Ponte dell'Olio

02/08/14
Marino

Illuminazione pubblica

Sull'Albo pretorio è stato pubblicato il prospetto relativo alle variazioni al bilancio di previsione  FONTE .

Balza all'occhio la variazione di spesa per l'Illuminazione pubblica:
- l'Amministrazione Spinola aveva previsto una spesa di 132.000 euro
- l'Amministrazione Copelli la corregge a 182.000 euro.

Nel 2004 questa spesa era di 79.425 euro:  16 euro/residente .
Nel 2014 la spesa è prevista in  37 euro/residente :-o.
  
01/08/14
MattiaPascal

Cara acqua

Visto che l'argomento è di attualità sul sito, come vicestrillone trovo utile per il dibattito segnalare questa lettera scritta da Andrea Maserati e pubblicata oggi su "Libertà" (dal titolo "Bolletta aumentata del 62% in sei anni").

Egregio direttore,
le scrivo questa lettera per rendere pubblica la mia lamentela nei confronti dell'aumento considerevole subito nella tariffazione della bolletta del servizio idrico da parte di Iren.
In famiglia consumiamo mediamente 220 mc di acqua all'anno, faccio sempre l'autolettura e ho sempre pagato la quantità d'acqua senza sbagli.
Confrontando le bollette ho calcolato che:
nel 2008 pagavo in totale 1,05 euro/mc;
nel 2009 invece 1,14 euro/mc;
nel 2012 ho pagato 1,57 euro/mc;
mentre ora nel 2014 la bellezza di 1,70 euro/mc.
Tutti i prezzi li ho considerati senza Iva, visto che quest'ultimo non è un costo imputabile al servizio. Quindi in 6 anni un aumento del 62%. Ma non le pare ingiustificato e abnorme? Leggendo le notizie del settore mi pare che il sodalizio con Iren abbia funzionato veramente poco, ad un aumento tariffario così importante si sono abbinati mancati investimenti pari a 15 milioni di euro nel triennio 2011/2013 sulle reti dell'acquedotto e sugli impianti di depurazione, tutto questo inoltre in sfregio alla scelta della popolazione che nel referendum del 2011 indicava l'acqua come un bene pubblico non soggetto a guadagni e speculazioni private.
Gli amministratori politici piacentini avallando queste scelte si rendono conto del "danno" procurato a tutti gli abitanti? Perché non tornare ad una gestione pubblica del servizio, in mano ai Comuni o a Consorzi di vallata, senza quindi che nessuno tragga profitti per un bene che è di tutti e indispensabile per poter vivere?
  
30/07/14
MattiaPascal

Edificio (ex?) pubblico: pelo nell'uovo

D'accordo che non è in funzione e attende di conoscere il proprio destino: ma perché sull'ex scuola media è esposta la bandiera europea (un po' sgualcita, a dire il vero) e non anche il tricolore? Entrambe o nessuna, vorrebbe la logica...
  
30/07/14
Marino

Servizio idrico: quale è la posizione del Consiglio comunale di Ponte dell'Olio?

Ho letto su Libertà di ieri che alcune amministrazioni si oppongono al progetto in discussione (creazione società mista: 65% al privato 35% al pubblico).
Siccome il nuovo Consiglio comunale di Ponte non ha mai trattato questo argomento, e in considerazione della "centralità ed autorevolezza dell’assemblea del Consiglio Comunale", i consiglieri non ritengono indispensabile riunirsi con assoluta urgenza per trattare questo argomento? Magari invitando un relatore favorevole alla gestione mista e un relatore favorevole alla gestione pubblica? In modo che i consiglieri possano farsi un'idea approfondita della situazione e di conseguenza sia poi chiara ai cittadini  quale è la posizione del Consiglio comunale su questo argomento? 
  
28/07/14
Marino

Casa di Riposo: «perché stare in mezzo agli anziani significa ritrovare le nostre radici»

Qualche giorno fa la Casa di Riposo di Bobbio ha aperto le porte alla cittadinanza con una mostra e un concerto. L'evento fa parte di una serie di proposte finalizzate ad aprire la Casa di Riposo alla popolazione locale. A margine dell'evento il sindaco di Bobbio, a nome degli amministratori, ha ringraziato i protagonisti del pomeriggio, gli intervenuti e gli anziani ospiti: «Questa casa protetta rappresenta un fiore all'occhiello del nostro territorio ed è giusto che si apra all'esterno. Questa iniziativa va incentivata perché stare in mezzo agli anziani significa ritrovare le nostre radici».

Anche noi abbiamo una Casa di riposo con circa 120 ospiti che ritengo sarebbero felici di sentirsi ancora parte viva della società. Questo tipo di iniziativa fu suggerita nell'aprile del 2009 all'amministrazione Spinola ma senza successo.
La farà sua oggi il nuovo assessore ai servizi sociali?
Anche questa sarebbe una nobile iniziativa a zero euro.
  
28/07/14
Marino

Rendiconto attività dell'Amministrazione

Attività non di routine (missioni, incontri, riunioni) svolte dai componenti l'Amministrazione Comunale (*):
(- 21/7: ho notizia di una riunione di Trioli e Spelta con i commercianti ma essa non è stata rendicontata nella pagina ufficiale del Gruppo di Maggioranza)
- 14/07: Gisela Ventura e Federico Ratti in Regione (BO) per assistere alla presentazione del Rapporto sociale Giovani Generazioni
- 11/07: Sergio Copelli e Federico Ratti in Provincia all'incontro dei Sindaci con la Vice Presidente regionale Saliera per discutere sul futuro delle Unioni dei Comuni
- 30/06: Ivonne Marenghi ha incontrato il Sottosegretario all'Istruzione Reggi (PC)
- 30/06: Copelli, Paraboschi, Ratti e Bernardi hanno incontrato l'assessore alla Protezione Civile Paola Gazzolo, la vice Presidente Simonetta Saliera e l'assessore all'agricoltura Tiberio Rabboni (BO)
- 27/06 Copelli ha partecipato all'Assemblea del Consorzio Ambientale Pedemontano, riunione in cui è stato eletto Presidente del Consorzio Gianni Trioli
- 20/06 Copelli e Ratti hanno partecipato ad un incontro con l'Assessore Provinciale Maurizio Parma in cui si è parlato di sicurezza e di finanziamenti per la promozione turistica e culturale
- 20/06 Copelli e Ventura hanno partecipato alla riunione del Distretto di Levante in cui si è trattato di bilancio e di piano attuativo
- 13/06: Bulfari ha partecipato ad un Convegno di Protezione Civile (BO)
- 13/06 Copelli ha partecipato ad un incontro sul Distretto Ausl di Levante
- 10/06: Lucini ha partecipato al Convegno sul Finanziamento delle spese di investimento degli Enti Locali (BO).

 (*) La fonte delle attività qui rendicontate è la pagina ufficiale Facebook del Gruppo di Maggioranza. Con la speranza e in attesa che questo servizio sia integrato nel sito web del Comune, mi faccio carico di riportarlo su Ponteweb in quanto la pubblicazione su Facebook è ad accessibilità condizionata (per poter leggere le informazioni è infatti richiesta l'iscrizione a Facebook; questo ha come conseguenza la "consegna" a Facebook di una parte della propria privacy (dati, profilo emozionale, ecc.)). 
  
27/07/14
Marino

Acqua: cosa dirà il Sindaco a nome dei cittadini pontolliesi?

Libertà ci informa che domani si riunisce il Consiglio di ATERSIR. Sarà un momento molto molto importante perché verranno prese decisioni fondamentali sulla futura gestione degli acquedotti. Il Consiglio dovrà infatti indicare quale strada seguire: se affidare la gestione del servizio idrico ad una società a maggioranza privata o se affidarla ad una società pubblica (soggetta quindi al controllo dei cittadini tramite i comuni).
Il consiglio dell'Atersir locale è composto dai sindaci dei 48 comuni e secondo i comitati Acqua bene comune, i sindaci starebbero difendendo gli interessi di Iren o di ogni altra società privata.
Libertà scrive che "l'appuntamento di domani potrebbe rilevarsi determinante".
Ecco perché mi sono chiesto quale è la posizione del sindaco Copelli.
Copelli si esprimerà a favore della privatizzazione oppure si opporrà con tutte le sue forze facendosi parte attiva per collaborare e se necessario per organizzare una soluzione alternativa? Lo leggeremo ex post dai verbali del Consiglio ma... quello che più mi preme sottolineare... Copelli è certo di sapere come i pontolliesi la pensano su questa FONDAMENTALE scelta? A me non risulta che se ne sia parlato in campagna elettorale, e quindi... se non ci coinvolge su queste problematiche essenziali, su quali argomenti dobbiamo aspettarci venga chiesta la nostra partecipazione?


«Società mista acqua: al privato il 65%». Comitati sul piede di guerra. Domani la riunione del consiglio locale di Atersir.
Si riunirà domani, dalle 10 e 30 nella sala consiliare della Provincia, il consiglio locale di Atersir. Al momento, per quanto riguarda l'affidamento dei servizi idrico e rifiuti a una società mista pubblico-privata, il progetto di fattibilità più accreditato dai primi cittadini e dal presidente Massimo Trespidi prevede la partecipazione azionaria del socio privato al 65%, mentre quella dei comuni si attesterebbe al solo 35%. Si sta ragionando ancora nell'ambito delle ipotesi, ma l'appuntamento di domani potrebbe rilevarsi determinante dal momento che, come annunciato dallo stesso Trespidi, ogni decisione dovrà essere presa entro settembre.
Il Comitato Acqua Bene Comune di Piacenza e il Comitato Acqua Pubblica della Valdarda fanno sentire la propria voce in vista di domani: «Dopo le ripetute promesse e garanzie di una maggioranza "qualificata" da riservare agli enti locali per dare loro la possibilità di determinare la linea strategica dei servizi questa sarebbe la conclusione - spiegano -. E la richiesta di portare all'attenzione dei sindaci anche un progetto di fattibilità dettagliato sulla ripubblicizzazione del servizio idrico condotto da uno studio veramente indipendente che fine ha fatto? Carta straccia».
Secondo i comitati, i sindaci starebbero difendendo a tutti i costi gli interessi di Iren o di ogni altra società privata. «Ma, oltre a ricordare per l'ennesima volta ai sindaci che la maggioranza assoluta degli elettori italiani e piacentini ha votato nel Referendum del 2011 a favore di una gestione pubblica dell'acqua, vogliamo ricordare anche che una gestione completamente pubblica dell'acqua e dei rifiuti è assolutamente possibile».
I comitati elencano una sfilza di motivi. La normativa europea, spiegano dal comitato, prevede la possibilità dell'affidamento dei servizi "in house" (cioè direttamente) ad una azienda completamente pubblica che sia soggetta al "controllo analogo" da parte degli enti locali proprietari. «Esistono in Italia numerosi esempi di aziende completamente pubbliche affidatarie "in house" del servizio idrico che hanno bilanci attivi e presentano una elevata efficienza del servizio in termini di perdite di rete e di servizi offerti alla clientela - dicono i comitati - ed esiste in Italia almeno un altro esempio di azienda speciale affidataria in house del servizio idrico integrato, la "Acqua Bene Comune" di Napoli, già Arin Spa, che presenta bilanci costantemente in attivo».
Per quanto riguarda l'indennizzo che i Comuni dovrebbero versare a Iren in caso di subentro nel servizio da parte di una azienda pubblica di loro proprietà (80-110 milioni), i comitati sostengono che sia falso: «Tale indennizzo dovrà essere sborsato dalla azienda pubblica tramite l'apertura di una opportuna linea di credito con istituti bancari o con Cassa Depositi e Prestiti; d'altra parte, di cosa si indennizza Iren? Dei costi non ancora ammortizzati sostenuti per costruire infrastrutture di proprietà comunale ed inalienabili: tali costi rimangono sempre in capo al proprietario».
L'affidamento "in house" dei servizi ad una azienda pubblica, inoltre, secondo i comitati, sottoporrebbe infine l'azienda al "controllo analogo" da parte dei comuni proprietari. «Cosa che non potrà mai avvenire per una società mista, né tanto meno per una società con il 35% di partecipazione pubblica» concludono.

 Pubblicato su Libertà del 27/07/2014 a firma malac. 
  
27/07/14
Marino

Seconde case: aumenta l'Imu

Aumenta l'Imu sulle seconde case a Pontedellolio. La modifica alle aliquote è stata approvata dal consiglio comunale con voto contrario dei due gruppi di minoranza. Passa quindi da 9 per mille a 9,8 per mille l'aliquota Imu sulle seconde case con l'eccezione per quelle concesse in comodato d'uso ai discendenti in linea diretta. Una manovra resa necessaria per coprire le spese correnti e in conto capitale di un bilancio di previsione che vede un disavanzo di circa 60mila euro. Il consiglio ha passato al vaglio le somme di una consistente variazione di bilancio. Un bilancio che, ha spiegato il consigliere di maggioranza Fabrizio Lucini «registra eccessive spese correnti, difficoltà ad effettuare le alienazioni previste (per 770mila euro), elevate spese del personale, elevate spese di illuminazione pubblica (131mila euro) difficoltà ad attuare il recupero sui tributi pur con un basso indebitamento». Lucini ha informato delle azioni proposte per riportare la situazione in pareggio: interventi in conto capitale per un efficientamento energetico approfittando dei fondi regionali, la rinegoziazione di contratti di fornitura e manutenzione, politiche virtuose di gestione dei rifiuti, miglioramento sul controllo della gestione interna, contrasto all'evasione fiscale e recupero dei residui Tares. Un intervento (sia la variazione, sia l'aumento Imu) che ha trovato la contrarietà dei gruppi di minoranza. «Il 9 per mille - ha osservato Piera Reboli, capogruppo di Tradizioni e Sviluppo - era già piuttosto impegnativa. Credo fosse il caso di fare di tutto per rendere il paese più appetibile anche per le persone con seconda casa che a Pontedellolio non rappresentano solo fonte di reddito, ma sono vissute. L'aumento è una manovra pesante e poco in linea con i discorsi fatti di promozione del paese. Non siamo d'accordo sulla mera tassazione per fare l'uguale, sull'aumento per recuperare ciò che è venuto a mancare. Si poteva invece immaginare qualche intervento di riduzione, anche piccola, per esempio per le attività commerciali». Contrario anche il gruppo "Pontolliesi". «Non siamo d'accordo con questa linea politica - ha commentato Francesco Peroni, capogruppo - perché il nostro programma non prevedeva alcun aumento della tassazione locale. E' una responsabilità che vi assumete». Il collega Fabio Callegari ha proseguito: «Questa non era l'unica strada per reperire quegli 80mila euro (entreranno nelle casse comunali con l'aumento Imu, ndc). Non c'è un'amministrazione che abbia coraggio di tagliare la spesa pubblica. Il vostro concetto di partecipazione si è rivelato partecipazione economica da parte dei cittadini».
Pubblicato su Libertà del 27/07/2014 a firma Nadia Plucani
  
26/07/14
Marino

A Ponte ci sono famiglie che hanno bisogno di aiuto?

A Carpaneto è attiva l'iniziativa "Social Market". Nata nel 2011 ha l'obiettivo di raccogliere generi alimentari a fine vita commerciale ma ancora commestibili, da consegnare, su segnalazione dei servizi sociali del Comune, alle famiglie in difficoltà economiche.

Oggi Libertà segnala che anche l'Amministrazione Comunale di Castel San Giovanni sta portando avanti un'analoga iniziativa: "Carrello Solidale". In cinque mesi di attività sono stati distribuiti, a 165 famiglie in difficoltà indicate dagli assistenti sociali, oltre 50 quintali di generi alimentari.

Mi auguro che l'Amministrazione Copelli voglia portare in Consiglio Comunale un'approfondita e dettagliata relazione sullo stato della ricchezza/povertà a Ponte.
Ed in particolare sulla sua distribuzione. Per magari poi pensare di attivare anche da noi una rete di protezione per chi sta affrontando momenti bui.
Per il Comune sarebbe anche questa un'iniziativa a zero euro.
  
26/07/14
MattiaPascal

Chiedete e vi sarà dato

Ogni tanto arriva qualche buona notizia. Speriamo bene, l'impegno dei ragazzi (che non si sono arresi e hanno continuato a credere in questo sogno) meriterebbe davvero di essere premiato. In bocca al lupo per la loro richiesta...
Post scriptum. Si legge spesso dell'intervento di parlamentari e sottosegretari piacentini a sostegno di questa o quell'istanza del nostro territorio. Speriamo si attivino anche stavolta, aiutando il Ministero a capire la realtà di Teleponte...