Ponte dell'Olio

18/05/23
Marino

Comunità energetica: “E’ un’occasione da non perdere”

Lo dichiara il Direttore di IFEL, la Fondazione dell’Associazione Nazionale dei Comuni, deputata ad assistere i Comuni in materia di finanza ed economia locale.
In questo periodo lo Stato ha messo a disposizione dei piccoli Comuni e di quelli delle Aree interne (come ad esempio Ponte dell’Olio) 2,2 miliardi di euro per avviare le Comunità energetiche rinnovabili (CER) (iniziativa che permette ai cittadini che vi partecipano, di pagare meno l’energia elettrica).
Tra le considerazioni del Direttore di IFEL anche questa: I Comuni svolgono un ruolo centrale in questa vicenda, perché sono in grado di promuovere un partenariato misto tenendosi lontano dallo scopo di lucro in favore del beneficio pubblico e dell’investimento territoriale che potranno generare ”.

  
18/05/23
Marino

Per le donne pontolliesi

E’ online il bando regionale “Donne e lavoro” finalizzato a finanziare progetti (presentati da Comuni e Unioni i Comuni, associazioni, organizzazioni e Onlus) per favorire l’ingresso femminile nel mondo del lavoro o la qualificazione dell’attività lavorativa.
Possono essere finanziati progetti di servizi di assistenza e consulenza per imprenditrici e lavoratrici autonome; progetti per promuovere l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità femminile; la formazione in materia economica e finanziaria; i percorsi di inclusione sociale e lavorativa di donne a rischio di fragilità sociale.
Ma anche l’adozione di piani di organizzazione aziendale improntati a una maggiore flessibilità, la realizzazione di servizi di mensa aziendale, lo sviluppo di modalità lavorative come co-working, smart working, telelavoro.
Per approfondimenti  FONTE 

  
15/05/23
Marino

A Ponte dell’Olio: per ogni nascita, due decessi.

E’ conoscenza diffusa che la denatalità sia causata da problemi economici, disuguaglianze, precarietà, disoccupazione femminile, scarsa disponibilità di servizi per l’infanzia.
Le Amministrazioni comunali dispongono del potere per attuare azioni volte a mitigare le cause sopra indicate?
 Si .

Ad esempio, in merito ai servizi per l’infanzia, è in loro potere l’azzeramento delle tariffe dei servizi (rette nido, trasporti scolastici, mensa, pre e dopo scuola, ecc.) o quanto meno l’adozione di tariffe che considerino il reddito delle famiglie. Come è in loro potere deliberare un contributo da dare alle famiglie fino al compimento del terzo anno di età del nuovo nato.
Ad esempio, in merito alle disuguaglianze, le Amministrazioni locali hanno il potere di agire sulla redistribuzione del reddito mediante l’aggiornamento della soglia di esenzione e la progressività delle aliquote dell’addizionale IRPEF. Ed anche hanno il potere di aiutare le fasce non “ricche” favorendone la partecipazione alle Comunità energetiche.
Ad esempio, in merito alla disoccupazione femminile, le Amministrazioni locali hanno il potere di attivare azioni volte a favorire l’integrazione delle donne straniere (corsi civici e di lingua).
Questi sono esempi che mi vengono alla mente a caldo, ma le Amministrazioni comunali, avendo l’opportunità di approfondire il tema collegialmente, sono certamente in grado di individuare altri ambiti utili per alleviare i problemi economici, le disuguaglianze, la precarietà, la disoccupazione femminile, la scarsa disponibilità di servizi per l’infanzia.
Gli elementi necessari sono: la volontà politica, le competenze e tanto impegno.

  
14/05/23
Marino

Un aiuto concreto alle famiglie: 51 beneficiari anche a Ponte dell'Olio

Il Ministero dell’Agricoltura ha pubblicato un Decreto che prevede siano emesse carte prepagate da 382,50 euro a sostegno dei nuclei familiari con ISEE inferiore a 15.000 euro.
La distribuzione delle carte prepagate verrà effettuata dai Comuni a decorrere dal mese di luglio 2023 e dovrà essere utilizzata per l’acquisto di beni alimentari.
Il Ministero ha assegnato a Ponte dell’Olio 51 carte per un valore di quasi 20mila euro.
Qui il decreto  FONTE 

  
14/05/23
MattiaPascal

Per chi suona la campana

Su "Libertà" di martedì 9 maggio in prima pagina si legge:
Dopo il coinvolgimento dei movimenti ecclesiali arriva la mobilitazione di tutte le parrocchie della città. In una lettera, il vicario generale monsignor Giuseppe Basini, per conto del vescovo Adriano Cevolotto, ha invitato i parroci di Piacenza ad aderire al flash mob di martedì 16 maggio per la pace fra Ucraina e Russia. Le campane delle chiese suoneranno a distesa alle 11,30 come segno di pace, e fuori da oratori, chiese e canoniche sventoleranno drappi bianchi. L'evento è stato promosso dal comitato piacentino di "Europa for peace" in occasione della giornata internazionale del vivere insieme in pace, proclamata dall'Onu nel 2017. Iniziativa che ha visto la "benedizione" del vescovo Cevolotto che ha chiesto che Piacenza sia anche "Primogenita di pace".

Su "Libertà" di venerdì 12 maggio (nell'articolo di Filippo Lezoli a pag. 22) leggiamo:
Gli istituti del secondo circolo che riunisce la scuola Mazzini, l'Alberoni, la scuola di Mucinasso e di San Lazzaro aderiranno al flash mob "L'unica vittoria è la pace" in programma martedì 16 maggio alle 11,30. Iniziativa che coinvolgerà tutta la nostra provincia, dal momento che ai cittadini è stato chiesto di interrompere brevemente l'attività che stanno svolgendo, per scambiarsi con chi è vicino a loro un augurio di pace reciproca, per l'Ucraina e per il mondo intero. I bambini delle scuole aderiranno esponendo i cartelli preparati per l'occasione, che prenderanno spunto da alcune celebri frasi di uomini che si sono spesi per la pace, da Nelson Mandela a Gandhi.

A questo punto, una breve considerazione personale: mi pare una situazione quantomai interessante. Da un lato, l'appoggio incondizionato all'Ucraina (quasi unanime nella narrazione dei media e nelle scelte delle forze politiche), con la fornitura di armi per alimentare la controffensiva fino alla riconquista dei territori perduti. Dall'altro, questa iniziativa invocante la pace prima di tutto (con la tregua e il cessate il fuoco immediati), nata dal basso. E certamente non gradita a Zelensky (nelle scorse ore in visita in Italia e dal Papa), dato che congelerebbe le posizioni attuali sul campo.
Sono dunque curioso di vedere cosa accadrà martedì a Ponte. Dove (se ben ricordo) un anno fa, nei mesi iniziali della guerra, sulla porta d'ingresso della chiesa di San Giacomo venne messa la bandiera ucraina...

  
12/05/23
Marino

Proviamo a conoscere l’Unione più “da vicino” ?

Giovedì ho assistito ad una seduta del Consiglio dell’Unione. Colgo l’occasione per riportare all’attenzione dei concittadini alcuni contenuti dello Statuto dell’Unione.
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L'Unione Montana Alta Val Nure è stata costituita per sostituirsi ai Comuni nello svolgimento di una pluralità di servizi tra i quali vi sono le cosiddette “funzioni fondamentali”.
Le funzioni fondamentali ad oggi trasferite dai Comuni di Ponte dell’Olio, Bettola, Farini e Ferriere, all’Unione, sono: Polizia Municipale, Protezione Civile, Servizio Pubblica Istruzione (ad eccezione di Ferriere), Servizi Informatici, Welfare e Servizi Sociali, Servizio Controllo di Gestione. Relativamente a queste funzioni, i Comuni si sono impegnati a non mantenere in capo al Comune nemmeno “residue attività e compiti attinenti alla funzione o al servizio trasferiti”  FONTE 
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Gli organi di governo dell’Unione, cioè le entità che, nel loro complesso, esprimono la volontà politico-amministrativa, sono:
➤ il Consiglio (otto componenti: due per ogni comune con voto “pesato”), organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo dell’Unione; esercita le proprie competenze per assicurare che l’azione complessiva dell’Unione consegua gli obiettivi stabiliti negli atti fondamentali e nei documenti programmatici dallo stesso Consiglio deliberati;
➤ la Giunta (composta dai sindaci dei quattro comuni), collabora con il Presidente nell’attuazione degli indirizzi politico-amministrativi definiti dal Consiglio;
➤ il Presidente (nominato tra i sindaci), è il rappresentante legale dell’Unione; sovrintende al funzionamento dell’Unione e coordina I'attivita degli Assessori; è responsabile, avvalendosi della Giunta, di tradurre gli indirizzi deliberati dal Consiglio in strategie che ne consentano la completa realizzazione.
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Questa sintesi evidenzia l’importanza che ha il Consiglio dell’Unione, e quindi il ruolo chiave che ha ogni singolo Consigliere nel determinare gli indirizzi politico-amministrativi verso cui, con coerenza di intenti a livello unionale, evolveranno le funzioni non più gestite dei singoli comuni (Polizia Municipale, Protezione Civile, Pubblica Istruzione (no Ferriere), Informatica, Welfare e Servizi Sociali, Controllo di Gestione).

  
12/05/23
Marino

Rifiuti: e io pago!!!

«Chi controlla le pesate dei rifiuti prodotti dai castellani?». «Chi controlla che chi conferisce in discarica sia davvero residente a Castelsangiovanni?». Sono domande rimbalzate tra i banchi del consiglio comunale, dove si è riacceso il dibattito sul costo, giudicato eccessivo, che l’ente pubblico (e quindi i castellani) deve sostenere per far smaltire i suoi rifiuti.
Così leggiamo su Libertà di oggi.
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Quelle dei castellani sono domande legittime che a Ponte dell’Olio potrebbero avere queste risposte...
Chi controlla le pesate dei rifiuti prodotti dai pontolliesi ? Il gestore !
Chi controlla che chi conferisce nel Centro di raccolta sia residente a Ponte? Nessuno !
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Intanto che siamo sull’argomento, quale è il costo pro capite che pagano al gestore i comuni dimensionalmente simili al nostro?
Alseno 135 €/ab - 80 €/ab.eq.
Caorso 138 €/ab - 86 €/ab.eq.
Castell'Arquato 169 €/ab - 109 €/ab.eq.
Castelvetro Piacentino 142 €/ab - 79 €/ab.eq.
Cortemaggiore 121 €/ab - 75 €/ab.eq.
Gossolengo 123 €/ab - 88 €/ab.eq.
Gragnano Trebbiense 120 €/ab - 96 €/ab.eq.
Lugagnano Val d'Arda 130 €/ab - 88 €/ab.eq.
Monticelli d'Ongina 126 €/ab - 87 €/ab.eq.
Ponte dell'Olio 147 €/ab - 94 €/ab.eq.
San Giorgio Piacentino 135 €/ab - 89 €/ab.eq.
Vigolzone 156 €/ab - 112 €/ab.eq.
   Nota ab.eq.  📅 Il secondo dato (€/ab.eq.) è riferito agli Abitanti equivalenti. Il valore “Abitante Equivalente” tiene conto non solo degli abitanti del comune, ma anche del peso che hanno sulla produzione di rifiuti: le utenze domestiche non residenti, gli studenti universitari fuori sede, i flussi turistici e le attività produttive.  FONTE 

  
11/05/23
Marino

Se non adesso, quando?

Tra pochi mesi, la Giunta verrà chiamata a presentare al Consiglio comunale l’ultimo Bilancio di Previsione della Consigliatura.
Un atto che, a mio parere, richiederebbe il coinvolgimento dei cittadini, attività che anche nella consigliatura del “da oggi voltiamo pagina” è stata sostanzialmente assente.
Ma si è ancora in tempo per farlo...
Come spunto di riflessione condivido, qui sotto, un passaggio tratto dall’intervento dell’allora Capogruppo di Minoranza Gabriele Valla in occasione di un Consiglio comunale del 2010, sperando che sia, oggi, di stimolo all’Assessore Valla per promuovere la partecipazione dei cittadini nel percorso di definizione del prossimo Bilancio di previsione.
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Dall’intervento del 2010: “Abbiamo visioni opposte sul modo di amministrare. Le differenze cominciano a partire dal modo di comunicare di questa giunta con i cittadini. Il bilancio di previsione proprio perché rappresenta uno o forse il più importante strumento di programmazione che va ad impattare , con i suoi contenuti , direttamente sul sistema paese deve essere “partecipato”. Il “bilancio partecipato” deve seguire un percorso di coinvolgimento di cittadini e forze economiche e sociali in una successione di momenti di analisi e “raccolta” dei bisogni, di definizione di priorità, di analisi e condivisione dei programmi d’intervento in modo particolare in situazioni di crisi economica. Da sempre questa amministrazione (seconda Amministrazione Spinola ndr) , invece, ha by-passato queste fasi ritenendole superflue e ininfluenti. La Giunta Comunale ha dimostrato di avere una visione domestica della pubblica amministrazione, integrata da una sostanziale “allergia” alla progettazione e alla condivisione dei problemi, che porta fra l’altro a un ruolo del tutto subalterno del consiglio comunale”.

  
10/05/23
Marino

Amarcord in una giornata uggiosa

Era il 2 novembre 2021 quando su queste pagine segnalavo che il nostro Comune era risultato beneficiario di contributi regionali finalizzati all’acquisto di un automezzo elettrico. E’ trascorso un anno e mezzo ma l’auto elettrica ancora non si vede “girare” per il paese.
Così come, ancora non si vede nulla all’orizzonte in merito alle colonnine pubbliche per la ricarica delle auto elettriche.
Così come, ancora, non si ha notizia di iniziative pubbliche per favorire le Comunità energetiche CER, iniziative per le quali il ministero dell’Ambiente ha predisposto un decreto che prevede una tariffa incentivata e un contributo a fondo perduto a favore dei comuni con meno di 5mila abitanti. Siccome per finanziare il decreto vengono utilizzati fondi PNRR, non farsi trovare pronti per partecipare ai bandi, significa, con elevata probabilità, perdere un treno !!!

  
08/05/23
Marino

Integrazione: un valore da coltivare

Affinché ognuno possa fare proprie considerazioni basandosi su dati autorevoli (ISTAT), nella tabella ho riportato l’andamento negli anni della popolazione straniera residente a Ponte dell’Olio.
Queste che seguono sono alcune mie considerazioni.
- Nel quadriennio, a Ponte dell’Olio il calo dei residenti italiani, -169, è stato mitigato dalla crescita degli stranieri, +63: i residenti italiani sono diminuiti del 4%, gli stranieri sono aumentati del 15%.
Nello stesso periodo i residenti di Vigolzone (sia italiani che stranieri) sono rimasti sostanzialmente stabili. Quali le cause?
- Nella tablella ho riportato anche i dati di Gossolengo perché mi sono ricordato di un articolo letto su Libertà un paio di mesi fa. Nell’articolo, intitolato “A scuola mamme e bimbi. Gossolengo guarda avanti” viene raccontato come la comunità gossolenghese sta proponendo modalità di integrazione della popolazione straniera.
Riporto qui un breve frammento dell’articolo: “A Gossolengo madri e figli stranieri, magari arrivati in paese da poco tempo e che spesso non sanno dire molto di più di un “ciao”, vanno a scuola assieme: perché a questo serve la scuola, a non lasciare indietro nessuno. E così queste donne, mentre studiano l’italiano, imparano anche a non essere sole, a conquistare un loro ruolo nella comunità, ad uscire dalle loro gabbie culturali, a riaffermare la loro identità”.
E ho pensato al fatto che la comunità di Gossolengo, pur avendo meno della metà degli stranieri rispetto a Ponte dell’Olio, ha sentito il bisogno, il dovere, di avviare l’iniziativa sopra citata.
E mi sono chiesto: cosa potrebbe fare la comunità pontolliese per favorire l’integrazione delle donne straniere che si affacciano alla nostra comunità? Cosa potrebbero fare: l’Assessorato competente, la Scuola, la Parrocchia, le Associazioni ? Cosa potrebbe fare ognuno di noi ?