«Ho sentito dire da alcuni cittadini che pagherebbero due volte i servizi sanitari, l’Ausl e la nostra guardia medica - dice Ballotta -. Rispondo che stiamo aumentando i servizi senza aumentare le tasse, mettendo in atto un’attenta razionalizzazione delle risorse di bilancio guidata dall’assessore Gabriele Valla senza essere stati costretti a tagli sui servizi già esistenti, in un mandato caratterizzato da tutta una serie di eventi, primi fra tutti Covid e crisi energetica con i relativi rincari sulle bollette, che hanno messo a dura prova la tenuta del bilancio».
Così si legge su Libertà di ieri .
Quindi, oltre al sottoscritto, anche altri cittadini hanno rilevato, che,
con la modalità di gestione scelta dall’Amministrazione Chiesa, si “pagherebbero due volte i servizi sanitari”.
Il consigliere comunale Ballotta non condivide questa constatazione per il fatto che, dice lui, la Guardia medica pontolliese verrebbe pagata con “razionalizzazioni del bilancio” e con il “5x1000”.
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Entrando nel merito,
è mia opinione che la considerazione sia fuori tema; infatti non è in discussione la provenienza della somma necessaria, bensì il suo utilizzo. Risulta del tutto evidente che per sostenere il servizio di Guardia medica,
vengono sottratte risorse al loro naturale utilizzo, volto cioè a migliorare l’attività di stretta competenza comunale, in favore di un servizio privato.
Rimane, rafforzata, la convinzione che noi cittadini,
con le scarse risorse locali, pagheremo un servizio che già paghiamo all’AUSL.
Con ciò, non è certo mia intenzione convincere nessuno, men che meno Ballotta, persona che apprezzo e che avrebbe meritato ben diverso spazio in questa sua esperienza amministrativa. Io ho espresso la mia opinione, il Consigliere ha espresso la sua,
i concittadini si faranno la loro propria opinione.
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Ribadisco che sono contento di avere in loco il servizio di Guardia medica, specialmente per chi (anziani, ecc.) ha difficoltà a spostarsi in auto.
Sono invece non contento della modalità adottata, frutto della capacità politica espressa in ben quattro anni (quattro) di lavoro di questa Maggioranza.
Mi auguro che il previsto “periodo di sperimentazione” sia foriero di miglioramenti.
Eppure si è parlato di pressione fiscale locale, di tasse (vedi TARI), ma sull’aumento del contributo al Consorzio di Bonifica nessun accenno.
Si dirà: “non è un’imposizione di spettanza Comunale, il singolo Comune non ha facoltà di deliberare in merito”. Giusto, verissimo!
La decisione spetta al Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Bonifica, del quale Consiglio, però, fa parte il Sig. Sindaco di Ponte dell’Olio.
Non era opportuno che egli informasse la comunità pontolliese in merito allo spropositato aumento che lo stesso Consiglio di Amministrazione ci ha comminato?
Avrà egli preteso convincenti spiegazioni, avrà verbalizzato perplessità, avrà “battuto i pugni sul tavolo” come ci preannunciava in campagna elettorale ?
Per ora, leggendo gli atti, sappiamo solo, ed è bene che ogni pontolliese lo sappia, che egli è stato uno dei Consiglieri favorevoli all’aumento.
Saluti a tutti
Cittadino n. 2348