Oggi porto in evidenza una valutazione
oggettiva , cioè fatta da un organismo terzo sulla nostra Unione.
La valutazione è stata prodotta circa un anno fa da un team di esperti indipendenti nominato dalla Regione Emilia Romagna
FONTE .
Il team aveva il compito di
analizzare l’organizzazione dell’Unione mediante una metodologia standardizzata che permette la comparabilità tra comportamenti e risultati di soggetti diversi e
“che genera apprendimento organizzativo, grazie alla condivisione di valutazioni e soluzioni affinché producano concreta attuazione a percorsi di cambiamento strutturale”.
Il lavoro degli esperti si è concretizzato in un documento finale
FONTE che ha valutato i punti di forza e di debolezza dell’Unione.
L’elaborato ha analizzato undici ambiti e a seguito di ogni valutazione è stato assegnato un punteggio: da 1 (meno adeguato 🔴) a 6 (più adeguato 🟢).
Di seguito riporto i passaggi che mi avevano colpito.
3.1.1
VINCOLI - Valutazione livello 3 🟡 con annotazione:
medio-alto
... l’assetto dell’Unione dei Comuni Alta Val Nure ha diversi elementi che vincolano l’apparato organizzativo e gestionale, con particolare riferimento a lacune macrostrutturali e a deficit di personale...
3.1.2
VISIONE - Valutazione livello 3 🟡 con annotazione:
visione debole
La definizione di una visione strategica condivisa è limitata da persistenti problemi di natura macrostrutturale ed organizzativa, la cui risoluzione determinerebbe un assetto operativo funzionale alla programmazione nel medio-lungo periodo....
3.1.3
OBIETTIVI - Valutazione livello 3 🟡 con annotazione:
pochi obiettivi
Si rileva che i Documenti Unici di Programmazione non contengono indirizzi specifici per intervenire sugli aspetti critico-emergenziali in corso....
3.1.4
TECNOLOGIE - Valutazione livello 1 🔴 con annotazione:
nullo
L’impatto della trasformazione digitale sull’assetto operativo dell’Unione dei Comuni è quasi nulla, a causa di problematiche pregresse (es. ritardi nell’individuazione di un responsabile del processo) e con effetti tangibili sull’erogazione di specifici servizi (es. servizi sociali ed istruzione)...
3.1.5
ORGANIZZAZIONE - Valutazione livello 1 🔴
I fattori maggiormente critici sono i seguenti:
• inadeguatezza della macrostruttura organizzativa
• instabilità e debole corrispondenza a livello di organigramma
• scarsa condivisione trasversale all’interno dell’ente
• basso livello di definizione/attribuzione delle funzioni alle unità organizzative (assenza di regia)
3.1.6
COMPETENZE - Valutazione livello 3 🟡 con annotazione:
sufficienti ma individuali
A livello collettivo il personale non dispone di competenze specifiche per il perseguimento di alcuni obiettivi prioritari, con particolare riferimento alla trasformazione/transizione digitale...
3.1.7
RISORSE - Valutazione livello 3 🟡
La capacità assunzionale dei singoli enti locali è prioritariamente indirizzata all’adempimento dei servizi alla scala comunale e non risulta essere adeguata per far fronte in modo tempestivo ed efficacie alla mancanza di personale e all’erogazione di servizi gestiti in forma associata. …
3.1.8
REPUTAZIONE - Valutazione livello 1 🔴
La debole percezione rilevata dai cittadini in termini di operatività e funzionalità determina che l’Unione dei Comuni Alta Val Nure abbia un’insufficiente identificabilità territoriale...
3.1.9
ACCOUNTABILITY - Valutazione livello 1 🔴
L’assenza di un sistema collaudato di comunicazione/ informazione/ tracciabilità dei processi e delle progettualità gestite in forma associata determina una debole riconoscibilità dell’operato dell’Unione dei Comuni, sia sotto il profilo delle funzioni sia per quanto concerne i servizi erogati.
3.1.10
SERVIZI AI CITTADINI – Valutazione livello 1 🔴
Il basso livello di trasformazione digitale di alcuni settori, il rallentamento dei servizi erogati, le difficoltà operative per garantire le funzioni in capo all’Unione dei Comuni (es. servizi di assistenza ed educazione infantile) determinano un giudizio deficitario in materia di “SERVIZI AI CITTADINI”
3.1.11
PREVISIONI ECONOMICHE - Valutazione livello 3 🟡
Dal momento ... che il 60% delle risorse viene distribuita sulla base del territorio montano complessivo gestito e il 40% delle risorse sulla base della popolazione servita, emerge che gli enti locali con pochi abitanti non percepiscono finanziamenti sufficienti a garantire un elevato standard qualitativo di servizi ai cittadini.
Ricordiamo tutti i post drammatici che riportavano all’attenzione dei social locali l’aumento incontrollato dei costi energetici legati al conflitto in Ucraina, oggi del tutto rientrati nelle previsioni del bilancio corrente, perché un Comune funziona cosí, finché i costi sono preventivati non é molto interessante pensare a progetti di efficientamento o riduzione dei consumi, in primis perché é necessario impegnare risorse in consulenze ed in secondo luogo perché i tempi di ritorno vanno ben oltre gli orizzonti temporali elettorali. E non parlo di una banale sostituzione di una caldaia di oltre vent’anni, con una caldaia a miglior rendimento ma pur sempre in fonti primarie, ma di interventi ben diversi di isolamento termico ed efficientamento degli immobili (pochi nel caso di Ponte dell’olio) pubblici che erogano servizi. Chissá se la dichiarata "simpatia" verso il risparmio energetico avrá nel prossimo programma elettorale un ruolo primario, con un dettaglio di progetti da mettere in campo, anche perché l’attuale amministrazione ha il polso perfetto dello stato delle casse comunali e potrá certamente osare a ragion veduta se vorrá, oppure se si continuerá nella tradizione degli interventi di manutenzione ordinaria, che peraltro ogni amministrazione del passato ha certamente attuato con la colpa precisa peró di non farne puntuale pubblicitá costante. Vedremo
Fabrizio Cadura
Grazie
Fabrizio Cadura