Nella tabella allegata ho riportato i
redditi 2021 dei contribuenti pontolliesi.
Vi si leggono informazioni interessanti; ad esempio:
➤ il reddito complessivo è prodotto per l’86% da pensionati e lavoratori dipendenti, mentre il restante 14% è reddito derivante da lavoro autonomo, da impresa, da partecipazione e da fabbricati
➤ la somma dei redditi dei 1.278 contribuenti con reddito inferiore a 15mila euro equivale alla somma dei redditi dei 69 contribuenti con reddito superiore a 75mila euro
FONTE
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In merito all’Addizionale comunale IRPEF, a Ponte dell’Olio:
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la soglia di esenzione è ferma a 10mila euro dal 2012
- viene applicata la stessa percentuale di prelievo, quindi
senza nessuna progressività, sia a coloro che hanno un reddito di 20mila euro, sia a coloro che hanno un reddito di 200mila euro (art.53 della Costituzione: “... Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”).
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L'importo della soglia di esenzione e le aliquote dell’Addizionale comunale IRPEF vengono decisi e deliberati dal Consiglio comunale.
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In merito all’Addizionale comunale IRPEF, a livello nazionale:
- oltre 1.000 comuni hanno previsto una
soglia di esenzione più elevata di quella in vigore a Ponte dell’Olio;
- oltre
3.000 comuni applicano aliquote progressive;
- gli Amministratori dei comuni che seguono
non fanno pagare l’Addizionale comunale IRPEF: Abriola (PZ), Acceglio (CN), Airole (IM), Aisone (CN), Ala (TN), Alberona (FG), Alluvioni Piovera (AL), Alto Sermenza (VC), Arielli (CH), Avise (AO), Bagnoregio (VT), Bellagio (CO), Bienno (BS), Bisegna (AQ), Bolzano (BZ), Branzi (BG), Budduso' (SS), Camogli (GE), Campiglia Cervo (BI), Campo Di Giove (AQ), Caraffa Del Bianco (RC), Casto (BS), Cedegolo (BS), Celle Di San Vito (FG), Ciminna (PA), Civo (SO), Conflenti (CZ), Donnas (AO), Dosso Del Liro (CO), Elva (CN), Germagno (VB), Ghilarza (OR), Golfo Aranci (SS), Gorizia (GO), Gressoney-Saint-Jean (AO), Grumento Nova (PZ), Issogne (AO), Ittireddu (SS), Lograto (BS), Madesimo (SO), Magomadas (OR), Maracalagonis (CA), Mogorella (OR), Montagna (BZ), Montescudo-Monte Colombo (RN), Morigerati (SA), Muros (SS), Olivadi (CZ), Orio Al Serio (BG), Orta San Giulio (NO), Paularo (UD), Perledo (LC), Portovenere (SP), Riccione (RN), Roisan (AO), Roseto Capo Spulico (CS), Roseto Valfortore (FG), Roveredo In Piano (PN), Sali Vercellese (VC), Saluggia (VC), San Gimignano (SI), San Giorgio Scarampi (AT), San Pietro Al Tanagro (SA), Saviore Dell'adamello (BS), Scarmagno (TO), Segariu (SU), Senorbi' (SU), Sillavengo (NO), Sogliano Al Rubicone (FC), Solarussa (OR), Spresiano (TV), Taleggio (BG), Terlano (BZ), Thiesi (SS), Tires (BZ), Torre Di Ruggiero (CZ), Trodena Nel Parco Naturale (BZ), Ula' Tirso (OR), Vagli Sotto (LU), Val Di Zoldo (BL), Valle Di Casies (BZ), Vandoies (BZ), Verres (AO), Verrone (BI), Viggiano (PZ), Villa Biscossi (PV), Villandro (BZ), Villeneuve (AO), Villesse (GO), Vipiteno (BZ), Vito D'asio (PN)
FONTE
"Si rilascia parere favorevole al fine di procedere con la rinegoziazione dei mutui sugli anni 2023 e 2024 al solo scopo di liberare risorse finanziarie per far fronte alle spese correnti nel breve periodo, considerando la situazione nazionale e mondiale che stiamo vivendo.
Tuttavia, alla luce delle condizioni di rinegoziazione e dei calcoli effettuati in termini di risparmio, si fa presente che il beneficio si concretizza in un esiguo risparmio in termini di quote capitali sul 2023 e 2024 (15.000 € ogni anno) e non in termini di interessi considerando che l’ente subisce un esborso maggiore, lieve ma comunque presente, rispetto a quanto avrebbe pagato alle condizioni pre-rinegoziazione. Inoltre dal 2025 gli interessi incideranno in misura maggiore rispetto a quanto si avrebbe avuto alle condizioni pre-rinegoziazione (45.180 circa nel 2025 pre-rinegozione contro i 47.480 circa nel 2025 post rinegoziazione”
Riassumendo, possiamo dire che per poter distribuire qualcosina quest’anno e il prossimo, pagheremo tutti qualcosa in più dal 2025.
Buon I Maggio
Cittadino n. 2348
- nel biennio 2023-2024: 30.000 euro in meno
- nei successivi 19 anni: 43.700 euro in più.
A questo punto sorge spontanea una domanda: ma, allora, se oggi il “risparmio” di 30.000 euro ci costa 43.700 euro, quanto abbiamo “risparmiato” e quanto ci è costata la rinegoziazione del 2020 ?