05/08/24
TizianaBonus figlio/a che studia
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E’ possibile accedere ad un bonus per ogni figlio minore che studia. Le istruzioni al link soprastante.
In materia di detrazioni/supporti per i figli a carico, qui trovate un piccolo vademecum e suggerimenti utili per non alimentare illusioni
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02/08/24
MarinoFascia tricolore: un simbolo da rispettare
La
fascia tricolore è un segno distintivo proprio del sindaco, segno che rimarca la differenza tra il sindaco e gli altri titolari di cariche pubbliche ed esprime visivamente l’impegno che il sindaco assume verso lo stato e la propria comunità.
La fascia tricolore deve essere indossata nelle occasioni ufficiali laddove il sindaco debba essere individuato attraverso questo speciale e solenne distintivo.
L’utilizzo della fascia tricolore è riservata al sindaco o, se il sindaco fosse impossibilitato, al solo vicesindaco;
nessun altro cittadino è autorizzato ad indossarla se non in casi specifici previsti dalle Leggi.
Parere del Ministero dell’Interno Parere del Ministero dell’Interno del 18/12/2020
È stato chiesto se la fascia tricolore possa essere indossata da un assessore che non ricopre la carica di vice sindaco per presenziare ad eventi in altri comuni, in luogo del sindaco. Al riguardo, si osserva che con circolare di questo Ministero n.5/98, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.270 del 18.11.1998, sono state fornite indicazioni in ordine all'utilizzo della fascia tricolore da parte dei sindaci. Nella citata circolare è stato evidenziato il carattere sostanziale dell'intervento normativo (art.36, comma 7, della legge n.142/1990, come sostituito dall'art.4, comma 2, della legge 15 maggio 1997, n.127 - ora art.50, comma 12, del decreto legislativo n.267/00), con il quale è stato espressamente disposto che "distintivo del sindaco è la fascia tricolore con lo stemma della Repubblica e lo stemma del comune" e che "nell'uso corrente si è affermata la consuetudine che il sindaco indossi la fascia in tutte le occasioni ufficiali, in qualunque veste intervenga". Richiamando sempre il contenuto della predetta circolare, ove si precisa che "viene attribuito ad un elemento simbolico una specifica funzione che è distintiva, siccome finalizzata a rendere palese la differenza tra il sindaco e gli altri titolari di pubbliche cariche", si ritiene che l'uso della fascia tricolore sia legato proprio alla natura delle funzioni sindacali che sono di capo dell'amministrazione comunale e di ufficiale di Governo e che, dunque, anche il sindaco sia vincolato al suo utilizzo nei limiti previsti dalla normativa. Va da sé che, allorquando il sindaco sia assente o impedito temporaneamente ai sensi dell'art.53, comma 2, del T.U.O.E.L., spetta solo al vice sindaco fregiarsene. Restano validi gli utilizzi stabiliti da esplicite previsioni normative, come quella di cui all'articolo 70 del d.P.R. n.396, del 3 novembre 2000 ove, in ragione della particolarità delle funzioni espletate, si prevede che "l'ufficiale dello stato civile, nel celebrare il matrimonio e nel costituire l'unione civile deve indossare la fascia tricolore ...". Pertanto, l'uso della fascia tricolore, anche per delega dello stesso sindaco, da parte di altri soggetti, seppur incardinati nell'amministrazione comunale o facenti parte di organismi od enti a cui partecipino gli enti locali con propri rappresentanti, non appare in linea con il dettato normativo, essendo ammesso solo nelle ipotesi sopra indicate. Va comunque evidenziato che, alla luce della legge costituzionale n.3 del 18 ottobre 2001, sussiste oggi ampia possibilità per le autonomie locali di disciplinare, con normazione regolamentare, l'utilizzo dei propri segni distintivi, anche a scopo di rappresentanza, senza così ricorrere all'impiego di un simbolo, quale la fascia tricolore, attinente nello specifico al capo dell'amministrazione ed allo svolgimento delle proprie funzioni in conformità alle indicazioni di legge. FONTE
01/08/24
MarinoValentina ed Eugenio...
...intendono
celebrare il loro matrimonio.
Per consultare l'
Atto di pubblicazione di matrimonio, che contiene informazioni quali: luogo e data di nascita, residenza, nazionalità, ecc., clicca qui
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L'Atto di pubblicazione di matrimonio è un documento oggetto di pubblicità legale come disposto dagli artt.93 e 94 del Codice Civile e dall'art.54 del DPR 396/2000.
01/08/24
TizianaAttenzione alle zanzare
La Dengue, detta anche febbre spaccaossa, per i forti dolori a ossa e articolazioni che prova, é trasmessa dalle zanzare.
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Diagnosticati 283 casi post viaggi all’estero, soprattutto in Brasile e Maldive.
Attenzione agli assembramenti in spazi aperti non trattati con prodotti che riducono/eliminano la presenza di zanzare e ai viaggi in zone tropicali
Alcuni suggerimenti
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31/07/24
TizianaInformazione: Borsa di studio
L’Associazione Luigi Madreperla Cultura e Arte (LuMaCArte) mette a disposizione di neodiplomati una borsa di studio per l’accesso al C. Laurea Triennale in Matematica presso l’Ateneo di Parma
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Informazioni nel bando e sul sito della Associazione https://lumacarte.it
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30/07/24
MarinoSergio Copelli nominato vicepresidente di GAL del Ducato.
L’Assemblea dei Soci del GAL del Ducato ha nominato il Consiglio di Amministrazione che opererà nel prossimo triennio 2024-2027:
- Alessandro Cardinali Presidente,
- Sergio Copelli Vicepresidente,
- Maria Cristina Piazza, Enrica Gobbi e Simone Mazza Consiglieri.
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GAL del Ducato è un ente costituito
“con lo scopo di gestire la realizzazione di progetti indirizzati allo sviluppo economico del territorio delle province di Parma e Piacenza curando prioritariamente la realizzazione del Programma Leader rivolto alle aree rurali, nonché ogni altro tipo di programma e progetto utile al sostegno e allo sviluppo economico e dell’identità sociale e culturale dei territori” FONTE
L’area sulla quale opera il GAL del Ducato coinvolge interamente o parzialmente,
60 Comuni delle province di Parma e Piacenza (31 in territorio parmense e 29 in territorio piacentino, tra cui i comuni della nostra Unione: Ferriere, Farini, Bettola e Ponte dell’Olio).
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La nostra Unione è ben rappresentata:
auguri di buon lavoro al nostro concittadino Sergio Copelli e al bettolese Simone Mazza.
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30/07/24
MarinoRifiuti… una brutta pagina
Come ogni anno ARPAE mi ha inviato il dettaglio delle tipologie/quantità dei rifiuti prodotti nel 2023 in ogni comune della provincia.
La rielaborazione di questi dati permette di mettere in evidenza le differenze tra i vari comuni e, per ogni comune, l’evoluzione dal 2005 (anno da cui ho iniziato a reperire e rielaborare i dati) ad oggi.
Uno degli indicatori che, a mio parere, riassume significativamente il risultato delle politiche che ogni amministrazione ha perseguito, è la quantità pro capite dei rifiuti inviati a discarica/inceneritore.
Questo valore, per Ponte dell’Olio, è di 194 kg/ab.
Nei comuni in regime di tributo puntuale TTP (meno rifiuti indifferenziati produci, meno paghi), questo valore è:
- Carpaneto Piacentino kg/ab 69
- Cortemaggiore kg/ab 72
- San Giorgio Piacentino kg/ab 73
- Podenzano kg/ab 77
- San Pietro in Cerro kg/ab 79
- Sarmato kg/ab 88.
Nel 2019 i comuni già operanti in regime TTP erano: Carpaneto, Cortemaggiore, San Giorgio, Podenzano e San Pietro in Cerro.
In tale anno, a causa del protrarsi della gara per definire il nuovo gestore, il passaggio al nuovo regime fu sospeso, ma NON per Ponte dell’Olio giacché aveva già ricevuto il benestare per avviare il tributo puntuale.
Purtroppo occorre constatare che questa opportunità non si è tramutata in “fatti” con la conseguenza che in questi anni, l’ambiente e la nostra bolletta dei rifiuti non ne hanno tratto beneficio.
27/07/24
MarinoBettola, Farini e Ferriere recuperano i fondi per lo sport
Così titola oggi Libertà in un articolo a firma Nadia Plucani.
Nell’articolo si legge...
Sono tornati in Alta Valnure i 300mila euro di contributo regionale per il progetto “Sporting Valley…” presentato unitariamente dai quattro Comuni dell’Unione... La somma era stata inizialmente revocata perché tre dei quattro Comuni (Pontedellolio, Bettola e Ferriere) non erano riusciti a presentare i progetti esecutivi ed aggiudicare i lavori entro i termini richiesti, ritenuti troppo stretti. ... I fondi sembravano definitivamente persi ... Nei giorni scorsi il sindaco (di Bettola ndr) Paolo Negri ha annunciato il ritorno della somma nei bilanci degli enti, ad eccezione di Pontedellolio che nel frattempo aveva deciso di proseguire da solo, riducendo il suo progetto al solo efficientamento led delle luci del palazzetto dello sport finanziandolo con risorse proprie (18mila euro totali). I 300mila euro saranno così divisi in parti uguali tra Bettola, Farini e Ferriere, che riceveranno 100mila euro ciascuno, invece dei 75mila inizialmente previsti se fosse rimasto Pontedellolio.
Nell’articolo anche le parole del sindaco di Bettola: «...è stato fatto il possibile per recuperare quel contributo, io personalmente sono andato a Bologna. ... Ce l’abbiamo fatta. Mi spiace che Pontedellolio nel frattempo abbia fatto un’altra scelta».
Spiace anche a me !
Cosa faranno i tre comuni con i 300mila euro (di cui 75mila erano originariamente destinati a Ponte dell’Olio) ?
✅ Farini, oltre al rifacimento del campo da tennis a Groppallo e alla copertura dell’ex campo da bocce del capoluogo, ha aggiunto la riqualificazione dell’illuminazione di entrambi i campi.
✅ Ferriere realizzerà un campo da bocce nella terrazza di piazza ex municipio ed un impianto fotovoltaico per l’illuminazione.
✅ Bettola coprirà il campo di calcetto, che potrà essere utilizzato anche per il tennis, con rifacimento del fondo.
✋ ℹ️ La pubblicazione di questo post è stata valutata non opportuna.
24/07/24
TizianaInformazione giuridica: Ordinanza Suprema Corte sui rumori notturni 18676/2024
La Corte di Cassazione, con l’Ordinanza 18676 pubb. 09/07/2024,
FONTE introduce la responsabilità degli Enti Pubblici, non solo dei privati, sui rumori notturni molesti.
L’ente pubblico è soggetto all’obbligo di non provocare immissioni rumorose ed è responsabile dei danni conseguenti alla lesione dei diritti soggettivi dei privati, cagionata da immissioni provenienti da aree pubbliche, potendo conseguentemente essere condannata al risarcimento del danno, così come al “facere” necessario a ricondurre le dette immissioni al di sotto della soglia della normale tollerabilità, dal momento che tali domande non investono – di per sé – atti autoritativi e discrezionali, bensì un’attività materiale soggetta al richiamato principio del “neminem laedere” (confermata, nella specie, la sentenza di condanna di un Comune della riviera ligure al risarcimento a favore dei residenti che avevano agito in giudizio per l’intollerabilità dei rumori dovuti agli eventi e alle manifestazioni tenute nella piazza durante l’estate).