Nell'ultimo Consiglio comunale è stato approvato l'
aggiornamento del Piano di protezione civile ed ho apprezzato la presentazione del consigliere
Mario Bulfari.
La sua esposizione, spontanea e a braccio, divulgativa e quindi ben comprensibile, ha lasciato trasparire la sua passione per l'argomento e la padronanza della materia trattata.
Ho avuto la sensazione che la sicurezza della collettività sia oggi in buone mani. Anche perché Bulfari ha fatto due scelte che condivido:
- ha scelto di assegnare il lavoro di aggiornamento al nostro
Ufficio Tecnico (e il buon risultato si vede)
- ha scelto come interlocutore privilegiato la
Pubblica Assistenza Valnure (e lì ci sono volontari e dirigenti che, in questo settore, hanno quella sensibilità, quel senso organizzativo e quella professionalità che rende ottima una cosa buona).
Ciò premesso, dopo aver letto i documenti approvati e disponibili qui
FONTE , mi permetto di proporre un suggerimento che mi auguro sia accolto nella prossima revisione del Piano.
A mio parere sarebbe opportuno
inserire nel Piano di Protezione civile uno
Scenario di evento relativo agli
edifici con popolazione passiva: l'Ospedale San Giacomo e la Casa di riposo Balderacchi (ma anche le scuole sebbene non rientranti pienamente in questa categoria).
Per esempio, per oltre 10 anni ho vissuto giornalmente la realtà della Casa di riposo e mi sono convinto che in caso di eventi non programmabili (es.: sismico, incendio, scoppio), per mettere in sicurezza gli anziani ospiti, molti dei quali allettati, e specialmente se succedesse di notte, deve essere disponibile una forza di intervento in qualità e quantità non improvvisabile.
Sono certo che Bulfari, in collaborazione con i responsabili delle strutture interessate, dei dirigenti della Pubblica e del nostro Ufficio Tecnico saprà mettere a punto una strategia di intervento che possa permettere l'evacuazione nei tempi che assicurino la sopravvivenza di ogni ospite passivo (malato, infermo o anziano che sia).