor": sarebbe bastata una semplice gara ad evidenza pubblica.
Siccome non sono un tecnico della materia (e peraltro, data l'età, inizio a perdere qualche colpo), invito a prendere le mie considerazioni "con le molle". Seguirò con attenzione l'evolversi della situazione. E' tutto allenamento per il cervello ;-).
Violazioni del Codice degli Appalti? Il consigliere Callegari puntualizza la propria posizione.
Le scuole medie di Ponte dell’Olio, come prevedibile, rappresentano ancora una volta il terreno di scontro tra il sottoscritto e la maggioranza consiliare guidata dal Sindaco Sergio Copelli.
Questa volta il casus belli è rappresentato dal bando pubblicato dal Comune di Ponte dell’Olio per la redazione di un progetto, definitivo ed esecutivo, per l’ampliamento e l’adeguamento sismico delle scuole medie A. Vaccari.
Secondo la mia opinione, infatti, il bando presenta notevoli criticità che mi hanno convinto ad inviare una diffida al Comune di Ponte dell’Olio mediante la quale chiedo, nell’interesse del Comune, la revoca del bando FONTE .
Ritengo che vi sia, quanto meno, un abuso della procedura di sponsorizzazione cui ha fatto ricorso l’ente comunale.
La procedura di sponsorizzazione – disciplinata dall’art. 26 del c.d. Codice Appalti FONTE – è finalizzata ad incentivare il recupero di strutture dotate di un certo interesse storico/culturale. Il meccanismo normativo prevede che il professionista rediga un progetto in cambio di potersi avvantaggiare della pubblicità derivante dalla realizzazione dell’opera stessa.
Le criticità, nel caso di specie, appaiono più d’una. Innanzitutto emerge che l’edificio in questione non sia dotato di alcuna rilevanza storico o culturale. Trattasi, infatti, di un edificio costruito – peraltro male – verso la fine degli anni ’50. Secondariamente si deve evidenziare che l’importo previsto per la realizzazione dei lavori supera il milione di euro. Il bando in questione, invece, prevede che il progetto venga realizzato sostanzialmente gratuitamente salvo un rimborso spese massimo di circa sei mila euro.
Siffatta impostazione, risulta evidente, esula dallo schema previsto dall’art. 26 del d.lgs. n. 163/2006 e risponde, semmai, a mere esigenze di contenimento dei costi tecnici da parte del Comune di Ponte dell’Olio.
Inoltre, non può non sottolinearsi che queste scelte scellerate non solo sono censurabili in punto di diritto ma anche da un punto di vista politico.
È evidente a chiunque, infatti, che nessun professionista serio e competente potrà partecipare a tale gara. Non solo. Sorge, in modo più che legittimo, il dubbio che dietro a tale operazione si nascondano modalità di remunerazione dell’attività professionale richiesta poco trasparenti ed idonee a ledere, gravemente, l’onorabilità delle professioni di Architetto ed Ingegnere.
Per queste ragioni ho inviato un invito/diffida al Comune di Ponte dell’Olio mediante la quale chiedo la revoca del bando, in via di autotutela, onde evitare future vertenze giudiziarie o, nella migliore delle ipotesi, un grave danno d’immagine per il Comune stesso.
Mi auguro che simili iniziative siano al più presto intraprese dagli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri. Fabio Callegari
Bando scuole medie: il consigliere Callegari per la tutela del Comune
Il consigliere comunale Fabio Callegari del Gruppo Consigliare "Pontolliesi" ha inviato al Sindaco e ai funzionari comunali interessati il seguente documento.
Oggetto: invito/diffida a ritirare il bando relativo all’affidamento mediante procedura di sponsorizzazione della redazione di progetto definitivo ed esecutivo per i lavori di riqualificazione energetica e funzionale nonché di miglioramento sismico della scuola secondaria di primo grado “A. Vaccari”.
Formulo la presente in relazione al bando in oggetto per rappresentare quanto segue.
Da un’attenta disamina dell’avviso di gara (prot. n. 10746 - determinazione n. 539 del 20.12.2014 FONTE ) e del relativo disciplinare, svolta di concerto con alcuni nostri autorevoli consulenti, sono emerse numerose e rilevanti criticità idonee ad esporre il Comune di Ponte dell’Olio a probabili future contestazioni sia in sede giudiziaria che innanzi all’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture.
Inoltre, le modalità seguite dal Comune di Ponte dell’Olio si pongono in contrasto con gli autorevoli pareri e circolari più volte emessi dai Consigli nazionali degli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti.
Per tutte le su esposte ragioni, tenuto conto che la gara in questione ha come termine il 10 gennaio 2015, si rivolge formale invito/diffida affinché il Comune di Ponte dell’Olio proceda, in via di autotutela, al ritiro del bando in oggetto e alla predisposizione di una nuova procedura idonea a non esporre il predetto Ente ad eventuali sanzioni e/o pregiudizi di qualsivoglia natura.
Confidando tuttavia nella professionalità dei soggetti destinatari della presente missiva, si coglie l’occasione per inviare i più distinti saluti. Fabio Callegari FONTE
"I rifiuti, il loro trattamento e smaltimento, rappresentano un costo enorme per l'ambiente e per le casse pubbliche. Sappiamo cosa occorre fare: prima di tutto ridurre la produzione di scarti, in tutti gli ambiti, da quelli domestici a quelli lavorativi. Poi aumentare la quota di rifiuto differenziato, per valutarne il recupero ed il riutilizzo.".
Rifiuti prodotti
kg/ab
diff.%
2004 – 2009 Spinola
592,0
20,6%
.
589,0
23,1%
.
629,6
28,5%
.
640,1
29,9%
.
691,6
55,5%
2009 – 2013 Spinola
630,8
56,3%
.
662,1
56,5%
.
642,0
58,3%
.
585,0
59,0%
.
580,0
59,9%
2014 – 2019 Copelli
.
.
.
.
Questo passaggio del programma elettorale della lista Copelli mi entusiasma. Lo condivido totalmente e, siccome la lista Copelli ha dimostrato di saper muovere notevoli energie civiche, sono fiducioso che in questo ambito otterremo grandi risultati.
Ma... sono passati sette mesi e non ho ancora visto mettere in atto nessuna azione informativa, formativa, organizzativa relativamente a questo argomento. Sarebbe quindi opportuno che gli amministratori avviassero i percorsi organizzativi e civici che porteranno alla progressiva significativa riduzione dei rifiuti, all'incremento della quota di differenziata (i cittadini di Podenzano sono al 72% e pagano il 50% di TARI in meno - vedi FONTE ) con lo scopo etico di preservare l'ambiente e lo scopo economico di ridurre la TARI?
Sono andato sul sito del Comune: il calendraio del 2015 non è ancora stato pubblicato. Sono andato sul sito di Iren ma anche qui non è disponibile il calendario 2015. Allora mi son "preso su" e sono andato a vedere se era esposto nella bacheca del Municipio.
Si è esposto... però è quello del 2013 !!!!!!!!!
Due rimbrotti in un giorno solo per un giovane concittadino pontolliese, lo scorso 31 dicembre su due diversi quotidiani (non capita tutti i giorni...).
Uno, esplicito, nelle lettere di "Libertà" (nell'ambito di un duello epistolare sulla moneta unica).
Un altro (indiretto e più sibillino) sulla prima pagina della "Cronaca" per l'illustre firma di s.f. (che nel suo commento si riferisce, suppongo io, a una lettera apparsa su "Libertà" di sabato 1 novembre).
Diciamo che sono gli inconvenienti dell'autonomia di giudizio e della libertà di pensiero. Magari a sua consolazione, può valere il motto "molti nemici, molto onore"...
Post scriptum. Scusate il ritardo di questa segnalazione: il computer è al momento k.o. e scrivo quando posso...
Indicatore statistico della situazione socio-economica
L'Amministrazione comunale ha rispettao l'impegno di pubblicare l'Indicatore statistico della situazione socio-economica.
Il documento è consultabile qui FONTE .
Si tratta di una serie di dati, che potranno essere utile base di confronto per valutare gli effetti delle azioni amministrative intraprese.
L'elenco presentato è minimale ma è importante la frase che appare in calce al documento: "Il progetto prevede di completare la "fotografia" del territorio con altri dati che possono ritenersi significativi allo scopo.".
Una prima tendenza (molto positiva) la rileviamo dal dato "Popolazione residente". L'utimo dato ISTAT ufficiale disponibile (luglio) individuava questo valore in 4.816 ed era in calo da molti mesi. Dal documento rileviamo che oggi i residenti sono 4.858: un incremento di 42 residenti in 5 mesi di amministrazione Copelli.
Un dato davvero incoraggiante.