Centro provinciale di raccolta dei beni di prima necessità da destinare alla popolazione ucraina
E' in funzione a Piacenza, nelle ex scuderie di Piazza Cittadella, accanto a Palazzo Farnese il
centro provinciale di raccolta e stoccaggio del materiale e dei beni di prima necessità da destinare alla popolazione ucraina.
Il centro, che ha il coordinamento di Comune di Piacenza e Anpas provinciale, è aperto per la consegna del materiale tutti i giorni feriali dalle ore 18 alle ore 21, mentre il sabato e la domenica dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18.
Vengono raccolti i seguenti materiali e beni di prima necessità: alimenti non deperibili e a lunga conservazione (es. scatolame, pasta, sale, zucchero, riso, the, caffè solubile, biscotti); prodotti di igiene personale; abbigliamento uomo, donna, bambino (intimo, tute, pantaloni, magliette, felpe); abbigliamento termico; giacche, cappotti, cappelli, sciarpe e kway; scarpe e scarponi; coperte e biancheria per la casa (es. lenzuola e asciugamani); sacchi a pelo e termocoperte; borsoni; alimenti per animali; prodotti monouso di carta (es. tovaglioli, piatti, bicchieri, posate); sacchetti per immondizia; caschi, guanti da lavoro, torce frontali; guanti monouso; walkie-talkie; giocattoli.
Non vengono raccolti: farmaci e materiale per medicazione (comprese garze, cerotti, bende, lacci); alimenti deperibili (tra cui prodotti freschi o a scadenza breve); bombolette gas; elettrodomestici; beni fragili.
FONTE
Confido che questa sensazione sia la stessa in tanti altri lettori.
Sarebbe bastato un semplice elenco di attività messe in atto, replicando quindi nel merito; invece si è scelto di attaccare la persona, "...persona senza vergogna....suscita solo un gran disgusto umano", oppure "... Specchiati e rifletti.. Vomitevole" .
Come li si potrebbe definire questi, se non attacchi personali?
Il paradosso consiste invece, nella lamentela, reiterata, di subire essi stessi attacchi personali, "...con toni e modi sempre più cruenti...".
Non c’è che dire, si tratta di una retorica demagogica martellante, che tende ad ergersi quali vittime predilette di un dissenso ritenuto residuale.
Staremo a vedere, per adesso sembra pertinente il detto "la lingua batte dove il dente duole", lo testimonia la reazione scomposta degli Amministratori, quelli eletti e quelli nominati, che sono certo non siano rimaste inosservate dai nostri concittadini.
Saluti a tutti.
Cittadino n. 2348