Ponte dell'Olio

12/11/23
(osservatore) Romano

Vicario parrocchiale

Don Omar Bonini trasferito da Ponte a Fiorenzuola. Peccato, con la sua socialità lascia qui un buon ricordo...

  
12/11/23
Fantozzi

Corazzata Po(n)temkin

Non so se per obbligo di legge o per decisione comunale, ad ogni festa o fiera di Ponte (Pancetta, San Rocco, Sapori) vengono collocate nelle vie del paese le barriere di cemento in funzione antiterrorismo (o altri scopi che non conosco). Sarò un incosciente che sottovaluta i pericoli del mondo d'oggi, ma ogni volta che vedo mettere in atto tale manovra (in una piccola realtà come la nostra) a me pare una boiata pazzesca...

👨 Gianluca   12/11/23 08:49 ® 3609
La vedi come tale fino a quando, togliendo le barriere, un ubriaco o”fatto” qualsiasi dovesse compiere una strage perché non in grado di comprendere… Almeno su questo non discutiamo dai! Buona festa!
👨 Alex   12/11/23 20:58 ® 3610
Per le manifestazioni pubbliche la legislazione vigente prevede che nell’impossibilità di raggiungere il rischio zero, la strategia di mitigazione del rischio per le manifestazioni pubbliche debba essere improntata ad una riduzione del rischio fino ad un livello di rischio residuo normalmente considerato accettabile, ferma restando una quota di rischio che rimane sempre imponderabile.
L’impossibilità di accesso all’area dell’evento se non da varchi presidiati, segnalati anche per i mezzi di soccorso e con percorsi predefiniti che non siano tra l’altro d’intralcio ad un eventuale esodo delle persone, rientra tra i presupposti della mitigazione del rischio.
Non solo Ponte mette in pratica tale misura, solo in provincia posso citarle con sicurezza le principali fiere di Vigolzone, Podenzano, San Giorgio, Carpaneto, Gropparello, Borgonovo ecc.
Possono essere diverse le modalità, ad esempio a Podenzano se per caso avesse partecipato alla recente castagnata avrebbe notato trattori a sbarrare il passaggio,mentre per il Pomodoro avrebbe notato la stessa identica modalità di Ponte.
Carpaneto utilizza mezzi pesanti e le chiusure già preimpostate fisse in alcuni punti, non attuabili sulla borgata.
L’unica differenza ad occhio è che Ponte avendo una splendida borgata in cui fare le fiere, a al contempo molti più accessi da dover chiudere rendendo di fatto molto più visibili tali chiusure rispetto ad altri Paesi.
👨👨
  
11/11/23
noioso

Ponte McRae

Mi premeva sottolineare la genialità di tenere nella piazza principale del paese una "due giorni" di preparativi e manifestazione, durante la quale abili piloti si diletteranno a driftare e derapare attorno a coni stradali, pile di gomme e new Jersey. Geniale soprattutto tenuto conto che esiste un più consono Piazzale dei Minatori (ex Valnure) che sicuramente si sarebbe meglio prestato allo scopo, oltre che recare meno disagi alla popolazione residente nonché ai commercianti (vista la chiusura della suddetta piazza per tutto il fine settimana).
Va poi aggiunto che onestamente mi sfugge il senso di questo singolare evento, forse caro al sindaco o ai suoi sodali, magari tra i quali vi sono alcuni di quelli che durante l'anno "ci dilettano" con simili manovre (anche in piena notte) in alcune piazze e vie del paese.
Mi viene da suggerire di nominare questo evento "I ⛆ del Borgo", vista la profondità culturale che la contraddistingue, nonché la concomitanza con la ben più famosa sagra novembrina Pontolliese.
Ah, la raccolta fondi per l'Avis si poteva fare con un semplice banchetto (anche perché non vedo il nesso tra CFB Competition e chi dona il sangue).

👨 Noioso   11/11/23 19:46 ® 3605
Vedo che la goliardia del nome proposto per l’evento non è stata apprezzata e una parte sostituita con degli anonimi xxxx. Lasciando al lettore ipotizzare quale potesse essere la versione originale, ne propongo una versione magari meno volgare: "I ⛆ del Borgo". Spero questa possa passare!
Aggiungo che qualora alla fine dell’evento, oltre ai già presenti segni di derapate e frenate, dovessero emergere danni alla pavimentazione, ai cordoli e/o altri arredi della piazza, sarò curioso di sentire da parte di organizzatori ed amministrazione chi si occuperà e/o si farà carico dei costi di ripristino.
👨 Marino   11/11/23 20:03 ® 3606
Buongiorno Noioso, non si tratta di apprezzare o non apprezzare, ma di esprimere considerazioni e opinioni stando ben lontani dall’utilizzo di termini che potrebbero violare le Leggi dello Stato.
👨 Gabriele   11/11/23 21:44 ® 3607
Scusate se mi intrometto, sono Gabriele ( e mi firmo) presidente AVIS Ponte dell’olio, cfb da 2 anni collabora con avis su tutto il territorio provinciale organizzando eventi di questo genere, non riesco a capire il disagio sulla chiusura della piazza visto che in 62 anni che vivo a ponte per le fiere la piazza è sempre stata chiusa, e comunque il tutto è stato organizzato nei termini di legge sulla sicurezza.
👨 Noioso   11/11/23 23:04 ® 3608
Rispondo:
@Gabriele: non riesce a capire il disagio perché magari non ci abita o non ha un’attività nella medesima. Il fatto che sia stata usata in passato per vari eventi non ne giustifica l’uso per le più disparate ed improprie manifestazioni. Onestamente questo tipo di evento poteva essere organizzato in altra sede (io ne ho suggerita una). E’ una questione di buon senso, prima ancora di sicurezza (aspetto che io non ho comunque messo in dubbio; piuttosto parlavo di aspetti più pratici quali p.e. gli effetti sulla pavimentazione della piazza).
Ad ogni buon conto non mancherò di fare la mia donazione domani. Senza drift.
@Marino: capisco la sua prudenza, anche se da politici e assessori se ne sente dire anche peggio! Comunque grazie per la risposta.
👨 Vivielasciavivere   12/11/23 22:09 ® 3611
Sempre a lamentarsi... Oggi e stata una bella giornata..tanta gente che sicuramente ha portato tanto lavoro... Non vedo perché c e sempre da lamentarsi per qualsiasi cosa si faccia.. vivi e lascia vivere.. questo secondo me è la cosa migliore
👨 LupoDelBernino   13/11/23 20:11 ® 3612
Vivielasciavivere ti quoto Forever
👨 Marino   19/11/23 20:01 ® 3614
Libertà di oggi pubblica una Lettera al Direttore, firmata da un abitante di San Pietro in Cerro, che tratta della recente "Rassegna enogastronomica di prodotti tipici I Sapori del Borgo".
"Via del Gusto novità negative".
Egregio direttore, domenica 12 ero in quel di Pontedellolio per la rassegna La Via del Gusto. Cambiamento epocale, non più in piazza Primo Maggio ma in via Vittorio Veneto. Una tragedia, i cambiamenti in certe circostanze sono sempre negativi. Piazza Primo Maggio era destinata ad una manifestazione di auto che a detta di tanti era solo pericolosa e nulla aveva a che fare con la Via del Gusto. Alcuni miei amici arrivati da Grazzano Visconti mi raccontano di essere stati in un’oasi di pace, in un borgo incantevole e meraviglioso, arrivati a Pontedellolio hanno provato solo disgusto per il frastuono che arrivava da un luogo all’inizio del paese, una baraonda mostruosa. Piazza Primo Maggio è stata resa irrespirabile dal via vai di questi bolidi, i miei amici hanno assicurato che non verranno mai più. Posso dire che personalmente condivido tutto questo e ho sentito tantissime persone confermarlo. Non so proprio con chi mi devo... complimentare.
👨 Noioso   30/11/23 22:54 ® 3615
Con qualche ritardo rispondo ai nostri compaesani inclini al "laissez faire" selvaggio, giusto per precisare che il detto "vivi e lascia vivere" in genere va in coppia con la frase (di Kantiana memoria) "la tua libertà finisce dove inizia quella degli altri". Se il concetto non fosse sufficientemente chiaro me ne verrebbe un’altra di frase da citare, ma il buon Marino me la censurerebbe; per capirci è quella che allude al fatto che è facile parlare fino a quando a subirne le conseguenze sono gli altri.
La carnevalata svolta in piazza (da prima mattina fino alla tarda serata, il tutto condito da impianto audio che ha "sparato" musica ad alto volume ininterrottamente per tutto il tempo, giusto per il gusto di ammorbare ulteriormente i residenti e pure i malcapitati che incuriositi passavano per la piazza) meriterebbe solo l’oblio con menzione nel libro delle cose assurde che non si devono rifare. Si salva concettualmente solo la raccolta fondi per l’AVIS, che resto dell’idea si poteva svolgere comunque con un banchetto.
Che questo evento nulla centrasse con lo spirito di una sagra agroalimentare di un paesino di montagna lo testimonia anche la perplessa lettera scritta da alcuni cittadini che quella Domenica hanno fatto una puntatina in quei di Ponte.
Nessuno vuole impedire che si tengano questi eventi, semplicemente si eccepisce che esistono altri contesti e luoghi in cui svolgerli. Questione di buon senso, insomma. E di rispetto.
👨 LupoDelBernino   01/12/23 10:00 ® 3616
Mah stesso discorso dei giostrai della fiera di agosto. Vissuto 30 anni in piazza primo maggio nessuna lamentela. Ora che sono in piazza Fornaci ogni anno un piagnisteo. Poi magari l’evento drive poteva essere organizzato staccato dalla fiera dei sapori. Ma sapete quanti drive sono stati fatti? Probabilmente molti hanno apprezzato anche l’iniziativa a quattro ruote.
👨 Noioso   01/12/23 21:05 ® 3619
Premesso che non corrisponde al vero il fatto che nessuno, negli anni addietro, si sia mai lamentato per l’occupazione di Piazza I Maggio da parte del "Luna Park" in concomitanza della "Fiera di San Rocco" (abitanti e commercianti in diverse occasioni esternarono i disagi per la presenza per settimane delle giostre), puntualizzato che l’inevitabile ricollocamento del medesimo poteva a mio avviso ricadere su altre sedi o protrarsi per minor tempo (vengono prima i diritti dei cittadini che le esigenze dei giostrai), tornando al merito di questo post faccio notare che - a titolo d’esempio - sfogliando la pagina Facebook di CFB Competition l’evento precedente in quei di Gropparello s’è tenuto nella piazzetta di Via Circonvallazione (a fianco del cimitero e dell’Area sosta camper/Parcheggio autobus) e non nella piazza centrale del paese (Piazza Roma). Sarebbe, insomma, come se a Ponte dell’Olio si fosse svolta nel parcheggio Piazzale dei Minatori, oppure nel parcheggio di Via Boggiani o in quello di fronte al Palazzetto dello Sport (Piazzale Luigi Albertelli). Ovvero contesti "aperti" e fuori dal centro urbano, che avrebbero consentito di svolgere tale manifestazione automobilistica arrecando decisamente molti meno disagi ai residenti.
Quale sia, poi, il nesso di questo evento con una sagra enogastronomica che allude ai sapori della via principale del paese, forse solo il sindaco lo sa.
Lo scopo benefico? Atteso che come ho già scritto non servivano "i bolidi" per raccogliere le donazioni per AVIS, l’evento - visto che nulla c’entrava con la festa di paese - poteva benissimo essere organizzato in altra data e/o in altra sede.
Qualcuno l’avrà apprezzato? Indubbiamente. Ma se è per questo, allora, pure i "rave-party"...
👨 LupoDelBernino   01/12/23 22:28 ® 3620
Nomen Omen
👨 Delirio   05/12/23 21:13 ® 3621
Mi capita poco di salire su ponte web ma ogni volta che ci salgo a sbirciare sono solo lamentele. Probabilmente l’evento con le auto non era molto calzante ma ad ogni modo trovo comunque interessante provare anno dopo anno possibilità alternative.
👨 LupoDelBernino   05/12/23 21:20 ® 3622
Sante Parole Delirio
👨 John Connor   06/12/23 09:23 ® 3623
Al di là delle rispettive e rispettabili opinioni personali credo vi siano alcuni fattori oggettivi incontestabili:
1) L’evento era del tutto avulso dal contesto enogastronomico;
2) Inquinamento acustico;
3) Inquinamento ambientale; (l’aria nelle zone vicine alla piazza puzzava di smog)
4) Usura della segnaletica orizzontale (che paghiamo noi) e rischio per l’arredo urbano della piazza. (Spero che sia stato richiesto il versamento di una cauzione a copertura);
I fatti di cui sopra sono oggettivi e tali rimangono.
👨👨👨👨👨👨👨👨👨👨👨👨👨👨
  
11/11/23
Marino

Risparmio !?

Ieri, Libertà riportava un virgolettato del Sindaco: «Dopo la ristrutturazione dei rapporti debitori operata nell’anno 2020 con la rinegoziazione dei mutui, dalla quale sono derivati risparmi di spesa annuali per circa 35mila euro...».
Questa del “risparmio”, è una narrazione già proposta in altre occasioni, ma, per quanto a mia conoscenza, mai esplicitata in dettaglio (numeri, proiezioni, ecc.).
Ho quindi cercato di capirne di più e sono arrivato alla conclusione che alla fine, l'operazione di ristrutturazione ci costa quasi 200mila euro.

Nel 2020 il Comune aveva in essere alcuni mutui a tasso fisso per i quali stava pagando, e avrebbe continuato a pagare, una rata annuale di € 84.000 per una decina d’anni, con un esborso totale di € 895.000 (capitale 650.000 + interessi 245.000).
Nel 2020 l’amministrazione Chiesa deliberò la ristrutturazione di quei mutui modificandone in particolare la durata.
Per quel che sono riuscito a ricostruire leggendo gli scarni dati disponibili sui documenti resi pubblici, oggi staremmo pagando una rata di circa € 47.481, rata che dovremo pagare fino al 2043, con un esborso totale che è diventato di € 1.088.000 (capitale 650.000 + interessi 438.000).
Quindi l’operazione, presentata tout court come un “risparmio”, in realtà è uno spostamento della gran parte della gestione del debito sulle future Amministrazioni ed un pesante aggravio degli interessi di € 193.000 (che il solito pantalone, cioè noi, dovrà pagare!).


  
09/11/23
Marino

Comitato Difesa Ambientale Valnure: "verifica urgente delle strutture del ponte"

Dopo la piena del Nure, che ha comportato in via precauzionale la chiusura del Ponte sul Nure per alcune ore, il Comitato Difesa Ambientale Valnure ha inoltrato una segnalazione al Sindaco di Ponte dell'Olio. Ecco il testo
"Egr. Sig. Sindaco, rivolgiamo a lei questa segnalazione in quanto responsabile della sicurezza ed incolumità dei cittadini di Ponte dell’Olio.
Vogliamo esternare la nostra forte preoccupazione sulle attuali condizioni strutturali del ponte sul Nure.
Infatti nella più recente verifica effettuata dall’ANAS sul ponte, datata Novembre 2022, è stato attribuito un indice IRD (Indice Rilevanza Degrado) poco oltre i 70 punti, su una scala da 0 a 100, e lo scorso 30 Ottobre in seguito ad una forte ondata di piena del Nure per intervento di ANAS e Protezione Civile il ponte è stato chiuso, sia pure per alcune ore.
A nostro parere le sollecitazioni del fiume, non ancora terminate,non possono che aver aggravato i fenomeni di erosione degli elementi di sostegno del ponte riscontrati da ANAS. I disastri delle ultime piogge si sono estesi a tutta la Val Nure e hanno portato alla luce tutte le fragilità di strutture vecchie e manutenzioni carenti.
Siamo pertanto a chiedere una verifica urgente delle strutture del ponte che a distanza di un anno e con le piene di questi giorni potrebbero essere notevolmente peggiorate.
Qualora dalle verifiche emergesse che l’IRD è peggiorato significativamente siamo a chiedere che, in attesa di interventi finalizzati a riportare le strutture del ponte ad un livello tale da scongiurare danni irreparabili, si adotti la misura di limitare il traffico pesante a un massimo di 30 tonnellate per mezzo in via precauzionale.
Ciò in considerazione che l’indice IRD elaborato dall’ANAS non considera la tipologia e l’entità del traffico che può essere una concausa importante del progressivo indebolimento del ponte.
Infatti diversamente che sui restanti ponti della Valnure quello di Ponte dell’Olio, oltre al normale traffico di privati e mezzi di trasporto, sopporta un traffico quotidiano di centiniaia di mezzi pesanti provenienti dalla Cava di Albararola per raggiungere il cementificio di Vernasca e ritorno (camion da 40 tonnellate, a carico pieno). Questo dato è ben noto perchè trattato anche nella VIA che ha autorizzato la nuova concessione trentennale a Buzzi -Unicem per l’estrazione di marna cementizia e in questi frangenti di forti cambiamenti climatici rischia di aggravare ulteriormente lo stato del ponte"
.

👨 Noioso   11/11/23 19:11 ® 3604
Nell’unirmi alle perplessità sullo stato del manufatto e del traffico veicolare che insiste su questo strategico ponte della Val Nure, nonché del rischio che prima o dopo finisca per essere chiuso al traffico stradale senza però un reale progetto e quindi tempistica per il suo ripristino, mi soffermo su un’altra questione che riguarda il nostro simbolico ponte. Da cittadino infatti sto ancora cercando di capire come e quando questa amministrazione intenderà ripristinare per intero il sistema di illuminazione sul ponte ( SS654 ), in particolare sulla sponda opposta al paese, quella a ridosso dell’incrocio con la SP55 (Strada del Bagnolo), tenuto conto della pericolosità del tratto iniziale del ponte (vista la curva a gomito e la presenza di un incrocio).
L’ultima notizia a tal proposito che mi è nota era il sindaco che lamentava (nel Luglio ’22) l’impossibilità per l’amministrazione di coprire i costi di ripristino, situazione poi (parzialmente) risolta da intervento privato ( ENEL ). Ringrazio ancora questo privato, ma a distanza di oltre un anno mi interrogo seriamente come questa situazione promiscua sia ancora giustificabile.
L’assenza di consona illuminazione, oltre che un pessimo biglietto da visita per chi transita o visita il nostro paese o vallata, costituisce un rischio per la sicurezza stradale (e dei pedoni). Onestamente credo che di questo dovrebbe interessarsene anche ANAS , ma non spetta a me questa valutazione.
Magari invece di pensare al drift in piazza, qualcuno dovrebbe pensare a come evitare che qualcuno prima o poi vada dritto e cada giù dal ponte!
👨
  
06/11/23
MattiaPascal

Chi tropp e chi mia

Da profano, nei giorni scorsi, mi sono meravigliato che non ci fosse acqua nella Cisiaga. In passato, quando pioveva, si risvegliava e diventava un ruscello vivace. Stavolta, niente: è rimasta asciutta (mentre il Nure era in piena). Vai a sapere perché...

  
03/11/23
Marco

Rimborso anticipato mutui

Come anticipato nei giorni scorsi, torno sull’approvazione del rimborso anticipato del mutuo deliberato nel Consiglio del 24/10/23.
Ripeto ancora una volta la mia opinione, che in generale sulla diminuzione del debito mi vede favorevole, in quanto ridurre il debito significa pagare meno interessi passivi negli anni successivi.
Nel caso concreto però, purtroppo, il nostro Assessore Valla NON accenna minimamente al risparmio di interessi passivi, a mio avviso l’unico vantaggio di questa operazione.
Come lo stesso Assessore ci spiega ( FONTE  58’43”), vengono utilizzati € 62.000 di avanzo libero (ossia utilizzabili per coprire qualsiasi tipo di spesa senza nessun vincolo), per estinguere il residuo di un mutuo che avrebbe avuto la sua naturale scadenza al 31/12/2025. In sostanza, si sceglie di restituire oggi € 62.000 anziché € 31.000 nel corso del 2024 e € 31.000 nel corso del 2025.
Qual’è quindi il motivo per voler pagare subito anziché nei 2 successivi esercizi?
Lo spiegano molto candidamente i nostri.
Utilizzare l’avanzo oggi, concede la possibilità di avere € 31.000 da spendere nel bilancio di previsione 2024, documento che la Giunta Comunale sta predisponendo, dovendolo approvare entro il mese di Novembre.
€ 31.000 che, guarda il caso è una cifra congrua con la previsione di spesa che andrebbe aggiunta per l’istituzione del presidio medico privato, che evidentemente si è deciso di confermare anche per l’anno 2024.
Quindi per tornare al “…non abbiamo le risorse…” e “ non buttiamo soldi nel calderone…”, NON è vero.
Si è deciso di impiegarle diversamente, l’avanzo libero applicato al rimborso del mutuo, poteva benissimo essere impiegato per sostenere la Scuola Materna, che è un ente privato, come ha più volte ricordato il Sig. Sindaco, alla stessa stregua dell’impresa privata che fornisce il presidio medico nei giorni festivi.
Legittimamente si è deciso di sostenere quest’ultima iniziativa privata e di lasciare al proprio destino l’altra.
Chiudo sull’inciso del nostro Assessore Valla, chi avesse voglia, ascolti questo breve passaggio  FONTE  59’20”.
Ebbene, come detto sopra queste risorse si potevano benissimo utilizzare per sostenere i servizi presenti sul territorio, specialmente se dagli stessi sale una richiesta di aiuto, invece, ripeto legittimamente, si è deciso di “creare spazi sul bilancio” per poterne sostenere altri.
Liberissimi di farlo, ma non stia a spiegarci, che NON si sarebbe potuto fare!
Saluti a tutti.
Cittadino n. 2348

  
02/11/23
Marco

Scuola materna. Chiesa: “…non buttiamo soldi nel calderone…”

Nella seduta di Consiglio Comunale del 24 u.s., sono stati discussi diversi argomenti “pesanti” che toccano direttamente il vissuto della comunità tutta, la quale, giustamente, deve approfondirli: si è parlato, ed approvato, il rimborso anticipato di un mutuo che aveva la scadenza naturale al 31/12/2025, si è dibattuto attorno all’argomento CER (Comunità Energetiche Rinnovabili), si è dibattuto diffusamente di Asilo Nido e di Scuola Materna.
Sull’argomento mutui e loro rimborso anticipato, ho atteso la pubblicazione degli atti deliberati, ma, avendo qualche dubbio generato dalla scarsità dei dati disponibili, ho deciso di posticiparne la trattazione.

Interessanti, molto interessanti, invece le diverse vedute su Asilo Nido e Scuola Materna “G. Rossi”.
Se per la questione Asilo Nido, il Sindaco è stato molto chiaro nell’esprimere la propria posizione, ovvero: “…siamo comunque soddisfatti che le numerose famiglie (in lista d’attesa) abbiano rifiutato…” ( FONTE  16’ 20”), rispetto alla quale ogni commento risulterebbe superfluo, per la vicenda Scuola Materna, la posizione non è, per fortuna, altrettanto chiara.

Nell’ambito della risposta alla domanda su come si immagina il futuro della Scuola Materna, il Sindaco ha più volte richiamato l’attenzione sulla condizione di “…Ente privato a tutti gli effetti…”, “…e come Ente privato ha necessità di camminare sulle sue gambe…” ( FONTE  52’25”-52’54”), da sommarsi al richiamo in favore della concorrenza ( FONTE  50’20”), ed a quello sull’autonomia che è indipendenza, citando illustri pensatori liberali ai quali evidentemente egli si ispira ( FONTE  53’20”- 53’54”).

All’interno di tutto questo ragionamento il Sindaco ha ribadito di non condividere la necessità di ulteriori sostegni alla Scuola Materna G. Rossi, oltre a quelli contrattualmente assunti dal Comune nel 2001 con la CementiRossi, questo nonostante egli sia al corrente delle difficoltà economiche dell’Ente in oggetto.

Dal momento che, secondo il Sindaco, a guidarci deve essere il pensiero liberale, sarebbe interessante capire come si comporterebbe l’Amministrazione Comunale di Ponte dell’Olio, qualora questo pensiero liberale pervadesse anche l’Ente privato Scuola Materna G. Rossi, consigliando al proprietario dello stesso di interrompere un’attività non remunerativa per la proprietà.
Con ogni probabilità ci si affiderebbe allo scatenarsi della libera concorrenza, in conseguenza della quale si avrebbero moltitudini di soggetti pronti a subentrare, oppure, ancora meglio, potrebbe subentrare l’Amministrazione stessa (come per la gestione del palazzetto) con una virtuosa “gestione in House”.

Ahh dimenticavo, preso dalla trance comunicativa, il Sig. Sindaco ha riferito di aver supportato l’Ente privato Scuola Materna G. Rossi in periodo Covid. Affermazione corretta. Vediamo quanto:
➤ Contributi Covid a favore della Scuola materna: € 37.000 (  FONTE  +  FONTE  )
Per valutare l’importanza riservata all’Ente privato Scuola Materna G. Rossi, ricordo ai miei concittadini l’entità dei contributi Covid devoluti all’impresa privata che ha avuto in concessione la piscina comunale nel periodo Covid:
➤ Contributi Covid a GESPORT, concessionario della piscina: € 49.233 ( FONTE  +  FONTE  +  FONTE  +  FONTE  +  FONTE  ).
Ritengo che vi sia parecchio da riflettere su tutto quanto scritto sopra.
Per ora, saluti a tutti.
Cittadino n. 2348

  
01/11/23
MattiaPascal

Eventi eccezionali

Nel Tg1 delle 20 di lunedì 30 ottobre, durante il servizio dedicato al maltempo nel piacentino e nel parmense, intervistato un cittadino pontolliese. Tuttora reperibile online su raiplay (il servizio comincia attorno al minuto 22), penso sia la prima volta che ciò accade nella storia del principale telegiornale italiano...

  
29/10/23
Marino

CERrrrrrrrrrrrrrrrrto!

Durante il recente Consiglio, ho ascoltato la risposta che il Sindaco ha dato al consigliere Bulfari in ordine alla posizione che ha l’Amministrazione sulle Comunità energetiche CER; e mi hanno colpito questi passaggi  FONTE  :
---
1) sulle CER “abbiamo fatto più di una riunione altamente tecnica con il soggetto che contrattualmente fornirà energia al Comune per i prossimi 25 anni; tale soggetto “ha messo in guardia” l’amministrazione sui rischi delle CER
...ed ho pensato che forse era più opportuno chiedere parere ad un soggetto meno coinvolto

---
2) i soggetti che partecipano alla CER “devono essere tutti soggetti che almeno possono produrre l'energia
...ed ho provato un momento di sconforto dato che le CER non sono formate solo da “soggetti che almeno possono produrre energia” (prosumer) ma anche da soggetti che consumano energia senza produrne (consumer); e che dare la possibilità di beneficiare dell’energia rinnovabile alle famiglie economicamente più fragili e/o alle famiglie che non possono essere produttrici di energia rinnovabile (famiglie in affitto, in condominio, ecc.), è il primario scopo sociale delle CER.

---
3) “se fosse una cosa così dorata come sembra o come viene quantomeno presentata se non addirittura venduta ci sarebbe la corsa agli sportelli, cosa che invece non c'è
… e mi sono ricordato di un comunicato della Regione che titolava: “Comunità energetiche rinnovabili: è boom di domande FONTE 

----
A margine, qualcuno può aiutarmi a capire come sia possibile raccordare il mantra del “libero mercato”, spesso invocato dalla propaganda, con una concessione (quella dell’illuminazione pubblica) che sospende per 25 anni la possibilità di rivolgersi al libero mercato ?