26/10/24
NoiosoAnomalie sulla Rete Elettrica
Al netto degli eventi meteorologici avversi, credo che ultimamente si stiano verificando troppe interruzioni e sbalzi di tensione sulla rete elettrica del nostro comune e non solo (ho evidenze di fenomeni simili anche in altri paesi della bassa Val Nure).
Non sono veri e propri blackout, ma brevi cali di tensione o fluttuazioni continue (tensione, frequenza, forma d'onda) che perdurano a volte per diversi secondi.
Tutte anomalie che si ripetono anche diverse volte al giorno (anche a breve distanza), che sono mal digerite dalle apparecchiature elettriche che ormai abbondano nelle nostre case. Dalle caldaie alle pompe di calore, passando per i più tradizionali frigoriferi, TV e tutto l'armamentario tecnologico che (che più, chi meno) tutti abbiamo in casa. Mentre i piccoli dispositivi (come computer, modem, decoder, ecc) possono essere protetti con dei gruppi di continuità, tutt'altra storia sono ad esempio quegli elettrodomestici (o meglio macchinari) come caldaie o pompe di calore ad inverter (ma pure lavatrici) che mal digeriscono questo tipo di fulminee interruzioni e sbalzi di tensione, in particolare mentre sono in funzionamento.
Senza contare tutta l'elettronica montata su questi dispositivi, potenzialmente esposta a danneggiamento con diagnosi e costi di riparazione tutt'altro che marginali. Chiedere indennizzo al gestore delle Rete Elettrica Nazionale è praticamente tempo perso, atteso che (sebbene ci sia tanto di sentenza della Corte di Giustizia UE) dimostrare il nesso causale è totale onere dell'utente e, comunque, il gestore ha mille appigli per rendere impraticabile questa strada. Le garanzie legali o aggiuntive non coprono questo tipo di danni e stipulare coperture assicurative (es. assicurazione sulla casa) aggiunge altri oneri a carico dell'utente finale (che al gestore elettrico, ricordiamolo, paga già - oltre al costo dell'energia e le accise - anche trasporto, dispacciamento, perdite di rete e corrispettivo capacità) e comunque non è poi così immediato ottenere i rimborsi (soprattutto a copertura completa).
Come detto, è evidente che particolari condizioni meteorologiche possono impattare sull'erogazione dell'energia elettrica, ma gli eventi sopra lamentati si verificano ormai con insistente frequenza (di giorni quanto di notte) anche in condizioni meteo normali (quindi non è una lamentela tout-curt, ma di merito), senza contare comunque che non è che se piove allora è giustificato questo delirio sulla rete di distribuzione elettrica (lo dico semplicemente guardando a quale era lo scenario sino a qualche mese fa).
E' evidente che ultimamente c'è qualcosa che non sta funzionando a dovere, non saprei dire a che livello della rete di produzione o distribuzione elettrica, ma l'andazzo dell'ultimo periodo credo non sia accettabile.
Tanto meno visto che si va verso il periodo invernale e visto che, in questi anni, ci hanno spinto a sostituire sistemi a gas con sistemi elettrici per scaldare e scaldarci (con costi non marginali). Rischiare che si danneggino e dover sostenere altre spese per ripararli, potenzialmente anche più volte, non è uno scenario sostenibile. Come rimanere al freddo.
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«La Resistenza non va mai dimenticata, anche se con gli anni che passano e i protagonisti che man mano muoiono il rischio c’è, ma ha dato a tutti la libertà» Rambalda Magnaschi, 101 anni.
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«Sono contento di quello che ho fatto, se no non sarei andato in montagna. Sono stati i mesi più belli che ho vissuto. Morirò partigiano e antifascista» Ferdinando Gallarati, 96 anni.
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«Come è cambiato il mondo oggi, quanti sacrifici abbiamo fatto, difficile capirli per chi è giovane oggi. Però è una scelta, la mia, che rifarei ogni giorno e mi ha reso felice: sono contento» Cesare Po, 100 anni.
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«Non riesco a immaginare un momento della vita in cui mi sono pentito di avere preso parte alla Resistenza, sono sempre stato fiero di essere partigiano, anche se oggi la politica è una delusione continua. E non è l’unica. Ma l’amore per la patria, quando ce l’hai, vive con te» Mino Avogadri, 102 anni.
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«Ho sempre pensato che ne valesse la pena, di fare il partigiano intendo, non mi sono mai pentito, ma è vero che sognavamo qualcosa di meglio, un mondo più equo, più giusto» Giacomo Scaramuzza, 102 anni.
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«I giovani sono fortunati, non sanno cosa sia la guerra … Io sarei contento se la gioventù di oggi conoscesse quello che abbiamo fatto noi: sarei molto contento» Luigi Leviti, 96 anni.
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«A distanza di tanti anni, sono ancora convinto di quello che ho fatto: credo fosse giusto allora e ne sono convinto anche adesso, non mi sono mai pentito di aver fatto il partigiano. L’importante però adesso è che quello che è successo non capiti più» Rinaldo Paganini, 101 anni.
Mai dimenticare... andrebbe ricordata a tutti i ns ragazzini...