Il Consorzio di Bonifica, con la consueta trasparenza, mi ha aggiornato relativamente ai contributi che ci ha addebitati quest’anno, agli interventi di competenza dell’anno scorso e agli interventi programmati nel corrente anno.
Condivido questi dati affinché ognuno di noi possa fare le
proprie valutazioni basandosi su dati e informazioni aggiornate e verificate.
Rispetto all’anno scorso la pressione contributiva è aumentata dell’1%.
I contributi addebitati sono relativi, per il 21% ai terreni e per il 79% ai fabbricati.
Gli interventi 2023 (€ 48.000) si riferiscono a “Lavori di sistemazione del movimento franoso in loc.Montini” (lavori conclusi a maggio 2024).
Gli interventi programmati nel 2024 (€ 22.200 si riferiscono alla realizzazione di una gabbionata in loc.Castione).
Come sempre, nelle valutazioni, è opportuno considerare ciò che già ho evidenziato in precedenti post e che replico qui:
Leggi - chi possiede beni immobili (terreni e/o fabbricati) nel nostro Comune è soggetto a pagare il Contributo di bonifica dall'anno 2016
- "Il beneficio in montagna è riconducibile alle attività predisposte dal Consorzio contro il dissesto idrogeologico diffuso, progettando e realizzando opere a difesa dei versanti e delle pendici ed alla manutenzione della viabilità minore"
- la materia è normata dalla Legge Regionale 42/84, art.1: "La Regione Emilia-Romagna riconosce, promuove ed organizza l'attività di bonifica come funzione essenzialmente pubblica ai fini della difesa del suolo e di un equilibrato sviluppo del proprio territorio, della tutela e della valorizzazione della produzione agricola e dei beni naturali, con particolare riferimento alle risorse idriche."; art.3 comma 1: "Sono opere di bonifica montana, in quanto necessarie ai fini generali della sistemazione, difesa e valorizzazione produttiva dei territori collinari e montani, quelle rivolte a dare stabilità ai terreni, a prevenire e consolidare le erosioni e i movimenti franosi, ad assicurare il buon regime idraulico, a realizzare le migliori condizioni per l'uso del suolo e dell'acqua nel rispetto delle vocazioni naturali delle singole aree."
- l'importo del contributo di bonifica è determinato sulla base del piano di classifica per il riparto delle spese consortili, del bilancio preventivo e dei ruoli di contribuenza
- il piano di classifica individua aree territoriali omogenee sotto il profilo del beneficio, calcolato considerando indici tecnici territoriali idraulici, la presenza di opere di bonifica e indici economici
- la gran parte del territorio del Comune di Ponte dell’Olio appartiene all’area territoriale omogenea C1002 (Montagna Nure, Chero e Arda) che comprende il territorio dei comuni di Gropparello, Lugagnano, Vernasca e Morfasso e parte dei comuni di Vigolzone, Ponte dell'Olio, San Giorgio, Carpaneto, Castell'Arquato, Alseno, Bettola, Farini e Ferriere, ricadenti nei bacini idraulici delle vallate Nure, Riglio, Chero e Arda,
- gli immobili siti in tale area traggono beneficio dalle attività svolte dal Consorzio per difendere il territorio dai fenomeni di dissesto idrogeologico (frane, smottamenti ecc..) e per regimare i deflussi collinari e montani del reticolo idrografico minore
- la salvaguardia degli immobili avviene mediante le attività di vigilanza, monitoraggio, manutenzione, progettazione ed esecuzione delle opere di consolidamento dei versanti, di regimazione idraulica (briglie e drenaggi) di viabilità minore e di acquedottistica rurale
- Ponte dell’Olio beneficia quindi anche delle attività effettuate in altri comuni della stessa area territoriale omogenea.
Chiaramente sto volutamente esagerando... Oppure no?
Ponte ha 4.685 abitanti che hanno prodotto rifiuti indifferenziati pro capite per 193,69 kg/ab, in totale (4.685x193,69:1.000=) 907 ton/anno
Quando Ponte applicherà il sistema a tributo puntuale TTP, o ancor meglio a tariffa corrispettiva puntuale TCP, e raggiungerà la produzione pro capite per esempio di Carpaneto (kg/ab 69,27) manderà in discarica/inceneritore (4.685x69,27:1.000=) 325 ton/anno.
Qualcosa come 582 ton/anno in meno: a buon senso, la riduzione supera enormemente l’eventuale quantitativo (inizialmente) smaltito illegalmente.
Ed ora una riflessione su questo possibile/probabile “odioso comportamento”.
Avendo letto negli ultimi anni vari documenti sul tema ritengo che fondamentalmente sia auspicato un doppio binario: uno culturale/civico che dovrà essere sposato visceralmente dai politici/amministratori locali (investimenti in informazione e formazione, priorità, testimonianza, ecc.) e l’altro di vigilanza (ispettori, fototrappole, ecc.).
E poi ci siamo noi cittadini. Io cercherò di fare la mia parte, come tu cercherai di fare la tua parte (la stai già facendo commentando su PonteWeb e stimolando la riflessione su questo tema), tanti altri lo faranno nei modi e nei tempi che verranno chiesti …
E’ evidente che tra i variegati e misteriosi comportamenti sociali umani vi siano anche queste forme di disadattamento ed inciviltà (ad aggiungo di arroganza/ignoranza), che temo siano impossibili da eradicare. Il problema è che un sacchetto buttato ogni giorno in un canale o in un campo genera a domino una sequela di effetti a catena tra i quali si prefigura anche un inquietante rischio emulazione.
Su questo concordo che serva una fattiva attività di educazione e responsabilizzazione di tutti, a partire da chi ci amministra, che ha il doveroso ruolo di sorvegliare e reprimere ma anche e soprattutto rendere agevole e funzionale tutto il sistema di raccolta.
Su questo io continuerò a non capire come si possa considerare la "raccolta porta a porta" vantaggioso in qualsiasi termine misurabile. In Germania ogni tot. unità abitative vi sono in strada N bidoni dei vari tipi di rifiuto conferibile, dove il cittadino ripone i suoi rifiuti. Dopodiché il servizio di raccolta passa e svuota questi contenitori, in modo sicuramente più efficiente e veloce rispetto al doversi fermare ad ogni civico per raccogliere un bidoncino all volta e dover programmare la raccolta per tipologia in giorni diversi della settimana (con, diciamola tutta, tutti i disagi che questo comporta anche al cittadino, soprattutto in questo periodo dell’anno dove tenere p.e. la frazione organica per giorni è obiettivamente un problema per chi non ha uno spazio all’aperto).
Purtroppo nella mente limitata di taluni cittadini, tendenzialmente pigri ed indolenti, l’imposizione di una regola sgradita fa scattare una forma di disobbedienza e questo porta a situazioni limite (tipo quella di non differenziare più e/o liberarsi abusivamente del sacchetto).
Quindi risolutezza e zero tolleranza avverso chi insudicia gli spazi pubblici e l’ambiente, ma al contempo predisporre misure e sistemi di raccolta ragionevoli ed efficienti e che il cittadino possa fattivamente non solo rispettare ma anche comprendere. E per comprendere intendo anche, venialmente, il vedersi ridurre i costi di smaltimento (perché la raccolta differenziata porta a porta i costi li ha aumentati non diminuiti) come forma di premialità per il suo contribuito.
1) Nei comuni ove già si attua non ho visto cataste di rifiuti abbandonati a lato delle strade;
2) Anche se qualcuno lasciasse sempre il proprio bidone vuoto avrebbe comunque una quota forfettaria da pagare, pertanto anche la fatica di abbandonare rifiuti in giro o nei bodoni altrui non avrebbe molto senso;
1) nel Consiglio comunale del 27/12/2019, l’amministrazione Chiesa, tramite l’assessore Valla, ha reso nota la previsione di minor costo della TARI conseguente all’avvio del sistema TCP (tariffazione corrispettiva puntuale): "a regime la previsione è quella di avere una riduzione del 30 per cento della tariffa … abbiamo calcolato circa 220mila euro di TARI in meno quando verrà applicata la tariffazione a corrispettivo” FONTE
2) Nel 2023, la TARI pagata da una famiglia di due persone che abita in 120mq è stata di:
- € 243 a Ponte dell’Olio
Nei comuni in TTP (tributo puntuale) è stata di:
- € 113 a Podenzano
- € 150 a Sarmato
- € 188 a San Pietro in Cerro
- € 195 a San Giorgio
- € 213 a Cortemaggiore
- € 215 a Carpaneto
3) per le utenze NON domestiche, una volta adottato il sistema TCP (tariffa corrispettivo puntuale), oltre alla riduzione delle tariffe, si aggiunge il vantaggio di poter detrarre l’IVA, un’ulteriore riduzione quindi del 22% rispetto al valore pagato attualmente.
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Il sistema di raccolta dei rifiuti può essere effettuato fondamentalmente con tre metodi:
- stradale: il cittadino conferisce i rifiuti in appositi cassonetti
- porta a porta PAP: il rifiuto viene prelevato periodicamente presso chi lo produce
- misto: vengono utilizzati entrambi i metodi precedenti.
A Ponte la raccolta avviene in modalità mista (stradale+PAP) (nelle frazioni solo stradale).
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L’addebito del servizio può avvenire tramite:
- tributo presuntivo TP (calcolato: su una quota riferita alla superficie dell’immobile e su una quota riferita al numero di occupanti)
- tributo puntuale TTP (calcolato: su una quota riferita alla superficie dell’immobile, una quota riferita al numero degli occupanti, una quota riferita alla quantità di rifiuto indifferenziato prodotto; è riscosso dal Comune)
- tariffa a corrispettivo puntuale TCP (calcolato: su una quota riferita alla superficie dell’immobile, una quota riferita al numero degli occupanti, una quota riferita alla quantità di rifiuto indifferenziato prodotto; è riscosso dal Gestore ed è di carattere patrimoniale per cui viene applicata IVA)
A Ponte è in vigore il tributo presuntivo.