Per venire incontro alle richieste di aiuto delle famiglie in difficoltà, nel giorno di San Rocco, la
Parrocchia ha presentato il progetto
"i 20 centesimi quotidiani". Nell'ambito del progetto viene chiesto l'impegno personale di versare
6 euro al mese. La Caritas parrocchiale (*) si farà poi carico di utilizzare le somme raccolte per comprare alimenti di prima necessità e per pagare le bollette a chi "
paga con la povertà il prezzo della crisi".
E' un'iniziativa che apprezzo e che rende concreto l'essere "cristiano".
Questa notizia però, mi ha fatto riflettere sulla fragilità e sugli obiettivi di miglioramento che si devono perseguire in seno ai
Servizi Sociali locali.
Infatti... E' ammissibile che dopo un percorso di migliaia di anni verso la civiltà, la
collettività "laica" non sia in grado di soddisfare, ragionevolmente, in modo organizzato, i bisogni delle fasce deboli? E' ammissibile che si debba ricorrere alla
benevolenza di organizzazioni private, siano esse cristiane, islamiche, induiste, atee, ecc.?
Tra l'altro è nota la
mancanza di trasparenza di alcune organizzazioni private, è noto che parte di ciò che gira in queste organizzazioni è "
in nero", e che a volte, alla morte dei referenti locali di queste organizzazioni private, si scopre che essi possedevano beni e capitali che fanno a pugni con ciò che mai avrebbero potuto possedere se non facendo la cresta sulle entrate "
in nero". E' altrettanto noto che la
trasparenza è "norma" nelle
istituzioni pubbliche locali. Per questo mi auguro che l'Assessorato ai Servizi sociali persegua gli obiettivi dettati dalla Costituzione, rendendo così non necessario ferire la dignità delle persone con l' "
elemosina", atto ben diverso dal dare a queste persone un "
contributo" comunale costituzionalmente previsto.
Costituzione Art.3 : È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Art.53 Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.
Per chi desidera approfondire: Regolamento Servizi Sociali
FONTE
(*) La Caritas nasce nel 1971 per volere di Papa Paolo VI. Nel pensiero del pontefice la Caritas aveva una funzione pedagogica, cioè educativa. Educare prima di tutto la comunità cristiana e come conseguenza quelli che sono i primi destinatari di Caritas: i poveri, gli emarginati, gli stranieri, i senza dimora, le vittime di tratta, le persone separate, e non solo.
La Caritas Parrocchiale è l'organismo pastorale previsto dalla Conferenza Episcopale Italiana della Chiesa Cattolica Cattolica che ha il compito di coinvolgere la comunità parrocchiale, affinché realizzi la testimonianza della carità sia al suo interno, sia nel territorio in cui è inserita.
La Caritas Parrocchiale stimola la comunità:
a) ad approfondire i fondamenti evangelici della diaconia della carità;
b) a conoscere ed esaminare i bisogni ovunque emergenti;
C) a coordinare le diverse espressioni caritative della Parrocchia (associazioni, gruppi, ecc.. .).
Il Presidente naturale della Caritas Parrocchiale è il Parroco ed egli si avvale della collaborazione di animatori parrocchiali. La Caritas Parrocchiale opera in stretto collegamento con il Consiglio Pastorale Parrocchiale.