Ponte dell'Olio

31/01/22
MattiaPascal

Bardi e don Dante

Grande commozione, in tutto il Bardigiano, per la scomparsa di don Dante Concari, in servizio nelle parrocchie di Bardi per quasi 25 anni. Nato il 16 aprile 1928 a Baselicaduce (Fiorenzuola d'Arda), è stato ordinato sacerdote il 7 giugno 1952. Agli inizi del suo servizio, ha svolto l'incarico di collaboratore parrocchiale a Pontenure; successivamente - nel 1960 - è stato parroco di Costageminiana, nel comune di Bardi. Nel 1970, è stato nominato parroco di Ponte dell'Olio. Nel 1993, viene trasferito a Bardi, in qualità di parroco moderatore. Nel 2004 conclude questo servizio restando nella stessa parrocchia come collaboratore e instaurando con i fedeli, in particolare con i più anziani e bisognosi, forti legami.
"Era davvero una persona buona - raccontano, ricordandone la figura, alcuni fedeli bardigiani -, ci mancherà tanto. Non dimenticheremo mai la sua abnegazione e la sua instancabile attenzione nei confronti degli anziani della casa di riposo, che non mancava mai di andare a trovare per recitare la messa e intrattenere giocando a briscola nei pomeriggi del giovedì. Buon viaggio, caro don Dante, grazie di tutto. Ti porteremo sempre nel cuore".
Da alcuni anni, il sacerdote si era ritirato dal ministero e risiedeva presso la Casa del clero Cerati, a Piacenza.
Ai suoi funerali, che hanno avuto luogo lunedì scorso a Fiorenzuola d'Arda e sono stati presieduti dal vescovo di Piacenza - Bobbio monsignor Adriano Cevolotto, ha preso parte anche un gruppo di fedeli bardigiani arrivati appositamente per salutare per l'ultima volta, insieme al parroco ed amico don Luigi Pini, il caro don Dante. "A lui dedichiamo - hanno affermato gli Amici della parrocchia di Bardi - una preghiera e un ringraziamento per gli anni che ha dedicato con affetto ed attenzione costante alla nostra comunità. Che la terra gli sia lieve".
(dalla "Gazzetta di Parma" di lunedì 31 gennaio, articolo di Erika Martorana a pag. 19)
  
30/01/22
Marino

HOSPITIS: a Ponte dell’Olio gli alberghi diffusi

La scelta della Giunta di aderire al progetto pilota nazionale “HOSPITIS”, se portata avanti con determinazione e con passione, potrà generare benefici all’economia del nostro territorio.
L'obiettivo del progetto HOSPITIS, che sfrutterà i contributi del PNRR, è quello di creare e sviluppare una rete nazionale composta da circa 40 borghi (piccoli comuni) in cui l'ospitalità sarà assicurata da una rete di immobili nella forma di albergo diffuso.
Ogni Comune individuerà un Host, e cioè un soggetto tecnico - imprenditoriale locale (Associazione costituita, impresa/cooperativa del terzo settore, Cooperativa di Comunità, ecc.), che in sede locale gestirà l'albergo diffuso.
Indicativamente il ruolo e le funzioni di ogni Host a livello locale saranno: gestire e coordinare le attività di accoglienza e supporto agli ospiti; provvedere al rigoverno e alle manutenzioni delle unità ricettive; assicurare il controllo sulla sicurezza sanitaria; supportare gli ospiti durante la permanenza con attività di animazione e servizi di accompagnamento; gestire le attività tecniche di booking e i servizi ed iniziative collettive (eventi, formazione, assistenza per smart working, show cooking, ecc ).
Si stima che ogni Host impiegherà mediamente (in base alle condizioni di contesto locale) 5,5 unità di lavoro annue.
Gli alberghi diffusi saranno costituiti partendo dal recupero di immobili in stato di abbandono o di sottoutilizzazione e dunque l'intervento di recupero e rigenerazione dovrà partire dall'obiettivo di concorrere ad un processo di sviluppo e riqualificazione urbana e, quindi, incunearsi in una politica/strategia pubblica locale.
La proprietà dell'immobile da valorizzare potrà essere: pubblica, nella completa disponibilità del Comune (selezionato anche tramite procedura specifica di evidenza pubblica), oppure di natura privata.
Saranno le Amministrazioni comunali a realizzare, attraverso specifici bandi, gli interventi di recupero e rigenerazione osservando criteri comuni (che saranno uniformi per tutta la rete dei 40 borghi) in materia di: modello di recupero degli spazi, di manufatti e design: adozione di una disciplina progettuale comune in materia di: bioarchitettura, gestione ecoenergetica, applicazione di criteri di sicurezza sanitaria, gestione e smaltimento di materiali ibridi di costruzione e del ciclo dei rifiuti; modello unico di riferimento per la valorizzazione degli spazi esterni e loro armonizzazione con il piano di riqualificazione urbana complessivo del borgo; disciplina comune per la gestione degli interventi di digitalizzazione dell'immobile e per la facilitazione dell'interconnessione con le reti digitali locali disponibili.
Nel progetto, a fronte di 165milioni di investimenti (finanziati con il PNRR), sono previsti i seguenti ritorni:
• rafforzamento e diversificazione dell'economia locale attraverso l'incremento delle presenze turistiche e culturali (stima a regime + 386.000 presenze in 40 borghi);
• incremento, grazie alle nuove presenze, dei fattori di sviluppo attrattivo del patrimonio culturale, naturalistico e produttivo presente nei 40 borghi (HOSPITIS rafforza il concetto di turismo e cultura locali quali "beni comuni" poiché concorre a irrobustire la crescita della qualità di vita delle persone e delle comunità locali focalizzando le doti di accoglienza e il patrimonio culturale presente);
• sviluppo di nuova occupazione stabile soprattutto giovanile e femminile (220 unità lavorative annue in 40 borghi);
• riduzione significativa dello spopolamento e dell'isolamento;
• diffusione della digitalizzazione all'interno dei borghi;
• facilitazione alla creazione di piattaforme e laboratori per smart working;
• rafforzamento dei dispositivi e dei metodi di gestione locali per la sicurezza sanitaria (Il progetto si basa su una nuova idea di turismo. Esso costituisce un passaggio da "I care" a "I share" che è un'idea presente nella filosofia del terzo settore. Quindi il progetto costituisce una reinterpretazione delle aree minori in sinergia con le maggiori)
• recupero integrale e bioenergetico di 210 immobili in 40 borghi italiani
• sviluppo di un approccio comune per il progetto di recupero e riqualificazione nel network dei 40 borghi (bioedilizia, design comune, gestione energetica coordinata, modalità di gestione e riciclo dei rifiuti) allo scopo di avere un "prodotto" univoco, distinguibile e coerente con canoni nuovi di ospitalità
• presenza di un importante progetto comune di digitalizzazione e connessione con reti tecnologiche locali
• valorizzazione e promozione, in ogni comune, di un progetto per la fruizione ambientale e naturalistica (cammini, itinerari, eventi)
• valorizzazione e promozione della rete (40 borghi) del patrimonio culturale e produttivo (itinerari di fruizione, formazione ed eventi, accesso alle produzioni agroalimentari e artigianali).  FONTE 
  
30/01/22
Marco

Quanto prima - parte seconda -

Nella prima parte di questa commedia, o meglio farsa, posi alcune domande alla nostra Amministrazione, la quale nel commentare alcune considerazioni su ipotizzate modifiche al servizio di raccolta rifiuti disse di aver già provveduto a richiedere tali cambiamenti. Nello specifico si parlava di riunire la raccolta di plastica e barattolame negli stessi contenitori.
Chiesi in che data ed a chi avesse chiesto tali modifiche.
Ad oggi nessuna risposta.

In quegli stessi giorni feci altresì, formale richiesta di accesso agli atti, ponendo, fra le altre, questa domanda:

B) “Documento (con indicato il numero/data di protocollo) con cui è stato
chiesto/sollecitato di avviare la raccolta di plastica e barattolame in un unico contenitore"

Ebbene, con prot. 793 in data 26/01/22, il Comune mi ha così risposto:

"Non rinvenuta in atti una formale richiesta a Iren per la raccolta di plastica e barattolame in un unico contenitore".

Come??? Ma, se il Cittadino n. 1 scrisse "...li abbiamo già richiesti...", come può non esserci una lettera protocollata in uscita dal Comune di Ponte, con destinazione Iren, su tale argomento?

Tuttavia, se così è, mi chiedo:

Colui che si arroga il diritto di attribuire la patente di "...disonesto intellettuale..." , come definirebbe il comportamento del protagonista di questa farsa?

Il termine che lo definisce preciso preciso, esiste !!!

Ve lo lascio immaginare...

Saluti a tutti. (poveri noi)
Cittadino n. 2348
👨 Marino   30/01/22 21:22 ® 3515
Questo il commento che il Sindaco ha scritto in calce al "lancio" su Facebook.
"Suvvia, esistono le mail informali per verificare la fattibilità delle cose, prima di procedere a eventuali richieste ufficiali che cadrebbero nel vuoto. Che tristezza questo continuo atteggiamento denigratorio.
Velo pietoso sulla definizione attribuitami, perchè nel nostro stile il rispetto degli avversari viene prima di tutto.
Buona serata!"
👨 Marco   30/01/22 21:28 ® 3516
Nel caso la definizione sulla quale volesse stendere il velo fosse: "...disonesto intellettuale...", prego ritornare al commento espresso alla parte prima di questa farsa, diversamente non ritengo di aver attribuito altro, perlomeno in questo contesto.
Nel merito, che poi è quello che conta, io ritengo che richieste di modifiche ad un servizio prestato, fra l’altro da una struttura complessa come nel caso di specie (IREN), vadano chieste formalmente, il resto sono chiacchiere da bar.
Tuttavia, ricordo che sentenze del Consiglio di Stato hanno chiarito che "... il contenuto dell’e-mail non può ritenersi privata...in quanto si è provveduto a rendere edotti dell’esistenza di tale informativa..."
(Sentenza n. 1113 del 5 marzo 2013 Consiglio di Stato Sez. IV)
Quindi, a fronte dell’accesso agli atti, l’Ente era tenuto a consegnarne copia.
Concordo poi con lei sul tema tristezza.
E’ veramente triste constatare la caduta dell’istituzione che non è riuscita ad arrampicarsi sui vetri...
Saluti a tutti (poveri poveri noi)
Cittadino n. 2348
👨👨
  
30/01/22
Marino

Palestra + mensa = tempo pieno

Attualmente la scuola elementare non è dotata di palestra ma solo di una “sala per attività collettive” che non consente l’adeguato svolgimento dell’attività di educazione fisica. Per tale motivo, la Giunta del Comune di Caorso chiederà i fondi del PNRR per costruire a costo zero una nuova palestra occupando una parte del cortile e liberando così spazio all’interno dell’esistente edificio al fine di realizzarvi una più ampia e funzionale mensa, anch’essa da realizzarsi a costo zero con i fondi del PNRR.
Dal prossimo anno, tutte le classi delle elementari di Caorso adotteranno il tempo pieno: un significativo vantaggio per le giovani famiglie che hanno necessità di lavorare e che potranno lasciare i loro figli in mani sicure e competenti. Con il tempo pieno i bambini non avranno più compiti a casa (salvo forse nel fine settimana) e potranno passare il tempo occupati in attività positive, in compagnia dei propri coetanei, beneficiando di un vantaggio pedagogico che li accompagnerà per tutta la vita.
👨 Marino   30/01/22 16:41 ® 3513
Il Sindaco, con il “compiacimento” dell’assessore Valla, così commenta su Facebook: “nel corso degli anni, le richieste a Ponte dell’Olio per il tempo pieno non hanno mai raggiunto il numero minimo per l’attivazione. Segno evidente di una esigenza che le famiglie del paese non hanno manifestato”  FONTE 
Così riporta il Programma amministrativo “Pontolliesi per Ponte Chiesa Sindaco”: “...si renderà necessario rivedere l’offerta scolastica e le sue modalità di erogazione. La scuola, infatti, non rappresenta solo il centro di formazione dei nostri figli, ma un vero e proprio ausilio per le famiglie – specialmente quelle in cui entrambi i genitori lavorano – che devono poter contare su un’offerta educativa a tempo pieno, tale da consentire loro di mantenere il posto di lavoro e sapere i propri figli al sicuro, nel luogo deputato alla loro formazione e crescita civica” e, in aggiunta al “tempo pieno”, viene espresso l’impegno a migliorare “anche” il servizio di dopo scuola.  FONTE 
👨 Marco   30/01/22 19:55 ® 3514
Dove sta la novità?
La vera difficoltà consiste nel trovare rispondenza fra i proclami della campagna elettorale e l’attività amministrativa.
Detto che non saprei quale sarebbe preferibile....
Saluti a tutti.
Cittadino n. 2348
👨👨
  
29/01/22
MattiaPascal

Il prete che sapeva unire

"Il nostro paese si serve ogni giorno di un ponte per giungere a Piacenza; penso che la nostra comunità abbia bisogno di un altro ponte, un giornale, che unisca sempre più il paese: un ponte che vuole portare a tutti un po' di luce, un po' di gioia e un po' di amore": sono le parole di don Dante Concari, ordinato sacerdote nel 1952, morto sabato 22 gennaio all'età di 93 anni, scritte sulla prima edizione del bollettino parrocchiale di Ponte dell'Olio, Il Ponte, dove fu parroco dal 1970 al 1993.
Nato a Baselica Duce il 17 aprile 1928, ordinato sacerdote nel 1952, i primi anni di sacerdozio lo vedono prima curato a Pontenure dal 1953 al 1960 e poi parroco a Costageminiana. Nel 1993 il suo trasferimento a Bardi: qui vive seguendo l'esperienza del Movimento dei Focolari, imparando a fare famiglia con gli altri sacerdoti. Da alcuni anni era ospite della Casa del clero Cerati a Piacenza.
"Nel lontano novembre 1993 ho iniziato la mia esperienza come parroco in solido a Ponte dell'Olio con don Roberto Tagliaferri, che negli anni precedenti era stato coadiutore di don Dante, mentre io avevo svolto per 14 anni il servizio a San Giorgio Piacentino come collaboratore di monsignor Luigi Ferrari - ricorda don Angelo Busi, oggi parroco di Borgotaro -. Don Dante ci ha insegnato ad essere parroci mettendo al centro la comunità parrocchiale. Lo avevo conosciuto negli anni precedenti - prosegue don Angelo - in occasione dei gruppi quaresimali che organizzava nelle famiglie di Ponte dell'Olio: una sera alla settimana ognuno di noi giovani curati, residenti nelle vicinanze, era chiamato ad animare il gruppo del Vangelo in un quartiere del paese".
"Erano incontri molto significativi, perché il nostro compito era quello di proporre l'ascolto dei partecipanti: era bello vedere che le persone hanno una reale necessità del vangelo raccontando le attese e le intuizioni insieme ai dubbi".
"Al termine del suo mandato nella comunità di Ponte dell'Olio, don Dante ha incoraggiato in tanti modi don Roberto e me a mantenere vivo il senso della comunità che rappresenta un dono prezioso per tutti. Don Dante ci ha sempre mostrato la bellezza di essere pastori, uniti dall'amicizia con tutti, animati dal desiderio di metterci al servizio scegliendo ogni volta di ascoltare ogni singola persona. Ho ritrovato negli anni scorsi don Dante nel Vicariato val Taro e val Ceno e la sua presenza ai nostri incontri era quella di chi svolge un umile e generoso servizio pastorale: la sua testimonianza è stata anche per me una vera e propria scuola del Vangelo".
Nel 1993 don Dante Concari venne infatti trasferito a Bardi in qualità di parroco moderatore: anche qui ha saputo farsi amare dalla comunità, che ancora si recava a fargli visita nella Casa del Clero "Cerati" a Piacenza, dove da alcuni anni si era ritirato.
"Ho convissuto per 14 anni con don Dante: da ottobre 2004 a maggio 2018, e mi sono sempre trovato bene - racconta don Luigi Pini, dal 2004 parroco di Bardi -. Persona di profonda fede, mai invadente, sempre disponibile nell'attività pastorale, conservo di lui un bel ricordo di bravo sacerdote. Anche in difficili momenti di salute, ha sempre affrontato tutto con fede e con coraggio: oggi ringrazio il Signore per questo dono!".
"Ha sempre avuto una particolare predilezione per i piccoli, i poveri, le parrocchie che ha servito con grande dedizione, come pure per le persone anziane e malate - hanno affermato i fedeli della Valceno -; dalla sua persona sprigionava serenità e gentilezza nello stile della spiritualità focolarina".
Due partecipate veglie di preghiera in suo suffragio si sono tenute nella chiesa dell'Annunziata a Bardi e nella Collegiata di Fiorenzuola, dove lunedì il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha celebrato i funerali.
(da "il nuovo giornale" di giovedì 27 gennaio, articolo di Lorenzo Benedetti a pag. 26)
  
28/01/22
MattiaPascal

Sacerdote lungimirante

Per il Natale 1976, con don Dante allestimmo in chiesa il presepe sotto una tenda, per ricordare il dolore del Friuli e l'impegno della nostra parrocchia in uno dei paesi terremotati. Mettemmo la scritta "e pose la sua tenda in mezzo a noi". La tenda di don Dante è ancora in mezzo a noi, sempre pronta ad accoglierci.
Don Dante Concari, pochi mesi dopo il suo ingresso, fonda Il Ponte che diventa rapidamente un appuntamento bimestrale del paese, atteso e letto praticamente in tutte le famiglie. Nel 1976 sulle pagine del giornale entra anche Vigolzone avviando una collaborazione tra le due parrocchie che anticipa di un paio di decenni le Unità pastorali. Agli inizi degli anni Ottanta è tra i soci fondatori di Teleponte, emittente televisiva comunitaria ante litteram, e di lì a poco garantisce il supporto della parrocchia alla nascita della Pubblica Assistenza. Erano anni in cui le porte della parrocchia erano aperte a tutti coloro, anche lontani, che avessero voglia di operare seriamente per il bene comune. Questo era don Dante: nessuna paura di confrontarsi, sempre sul piano del rispetto e dell'intelligenza.
Nel corso del suo servizio pontolliese rilancia la catechesi e l'aggregazione di giovani e famiglie, sostiene il servizio civile della Caritas, valorizza figure sacerdotali preziose come don Piero Zanrei e don Roberto Tagliaferri, segue e aiuta la crescita vocazionale di padre Giancarlo Passerini e di don Gino Costantino. E nella sua giornata non manca mai la visita ai malati della clinica San Giacomo. "Costruire la verità, salvando la carità": questo il motto di don Dante, il suo stile nell'annunciare il Vangelo, senza mai sottrarsi al confronto ma cercando sempre "il tanto che ci unisce e non il poco che ci divide".
Maestro e compagno di viaggio di almeno due generazioni, ha fatto di Ponte dell'Olio una comunità adulta e responsabile, nel segno del rinnovamento conciliare, vissuto prima ancora che annunciato. A 65 anni, quando molti aspirano alla pensione, don Dante accettò la proposta del Vescovo di lasciare Ponte e andò a servire la comunità di Bardi. Come un pastore che, al calar della sera, invece di riposare, si rimette in cammino e torna sui monti a cercare e prendersi cura delle pecore disperse.
Don Dante ha lasciato Ponte dell'Olio quasi 30 anni fa ma, in questi giorni, alla notizia della sua scomparsa, tanti pontolliesi si sono ritrovati uniti nei pensieri, nel dolore, nella preghiera: è la dimostrazione migliore di quanto bene abbia operato.
(da "il nuovo giornale" di giovedì 27 gennaio, intervento di Gianmarco Ratti a pag. 26)
  
28/01/22
Marino

Nuova viabilità di Via Veneto: per quando è prevista?

Quasi tre mesi fa è stato conferito un incarico progettuale finalizzato a “migliorare la convivenza fra le utenze pedonale e veicolare, e ridisegnare in modo funzionale l'arredo urbano” di Via Veneto.
Una scelta più che opportuna perché volta ad eliminare il disordine viabilistico ed estetico in cui versa attualmente Via Veneto, disordine che crea anche disagi e pericoli alle persone, in particolare alle utenze deboli.
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⌚ 11/06/2019 "Insieme alla Polizia locale stiamo lavorando ad una revisione complessiva della viabilità del centro paese. Regole chiare, ordine, omogeneità tra le zone di Via Veneto, fruibilità adeguata ad ogni utenza e, soprattutto, sicurezza. La proposta in esame, una volta definita, sarà condivisa con la popolazione e le categorie economiche interessate, al fine di raccogliere ulteriori spunti e applicare nuove migliorie”  FONTE 
⌚ 12/09/2019 con delibera 83 la Giunta dispone la rimozione delle “parigine” ed avvia un periodo sperimentale fino al 31/12/2019  FONTE   FONTE 
⌚ 27/12/2019 con delibera 127 la Giunta dispone che il periodo sperimentale venga prorogato fino al 30/06/2020  FONTE 
⌚ 30/06/2020 con delibera 52 la Giunta dispone l’adozione definitiva di quanto precedentemente sperimentato  FONTE 
⌚ 06/09/2021 con delibera 76 la Giunta dispone la partecipazione ad un Bando regionale con il progetto “Bike to work”  FONTE  per “migliorare la convivenza fra le utenze pedonale e veicolare, e ridisegnare in modo funzionale l'arredo urbano” di Via Veneto  FONTE 
⌚ 08/09/2021 con determina 346 viene affidato l’incarico per la partecipazione al bando  FONTE 
⌚ 25/10/2021 la Giunta Regionale, con delibera 1713  FONTE , comunica che finanzierà il progetto con un contributo a fondo perduto di € 27.401,56
⌚ 08/11/2021 con determina 467 viene affidato l’incarico per la progettazione esecutiva (per un costo di € 3.933,28)  FONTE 
  
27/01/22
Marino

Centro servizi nelle Fornaci, il Comune progetta il recupero dell’intero complesso monumentale

La Giunta, con l’atto n.8 del 25/01/2022, ha deliberato l'avvio di un progetto del valore di 1.600.000 euro, da finanziarsi con fondi PNRR, finalizzato al completamento delle exFornaci  FONTE 
Così ne scrive Libertà per la firma di _NP:
Il complesso monumentale delle antiche fornaci potrebbe diventare centro polifunzionale e il territorio pontolliese un eco-museo. Il Comune parteciperà infatti al bando del ministero della cultura legato al Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) denominato “Attrattività dei borghi storici” rivolto ai Comuni con popolazione inferiore ai 5mila abitanti in cui sia presente un borgo storico finanziando progettualità di rigenerazione culturale e sociale e che prevede la distribuzione di contributi a fondo perduto fino a 1.600.000 euro.
«La giunta comunale - spiega il sindaco Alessandro Chiesa - ha deliberato l’avvio delle procedure per la stesura del progetto che avrà l’obiettivo di rendere le Fornaci un centro strategico del paese unitamente al borgo grazie alla integrale ristrutturazione e recupero di tutto il plesso e all’attivazione di una serie di servizi che vanno dal settore culturale al sociale, turistico e commerciale ed enogastronomico, oltre ad una parte per il supporto alle piccole attività locali con spazi di lavoro condivisi a basso costo. Il progetto è molto ambizioso e punta a rilanciare il territorio a 360 gradi, di renderlo un eco-museo, non uno spazio fisico dove si concentrano una serie di beni, ma in cui tutto il territorio diventa un’esposizione di varia natura». Si intende così proseguire nella riqualificazione del complesso, già iniziata negli anni passati, con un progetto di valorizzazione ad ampio spettro del tessuto socio-economico, culturale ed ambientale di Pontedellolio. « Il progetto è in fase di studio - dice l’assessora ai lavori pubblici Daria Mizzi - e lo scopo sarà quello di recuperare il complesso delle Fornaci nella parte ancora non ristrutturata. Una delle tre fornaci in particolare è ancora intonsa rispetto al passato, oltre al percorso pedonale che le collega e alla parte seminterrata che a livello architettonico è interessante perché ospita le bocche di carico del materiale, quindi manufatti interessanti per il museo. Inoltre, con la copertura e l’installazione dell’impianto di riscaldamento potranno avere destinazione pubblica e quindi utilizzate dalla collettività » .

  
26/01/22
Marino

Contagi a Ponte dell'Olio

Dal 27/12/2021 a ieri 25/01/2022 , 29 giorni, sono stati contagiati 329 concittadini. Da inizio pandemia i contagiati sono stati 770.
🆘 Rinnoviamo i comportamenti virtuosi:
✔ rispettiamo le disposizioni delle autorità,
✔ rispettiamo il distanziamento sociale,
✔ indossiamo correttamente la mascherina ove previsto,
✔ igienizziamoci spesso le mani,
✔ non tocchiamoci bocca e occhi,
✔ se abbiamo la percezione di essere a rischio o di mettere a rischio altre persone, allontaniamoci dagli ambienti chiusi e/o dalle zone affollate ,
✔ vacciniamoci,
✔ alziamo il livello di sensibilità verso i nostri "vicini" in quarantena, cogliendo eventuali necessità di reperimento medicine, spesa, piccole commissioni, ecc.
  
26/01/22
Marino

Palazzetto dello Sport: facciamo il punto

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A quel tempo era in carica la seconda Giunta Spinola
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Nel 2011, a seguito di gara, il Palazzetto dello sport viene dato in concessione fino al 30/08/2013.
⌚ Con la delibera di Giunta 111 del 11/09/2013 la concessione viene prorogata al 30/08/2014
⌚ Segue un periodo di un mese di proroga di fatto, non sostenuta da atto formale
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A maggio 2014 entra in carica la Giunta Copelli
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⌚ Con la determina 434 del 22/10/2014 la concessione viene affidata (con affidamento diretto) allo stesso concessionario con scadenza al 30/08/2015
⌚ Segue un periodo di tre mesi di proroga di fatto, non sostenuta da atto formale
⌚ Con la delibera di Giunta 124 del 10/12/2015 la concessione viene prorogata al 30/03/2016
⌚ Seguono quattro anni di proroga di fatto, non sostenuta da atto formale, durante i quali: - con la delibera di Giunta 103 del 13/09/2017 viene approvato un atto di indirizzo per l’affidamento in concessione per il periodo 2018-2023 ma nessuno partecipa alla gara (determina 352 del 11/09/2018) - con la delibera di Giunta 137 del 05/12/2018 vengono approvati i criteri per un nuovo affidamento
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A maggio 2019 entra in carica la Giunta Chiesa
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⌚ Con la delibera di Giunta 101 del 09/11/2019, la concessione viene prorogata al 30.06.2020
⌚ Con la delibera di Giunta 55 del 30/06/2020, la concessione viene prorogata al 30/10/2020
⌚ Segue un periodo di proroga di sei mesi, ex lege, durante il quale,…
⌚ Il 10/04/21, viene pubblicato l’avviso di avvio della procedura di affidamento in concessione per la durata di 9 anni (CIG 87001273EC)  FONTE 
⌚ Con la delibera di Giunta 36 del 06/05/2021, la concessione viene prorogata al 31/05/2021 .
⌚ Con la delibera di Giunta 50 del 28/05/2021, la concessione viene prorogata al 30/06/2021
⌚ (da annotare che la Giunta ha prorogato la scadenza della presentazione delle offerte al 31/05/21, poi ancora al 30/06/21; nel mese di Luglio, la Commissione Giudicatrice rileva mancanze che portano all'esclusione dell'unico concorrente, per cui...)
⌚ Il 09/08/2021 la gara viene dichiarata chiusa per mancanza di concorrenti.
⌚ Il 15/09/2021 Adp Virtus Ponte dell’olio comunica a soci e tesserati che il Comune di Ponte dell’olio non mette a disposizione il palazzetto, quindi non sarà possibile effettuare le consuete attività sportive.
⌚ Il 16/09/2021 l'Amministrazione rende pubbliche alcune precisazioni    ApriNota  L’Amministrazione ritiene di: “fornire alcune precisazioni in merito alla comunicazione diffusa da A.d.p Virtus Ponte dell'Olio sull'impossibilità di svolgere una serie di attività, addossando della responsabilità di ciò il Comune che non metterebbe a disposizione l'impianto:
- il palazzetto, da mesi, è oggetto di un cantiere per il suo completamento e, pertanto, quasi del tutto inutilizzabile
- la convenzione per la sua gestione, dopo una proroga ai sensi di legge per recuperare il periodo di chiusura dettato dall'epidemia, ha visto la revoca volontaria da parte della suddetta associazione
- la prima gara per l'affidamento di 9 anni della struttura, con solo affitto simbolico a carico del gestore e le utenze in corso di efficientamento non più a carico del Comune, si è conclusa ad agosto ed è risultata deserta (Virtus NON ha partecipato) e sarà prossimamente riproposta.
Il Comune, anche su tale questione, è impegnato a perseguire l'interesse dei pontolliesi, migliorando il servizio grazie al completamento impiantistico dell'immobile e riducendo i costi a carico della collettività.”

⌚ Il 17/09/2021 Adp Virtus Ponte dell’Olio comunica che “sarebbe stata ancora disposta a gestire, ma a condizioni sostenibili”    ApriNota  “Scrive bene il Sindaco Alessandro Chiesa nel suo post, dopo anni di gestione, Virtus non ha partecipato alla gara d’appalto, come nessun’altro in Italia d’altronde.
Virtus ha ritenuto insostenibile la richiesta della gara, ma disposta ad affittare gli spazi ad un eventuale nuovo gestore per continuare a proporre le varie attività sportive consolidate da anni.
Teniamo inoltre a chiarire che Virtus sarebbe stata ancora disposta a gestire, ma a condizioni sostenibili.
Riteniamo che I lavori di ristrutturazione avrebbero dovuto essere ultimati o eseguiti con una programmazione concordata con gli utilizzatori e senza penalizzarne pesantemente l’utilizzo.
Resta il fatto che il palazzetto è chiuso e molti bambini pontolliesi non potranno praticare sport a Ponte dell’olio e il rammarico di aver vanificato anni di progetti e impegno nella diffusione della cultura sportiva nel paese attraverso proposte innovative, eventi, manifestazioni e collaborazioni con l’istituto scolastico.”

⌚ Il 17/09/2021 L'amministrazione afferma che il contratto proposto è sostenibile finanziariamente    ApriNota  “L'amministrazione, in un'ottica di trasparenza, desidera chiarire alla cittadinanza la situazione storica e attuale del palazzetto, numeri e carte alla mano.
La costruzione della struttura, con il primo piano al rustico, è costata circa 1.100.000 €.
Il completamento dell'impianto, attualmente in corso, è costato 300.000 €.
A ciò vanno aggiunte altre spese effettuate nel corso degli anni per alcune decine di migliaia di euro.
Le utenze del palazzetto, fin dal 2006 (primo anno di utilizzo), sono state sempre a carico del Comune.
L'importo totale sostenuto dall'ente nell'arco dei 15 anni è di molto superiore ai 300.000 € oggi investiti per terminare il primo piano al rustico, con picchi annuali superiori ai 30.000 €.
Negli ultimi anni, tra gestione ottimizzata e interventi di efficientamento vario, il valore delle utenze si è assestato sui 18.000 €.
Un ulteriore intervento migliorativo (impianto solare-termico), con parallele ricadute positive sui costi di mantenimento, è inoltre previsto nei prossimi mesi.
Il palazzetto, ai sensi del Codice degli appalti, è una struttura di rilevanza economica, capace di generare un reddito d'impresa. Ancor più una volta ultimata tra qualche mese.
Il Comune, occorre precisarlo, non può (e non vuole) azzerare il rischio imprenditoriale degli operatori.
L'amministrazione, nel bando di gara per la gestione, richiede esclusivamente una cifra simbolica per l'affitto (1.000/1.500 € all'anno), rinunciando ad un introito in virtù del riconoscimento di finalità sociali a beneficio del territorio.
Onere del gestore sarà quello di attribuire una destinazione al primo piano e attrezzarlo conseguentemente.
Si ritiene inoltre che, stante le nuove condizioni impiantistiche, le utenze possano finalmente essere sostenute dal concessionario e non più dalla collettività, alla pari di tutte le altre situazioni contrattuali nel ramo sportivo (piscina, centro Cementirossi, lago e campi da calcio).
L'amministrazione ritiene pertanto che il contratto proposto sia sostenibile finanziariamente.
In caso di nuova gara deserta, ferma restando la volontà di non tornare al regime contrattuale precedente, saranno fatte valutazioni sulle eventuali modifiche da apportare al bando”.

⌚ Il 28/09/2021, durante il Consiglio, il Sindaco informa i Consiglieri che la nuova concessione sarà ampiamente sostenibile    ApriNota  “Informiamo questo consiglio che l’amministrazione è pronta a rilanciare il bando, il bando che come abbiamo visto è andato deserto, poi tecnicamente deserto nonostante poi un’offerta fosse stata presentata ma, in fine di procedura, esclusa.
La linea dell'amministrazione, come già annunciato nei comunicati, comunque da come si vince tutti gli atti, è quella di valorizzare il patrimonio quindi anche il palazzetto.
Noi sappiamo, per stare in breve e comunque per stare nei numeri, il palazzetto è costato circa un milione 100 mila euro in origine, lasciando poi il primo piano al rustico fino ai giorni nostri; è costato poi alcune decine di migliaia di euro di interventi vari e sparuti nel corso degli anni; dopo di che è costato i famigerati 300mila euro per giungere a quello che, oggi in corso, è il suo completamento impiantistico.
Nel corso dei quindici anni il comune ha praticamente nella sua totalità sempre sostenuto in prima persona le utenze, quindi l'amministrazione oggi ritiene che, nel giro ovviamente di qualche mese, intendiamo con la parola oggi al termine dei lavori di completamento, con la nuova poi concessione riteniamo che questa possa essere ampiamente sostenibile in autonomia con la struttura oggi esistente e con le entrate che questa va a generare, andrà a generare, una volta completata.
Quindi: raggiungiamo l'obiettivo del completamento impiantistico da una parte e abbiamo la ragionevole certezza, con questo nuovo bando di gara, di giungere anche ad una nuova gestione di prospettiva, che poi vedremo come articolato a livello pratico nel documento unico di programmazione.”

⌚ Il 28/09/2021, la Giunta dispone l’avvio della procedura di affidamento in concessione con una maggior durata: 10 anni e 6 mesi. “...abbiamo la ragionevole certezza, con questo nuovo bando di gara, di giungere anche ad una nuova gestione di prospettiva…”  FONTE 
⌚ Il 05/10/2021, viene pubblicato l’avviso di gara telematica (CIG 8927693553 – Valore concessione € 793.000 – Offerta da presentarsi entro il 26/10/2021).
⌚ Il 27/10/2021, viene pubblicata la presa d’atto che, non essendo state presentate offerte, la procedura di gara viene dichiarata deserta  FONTE 
⌚ Il 29/10/2021, sul sito del Comune l’Amministrazione comunica: “Informiamo la cittadinanza che si è concluso deserto anche il secondo bando per la gestione del palazzetto. L'amministrazione, che fin dalla prima procedura di gara aveva messo in conto anche questa eventualità, sta in questi giorni dando attuazione al cosiddetto "piano B" elaborato al tempo. Prevediamo pertanto l'apertura dell'impianto tra la seconda metà di novembre e l'inizio di dicembre. Seguiranno a breve aggiornamenti”  FONTE .
⌚ Il 17/12/2021 il Sindaco comunica che l’apertura verrà posticipata di alcune settimane    ApriNota  “Si sono purtroppo dilatati, per motivi diversi e nella quasi totalità non imputabili al Comune, i tempi per l'apertura del palazzetto alla cittadinanza, inizialmente ipotizzata per la prima metà di questo mese.
Alcuni lavori sulla struttura che stanno terminando più tardi del previsto e l'impossibilità per l'impresa aggiudicataria del servizio di pulizia straordinaria di provvedere a breve, unitamente ad alcune questioni di natura contrattuale cui si sta giungendo a soluzione in questi giorni, costringono con rammarico a posticipare l'avvio delle attività ordinarie dell'impianto.
Ci scusiamo pertanto per il disagio, rassicurando però al contempo i pontolliesi sul fatto che il lavoro svolto sino ad ora ha già consentito di delineare il prossimo futuro del palazzetto e che, arrivati a questo punto, sia solamente questione di alcune settimane prima di alzare il sipario.
Continuano, nel frattempo, i contatti con le associazioni del territorio per disegnare il nuovo assetto di spazi e programmazione oraria, nell'ottica di rendere l'impianto una sorta di "casa dello sport" aperta e fruibile da tutti i cittadini, singoli o associati.”  FONTE 

⌚ Il 25/01/2022 la Giunta delibera un atto di indirizzo finalizzato a “consentire l’avvio provvisorio delle attività sportive e garantire l’apertura del palazzetto fino alla chiusura estiva, per poi procedere all’elaborazione di nuove condizioni gestionali”. L’atto di indirizzo, che prevede la gestione diretta dell’impianto da parte del Comune, prevede un appalto di servizio con caratteristiche di provvisorietà della durata di sei mesi.
La data di apertura dell’impianto risulta ancora indefinita  FONTE