Ponte dell'Olio

Il confronto avvenne il 23 maggio 2019.
Alla riunione parteciparono i candidati Ratti e Spinola.
Il candidato Chiesa scelse di non partecipare dando la priorità ad un’altra riunione (a parlar di "diga", delegò al posto suo un componente della sua lista ma... siccome allo stesso modo avrebbe potuto delegare detto componente a rappresentarlo nell’altra riunione, in cronaca riportai che avevo inteso la sua assenza come volontà di sottrarsi all’unica, lodevole, occasione di confronto pubblico con gli altri candidati sindaco).

Quell’incontro a mio modestissimo parere, almeno sentendo i commenti post assemblea, spostò (in maniera determinante visto il successivo spoglio) i voti di chi era "contrario" alla diga.

Vedo nei cartelli promesse elettorali. Speranza Delusa: Cava di Albarola. Siccome rientra tra le domande del post che ho aperto... Mi sono perso qualcosa?

Una domanda senza polemica: come mai solo 11 candidati in lista e non i soliti 12?
Chiedo perchè non ricordo di aver mai visto una lista "incompleta" da quando voto a Ponte.

Ecco il documento con i riferimenti normativi  FONTE 
Saluti
Fabrizio Cadura

Il fascino dei numeri primi

Le elezioni servivano per passare dalla tastiera ai fatti, mettendoci la faccia.
Ho invece saputo che si manderà avanti una parente stretta a mettercela, mentre qui si continuerà con la campagna d’odio contro l’amministrazione e a favore dell’altra lista.
La parte sull’errore di voto espresso cinque anni fa da qualcuno, permettendosi di invitarlo al ravvedimento, è qualcosa di imbarazzante.
Siamo oltre la frontiera della vergogna e del ridicolo.

Mi spiace contraddirla, ma essendo una falsità, non posso esimermi.
Mia figlia ha deciso AUTONOMAMENTE di candidarsi, ha 23 anni ed ascolta i consigli fino ad un certo punto. Anche in questo caso, come in quasi tutte le scelte importanti che ha compiuto, principalmente di tipo scolastico, lo ha fatto in piena autonomia. Lei è libero/a di pensarla come vuole, ma non spacci il suo pensiero per verità assolute, che, almeno in questo, caso sono FALSITÀ!
Ribadisco che io NON ho mandato avanti nessuno.
In merito all’invito al ravvedimento, anche qui libero di pensarla come vuole, a me non da nessun fastidio, spiego solamente perché lei mi stimola in tal senso.
L’invito al ravvedimento era solo il proseguimento di una chiacchierata fatta in precedenza con il diretto interessato, persona della quale ho grande stima, come gli ribadisco sempre di persona nonostante le sue scelte…
Un’ultima considerazione sul suo prezioso intervento. Non mi pare di leggere nulla sul merito del post, che per riassumere si potrebbe così definirlo: Ponte dell’Olio, cimiteri abbandonati per 5 anni.
Su questo sarà interessante leggere la sua opinione.
Saluti a tutti
Cittadino n. 2348

Cara Ladyhawk l’unica cosa di imbarazzante è il suo commento, in cui una critica oggettiva sulla gestione di spazi pubblici viene spacciata come "campagna d’odio"......
Un intervento scomposto con attacchi personali, in risposta ad un post circostanziato con la descrizione di fatti e situazioni, senza ovviamente confutarli in quanto impossibile.
Il bel tacer non fu mai scritto.
La pezza peggio del buco
E ce ne sarebbero tanti altri di detti da porre a commento ma mi fermo qua.
--Se mi state ascoltando siete la resistenza--

Le risorse per fare tutto non ci saranno mai ed è facile puntare il dito sulle cose non fatte invece che il contrario.
Sono molto contenta ad esempio, che questa amministrazione, dopo 40 anni di balle e abbandono totale, abbia rifatto quasi tutta la strada di Sarmata, permettendo a me e ad altri di poter arrivare a casa sicuri. Sinceramente non credevo riuscissero e invece ce l’hanno fatta, quindi davvero bravi. Intervento scomposto il mio Johnny caro?!? Da che pulpito! 😂

Per conoscenza condivisa, la strada di Sarmata è stata asfaltata utilizzando fondi COVID regionali nell’ambito del programma straordinario di investimenti per le aree più colpite dalla prima ondata epidemica.
Ogni comune piacentino fu beneficiario di una quota dei 12,5 milioni di euro assegnati dalla Regione alla Provincia di Piacenza.
L’Amministrazione Chiesa propose alla Provincia di utilizzare detti fondi COVID per manutenere la strada di Sarmata e non altre zone ben più popolate, e parimenti bisognose di interventi di manutenzione. Una scelta politica legittima.

Ladyhawck la gente come lei mi fa veramente sorridere.
Siccome le hanno fatto la strada per Sarmata, chissenefrega se i cimiteri sono in uno stato imbarazzante. Grazie di averci dato un’inequivocabile assaggio del suo profondo senso civico.
E poi lei aveva commentato dicendo che Marco faceva una campagna d’odio, adesso scrive che la strada di Sarmata l’hanno fatta... insomma i suoi interventi come sempre sono una lode alla coerenza e alla totale inconsistenza di contenuti.
Agli altri lettori sarà chiaro che i cimiteri sono a pezzi e che i signori dell’amministrazione sono gli unici responsabili dello stato dell’arte. Il resto è davvero fuffa.

Ladyhawke, la sua soddisfazione per la sistemazione della strada per Sarmata è più che dovuta e del tutto comprensibile, fa bene lei ad evidenziare le varie attività che ritiene debbano essere portate alla conoscenza di tutti i nostri concittadini. Io ho un’altra percezione circa l’attività di questa Amministrazione e la esplicito, cercando di circostanziare quanto più possibile i vari argomenti.
Ci sarà chi condivide e chi no, sarebbe giusto che entrambe i punti di vista venissero discussi, affinché ognuno possa essere maggiormente edotto su quanto, su come e su cosa si investe all’interno del nostro territorio. Non limitandosi alle opere pubbliche in senso stretto (strade, cimiteri, ecc.), ma allargando a tutta la sfera di attività che vedono in campo il nostro Comune.
Diversamente, ci si limita all’ascolto o alla lettura di quanto l’Amministrazione ci “comunica”, che, almeno su questo converrà con me, non difetta certo di autocelebrazione.
P.S.: ricorderà che in merito al rifacimento della strada per Sarmata, l’Amministrazione inserì nella pianificazione la somma di € 1.000.000 a seguito di una partecipazione ad un bando del Ministero degli Interni, che purtroppo non ci venne accordato.
Saluti a tutti
Cittadino n. 2348

Quanto siete patetici e ridicoli tutti quanti. Alcuni lamentano carenze millenarie, quindi nn certo frutto di questa amministrazione, altri, sollecitano la strada più giusta da percorrere. Mi ricordate i tempi della scuola materna dove si litigava x i giocattoli o per salire sui giochi. Continuate così

Complimenti per il post utile argomentato e ricco di spunti.

Grazie. Ma nn voleva essere un post utile, argomentato e ricco di spunti. Quelli li fa Connor e nn vorrei mai mettere a rischio il suo podio.

Non vorrei interpretare male Sei di Ponte se ci tieni .. ma lascia pensare che, come me, sia tra le persone ormai disilluse dall’agorà della critica continua... Delle contro critiche in risposta... Del continuo esasperare i toni. Disillusione piuttosto diffusa se è vero che in una trentina di anni l’affluenza alle urne e crollata dal 89% al 64%.
Cit. Augusto "Una politica che è solo far carriera... Il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto
L’ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto..."

Analisi assolutamente perfetta, Lupo. In realtà non volevo infilarmi nel tunnel senza luce in fondo, ma il diserbante usato sul borgo è stato un richiamo a cui nn ho saputo resistere. Ho trovato molte similitudini con le liti infantili. Buona serata.

Facendo una ricerca in rete, si trovano comuni che trattano le erbacce dei marciapiedi e delle strade interne:
1) in orari notturni se usano ancora il diserbante chimico
2) in orari diurni ma con sistemi ad acqua calda (l’acqua viene applicata direttamente sull’erba, ad una temperatura di 95° e ad una pressione di 0,1 bar ottenendo la distruzione della struttura cellulare dell’erba)
3) in orari diurni ma con sistemi ad aria calda (convogliando aria calda alla temperatura di 80° si provoca la rottura delle cellule vegetali come conseguenza della coagulazione delle proteine. Le foglie perdono la loro rigidità e seccano rapidamente).

Per comune conoscenza - E’ vietato l’uso di diserbante chimico contenente glifosate nelle seguenti aree: parchi, giardini pubblici, campi sportivi e aree ricreative, cortili e aree verdi all’interno di plessi scolastici, aree gioco per bambini e aree adiacenti alle strutture sanitarie. E’ quindi permesso utilizzarlo, ad esempio, su strade e nei cimiteri seguendo le previste procedure e osservando i previsti tempi di rientro.
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In questi giorni il Comune ha acquistato 45 litri di diserbante. Consultandone la scheda tecnica e di utilizzo ho stimato che detto quantitativo potrebbe essere sufficiente per diserbare circa 30 campi da calcio (non ho competenze specifiche in questo settore, sarò grato a chi sapendone più di me, vorrà fornire una stima più autorevole)
Per comune conoscenza, questa è la spesa per l’acquisto di diserbante degli ultimi anni (IVA compresa):
- 2024 € 792 litri 45  FONTE 
- 2023 non ho trovato atti di acquisto
- 2022 € 490 litri 30  FONTE 
- 2021 € 391  FONTE 
- 2020 € 176  FONTE 

Accetto l’invito di Marino e faccio il mio commento. Premetto che non sono chimico o agronomo, comunque negli anni ho seguito l’evoluzione di questo preparato, dato che l’ho impiegato anch’io per il diserbo di piccole superfici e cerco sempre di capire a fondo le caratteristiche dei prodotti che uso.
Solo per la cronaca, secondo i puristi della lingua italiana il nome esatto è “glifosato” in quanto glifosate sarebbe una scorretta traduzione del vocabolo inglese glyphosate, in analogia con la parola solfato che deriva da sulphate. Chissà perché per circa 40 anni si è detto glifosate!
Comunque questo prodotto è un erbicida sistemico che viene assorbito dalle parti verdi della pianta e traslocato sino alle radici (da qui l’appellativo sistemico); in tal modo si ottiene il disseccamento totale, radici comprese.
Il principio attivo, creato nel 1974 dalla multinazionale Monsanto, è libero da brevetto dal 2001 e pertanto commercializzato da numerose aziende.
Nel corso degli anni è stato oggetto di numerose ricerche scientifiche, vertenze giudiziarie, discussioni a livello internazionale e provvedimenti di osservazione e controllo, fino al punto di auspicarne la sospensione della vendita, ma senza mai arrivare ad eseguirla, anche da parte dell’Europa.
Comunque, attualmente è autorizzato e dovrebbe essere utilizzato anche in agricoltura secondo le indicazioni dell’etichetta; se venisse vietato, una fetta consistente delle derrate agricole sarebbe compromessa.
Tuttavia quello che mi meraviglia e sorprende è invece l’uso anomalo che ne fanno certe nazioni, dalle quali noi importiamo derrate alimentari, come si può facilmente desumere dalla numerosa informazione in merito. Ad esempio in Canada lo impiegano per anticipare la maturazione del grano, dato che a quelle latitudini non riuscirebbero a completarla. Nel sud America, invece, usano sementi OGM resistenti al glifosato e poi lo irrorano su tutte le colture per il controllo delle infestanti. Discorso analogo può farsi per la coltivazione della soia.
Scusate se mi dilungo, ma cerco di dare una visione più ampia del problema, esponendo anche la mia modesta esperienza riguardante alcune autorizzazioni dell’Europa sui preparati (insetticidi, fungicidi e simili) impiegati in agricoltura. Un bel giorno, da parte di una azienda, viene reclamizzato un nuovo prodotto per la difesa di determinate culture (ad esempio contro un insetto), come fosse la panacea di tutti i mali (impatto ambientale quasi nullo, residui al consumo trascurabili e così di seguito).
Ovviamente il prezzo è molto più alto del vecchi rimedi, ma viene acquistato ugualmente per i paventati innegabili vantaggi. Trascorrono alcuni anni quando, in occasione di un nuovo acquisto, ecco la sgradita sorpresa: il principio attivo è stato revocato e sono rimasti pochi mesi per lo smaltimento delle eventuali scorte.
Quello che mi ha sempre sorpreso e indispettito è che le motivazioni della revoca non sono mai indicate con precisione, ma solo in modo generico, vago e fumoso (dannoso per l’ambiente e/o per l’uomo).
A questo punto non mi preoccuperei particolarmente per il diserbo della borgata, visto che il glifosato ce lo fanno mangiare e bere da anni!
Questo tuttavia non esclude che, per il futuro, si possano esaminare soluzioni alternativa quali vapore, acqua o aria calda e simili, valutandone tutti i vantaggi e svantaggi.
Così avremo portato la nostra goccia nel mare e questo ci farà vivere più felici!

E’ bene tenere a portata di mano la scheda di sicurezza, in caso di incidente con questo diserbante.
https://agri-farm.it/wp-content/uploads/2021/04/ROUNDUP-PLATINUM.pdf