Il nostro comune è socio del
Consorzio Acquedotto Val Nure. Il consorzio è nato con lo scopo di rifornire di acqua potabile i Comuni consorziati (Bettola, Farini, Ponte e Vigolzone). Dalla nascita al 2004 esso ha generato economie di scala che si sono favorevolmente riversate sulle comunità interessate. Con la costituzione, nel 2004, dell'
Agenzia d'Ambito, la gestione dei servizi idrici è stata stravolta dato che la gestione del servizio idrico di tutta la provincia è stata messa in capo ad un unico soggetto (oggi Iren).
Questo fatto ha
ridimensionato l'operatività del Consorzio. In estrema sintesi il Consorzio, oggi, vive ricevendo un canone dal gestore unico (soldi che il gestore unico prende dalle nostre tasche). Il Consorzio usa quei soldi per ammortizzare investimenti ante 2004, per pagare i costi di gestione (CdA, segreteria, revisori, sede, ecc. ) e distribuisce un utile (nostri soldi) ai comuni consorziati. Qui di seguito, per sommi capi, i bilanci degli ultimi anni:
| Preventivo 2014 | Consuntivo 2013 | Consuntivo 2012 |
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Ricavi | 164.000 | 167.000 | 168.000 |
Ammortamenti | -103.000 | -96.000 | - 86.000 |
Servizi (CdA, ecc.) | -20.000 | -19.000 | -31.000 |
Oneri di gestione e affitti | -5.000 | -5.000 | -4.000 |
Oneri finanziari e straor. | -12.000 | -8.000 | -24.000 |
Utile lordo | 24.000 | 39.000 | 23.000 |
Utile netto | 16.000 | 26.000 | 11.000 |
Se il Consorzio non ha più compiti operativi (perché sono passati in capo al gestore unico a livello provinciale) è "economico" che si tenga in piedi un tale apparato?
L'Assemblea del Consorzio è formata dai quattro sindaci: Sandro Busca, Sergio Copelli, Antonio Mazzocchi, Francesco Rolleri. Il CdA del Consorzio è composto da cinque membri, in carica dal 2004: Salvatore Mancuso (presidente), Daniele Benzi, Giulio Borlenghi, Primino Provini, Marco Rossi più un segretario. Revisore dei conti: Marisa Carini.
Siccome in campagna elettorale non si è parlato di questo problema, sarebbe opportuno che il tema fosse portato in Consiglio Comunale?
Qualora la scelta del Consiglio comunale fosse quella di mantenere in vita il Consorzio,
per qualche ragione che ci verrà spiegata, mi permetto di dare un suggerimento:
- i componenti del CdA siano scelti tra gli amministratori dei comuni consorziati e prestino la loro opera senza ulteriori indennità oltre a quelle che già percepiscono;
- la gestione della parte burocratica sia portata all'interno di una delle funzioni dell'Unione Valnure.
A margine annoto che nel 2013, su iniziativa e per impegno del sindaco
Roberto Spinola, i quattro Comuni hanno deliberato una riduzione dei costi di gestione da 31.000 euro a 19.000 euro.
Qualche mese fa il Consorzio Acquedotto Val Nure ha attivato un proprio sito web
www.consorzionure.it FONTE