Ponte dell'Olio

23/09/23
Marino

La riapertura del nido di Bettola risolverebbe problemi a Ponte !

Solo riaprendo il nido in quel di Bettola, le famiglie bettolesi potranno beneficiare della retta gratuita introdotta dalla Regione per i comuni montani.
Per questo motivo, Mauro Bruzzi, consigliere comunale bettolese, ha presentato al Consiglio comunale di Bettola, un’interpellanza volta a stimolare la rapida riapertura del nido di Bettola (che fu chiuso nel 2018 per concentrare a Ponte dell’Olio tutti i nidi dell’Unione)
E’ una iniziativa da seguire con attenzione perché, se fosse rapidamente attuata, verrebbe a favore anche delle famiglie pontolliesi (attualmente il nido unionale di Ponte dell’Olio vede sette bambini in lista d’attesa).
Non sarebbe quindi opportuno che la nostra Amministrazione, tramite i suoi rappresentanti nel Consiglio dell’Unione (Ballotta e Borotti), perorasse in detto consesso la richiesta del consigliere Bruzzi, circa l’apertura di un secondo nido a Bettola?

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22/09/23
Marino

Infermiere di comunità

Dopo Morfasso e Vernasca, anche ai comuni dell’Unione Alta Val Nure (Ferriere, Farini, Bettola e Ponte dell’Olio) è stato assegnato un “Infermiere di comunità”.
Libertà di oggi illustra le finalità e i compiti di questa nuova figura socio-sanitaria.
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L’infermiere di comunità si rivolge sia alle persone sane, sia a quelle con problemi sociosanitari e alle loro famiglie, con l’obiettivo di promuovere la salute e di fornire supporto nella gestione di malattie croniche. Inoltre progetta, insieme agli altri professionisti del territorio (équipe infermieristica, medici di famiglia, assistenti sociali dei Comuni coinvolti), percorsi di miglioramento degli stili di vita.
L’infermiere di comunità assegnato al territorio della nostra Unione è Mariarosa Calamari che può essere contattata ai numeri 0523404406 e 342-3485309, oppure:
- al lunedì dalle 9 alle 12 a Bettola, presso la Casa della salute e della comunità, via De Amicis 1/A
- al mercoledì dalle 9 alle 10.30 a Farini, presso l’ufficio comunale di Servizio sociale, piazza Marconi 10
- al mercoledì dalle 11 alle 12.30 a Ferriere, presso lo studio medico di continuità assistenziale, piazza delle Miniere 2
- al venerdì dalle 9.30 alle 11 a Pontedellolio, presso il poliambulatorio sito nei locali della Pubblica assistenza Valnure.

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22/09/23
Selvaggia

Rammarico

Prendo spunto dal recente post in cui si parlava del Fontanasso: non sono affari miei ma anche il campo del prete, dove si svolgeva la festa dei giovani, meriterebbe una sorte migliore...

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👨 Marino   22/09/23 11:28 ® 3596
Effettivamente.....


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👨
21/09/23
Marino

Scuola Materna: un atto di generosità della Famiglia Rossi

Un concittadino mi suggerisce di evidenziare che i 15mila euro che il Comune eroga ogni anno alla Scuola materna non sono frutto di scelte politiche operate da ognuna delle Giunte succedutesi, ma sono conseguenza di un “contratto” trentennale risalente a oltre vent’anni fa.
Quando nel 2001 cedette al Comune il Centro Sportivo, anziché chiedere denaro, la Cementi Rossi mise la condizione che per 30 anni il Comune avrebbe dovuto sostenere la Scuola materna:
- erogando ad essa la cifra annuale di £ 30.000.000 = € 15.493,70
- inoltrando ogni anno agli enti sovracomunali idonea domanda di contributo
- sostenendo i progetti di qualificazione presentati autonomamente dalla Scuola materna
- effettuando lavori di manutenzione e pulizia con riferimento particolare alla cura del verde.

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20/09/23
Marino

Cosa succederà se...

Quattro Amministrazioni comunali piacentine sono già in pista per realizzare le Comunità energetiche:
- Fiorenzuola (€ 45.360)
- Castelsangiovanni (€ 7.560)
- Gragnano (€ 50mila)
- Cadeo (€ 37.800)
(tra parentesi ho riportato il finanziamento regionale a fondo perduto che hanno chiesto e ottenuto e che copre ben il 90% dei costi di avvio della CER).
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La nostra Giunta su questo tema non si esprime, apparentemente insensibile all’opportunità che la CER darebbe, ad esempio, a coloro che abitano in affitto (non potendo installare pannelli fotovoltaici, potrebbero invece anch’essi beneficiare dell’energia “aggratis” del sole tramite la CER).
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Anche Caorso sta avviando una CER. Lo apprendiamo da Libertà che a fine articolo ci dà una notizia interessante: “Gli impianti fotovoltaici che l’amministrazione (di Caorso ndr) ha intenzione di realizzare entro la fine del 2024 andranno a coprire … il 50 per cento del bisogno di elettricità dell’ente”.
Interessante perché suggerisce una domanda, questa: dato che i nostri impianti energetici sono stati dati in concessione per ben 25 (venticinque) anni, cosa succederà se le future amministrazioni vorranno investire nel fotovoltaico riducendo o anche azzerando l’energia prelevata dalla rete ? La concessione prevede questa eventualità? La permette? A quali condizioni? Con che ricadute sul periodico aggiornamento del canone in quota investimento?

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19/09/23
Marino

Scuola materna Giovanni Rossi, una ricchezza per la nostra comunità

Nel 2010 la Giunta Spinola accoglieva la richiesta della Scuola materna G.Rossi di poter beneficiare di un contributo “finalizzato a garantire la compresenza del personale nei turni e - conseguentemente - migliorare la qualità derivante dal rapporto numerico fra insegnanti e minori”.
Il contributo fu riconfermato negli anni successivi...
- 2010 € 6.006 Giunta Spinola  FONTE 
- 2012 € 5.000 Giunta Spinola  FONTE 
- 2013 € 5.000 Giunta Spinola  FONTE 
- 2014 € 5.000 Giunta Copelli  FONTE 
- 2015 € 5.000 Giunta Copelli  FONTE 
- 2016 € 5.000 Giunta Copelli  FONTE 
- 2017 € 5.000 Giunta Copelli  FONTE 
- 2018 € 5.000 Giunta Copelli  FONTE 
- 2019 € 5.000 Giunta Copelli  FONTE 
- 2020 € 5.000 Giunta Chiesa  FONTE 
- 2021 € 0
- 2022 € 0
- 2023 € 0
...fino al 2020, dopo di che la Giunta Chiesa non ha più erogato il contributo che era “finalizzato a garantire la compresenza del personale nei turni e - conseguentemente - migliorare la qualità derivante dal rapporto numerico fra insegnanti e minori”.

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18/09/23
Marino

Scuola materna Giovanni Rossi

Attualmente frequentano la Scuola Materna G.Rossi 100 alunni  FONTE 
Il Comune partecipa alle spese della Scuola Materna con un importo annuale di € 15.493  FONTE 
L’impegno ricorrente del Comune, rapportato agli alunni frequentanti, è quindi di:  155 €/alunno  = € 15.493 contributi comunali : 100 alunni.
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A Vigolzone è di 607 €/alunno
- € 32.190 contributi comunali  FONTE  - 53 alunni  FONTE 
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A San Giorgio è di 600 €/alunno
- € 30.000 contributi comunali  FONTE  - 50 alunni  FONTE 
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A Carpaneto è di 650 €/alunno
- € 39.000 contributi comunali  FONTE  - 60 alunni  FONTE 
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A Podenzano è di 545 €/alunno
- € 54.000 contributi comunali  FONTE  - 99 alunni  FONTE 
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NB: Nel prospetto sopra riportato non sono elencati contributi straordinari, regionali e contributi Covid perché non pertinenti con il tema del post (contributi comunali ).

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17/09/23
Marco

Guardia medica privata

Ha preso ieri il via il Servizio di “Guardia medica privata”, istituito in via sperimentale dalla nostra Amministrazione fino al 31/12/2023.
Come ci hanno più volte ricordato sia il Sindaco, sia il Consigliere delegato, questo nuovo servizio è reso possibile grazie alla “buona politica di Bilancio” operata dall’Assessore di competenza, e grazie al gettito del 5/1000 devoluto al Comune dai Pontolliesi.

Vediamo di approfondire queste coperture.

La “buona politica di Bilancio”, in che azioni si concretizza?
Maggiori entrate strutturali?
Minori spese strutturali?
In entrambi i casi sarebbe interessante sapere quali voci di bilancio sono strutturalmente modificate.

La campagna del 5/1000, stando alla tabella qui a fianco, NON ha prodotto entrate strabilianti, tutt’altro!
A meno che l’Amministrazione abbia già il dato relativo all’anno in corso e abbia operato la decisione sulla base di quel dato. A questo punto sarebbe interessante farlo conoscere in anteprima anche ai cittadini.

In ultimo, intendo soffermarmi brevemente sul concetto di gratuità del servizio più volte declamato dalla nostra Amministrazione Comunale.
Con l’avvicinarsi della scadenza elettorale, un po’ di propaganda è ammissibile; tuttavia è bene non esagerare. Il servizio di “Guardia medica privata” è pagato dai cittadini di Ponte dell’Olio, attraverso il prelievo delle imposte comunali, ragion per cui i professionisti del Centro Medico Rocca, che presteranno servizio a Ponte dell’Olio, non esigeranno il pagamento diretto delle loro prestazioni dagli utenti in quanto già pagati dall’intera collettività (inclusi coloro che non usufruiranno delle prestazioni).
Questo concetto di “gratuità” è opportuno sia ben chiaro ad ogni cittadino pontolliese!

Saluti a tutti.
Cittadino n. 2348

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16/09/23
Marino

Istituto comprensivo: i "nostri" stanno con la Regione o con il Governo ?

La Legge 197/2022 (approvata dall’attuale maggioranza parlamentare il 29/12/2022), al comma 557 dell’art.1, dispone che vengano gradualmente soppressi gli Istituti comprensivi (IC) che hanno meno di 900 alunni.
Nella Regione Emilia Romagna sono 20 gli IC che hanno meno di 900 alunni e che quindi dovrebbero essere soppressi e accorpati in altri IC esistenti.
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Sul sito del Ministero dell’Istruzione, si rileva che il nostro IC (che comprende gli alunni dei Comuni di: Ferriere, Farini, Bettola, Ponte dell’Olio e Vigolzone) ha attualmente 778 alunni  FONTE  .
Sarà quindi uno degli IC che verrà soppresso e le sue scuole accorpate in un altro IC esistente?
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Considerando che il citato articolo è stato impugnato dalla Regione Emilia Romagna che si è costituita in giudizio davanti alla Consulta, e che una posizione formale e condivisa da parte dei Comuni interessati sarebbe uno segnale importante per sostenere i futuri passi che dovrà compiere la Regione, mi chiedo: l'Amministrazione del Comune sede dell’IC della Val Nure, e cioè Ponte dell’Olio, intenderà farsi parte diligente nella vicenda o lascerà correre perché, ad esempio, condivide la scelta della soppressione???

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15/09/23
Gianmarco

Uno sguardo su Ponte

Una comunità è come un albero: l’oggi e il domani sono i rami e la chioma che crescono, grazie alla forza e alla solidità delle radici, il passato. Smarrire i legami che li uniscono significa compromettere il futuro.
Se a Ponte dell’Olio c’è un luogo simbolo del passato, quel luogo è il “Fontanazzo”, lavatoio comune per decenni, fonte di acqua preziosa e momento di incontro per tante persone.
Oltre un anno fa il Fontanazzo è stato imbrattato con scritte e scarabocchi che ne hanno rovinato il decoro, rendendo testimonianza della sciocchezza degli autori.
Verosimilmente una “ragazzata”, emblematica di una lacuna educativa, almeno sotto il profilo della capacità di maturare il senso di appartenenza alla collettività. Ma, al di là del fatto in sé, sconcerta l’assenza di reazione da parte del paese.
Fanno eccezione le riflessioni di Marino su Ponteweb, e di pochi altri, coperte dalla polvere del silenzio, e l’ostinata generosità di Carlo Ferrandi, che continua a pulire le vasche, mentre colpisce la mancanza di uno sguardo dalla parrocchia (se non altro per la vicinanza) ma, soprattutto, la totale noncuranza del soggetto proprietario del manufatto.
Sono passati un po’ di anni (non tanti) da un episodio simile, con atti vandalici che avevano interessato il Fontanazzo e l’ex ristorante Valnure: allora la cosa non aveva lasciato tutti insensibili.
L’amministrazione comunale, le scuole e la parrocchia si erano incontrate, confrontate e attivate per affrontare non solo le conseguenze di quei gesti, ma soprattutto le ragioni che li avevano determinati.
Era stata avviata una riflessione che aveva coinvolto un po’ tutti, dalle istituzioni alle famiglie, cercando di accrescere la consapevolezza di cosa significhi e quanto sia importante essere comunità.
Tutto questo appare oggi come un passato remoto e rimosso: il Fontanazzo è tuttora in attesa di essere restituito alla civiltà e al decoro, mentre è sempre più evidente come vada estendendosi un disinteresse verso forme di crescita comune, di competenze condivise, di solidarietà sociale.
Quasi una rimozione dell’idea che dall’impegno per un maggior benessere collettivo possa discendere un profondo “stare bene” personale. Si tratta però di un tipo di impegno che implica assunzione di responsabilità verso gli altri, come verso sé stessi: non è semplice ed è fatica vera.
In realtà, in tanti ambiti si diffonde la tendenza a identificare nell’ “altro” ogni causa delle proprie debolezze ed errori, accompagnata da una sorta di rigetto a misurarsi con ogni forma di complessità, una desertificazione culturale di cui manca ancora una chiara consapevolezza.
In generale, concludendo, Ponte vive un presente crepuscolare e di indifferenza a ciò che esula la sfera individuale, terreno di coltura ideale per costruire un futuro sempre più degradato.
Siamo ancora in tempo a risalire la china?

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