Il mio post circa la reintroduzione dell’obbligo di pagare il canone sui passi carrai, ha ricevuto i commenti delle massime autorità cittadine. Provo ad analizzarli per comprenderne il messaggio che veicolano.
La prima cosa che balza all’occhio è lo spessore degli scriventi, non è necessario dilungarsi oltre per capire dove la sostanza si sia rarefatta a tal punto da scomparire.
Per restare nel merito degli interventi, la frase che brilla per la propria mancanza è:
Legge vigente.
Non si rimanda più la reintroduzione del canone sui passi carrai, a disposizioni superiori alle quali doversi attenere; motivazione che il Sig. Sindaco, non solo ha usato come “scusa”, per usare sue parole, ma è una “balla”, che egli ha più volte ripetuto e scritto nei suoi post.
Giusto per essere chiari, io non ho contestato il saldo zero fra la diminuzione di un millesimo dell’aliquota IMU e la reintroduzione del canone sui passi carrai. Io ho evidenziato che
queste due variazioni impositive sono una libera scelta dell’Amministrazione Comunale, non dovute ad altro che ad una libera legittima scelta politica che ha conseguenze positive per alcuni contribuenti e negative per altri.
Il passaggio con cui il Sig.Sindaco termina il proprio commento:
“…Facile da comprendere come concetto, eppure c'è chi ci ha perso sopra un'ora di vita a ricamare le proprie teorie….” è solo per lo spettacolo e per la retorica, attività nella quale sovente si cimenta.
Un’ultima cosa Sig. Sindaco, lei con il successivo post scriptum:
“PS: in casa d'altri ciascuno fa come meglio ritiene e noi abbiamo il buon costume di non guardarvi o giudicare…” ha confermato le mie convinzioni circa il Suo atteggiamento non incline all’apprendimento virtuoso delle modalità con cui provano ad affrontare gli stessi problemi gli altri enti pubblici. Ma lasciamo perdere, non è certo questo il problema principale di Ponte dell’Olio.
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Il commento di Gabriele è invece improntato alla difesa della scelta dello scorso anno in merito alle aliquote IMU, senza accampare scuse normative a suffragio del canone sui passi carrai.
Sui passi carrai ha fatto due riflessioni, una oggettiva, ossia che anch’io sia stato un “gabelliere”, innegabile; ma egli sa bene che io non ho contestato la reintroduzione in senso stretto, ma solo la giustificazione addotta.
L’altra un po’ più soggettiva, con la quale afferma che l’esenzione introdotta dall’anno fiscale 2019 fosse una misura elettorale della precedente Amministrazione. Può essere, se anche fosse non ci sarebbe nulla di male, fra l’altro senza aver sortito l’esito desiderato. Chissà che nei prossimi mesi il concetto di operazione pre-elettorale non debba riemergere….
Per chiudere confesso la mia ignoranza artistica, ma ben volentieri attendo convocazione per cena “disquisitoria”, con la solita presenza degli storici “compari”.
Saluti a tutti.
Cittadino n. 2348
L’importante è che la struttura rimanga chiusa in attesa che vengano risolti i ...tradizionali imprevisti....
Già il fatto che si definiscano ... tradizionali imprevisti... dovrebbe far sorgere nel provetto amministratore qualche dubbio sul proprio operato, ma non facciamoci di queste illusioni, servirebbe uno spessore diverso.
Attendiamo con ansia #allaprossimaproroga prima di vedere riaperto il famoso palazzetto.
Saluti a tutti
Cittadino n. 2348
PS: Mi raccomando Sig. Sindaco, rimuova velocemente i ...tradizionali imprevisti..., così si potranno riprendere i calcetti ;-)