04/09/14
Marino
Marino
Profughi, accordo in Prefettura: si troverà un'altra struttura
Piacenza24 ci aggiorna sull'incontro tra il Prefetto Anna Palombi e la delegazione pontolliese guidata dal Sindaco Sergio Copelli. Chiarimenti, disponibilità e massima collaborazione da parte di tutti i soggetti coinvolti e l’accordo tra istituzioni, residenti e prefetto sulla necessità di trovare una nuova struttura diversa da quella attuale e più adatta alle esigenze di integrazione e di serena convivenza.
I residenti erano rappresentati dal sindaco Copelli e dall’avvocato Paolo Montanari, anch’egli di Ponte. Il problema è che la struttura è una semplice casa, pensata per accogliere una famiglia e non certo quindici persone. La cosa ha turbato i residenti e anche le istituzioni, «ma più che altro per mancanza di informazioni in una realtà che non era preparata».
Il Prefetto ha precisato che tutto l’iter è stato rispettato e che «non esistono problemi di natura sanitaria o relativi alla sicurezza pubblica. La prima cosa che viene fatta quando arrivano profughi nel territorio piacentino è il loro trasporto nelle strutture sanitarie in modo che vangano fatti tutti i controlli e gli esami del caso. E posso garantire che questo problema, allo stato attuale, non esiste». Il confronto nell’ufficio del prefetto è durato circa un’ora all’insegna delle migliori intenzioni di collaborazione e sinergia. Si è quindi convenuto sul fatto che la struttura scelta per l’accoglienza dei profughi non sia forse tra le più adeguate e si sta ora lavorando per trovare soluzioni alternative «coinvolgendo il Comune e anche la parrocchia - ha spiegato Montanari - per cercare una nuova sistemazione sempre a Pontedellolio».
Fonte FONTE
Questa è la notizia che dà Libertà.it
Quasi un’ora e mezza di riunione è servita per chiarire ogni punto legato alla sistemazione di 15 profughi africani in una struttura privata a Pontedellolio e, a quanto pare, per tranquillizzare i residenti, che nei giorni scorsi avevano manifestato preoccupazione per l’arrivo a sorpresa di questi stranieri. “Ho spiegato al sindaco e ai rappresentanti dei cittadini – ha detto al termine il prefetto, Anna Palombi, affiancata dal viceprefetto Elio Faillaci – che tutte le procedure seguite sono state regolari, che i controlli sanitari sono stati accurati ed hanno escluso possibili rischi di malattie e che questo può essere il primo passo per una positiva integrazione”. “Il problema – ha aggiunto il sindaco di Pontedellolio, Sergio Copelli – è stata la mancanza di informazioni su quanto stava accadendo, ragion per cui i residenti si sono allarmati. Ora che tutto è stato chiarito, siamo tutti più sereni, anzi ci siamo già attivati per coinvolgere queste persone nella vita della nostra comunità. Il primo passo sarà organizzare dei corsi di formazione, magari per poterli poi impiegare in lavori di pubblica utilità”. Effettivamente rassicurati sembrano i rappresentanti dei cittadini: “Trovarci all’improvviso 15 profughi come vicini di casa, senza sapere nulla di più, ci aveva effettivamente fatto un po’ preoccupare, sapere che la prefettura sta seguendo da vicino la questione ci tranquillizza. Faremo tutto quanto possibile per stabilire da subito una felice convivenza, anche se qualche nodo da sciogliere resta. Ad esempio la casa scelta per ospitarli non ci pare adatta, assieme al Comune e alla parrocchia pensiamo che se ne debba trovare una più idonea”.
Fonte FONTE
I residenti erano rappresentati dal sindaco Copelli e dall’avvocato Paolo Montanari, anch’egli di Ponte. Il problema è che la struttura è una semplice casa, pensata per accogliere una famiglia e non certo quindici persone. La cosa ha turbato i residenti e anche le istituzioni, «ma più che altro per mancanza di informazioni in una realtà che non era preparata».
Il Prefetto ha precisato che tutto l’iter è stato rispettato e che «non esistono problemi di natura sanitaria o relativi alla sicurezza pubblica. La prima cosa che viene fatta quando arrivano profughi nel territorio piacentino è il loro trasporto nelle strutture sanitarie in modo che vangano fatti tutti i controlli e gli esami del caso. E posso garantire che questo problema, allo stato attuale, non esiste». Il confronto nell’ufficio del prefetto è durato circa un’ora all’insegna delle migliori intenzioni di collaborazione e sinergia. Si è quindi convenuto sul fatto che la struttura scelta per l’accoglienza dei profughi non sia forse tra le più adeguate e si sta ora lavorando per trovare soluzioni alternative «coinvolgendo il Comune e anche la parrocchia - ha spiegato Montanari - per cercare una nuova sistemazione sempre a Pontedellolio».
Fonte FONTE
Questa è la notizia che dà Libertà.it
Quasi un’ora e mezza di riunione è servita per chiarire ogni punto legato alla sistemazione di 15 profughi africani in una struttura privata a Pontedellolio e, a quanto pare, per tranquillizzare i residenti, che nei giorni scorsi avevano manifestato preoccupazione per l’arrivo a sorpresa di questi stranieri. “Ho spiegato al sindaco e ai rappresentanti dei cittadini – ha detto al termine il prefetto, Anna Palombi, affiancata dal viceprefetto Elio Faillaci – che tutte le procedure seguite sono state regolari, che i controlli sanitari sono stati accurati ed hanno escluso possibili rischi di malattie e che questo può essere il primo passo per una positiva integrazione”. “Il problema – ha aggiunto il sindaco di Pontedellolio, Sergio Copelli – è stata la mancanza di informazioni su quanto stava accadendo, ragion per cui i residenti si sono allarmati. Ora che tutto è stato chiarito, siamo tutti più sereni, anzi ci siamo già attivati per coinvolgere queste persone nella vita della nostra comunità. Il primo passo sarà organizzare dei corsi di formazione, magari per poterli poi impiegare in lavori di pubblica utilità”. Effettivamente rassicurati sembrano i rappresentanti dei cittadini: “Trovarci all’improvviso 15 profughi come vicini di casa, senza sapere nulla di più, ci aveva effettivamente fatto un po’ preoccupare, sapere che la prefettura sta seguendo da vicino la questione ci tranquillizza. Faremo tutto quanto possibile per stabilire da subito una felice convivenza, anche se qualche nodo da sciogliere resta. Ad esempio la casa scelta per ospitarli non ci pare adatta, assieme al Comune e alla parrocchia pensiamo che se ne debba trovare una più idonea”.
Fonte FONTE
Diritto di rettifica
04/09/14
Marino
Marino
Profughi
Libertà di oggi ci aggiorna sulla situazione e pubblica due Lettere al Direttore che ci aiutano a riflettere.
La situazione
Stamattina una delegazione di cinque residenti in via Anguillara, insieme al sindaco Sergio Copelli, sarà ricevuta dal prefetto, con l'obiettivo di comprendere meglio la situazione e di proporre un'alternativa all'accoglienza dei 15 profughi. La tensione che è regnata tra i residenti nei giorni scorsi sta gradualmente diminuendo, lasciando spazio alla comprensione e ai ragionamenti di più ampio respiro.
La lettera di Daniele Inzaghi
Signor direttore, ma davvero le case di Pontedell'olio si svalutano, se ad abitarle vengono i profughi del Mali? Credevo fossero vuote e deprezzate, perché ne abbiamo costruite troppe e troppo in fretta. Poi ci sono gli affitti ancora cari. Anche se si paga solo il 4% del valore dell'immobile, ci vogliono sui tre-quattrocento euro al mese... e bisogna anche mangiare. Ci vorrebbero almeno cinquecento profughi, per riempire tutti gli appartamenti vuoti di Pontedell'olio... altro che fare delle manifestazioni per cacciare i nuovi inquilini.
Cosa facciamo noi europei e italiani, di concreto per l'Africa, oltre a vendere armi agli eserciti in lotta... oltre ad inviare laggiù le magliette usate di cotone? Quel cotone che le multinazionali comprano in Africa a prezzi stracciati? Cotone ma anche caffè, di cui non facciamo a meno due o tre volte il giorno. L'Etiopia è la principale esportatrice di caffè, che negli ultimi anni ha raddoppiato la quota... ma dimezzato il guadagno. Per ciò che riguarda l'ordine pubblico, non fasciamoci la testa prima che sia rotta... pensiamo ai nostri bravi ragazzi, dai cognomi italianissimi e longobardi, accusati d'aver ucciso il professore e d'averlo fatto a pezzi. Sarà che a scuola non andavano troppo bene, e avevano l'insufficenza in condotta... o avevano qualche antenato di colore?
La lettera di Graziana Coppola
Gentile direttore, attraverso la sua rubrica vorrei rivolgere alcune mie (e non solo) problematiche al Ministro Angelino Alfano. «Signor Ministro, a Ponte dell'olio paese nel quale abito, più precisamente in strada Anguillara, sono ospitati 15 profughi in una villetta ad uso familiare; fino a qui nulla da dire (spero). Per mantenere queste persone, però, per un periodo di tre mesi vengono spesi pro capite 35,00 euro al giorno più 1.500 euro di affitto al mese, più luce, gas ecc. per un totale di oltre 53.000 euro. Questo è solo un esempio, poiché lo Stato spende 10 miliardi all'anno per queste creature presenti in Italia. Una cifra spropositata Ministro, in un'Italia sfasciata (non da noi). Eccomi al dunque: il mio esempio che sicuramente rispecchia quello di tanti, troppi italiani; ho 63 anni, lavoro dall'età di 14, ho versato una montagna di contributi e ora ricevo la bella somma di 550,00 euro, pari a 18,33 euro al giorno e 6.600 all'anno. Accetterei un consiglio su come poter vivere con questa cifra, lei sig. Ministro ce la farebbe? Io non ce la faccio, perciò devo continuare a lavorare. Come mai, a me cittadina italiana, devono bastare 18,00 euro al giorno mentre a un cittadino straniero ne danno 34,00? Lo ha stabilito lei Ministro Alfano? Poi mi chiedo, se lo Stato italiano può permettersi di spendere 10 miliardi all'anno per queste creature straniere, allora tutta questa crisi non c'è? Perché mettere in ginocchio i connazionali? Quanti esempi potrei citarle per evidenziare la discriminazione che state usando verso di noi, non basterebbero le pagine di questo giornale. In Italia, come lei ben sa, c'è gente che piange, quindi è ora di provvedere. Non potete permettervi delle spese spropositate a danno nostro, a meno che non usiate i vostri soldi personali, che basterebbero a sfamare tutta l'Africa. Volete fare bella figura oppure c'è sotto qualcosa di molto grosso? Quel qualcosa che va a nostro discapito, a discapito delle creature stesse? Sa... quel qualcosa che si chiama business internazionale?».
La situazione
Stamattina una delegazione di cinque residenti in via Anguillara, insieme al sindaco Sergio Copelli, sarà ricevuta dal prefetto, con l'obiettivo di comprendere meglio la situazione e di proporre un'alternativa all'accoglienza dei 15 profughi. La tensione che è regnata tra i residenti nei giorni scorsi sta gradualmente diminuendo, lasciando spazio alla comprensione e ai ragionamenti di più ampio respiro.
La lettera di Daniele Inzaghi
Signor direttore, ma davvero le case di Pontedell'olio si svalutano, se ad abitarle vengono i profughi del Mali? Credevo fossero vuote e deprezzate, perché ne abbiamo costruite troppe e troppo in fretta. Poi ci sono gli affitti ancora cari. Anche se si paga solo il 4% del valore dell'immobile, ci vogliono sui tre-quattrocento euro al mese... e bisogna anche mangiare. Ci vorrebbero almeno cinquecento profughi, per riempire tutti gli appartamenti vuoti di Pontedell'olio... altro che fare delle manifestazioni per cacciare i nuovi inquilini.
Cosa facciamo noi europei e italiani, di concreto per l'Africa, oltre a vendere armi agli eserciti in lotta... oltre ad inviare laggiù le magliette usate di cotone? Quel cotone che le multinazionali comprano in Africa a prezzi stracciati? Cotone ma anche caffè, di cui non facciamo a meno due o tre volte il giorno. L'Etiopia è la principale esportatrice di caffè, che negli ultimi anni ha raddoppiato la quota... ma dimezzato il guadagno. Per ciò che riguarda l'ordine pubblico, non fasciamoci la testa prima che sia rotta... pensiamo ai nostri bravi ragazzi, dai cognomi italianissimi e longobardi, accusati d'aver ucciso il professore e d'averlo fatto a pezzi. Sarà che a scuola non andavano troppo bene, e avevano l'insufficenza in condotta... o avevano qualche antenato di colore?
La lettera di Graziana Coppola
Gentile direttore, attraverso la sua rubrica vorrei rivolgere alcune mie (e non solo) problematiche al Ministro Angelino Alfano. «Signor Ministro, a Ponte dell'olio paese nel quale abito, più precisamente in strada Anguillara, sono ospitati 15 profughi in una villetta ad uso familiare; fino a qui nulla da dire (spero). Per mantenere queste persone, però, per un periodo di tre mesi vengono spesi pro capite 35,00 euro al giorno più 1.500 euro di affitto al mese, più luce, gas ecc. per un totale di oltre 53.000 euro. Questo è solo un esempio, poiché lo Stato spende 10 miliardi all'anno per queste creature presenti in Italia. Una cifra spropositata Ministro, in un'Italia sfasciata (non da noi). Eccomi al dunque: il mio esempio che sicuramente rispecchia quello di tanti, troppi italiani; ho 63 anni, lavoro dall'età di 14, ho versato una montagna di contributi e ora ricevo la bella somma di 550,00 euro, pari a 18,33 euro al giorno e 6.600 all'anno. Accetterei un consiglio su come poter vivere con questa cifra, lei sig. Ministro ce la farebbe? Io non ce la faccio, perciò devo continuare a lavorare. Come mai, a me cittadina italiana, devono bastare 18,00 euro al giorno mentre a un cittadino straniero ne danno 34,00? Lo ha stabilito lei Ministro Alfano? Poi mi chiedo, se lo Stato italiano può permettersi di spendere 10 miliardi all'anno per queste creature straniere, allora tutta questa crisi non c'è? Perché mettere in ginocchio i connazionali? Quanti esempi potrei citarle per evidenziare la discriminazione che state usando verso di noi, non basterebbero le pagine di questo giornale. In Italia, come lei ben sa, c'è gente che piange, quindi è ora di provvedere. Non potete permettervi delle spese spropositate a danno nostro, a meno che non usiate i vostri soldi personali, che basterebbero a sfamare tutta l'Africa. Volete fare bella figura oppure c'è sotto qualcosa di molto grosso? Quel qualcosa che va a nostro discapito, a discapito delle creature stesse? Sa... quel qualcosa che si chiama business internazionale?».
Diritto di rettifica
03/09/14
MattiaPascal
MattiaPascal
Belle domande (e mancate risposte)
Ribadisco la mia opinione già espressa qui tempo fa: io abolirei i nomi e i nickname. Lasciando che ognuno firmi di volta in volta come vuole i suoi commenti. Il dibattito sarebbe fiorente (anche su altri argomenti). Da non confondere con l'insulto e la diffamazione (che sono cosa ben diversa dal manifestare il proprio pensiero).
Non a caso, il voto (momento più alto della vita civile e politica) è segreto per garantirne la libertà...
Non a caso, il voto (momento più alto della vita civile e politica) è segreto per garantirne la libertà...
Diritto di rettifica
03/09/14
Marino
Marino
Palazzo Farnese, ingresso gratuito
Domenica 7 settembre sarà possibile accedere gratuitamente ai Musei Civici di Palazzo Farnese.
L'entrata gratuita sarà possible anche la prima domenica dei mesi di Ottobre (5/10), di Novembre (2/11) e di Dicembre (7/12) nei seguenti orari di apertura:
dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18,
con visite guidate alle 9.30, 11, 15 e 16.30.
In questo modo il Comune di Piacenza si allinea alle scelte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che con un recente decreto legge ha previsto la gratuità nella prima domenica del mese per i luoghi della cultura.
L'entrata gratuita sarà possible anche la prima domenica dei mesi di Ottobre (5/10), di Novembre (2/11) e di Dicembre (7/12) nei seguenti orari di apertura:
dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18,
con visite guidate alle 9.30, 11, 15 e 16.30.
In questo modo il Comune di Piacenza si allinea alle scelte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che con un recente decreto legge ha previsto la gratuità nella prima domenica del mese per i luoghi della cultura.
Diritto di rettifica
03/09/14
Marino
Marino
GAS Valnure (Gruppo di Acquisto Solidale)
A Ponte è operativo GAS Valnure FONTE : un Gruppo di Acquisto Solidale e cioè un gruppo di persone che decide di comprare insieme i prodotti di cui ha bisogno. Il prossimo acquisto programmato è relativo a patate di Groppallo (bianche a pasta gialla o bianca e rosse a pasta gialla). Le patate bianche a pasta gialla e bianca sono già state raccolte e disponibili, quelle rosse devono ancora essere raccolte. I costi per tutte le varietà sono di: 1,2 al kg per le cassette da 10 kg; 1,3 euro al kg per i sacchetti da 5kg. Gli ordini devono pervenire a GAS Valnure entro il 6 settembre tramite telefonata o messaggio. Per aderire a GAS Valnure e per approfondimenti FONTE
Diritto di rettifica
03/09/14
Marino
Marino
Profughi: qualche numero ufficiale
La Commissione Europea, tramite Eurostat FONTE , fornisce dati ufficiali relativamente ai profughi accolti da ogni Stato europeo. L'ultima situazione disponibile è relativa al primo trimestre 2014 FONTE .
Da essa si rileva che la Svezia è il paese con il maggior numero di richiedenti asilo per milione di abitanti, seguita da Svizzera e Lussemburgo. Dalla parte opposta: Portogallo, Slovakia, Romania, Estonia. Riporto qui sotto la tabella dei richiedenti asilo politico negli ultimi 12 mesi nelle nazioni europee. Nella prima/quarta colonna la nazione. Nella seconda/quinta colonna il numero di profughi richiedenti asilo politico negli ultimi 12 mesi. Nella terza/sesta colonna il dato più significativo e cioè il numero di richiedenti asilo per milione di abitanti.
La tabella si legge così: Nell'ultimo anno:
- in Svezia sono stati accolti 57.505 profughi, 1.355 profughi ogni 1.000.000 di svedesi
- in Italia sono stati accolti 32.650 profughi, 180 profughi ogni 1.000.000 di italiani
- in Portogallo sono stati accolti 495 profughi, 5 profughi ogni 1.000.000 di portoghesi.
Da essa si rileva che la Svezia è il paese con il maggior numero di richiedenti asilo per milione di abitanti, seguita da Svizzera e Lussemburgo. Dalla parte opposta: Portogallo, Slovakia, Romania, Estonia. Riporto qui sotto la tabella dei richiedenti asilo politico negli ultimi 12 mesi nelle nazioni europee. Nella prima/quarta colonna la nazione. Nella seconda/quinta colonna il numero di profughi richiedenti asilo politico negli ultimi 12 mesi. Nella terza/sesta colonna il dato più significativo e cioè il numero di richiedenti asilo per milione di abitanti.
| Sweden | 57505 | 1355 | Finland | 3185 | 135 |
| Switzerland | 20440 | 605 | United Kingdom | 30295 | 120 |
| Luxembourg | 1115 | 500 | Iceland | 120 | 75 |
| Malta | 2325 | 475 | Ireland | 980 | 65 |
| Germany | 141925 | 460 | Poland | 13955 | 45 |
| Belgium | 20220 | 455 | Latvia | 240 | 35 |
| Cyprus | 1325 | 445 | Lithuania | 395 | 35 |
| Liechtenstein | 50 | 405 | Slovenia | 245 | 35 |
| Norway | 11450 | 400 | Croatia | 725 | 30 |
| Netherlands | 17930 | 285 | Czech Republic | 705 | 20 |
| Bulgaria | 8275 | 280 | Spain | 4365 | 20 |
| Hungary | 19310 | 275 | Estonia | 95 | 15 |
| Denmark | 6820 | 270 | Romania | 1510 | 15 |
| France | 65655 | 240 | Slovakia | 435 | 15 |
| Greece | 8600 | 220 | Portugal | 495 | 5 |
| Italy | 32650 | 180 | Austria | nd | nd |
- in Svezia sono stati accolti 57.505 profughi, 1.355 profughi ogni 1.000.000 di svedesi
- in Italia sono stati accolti 32.650 profughi, 180 profughi ogni 1.000.000 di italiani
- in Portogallo sono stati accolti 495 profughi, 5 profughi ogni 1.000.000 di portoghesi.
Diritto di rettifica
02/09/14
Marino
Marino
Lega: “No ai profughi a Pontedellolio”. I residenti annunciano lo sciopero fiscale
I cittadini di via Anguillara a Pontedellolio hanno partecipato a un sit-in di protesta della Lega Nord, organizzato per impedire l’arrivo di quindici profughi originari di Mali e Costa d’Avorio in un’abitazione di proprietà privata nel quartiere. L’entrata di queste persone nella casa è prevista già questa sera. I leghisti hanno attaccato cartelli ai cancelli precisando come si aiutino questi esuli dimenticando i piacentini.
I cittadini hanno annunciato una raccolta firme e non escludono lo “sciopero fiscale” in segno di protesta. “Se dobbiamo pagare vitto e alloggio a questa gente con le nostre tasse – hanno detto – allora non paghiamo più nulla”.
Fonte Libertà.it FONTE
I cittadini hanno annunciato una raccolta firme e non escludono lo “sciopero fiscale” in segno di protesta. “Se dobbiamo pagare vitto e alloggio a questa gente con le nostre tasse – hanno detto – allora non paghiamo più nulla”.
Fonte Libertà.it FONTE
Diritto di rettifica
01/09/14
Marino
Marino
Il Comune di Piacenza assume 9 educatori
Il Comune di Piacenza ha emesso un Bando di concorso pubblico, per esami, per la copertura a tempo pieno e indeterminato di n.9 posti di educatore presso i nidi d'infanzia comunali (cat. giur. C).
Scadenza domande: 3 ottobre 2014.
Fonte FONTE
Scadenza domande: 3 ottobre 2014.
Fonte FONTE
Diritto di rettifica
01/09/14
Marino
Marino
25 maggio - 2 settembre: i primi 100 giorni
Quale è l'impronta che i nuovi eletti stanno dando al proprio agire?
Cosa è cambiato nel passaggio dall'Ammistrazione Spinola all'Amministrazione Copelli?
Cosa è cambiato nel metodo?
Cosa è cambiato nei risultati?
Cosa è cambiato in peggio e cosa in meglio?
E che percezione si ha dei primi 100 giorni della nuova Minoranza Reboli/Peroni rispetto alla precedente Minoranza Valla?
E più in generale, come sono cambiate, se sono cambiate, le aspettative?
Belle domande, vero? :-)
Cosa è cambiato nel passaggio dall'Ammistrazione Spinola all'Amministrazione Copelli?
Cosa è cambiato nel metodo?
Cosa è cambiato nei risultati?
Cosa è cambiato in peggio e cosa in meglio?
E che percezione si ha dei primi 100 giorni della nuova Minoranza Reboli/Peroni rispetto alla precedente Minoranza Valla?
E più in generale, come sono cambiate, se sono cambiate, le aspettative?
Belle domande, vero? :-)
Diritto di rettifica
31/08/14
Marino
Marino
Profughi: come stanno veramente le cose?
Allego la convenzione a cui il soggetto scelto dalla Prefettura (da qui in poi: il gestore) deve attenersi nell'attività di "prima accoglienza dei cittadini stranieri temporaneamente presenti sul territorio" FONTE .
In estrema sintesi, per questo servizio il gestore riceve 34,65 euro/giorno/ospite. Il gestore utilizza questa somma: per svolgere le attività previste dalla convenzione (gestione amministrativa, assistenza generica alla persona, pulizia e igiene ambientale, erogazione pasti, fornitura di beni, per l’integrazione) all'interno delle quali è prevista, a ogni ospite, l'erogazione da parte del gestore di 2,5 euro/giorno (vedi art.2 punto 5 lettera c).
E' opportuno tenere in evidenza l'art. 8 relativo alla durata della convenzione: dal 1° settembre 2014 al 31 dicembre 2014, "ferma restando la permanenza degli ospiti in ottemperanza alle disposizione del Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili".
Se ho capito bene, fino al 31/12/2014, il Comune non dovrebbe avere significativi oneri economici. E, sempre se ho ben capito, i 34,65 euro dovrebbero tutti ritornare nell'economia reale attraverso gli addetti italiani che riceveranno uno stipendio, attraverso le imprese e i commercianti che forniranno i beni, ecc. Probabilmente entreranno nel ciclo dell'economia reale locale anche i 2,5 euro/giorno di cui avranno disponibilità diretta gli ospiti.
Quali oneri restano allora alla nostra comunità?
La scelta "umana" di come rapportarci con queste 15 persone. Se umanamente accoglierle o se rifiutarle.
E di capire, a livello economico, cosa succederà dal 1° gennaio 2015 perchè non ho ancora ben compreso cosa venga inteso per "ferma restando la permanenza degli ospiti in ottemperanza alle disposizione del Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili.".
Mi auguro che chi sa... ci dica!
In estrema sintesi, per questo servizio il gestore riceve 34,65 euro/giorno/ospite. Il gestore utilizza questa somma: per svolgere le attività previste dalla convenzione (gestione amministrativa, assistenza generica alla persona, pulizia e igiene ambientale, erogazione pasti, fornitura di beni, per l’integrazione) all'interno delle quali è prevista, a ogni ospite, l'erogazione da parte del gestore di 2,5 euro/giorno (vedi art.2 punto 5 lettera c).
E' opportuno tenere in evidenza l'art. 8 relativo alla durata della convenzione: dal 1° settembre 2014 al 31 dicembre 2014, "ferma restando la permanenza degli ospiti in ottemperanza alle disposizione del Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili".
Se ho capito bene, fino al 31/12/2014, il Comune non dovrebbe avere significativi oneri economici. E, sempre se ho ben capito, i 34,65 euro dovrebbero tutti ritornare nell'economia reale attraverso gli addetti italiani che riceveranno uno stipendio, attraverso le imprese e i commercianti che forniranno i beni, ecc. Probabilmente entreranno nel ciclo dell'economia reale locale anche i 2,5 euro/giorno di cui avranno disponibilità diretta gli ospiti.
Quali oneri restano allora alla nostra comunità?
La scelta "umana" di come rapportarci con queste 15 persone. Se umanamente accoglierle o se rifiutarle.
E di capire, a livello economico, cosa succederà dal 1° gennaio 2015 perchè non ho ancora ben compreso cosa venga inteso per "ferma restando la permanenza degli ospiti in ottemperanza alle disposizione del Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili.".
Mi auguro che chi sa... ci dica!
Diritto di rettifica