Ponte dell'Olio

01/08/24
Marino

Valentina ed Eugenio...

...intendono celebrare il loro matrimonio.

Per consultare l'Atto di pubblicazione di matrimonio, che contiene informazioni quali: luogo e data di nascita, residenza, nazionalità, ecc., clicca qui  FONTE 

L'Atto di pubblicazione di matrimonio è un documento oggetto di pubblicità legale come disposto dagli artt.93 e 94 del Codice Civile e dall'art.54 del DPR 396/2000.

  
01/08/24
Tiziana

Attenzione alle zanzare

La Dengue, detta anche febbre spaccaossa, per i forti dolori a ossa e articolazioni che prova, é trasmessa dalle zanzare.  FONTE 
Diagnosticati 283 casi post viaggi all’estero, soprattutto in Brasile e Maldive.
Attenzione agli assembramenti in spazi aperti non trattati con prodotti che riducono/eliminano la presenza di zanzare e ai viaggi in zone tropicali
Alcuni suggerimenti
 FONTE 

  
31/07/24
Tiziana

Informazione: Borsa di studio

L’Associazione Luigi Madreperla Cultura e Arte (LuMaCArte) mette a disposizione di neodiplomati una borsa di studio per l’accesso al C. Laurea Triennale in Matematica presso l’Ateneo di Parma  FONTE 
Informazioni nel bando e sul sito della Associazione https://lumacarte.it  FONTE 

  
30/07/24
Marino

Sergio Copelli nominato vicepresidente di GAL del Ducato.

L’Assemblea dei Soci del GAL del Ducato ha nominato il Consiglio di Amministrazione che opererà nel prossimo triennio 2024-2027:
- Alessandro Cardinali Presidente,
- Sergio Copelli Vicepresidente,
- Maria Cristina Piazza, Enrica Gobbi e Simone Mazza Consiglieri.
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GAL del Ducato è un ente costituito “con lo scopo di gestire la realizzazione di progetti indirizzati allo sviluppo economico del territorio delle province di Parma e Piacenza curando prioritariamente la realizzazione del Programma Leader rivolto alle aree rurali, nonché ogni altro tipo di programma e progetto utile al sostegno e allo sviluppo economico e dell’identità sociale e culturale dei territori”  FONTE 
L’area sulla quale opera il GAL del Ducato coinvolge interamente o parzialmente, 60 Comuni delle province di Parma e Piacenza (31 in territorio parmense e 29 in territorio piacentino, tra cui i comuni della nostra Unione: Ferriere, Farini, Bettola e Ponte dell’Olio).
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La nostra Unione è ben rappresentata: auguri di buon lavoro al nostro concittadino Sergio Copelli e al bettolese Simone Mazza.
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30/07/24
Marino

Rifiuti… una brutta pagina

Come ogni anno ARPAE mi ha inviato il dettaglio delle tipologie/quantità dei rifiuti prodotti nel 2023 in ogni comune della provincia.
La rielaborazione di questi dati permette di mettere in evidenza le differenze tra i vari comuni e, per ogni comune, l’evoluzione dal 2005 (anno da cui ho iniziato a reperire e rielaborare i dati) ad oggi.
Uno degli indicatori che, a mio parere, riassume significativamente il risultato delle politiche che ogni amministrazione ha perseguito, è la quantità pro capite dei rifiuti inviati a discarica/inceneritore.
Questo valore, per Ponte dell’Olio, è di 194 kg/ab.
Nei comuni in regime di tributo puntuale TTP (meno rifiuti indifferenziati produci, meno paghi), questo valore è:
- Carpaneto Piacentino kg/ab 69
- Cortemaggiore kg/ab 72
- San Giorgio Piacentino kg/ab 73
- Podenzano kg/ab 77
- San Pietro in Cerro kg/ab 79
- Sarmato kg/ab 88.
Nel 2019 i comuni già operanti in regime TTP erano: Carpaneto, Cortemaggiore, San Giorgio, Podenzano e San Pietro in Cerro.
In tale anno, a causa del protrarsi della gara per definire il nuovo gestore, il passaggio al nuovo regime fu sospeso, ma NON per Ponte dell’Olio giacché aveva già ricevuto il benestare per avviare il tributo puntuale.
Purtroppo occorre constatare che questa opportunità non si è tramutata in “fatti” con la conseguenza che in questi anni, l’ambiente e la nostra bolletta dei rifiuti non ne hanno tratto beneficio.

👨 Noioso   30/07/24 16:20 ® 4134
Un aspetto che mi inquieta relativamente alla raccolta puntuale dei rifiuti è come certa popolazione "risponderà", laddove il quantitativo e la tipologia di rifiuto conferito gli verrà poi addebitato. Mi spiego meglio: scena di stamattina, sulla SS654, due sacchetti dell’immondizia in mezzo alla carreggiata (la domanda è "ma perchè?", poi il dubbio ti viene). Oppure scena di alcuni giorni fa, ma che si ripete periodicamente, dopo sfalcio dell’erba e degli arbusti a bordo strada tramite macchinari che triturano tutto ciò che incontrano, il contenuto di alcuni sacchetti dell’immondizia (lanciati da qualche beota tra la vegetazione) letteralmente sminuzzato e sparso per un paio di kilometri a bordo strada e sulla strada! Raccapriccianti dettagli sul contenuto, con pannolini di neonato misti a bottiglie di plastica e scatolame vario. Anche qui la domanda e il dubbio che viene è lo stesso. Provi a convincerti, facendoti un film, di uno scapestrato in ritardo per arrivare al lavoro a cui la compagna/moglie ha affibbiato mentre usciva di casa l’immondizia da buttare e che, invece, lui ha deciso incivilmente di liberarsi lanciandola dal finestrino (stile Fantozzi nella famosa scena del treno per Ortisei). Poi pensi che in giro c’è gente curiosa (il termine che avevo pensato era un altro, ma Marino non avrebbe sorvolato) e che meschinamente magari si fa il conto e sa che meno rifiuto conferisce e meno pagherà di "tassa". E nella follia umana io mi aspetto i pazzi che non differenziano nemmeno più e buttano tutto nei canali a bordo strada/in giro per il paese o, magari, nottetempo o di prima mattina si aggirano per il vicinato e infilano i loro sacchetti nei bidoncini degli ignari vicini. Un po’ qui e un po’ là e nessuno se ne accorge (del resto chi pesa il bidoncino prima di metterlo fuori?).
Chiaramente sto volutamente esagerando... Oppure no?
👨 Sergio   30/07/24 19:56 ® 4135
Noioso non stai esagerando, per niente , ma hai raccontato la pura verità. La raccolta puntuale mi sembra molto simile alla vicenda dell’auto elettrica, solo fumo negli occhi, niente più.....
👨 Marino   30/07/24 20:33 ® 4136
@noioso, una delle considerazioni che potrebbe aver fatto il decisore politico nazionale, è questa… (uso valori attinenti Ponte dell’Olio)…
Ponte ha 4.685 abitanti che hanno prodotto rifiuti indifferenziati pro capite per 193,69 kg/ab, in totale (4.685x193,69:1.000=) 907 ton/anno
Quando Ponte applicherà il sistema a tributo puntuale TTP, o ancor meglio a tariffa corrispettiva puntuale TCP, e raggiungerà la produzione pro capite per esempio di Carpaneto (kg/ab 69,27) manderà in discarica/inceneritore (4.685x69,27:1.000=) 325 ton/anno.
Qualcosa come 582 ton/anno in meno: a buon senso, la riduzione supera enormemente l’eventuale quantitativo (inizialmente) smaltito illegalmente.
Ed ora una riflessione su questo possibile/probabile “odioso comportamento”.
Avendo letto negli ultimi anni vari documenti sul tema ritengo che fondamentalmente sia auspicato un doppio binario: uno culturale/civico che dovrà essere sposato visceralmente dai politici/amministratori locali (investimenti in informazione e formazione, priorità, testimonianza, ecc.) e l’altro di vigilanza (ispettori, fototrappole, ecc.).
E poi ci siamo noi cittadini. Io cercherò di fare la mia parte, come tu cercherai di fare la tua parte (la stai già facendo commentando su PonteWeb e stimolando la riflessione su questo tema), tanti altri lo faranno nei modi e nei tempi che verranno chiesti …
👨 Noioso   30/07/24 23:31 ® 4137
@Marino lo scenario ed i numeri che riporti sono naturalmente auspicabili, anche se il mio scetticismo verso il prossimo mi porta pessimisticamente a dubitare. Del resto oggi, che ancora non c’è alcuna formula di tributo puntuale, inspiegabilmente vediamo sacchetti dell’immondizia abbandonati dentro o di fianco ai cestini sparsi per il nostro paese (la domanda "perchè?" sovviene sempre). Per non parlare della mai sopita pratica di abbandonare rifiuti ingombranti vicino alle "campane" della raccolta plastica e vetro (divani, letti, stendini e chi ne ha più ne metta) nonostante in paese vi sia un centro di raccolta!
E’ evidente che tra i variegati e misteriosi comportamenti sociali umani vi siano anche queste forme di disadattamento ed inciviltà (ad aggiungo di arroganza/ignoranza), che temo siano impossibili da eradicare. Il problema è che un sacchetto buttato ogni giorno in un canale o in un campo genera a domino una sequela di effetti a catena tra i quali si prefigura anche un inquietante rischio emulazione.
Su questo concordo che serva una fattiva attività di educazione e responsabilizzazione di tutti, a partire da chi ci amministra, che ha il doveroso ruolo di sorvegliare e reprimere ma anche e soprattutto rendere agevole e funzionale tutto il sistema di raccolta.
Su questo io continuerò a non capire come si possa considerare la "raccolta porta a porta" vantaggioso in qualsiasi termine misurabile. In Germania ogni tot. unità abitative vi sono in strada N bidoni dei vari tipi di rifiuto conferibile, dove il cittadino ripone i suoi rifiuti. Dopodiché il servizio di raccolta passa e svuota questi contenitori, in modo sicuramente più efficiente e veloce rispetto al doversi fermare ad ogni civico per raccogliere un bidoncino all volta e dover programmare la raccolta per tipologia in giorni diversi della settimana (con, diciamola tutta, tutti i disagi che questo comporta anche al cittadino, soprattutto in questo periodo dell’anno dove tenere p.e. la frazione organica per giorni è obiettivamente un problema per chi non ha uno spazio all’aperto).
Purtroppo nella mente limitata di taluni cittadini, tendenzialmente pigri ed indolenti, l’imposizione di una regola sgradita fa scattare una forma di disobbedienza e questo porta a situazioni limite (tipo quella di non differenziare più e/o liberarsi abusivamente del sacchetto).
Quindi risolutezza e zero tolleranza avverso chi insudicia gli spazi pubblici e l’ambiente, ma al contempo predisporre misure e sistemi di raccolta ragionevoli ed efficienti e che il cittadino possa fattivamente non solo rispettare ma anche comprendere. E per comprendere intendo anche, venialmente, il vedersi ridurre i costi di smaltimento (perché la raccolta differenziata porta a porta i costi li ha aumentati non diminuiti) come forma di premialità per il suo contribuito.
👨 John Connor   31/07/24 08:23 ® 4138
Credo che Noioso abbia sollevato due questioni non secondarie. Personalmente sono favorevole alla tariffazione puntuale e mi sento di portare due punti a favore di una visione ottimistica della soluzione da me auspicata:
1) Nei comuni ove già si attua non ho visto cataste di rifiuti abbandonati a lato delle strade;
2) Anche se qualcuno lasciasse sempre il proprio bidone vuoto avrebbe comunque una quota forfettaria da pagare, pertanto anche la fatica di abbandonare rifiuti in giro o nei bodoni altrui non avrebbe molto senso;

👨 Marino   31/07/24 15:50 ® 4139
Esco un attimo dall’aspetto ambientale per fissare tre aspetti di carattere economico.
1) nel Consiglio comunale del 27/12/2019, l’amministrazione Chiesa, tramite l’assessore Valla, ha reso nota la previsione di minor costo della TARI conseguente all’avvio del sistema TCP (tariffazione corrispettiva puntuale): "a regime la previsione è quella di avere una riduzione del 30 per cento della tariffa … abbiamo calcolato circa 220mila euro di TARI in meno quando verrà applicata la tariffazione a corrispettivo”  FONTE 
2) Nel 2023, la TARI pagata da una famiglia di due persone che abita in 120mq è stata di:
- € 243 a Ponte dell’Olio
Nei comuni in TTP (tributo puntuale) è stata di:
- € 113 a Podenzano
- € 150 a Sarmato
- € 188 a San Pietro in Cerro
- € 195 a San Giorgio
- € 213 a Cortemaggiore
- € 215 a Carpaneto
3) per le utenze NON domestiche, una volta adottato il sistema TCP (tariffa corrispettivo puntuale), oltre alla riduzione delle tariffe, si aggiunge il vantaggio di poter detrarre l’IVA, un’ulteriore riduzione quindi del 22% rispetto al valore pagato attualmente.
👨 LupoDelBernino   31/07/24 19:39 ® 4140
Una domanda ma la tariffazione puntuale andrebbe di pari passo con la raccolta differenziata? Premesso che a me non spiacerebbe la raccolta puntuale per quanto riguarda la differenziazione invece, per esperienza diretta, vedo un problema per i NS. Vecchietti. Già ora è un casino far capire che l’olio, es. quello del tonno, non va nell’umido come pure ossa, gusci di vongole ecc, per non parlare di dove mettere la copertura dei vasetti degli yogurt, oppure ancora se si rompe un bicchiere di cristallo della "dote" non buttarlo nel vetro (c’è dentro piombo). Bisognerebbe proprio fornire un bigino
👨 Marino   31/07/24 21:00 ® 4141
A questo link  FONTE  è disponibile il “Rifiutologo per Piacenza e provincia” (il link è disponibile anche nel Menu di PonteWeb).
👨 LupoDelBernino   31/07/24 21:43 ® 4142
Thanks
👨 Marino   01/08/24 10:02 ® 4143
“La tariffazione puntuale andrebbe di pari passo con la raccolta differenziata?” Per quel che ne so io, semplificando…
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Il sistema di raccolta dei rifiuti può essere effettuato fondamentalmente con tre metodi:
- stradale: il cittadino conferisce i rifiuti in appositi cassonetti
- porta a porta PAP: il rifiuto viene prelevato periodicamente presso chi lo produce
- misto: vengono utilizzati entrambi i metodi precedenti.
A Ponte la raccolta avviene in modalità mista (stradale+PAP) (nelle frazioni solo stradale).
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L’addebito del servizio può avvenire tramite:
- tributo presuntivo TP (calcolato: su una quota riferita alla superficie dell’immobile e su una quota riferita al numero di occupanti)
- tributo puntuale TTP (calcolato: su una quota riferita alla superficie dell’immobile, una quota riferita al numero degli occupanti, una quota riferita alla quantità di rifiuto indifferenziato prodotto; è riscosso dal Comune)
- tariffa a corrispettivo puntuale TCP (calcolato: su una quota riferita alla superficie dell’immobile, una quota riferita al numero degli occupanti, una quota riferita alla quantità di rifiuto indifferenziato prodotto; è riscosso dal Gestore ed è di carattere patrimoniale per cui viene applicata IVA)
A Ponte è in vigore il tributo presuntivo.
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27/07/24
Marino

Bettola, Farini e Ferriere recuperano i fondi per lo sport

Così titola oggi Libertà in un articolo a firma Nadia Plucani.
Nell’articolo si legge...
Sono tornati in Alta Valnure i 300mila euro di contributo regionale per il progetto “Sporting Valley…” presentato unitariamente dai quattro Comuni dell’Unione... La somma era stata inizialmente revocata perché tre dei quattro Comuni (Pontedellolio, Bettola e Ferriere) non erano riusciti a presentare i progetti esecutivi ed aggiudicare i lavori entro i termini richiesti, ritenuti troppo stretti. ... I fondi sembravano definitivamente persi ... Nei giorni scorsi il sindaco (di Bettola ndr) Paolo Negri ha annunciato il ritorno della somma nei bilanci degli enti, ad eccezione di Pontedellolio che nel frattempo aveva deciso di proseguire da solo, riducendo il suo progetto al solo efficientamento led delle luci del palazzetto dello sport finanziandolo con risorse proprie (18mila euro totali). I 300mila euro saranno così divisi in parti uguali tra Bettola, Farini e Ferriere, che riceveranno 100mila euro ciascuno, invece dei 75mila inizialmente previsti se fosse rimasto Pontedellolio.
Nell’articolo anche le parole del sindaco di Bettola: «...è stato fatto il possibile per recuperare quel contributo, io personalmente sono andato a Bologna. ... Ce l’abbiamo fatta. Mi spiace che Pontedellolio nel frattempo abbia fatto un’altra scelta».

 Spiace anche a me ! 

Cosa faranno i tre comuni con i 300mila euro (di cui 75mila erano originariamente destinati a Ponte dell’Olio) ?
Farini, oltre al rifacimento del campo da tennis a Groppallo e alla copertura dell’ex campo da bocce del capoluogo, ha aggiunto la riqualificazione dell’illuminazione di entrambi i campi.
Ferriere realizzerà un campo da bocce nella terrazza di piazza ex municipio ed un impianto fotovoltaico per l’illuminazione.
Bettola coprirà il campo di calcetto, che potrà essere utilizzato anche per il tennis, con rifacimento del fondo.

👨 John Connor   29/07/24 09:32 ® 4131
Un altro grande successo della nostra Amministrazione. Avanti tutta !!!
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✋ ℹ️ Post non pubblicato perché valutato non in linea con la visione e/o lo stile narrativo di PonteWeb.

  
24/07/24
Tiziana

Informazione giuridica: Ordinanza Suprema Corte sui rumori notturni 18676/2024

La Corte di Cassazione, con l’Ordinanza 18676 pubb. 09/07/2024,  FONTE  introduce la responsabilità degli Enti Pubblici, non solo dei privati, sui rumori notturni molesti.
L’ente pubblico è soggetto all’obbligo di non provocare immissioni rumorose ed è responsabile dei danni conseguenti alla lesione dei diritti soggettivi dei privati, cagionata da immissioni provenienti da aree pubbliche, potendo conseguentemente essere condannata al risarcimento del danno, così come al “facere” necessario a ricondurre le dette immissioni al di sotto della soglia della normale tollerabilità, dal momento che tali domande non investono – di per sé – atti autoritativi e discrezionali, bensì un’attività materiale soggetta al richiamato principio del “neminem laedere” (confermata, nella specie, la sentenza di condanna di un Comune della riviera ligure al risarcimento a favore dei residenti che avevano agito in giudizio per l’intollerabilità dei rumori dovuti agli eventi e alle manifestazioni tenute nella piazza durante l’estate).

👨 Noioso   30/07/24 14:45 ® 4132
Alla luce di questa Ordinanza, sarebbe il caso che i nostri solerti amministratori (oltre al testo della pronuncia della Corte) si rileggessero il proprio "Regolamento per la disciplina delle attività rumorose temporanee", soprattutto per quelle attività in capo e/o commissionate dall’amministrazione stessa e che sono ricomprese e disciplinate dal suddetto regolamento ma che (evidentemente in coerenza con l’attitudine che li contraddistingue) vengono invece espletate a membro di segugio. Ogni riferimento a soffiatori a motore a scoppio usati con nonchalance alle 5 del mattino o allo spazzamento di piazze a aree pubbliche allo stesso orario è puramente voluto e altamente ricercato.
Ricordo poi, sempre ai soliti sbadati, che il suddetto regolamento disciplina (agli artt. 8, 9 e 10) le "Manifestazioni in luogo pubblico o Aperto al pubblico, feste popolari ed assimilabili", prevedendo ben precisi adempimenti e regole da rispettare per il privato come per l’amministrazione, ovvero limiti sonori, d’orario, di durata ed afflusso (v. tabelle 1, 2 e 2bis). Inutile evidenziare come pedissequamente queste regole vengano disattese (ogni riferimento a disco-bar o karaoke che si dilungano ben oltre alla mezzanotte è puramente voluto).
Il tutto dando ovviamente per assunto il fatto che tali attività siano state anzitempo regolarmente comunicate (ed autorizzate), compilando debitamente anche l’allegato 3/4 del suddetto regolamento (nel secondo caso con relativa relazione tecnica redatta da un tecnico competente in acustica ambientale), oltre che redigendo la lista dei brani/autori/durata da consegnare agli uffici SIAI per verifica (leggete questo ultimo periodo con grasse risate in sottofondo).
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23/07/24
Marino

Consorzio di Bonifica

Il Consorzio di Bonifica, con la consueta trasparenza, mi ha aggiornato relativamente ai contributi che ci ha addebitati quest’anno, agli interventi di competenza dell’anno scorso e agli interventi programmati nel corrente anno.
Condivido questi dati affinché ognuno di noi possa fare le proprie valutazioni basandosi su dati e informazioni aggiornate e verificate.
Rispetto all’anno scorso la pressione contributiva è aumentata dell’1%.
I contributi addebitati sono relativi, per il 21% ai terreni e per il 79% ai fabbricati.
Gli interventi 2023 (€ 48.000) si riferiscono a “Lavori di sistemazione del movimento franoso in loc.Montini” (lavori conclusi a maggio 2024).
Gli interventi programmati nel 2024 (€ 22.200 si riferiscono alla realizzazione di una gabbionata in loc.Castione).
Come sempre, nelle valutazioni, è opportuno considerare ciò che già ho evidenziato in precedenti post e che replico qui:    Leggi  - chi possiede beni immobili (terreni e/o fabbricati) nel nostro Comune è soggetto a pagare il Contributo di bonifica dall'anno 2016
- "Il beneficio in montagna è riconducibile alle attività predisposte dal Consorzio contro il dissesto idrogeologico diffuso, progettando e realizzando opere a difesa dei versanti e delle pendici ed alla manutenzione della viabilità minore"
- la materia è normata dalla Legge Regionale 42/84, art.1: "La Regione Emilia-Romagna riconosce, promuove ed organizza l'attività di bonifica come funzione essenzialmente pubblica ai fini della difesa del suolo e di un equilibrato sviluppo del proprio territorio, della tutela e della valorizzazione della produzione agricola e dei beni naturali, con particolare riferimento alle risorse idriche."; art.3 comma 1: "Sono opere di bonifica montana, in quanto necessarie ai fini generali della sistemazione, difesa e valorizzazione produttiva dei territori collinari e montani, quelle rivolte a dare stabilità ai terreni, a prevenire e consolidare le erosioni e i movimenti franosi, ad assicurare il buon regime idraulico, a realizzare le migliori condizioni per l'uso del suolo e dell'acqua nel rispetto delle vocazioni naturali delle singole aree."
- l'importo del contributo di bonifica è determinato sulla base del piano di classifica per il riparto delle spese consortili, del bilancio preventivo e dei ruoli di contribuenza
- il piano di classifica individua aree territoriali omogenee sotto il profilo del beneficio, calcolato considerando indici tecnici territoriali idraulici, la presenza di opere di bonifica e indici economici
- la gran parte del territorio del Comune di Ponte dell’Olio appartiene all’area territoriale omogenea C1002 (Montagna Nure, Chero e Arda) che comprende il territorio dei comuni di Gropparello, Lugagnano, Vernasca e Morfasso e parte dei comuni di Vigolzone, Ponte dell'Olio, San Giorgio, Carpaneto, Castell'Arquato, Alseno, Bettola, Farini e Ferriere, ricadenti nei bacini idraulici delle vallate Nure, Riglio, Chero e Arda,
- gli immobili siti in tale area traggono beneficio dalle attività svolte dal Consorzio per difendere il territorio dai fenomeni di dissesto idrogeologico (frane, smottamenti ecc..) e per regimare i deflussi collinari e montani del reticolo idrografico minore
- la salvaguardia degli immobili avviene mediante le attività di vigilanza, monitoraggio, manutenzione, progettazione ed esecuzione delle opere di consolidamento dei versanti, di regimazione idraulica (briglie e drenaggi) di viabilità minore e di acquedottistica rurale
- Ponte dell’Olio beneficia quindi anche delle attività effettuate in altri comuni della stessa area territoriale omogenea.


  
21/07/24
Marino

Chi deve manutenere le siepi che debordano su suolo pubblico ?

Qualche giorno fa ho evidenziato alcune disposizioni contenute nel Regolamento locale di Polizia Urbana e relative allo “sgombero della neve”.
Oggi evidenzio alcuni passaggi dell’articolo che regolamenta la manutenzione delle “Siepi ed arbusti prospicienti la pubblica via” (art.18)
“...al fine di garantire la sicurezza della circolazione veicolare, pedonale e ciclabile i proprietari, gli inquilini, e gli amministratori delle proprietà confinanti con strade, marciapiedi o piste ciclabili hanno, solidalmente fra loro, l'obbligo di potare le siepi, gli alberi e gli arbusti, in modo da evitare qualsiasi sporgenza sullo spazio pubblico...”
   Leggi l'art.18  ART. 18 Siepi ed arbusti prospicienti la pubblica via
Ferme rimanendo le disposizioni dettate dal Codice della Strada ed al fine di garantire la sicurezza della circolazione veicolare, pedonale e ciclabile i proprietari, gli inquilini, e gli amministratori delle proprietà confinanti con strade, marciapiedi o piste ciclabili hanno, solidalmente fra loro, l'obbligo di potare le siepi, gli alberi e gli arbusti, in modo da evitare qualsiasi sporgenza sullo spazio pubblico anche conseguente ad eventi meteorici estremi.
Oltre alle predette finalità ed al fine di incrementare la sicurezza in generale, i proprietari delle proprietà confinanti e/o prospicenti alle pubbliche vie, devono adottare tutti gli accorgimenti volti ad evitare situazioni di potenziale pericolo di caduta alberi/rami pericolosi/pericolanti ovvero morti e/o degradati e/o gravemente infestati/malati, provvedendone alla potatura e/o al taglio.
Le violazioni di cui al comma precedente comporta il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria da € 50,00 a € 300,00 e l’obbligo della rimessa in pristino dello stato dei luoghi.  FONTE