Scuola materna. Chiesa: “…non buttiamo soldi nel calderone…”
Nella seduta di Consiglio Comunale del 24 u.s., sono stati discussi diversi argomenti “pesanti” che toccano direttamente il vissuto della comunità tutta, la quale, giustamente, deve approfondirli: si è parlato, ed approvato, il rimborso anticipato di un mutuo che aveva la scadenza naturale al 31/12/2025, si è dibattuto attorno all’argomento CER (Comunità Energetiche Rinnovabili), si è dibattuto diffusamente di Asilo Nido e di Scuola Materna.
Sull’argomento mutui e loro rimborso anticipato, ho atteso la pubblicazione degli atti deliberati, ma, avendo qualche dubbio generato dalla scarsità dei dati disponibili, ho deciso di posticiparne la trattazione.
Interessanti, molto interessanti, invece le diverse vedute su Asilo Nido e Scuola Materna “G. Rossi”.
Se per la questione Asilo Nido, il Sindaco è stato molto chiaro nell’esprimere la propria posizione, ovvero:
“…siamo comunque soddisfatti che le numerose famiglie (in lista d’attesa) abbiano rifiutato…” (
FONTE 16’ 20”), rispetto alla quale ogni commento risulterebbe superfluo, per la vicenda Scuola Materna, la posizione non è, per fortuna, altrettanto chiara.
Nell’ambito della risposta alla domanda su come si immagina il futuro della Scuola Materna, il Sindaco ha più volte richiamato l’attenzione sulla condizione di
“…Ente privato a tutti gli effetti…”, “…e come Ente privato ha necessità di camminare sulle sue gambe…” (
FONTE 52’25”-52’54”), da sommarsi al richiamo in favore della concorrenza (
FONTE 50’20”), ed a quello sull’autonomia che è indipendenza, citando illustri pensatori liberali ai quali evidentemente egli si ispira (
FONTE 53’20”- 53’54”).
All’interno di tutto questo ragionamento il Sindaco ha ribadito di
non condividere la necessità di ulteriori sostegni alla Scuola Materna G. Rossi, oltre a quelli contrattualmente assunti dal Comune nel 2001 con la CementiRossi, questo
nonostante egli sia al corrente delle difficoltà economiche dell’Ente in oggetto.
Dal momento che, secondo il Sindaco, a guidarci deve essere il pensiero liberale, sarebbe interessante capire come si comporterebbe l’Amministrazione Comunale di Ponte dell’Olio, qualora questo pensiero liberale pervadesse anche l’Ente privato Scuola Materna G. Rossi, consigliando al proprietario dello stesso di interrompere un’attività non remunerativa per la proprietà.
Con ogni probabilità ci si affiderebbe allo scatenarsi della libera concorrenza, in conseguenza della quale si avrebbero moltitudini di soggetti pronti a subentrare, oppure, ancora meglio, potrebbe subentrare l’Amministrazione stessa (come per la gestione del palazzetto) con una virtuosa “gestione in House”.
Ahh dimenticavo, preso dalla trance comunicativa, il Sig. Sindaco ha riferito di aver supportato l’Ente privato Scuola Materna G. Rossi in periodo Covid. Affermazione corretta. Vediamo quanto:
➤ Contributi Covid a favore della Scuola materna:
€ 37.000 (
FONTE +
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Per valutare l’importanza riservata all’Ente privato Scuola Materna G. Rossi, ricordo ai miei concittadini l’entità dei contributi Covid devoluti all’impresa privata che ha avuto in concessione la piscina comunale nel periodo Covid:
➤ Contributi Covid a GESPORT, concessionario della piscina:
€ 49.233 (
FONTE +
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FONTE ).
Ritengo che vi sia parecchio da riflettere su tutto quanto scritto sopra.
Per ora, saluti a tutti.
Cittadino n. 2348
L’impossibilità di accesso all’area dell’evento se non da varchi presidiati, segnalati anche per i mezzi di soccorso e con percorsi predefiniti che non siano tra l’altro d’intralcio ad un eventuale esodo delle persone, rientra tra i presupposti della mitigazione del rischio.
Non solo Ponte mette in pratica tale misura, solo in provincia posso citarle con sicurezza le principali fiere di Vigolzone, Podenzano, San Giorgio, Carpaneto, Gropparello, Borgonovo ecc.
Possono essere diverse le modalità, ad esempio a Podenzano se per caso avesse partecipato alla recente castagnata avrebbe notato trattori a sbarrare il passaggio,mentre per il Pomodoro avrebbe notato la stessa identica modalità di Ponte.
Carpaneto utilizza mezzi pesanti e le chiusure già preimpostate fisse in alcuni punti, non attuabili sulla borgata.
L’unica differenza ad occhio è che Ponte avendo una splendida borgata in cui fare le fiere, a al contempo molti più accessi da dover chiudere rendendo di fatto molto più visibili tali chiusure rispetto ad altri Paesi.