Ponte dell'Olio

22/08/21
Marino

Area sgambamento cani: quando a Ponte dell'Olio?

Io amo gli animali e spero che l’attuale Maggioranza comunale onori la promessa di realizzare un’area di sgambamento cani: “Pensiamo infine, considerato che sempre un maggior numero di cittadini sceglie di condividere la propria quotidianità con uno o più “amici a 4 zampe”, che nell’arco dei cinque anni sia opportuno valutare di dotare Ponte dell’Olio di un’area appositamente dedicata allo sgambamento dei cani opportunamente delimitata con recinzione e dotata di tutte le relative attrezzature”.
Così come spero che essa riesca a promuovere una proloco “... indipendente dalle dinamiche politicoamministrative, che caratterizza ogni comune della provincia e che, alla pari delle altre parti sociali, andrebbe a ricoprire un ruolo fondamentale in quella prospettiva di sviluppo locale che tutti dobbiamo porci come obiettivo per Ponte Dell'Olio”.
  
21/08/21
Marino

Operatore macchine utensili junior

Manpower, per azienda cliente, seleziona un “Operatore macchine utensili junior”.
Il luogo di lavoro è a Ponte dell’Olio.
E’ richiesta una persona Dinamica con buona manualità. E’ gradito, ma non necessario, il diploma di perito meccanico.
Per approfondimenti  FONTE 
  
20/08/21
Marino

Girogirotondo: accoglienza limitata a causa di "costi insostenibili"

Leggendo la delibera unionale 38 del 30/07/2021, abbiamo appreso che l’accoglienza dell’asilo nido Girogirotondo, pur essendovi pre-iscrizioni per 18 bambini, ed una capienza massima di 19 bambini, è stata limitata a soli 12 bambini  FONTE  .
Sempre dalla delibera citata abbiamo appreso che, sulla base della graduatoria delle pre-iscrizioni, il preventivo di costo a carico degli Enti, era, per la quota parte del Comune di Ponte dell’Olio:
– se fosse stata scelta la capienza 12, di 34.000 €/anno per gli 8 bambini pontolliesi (sui 12 totali: 3 di Bettola e 1 di Ferriere)
- se fosse stata scelta la capienza 15, di 50.000 €/anno per gli 11 bambini pontolliesi (sui 15 totali: 3 di Bettola e 1 di Ferriere)
- se fosse stata scelta la capienza 19, di 54.000 €/anno per i 14 bambini pontolliesi (sui 19 totali: 4 di Bettola e 1 di Ferriere).
La motivazione che ha portato a limitare i posti, e che leggiamo su Libertà di oggi, è, in estrema sintesi, che per capienza superiore a 12 bambini, i costi previsti sarebbero stati insostenibili per il Comune di Ponte dell’Olio.
Su Libertà di oggi leggiamo anche che Vigolzone ha accolto nel proprio asilo nido 21 bambini (tutti residenti nel Comune di Vigolzone).
Vigolzone, con un bilancio corrente di ~3milioni di euro, riesce quindi a sostenere i costi (e i rischi) di 21 bambini.
Ponte dell’Olio, con un bilancio corrente di 3,5milioni di euro, riesce a sostenere i costi (e i rischi) solo di 8 bambini non avendo la possibilità, ovviamente perché ha scelto altre priorità, di stanziare 20.000 euro (differenza tra 8 e 14 bambini) per soddisfare pienamente un bisogno strategico come quello dell’asilo nido.
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Ecco quanto pubblicato da Libertà a firma Nadia Plucani.
“A Pontedellolio, attualmente sono 17 i bambini preiscritti. Fa sapere l’assessore ai servizi sociali Fabio Callegari: «D’intesa con Unicoop è stata attivata una bolla da 12 bambini, decisione assunta tenuto conto delle iscrizioni dell’anno scorso e del costo economico che il Comune deve affrontare. Lo scorso anno avevamo avuto 19 pre-iscrizioni, ma alla data di avvio le effettive sono state 12. Perciò abbiamo deciso di attivare da subito la bolla di 12 bambini anche a seguito dell’offerta economica prospettata da Unicoop. Per 12 bambini il Comune sosterrà un costo di 34mila euro mentre per 19 sarebbe di 20mila euro in più». Il Comune non ha tralasciato l’ipotesi di attivare una bolla da 15 bambini, «per poter andare incontro a un numero di richieste lievemente superiore allo scorso anno, ma i costi previsti sarebbero di 50mila euro, insostenibili per il Comune, con il rischio concreto di dover sostenere anche il pagamento dei posti rimasti vuoti in caso di ripetizioni dello scenario dell’anno scorso»”.
  
20/08/21
Marino

Piscine: un anno da incorniciare

“...La corsa alle piscine prosegue e va alla grande ... tutte le piscine registrano il tutto esaurito...“ è ciò che si legge in un articolo firmato da Betty Paraboschi per Libertà del 13/08/2021. Nello stesso articolo il gestore delle piscine di Castelsangiovanni, di Caorso, di Podenzano, di San Giorgio, di Pontenure, di Piacenza (Polisportivo, Raffalda, Farnesiana), dichiara: «Noi stiamo lavorando tantissimo in questi giorni, possiamo dire che è sempre domenica a giudicare dagli ingressi che registriamo».
  
19/08/21
Marco

Spiegazioni a richiesta!

Oggi apprendiamo che prendendo appuntamento si possono avere informazioni circa le scelte della nostra Amministrazione Comunale e fors'anche quelle dell'Unione intera.
Strano perché mi sembrava che un flusso di informazioni senza precedenti arrivasse anche senza richiesta di appuntamento, vedi le ripetute notizie sul ritorno del Pediatra a Ponte, giusto per rimanere in tema, ma ancora di più le relazioni puntuali sui lavori pubblici, sugli appalti di concessione, tranne la spiegazione di alcuni esiti, l'abbondante flusso di informazioni sull'argomento fiera per giungere alle varie dissertazioni sull'operato del Ministro degli Interni, o di quel "..incapace, impaurito e fortemente ideologico..." del Ministro della Salute, oppure le varie analisi geopoliche sulle crisi che di vario tipo si aprono sul pianeta. Ad oggi manca solo l'analisi sui dossier aperti al Mise, ma non dispero, arriveranno informazioni di prima mano anche su quel versante.
Torniamo al punto di partenza.
Ci dica Sig. Sindaco, per non disturbare lei, eventualmente a quale Assessore dovremmo chiedere appuntamento, quello di stretta competenza, oppure quello al Bilancio, nel caso i posti non fossero stati coperti per questioni di costi?
Se ci passasse quest'ultima informazione, così magari le famiglie escluse dal servizio pubblico non perderebbero tempo a chiedere in giro.
Saluti a tutti.
Marco Boselli
👨 Alessandro Chiesa   19/08/21 23:26 ® 3435
Caro cittadino n. 2348, da quel funesto (per te) maggio 2019 notiamo che la tua vita è notevolmente peggiorata a causa nostra e mia in particolare. Ti abbracciamo forte e ci auguriamo che tu possa riacquistare la serenità di un tempo, quando il paese era amministrato da Giunte a te gradite e senza i tanti (presunti) difetti, errori, mancanze e piaghe egiziane che ogni giorno ci addebiti, facendo oltretutto passare Ponte dell’Olio per un qualcosa che in realtà non è e scordandoti spesso del tuo passato da Assessore. Rimaniamo come sempre a disposizione, nelle sedi opportune e in condizioni di parità con gli altri concittadini, per riceverti e darti tutte le risposte del caso. Buon proseguimento
PS: fino a prova contraria, mi ritengo libero di esprimere il mio pensiero sulle questioni che ritengo, senza dover acquisire il nulla osta di alcuno.
👨 Marco   20/08/21 00:18 ® 3437
Non so chi oltre a lei reputi che la mia vita da quel Maggio 2019 sia "...notevolmente peggiorata...". Le/Vi assicuro che non è così, ma non voglio assolutamente sforzarmi di convincerLa/Vi. Non ne vale la pena.
Le faccio una confessione, dal punto di vista, diciamo pubblico, è perfino migliorata, Lei in particolare offre parecchi spunti di riflessione su cosa significhi l’espressione "parole al vento".
In quanto a cosa sia Ponte, ed in particolare in che condizione sia, ad onor del vero, non solo dal Maggio 2019, mi vanto di pensarla all’opposto di Lei.
Circa il mio passato da Assessore, Le assicuro che lo ricordo, non benissimo magari, perchè sono passati diversi anni, ma comunque lo ricordo meglio di Lei, che in quei tempi era alle prese con altri tipi di problemi.
In merito alle Sue libertà, concordo con il fatto che non debba acquisire nessun tipo di nulla osta da chichessia; infatti nessuno Le ha mai impedito di scrivere ed "informare" liberamente su qualsiasi argomento, o sbaglio?
L’unica cosa, ricordi che Lei non ha nemmeno un briciolo di libertà in più di chiunque altro, nemmeno del cittadino n. 2348.
Pensi un pò, nonostante i suoi 1000 e passa voti, ha gli stessi diritti, solo qualche dovere in più. Li assolva e vedrà che luminoso futuro l’attende.
Saluti a tutti
Cittadino n. 2348
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19/08/21
Marino

Asilo nido: una scelta che andrebbe spiegata

L’asilo nido Girogirotondo , a seguito delle limitazioni COVID, può accogliere fino a 19 bambini (delibera unionale 68 del 10/10/2020  FONTE  )
Dalla delibera unionale 38 del 30/07/2021, in riferimento all’anno educativo 2021-2022, apprendiamo:
- che sono state presentate 18 iscrizioni
- che la Giunta (composta dai sindaci: Chiesa, Negri, Poggioli e Opizzi), all'unanimità, ha deciso di accogliere solo 12 bambini.
 FONTE 
👨 Alessandro Chiesa   19/08/21 23:03 ® 3434
Caro cittadino n. 2347, l’amministrazione è pienamente disponibile a spiegare i motivi alla base della propria scelta (e dell’Unione intera) nei medesimi modi e alle stesse condizioni previste per ogni singolo appartenente alla cittadinanza pontolliese, in modo trasparente e senza privilegiare l’uno o l’altro componente della comunità con risposte in luoghi, spazi o sedi inopportune a tal scopo. Il sottoscritto e ogni Assessore saranno ben lieti di prestare ricevimento, così come per tutti i concittadini. Buona serata
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17/08/21
Marino

Plastica e barattolame: risparmiare si può, se si vuò

Libertà di oggi informa che anche negli ex Comuni di Pecorara e di Caminata (ora confluiti con Nibbiano nel Comune Alta Val Tidone) la plastica e il barattolame vengono raccolti in un unico contenitore stradale.
Per le famiglie conferire plastica e barattolame in un unico contenitore:
- è una semplificazione organizzativa
- è un risparmio sulla TARI (minori costi di noleggio e minori costi di svuotatura).
I Comuni in cui plastica e barattolame sono conferiti in un unico contenitore sono almeno questi: Alta Val Tidone, Besenzone, Bettola, Bobbio, Borgonovo Val Tidone, Calendasco, Caorso, Carpaneto Piacentino, Castel San Giovanni, Castelvetro Piacentino, Coli, Cortemaggiore, Fiorenzuola d'Arda, Monticelli d'Ongina, Piacenza, Pianello Val Tidone, Podenzano, Rivergaro, Rottofreno, San Giorgio Piacentino, San Pietro in Cerro, Sarmato, Travo, Villanova sull'Arda, Ziano Piacentino.
  
14/08/21
Marco

Ci risiamo #allaprossimaproroga

E' di ieri la pubblicazione della determina N.134 datata 09/08/21, con la quale il Responsabile del servizio competente dispone:

".....di escludere dalla procedura di affidamento in oggetto il concorrente ......, per le motivazioni indicate in premessa;

di dichiarare, conseguentemente, la diserzione della presente procedura, per la mancanza di altri concorrenti..."

Stiamo parlando dell'appalto per la: Gestione del Palazzetto dello sport per 9 anni.

Siamo all'apoteosi della #allaprossimaproroga; infatti nel testo della determina possiamo leggere un pò di cronistoria.

Ve la riassumo.

Scadenza presentazione offerte 07/05/21, prorogata dalla Giunta Comunale al 31/05/21, prorogata dalla Giunta Comunale al 30/06/21.

Dopo tutto quanto sopra, nel mese di Luglio, la Commissione Giudicatrice rileva diverse mancanze che portano all'esclusione dell'unico concorrente.

Ora si ricomincia dall'inizio.

#allaprossimaproroga

Saluti a tutti.
Marco Boselli
👨 Fabrizio   20/08/21 11:15 ® 3438
Probabilmente a questo punto ci sarebbe da chiedersi il perché di tali difficoltà.
Anni fa visionai per un attimo la questione tecnica di tale struttura, un edificio con impianti ad elevato consumo isolamento inesistente, realizzato all’insegna della massima economia, non che non fossero disponibili tecnologie diverse e migliori. Oggi tale scelta porta a costi di gestione altissimi, non compatibili con le possibili entrate che un modesto e piccolo paese può offrire. Leggendo la determina si comprende benissimo il punto centrale della questione, proprio nei termini che ho posto più sopra. Sul punto ora è chiamato la politica locale a dare risposte, vedremo tra proroga e proroga cosa si potrà fare e che servizi saranno offerti.
Fabrizio Cadura
👨
  
13/08/21
Marino

Parole al vento...

L’ Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici, ha pubblicato un report in cui descrive l’evoluzione ambientale e climatica del nostro pianeta  FONTE 
È noto che la Pianura Padana è una delle aree più inquinate d’Europa e ciò è dovuto alla industrializzazione, all’alta densità di popolazione e alla particolare conformazione geografica.
Ponte dell’Olio “è” in questo “catino” geografico.
Ognuno di noi dovrebbe quindi sentirsi in dovere di adeguare i propri comportamenti in funzione del miglioramento della salute di tutti, ben sapendo che le scelte di ogni cittadino avranno una valenza enormemente più incisiva se gli amministratori pubblici, impiegheranno la propria autorevolezza, le proprie energie, le risorse che hanno a disposizione, per coordinarci sinergicamente.
Queste sono le autorevoli parole che ascoltavamo in Consiglio comunale il 19/11/2019: «...vogliamo far confluire le nostre energie, idee e visioni in una apposita commissione consiliare, strumento con cui la comunità qui rappresentata avrebbe l’opportunità di giungere all’elaborazione di una risposta organica e condivisa rispetto alla tutela e salvaguardia del clima e dell’ambiente».
👨 Marco   14/08/21 19:42 ® 3433
Queste sono le autorevoli parole che ascoltavamo in Consiglio comunale il 19/11/2019: "...vogliamo far confluire le nostre energie, idee e visioni in una apposita commissione consiliare...".
In effetti sulla vicenda Commissione Consiliare sono confluite le migliori energie, idee e visioni di questa Amministrazione.
Immagino i risultati su temi dove NON vorranno esprimere le migliori energie, idee e visioni.....
Saluti a tutti.
Marco Boselli
👨 Fabrizio   20/08/21 11:25 ® 3439
Qualche idea gratis e subito:
1. Rivedere il piano del verde pubblico, implementando la presenza di piante sulle strade, che permette un ombreggiamento dei manti stradali abbassandone le temperature, ed evitando potature brutali. Tale scelta costa.
2. Evitare di pavimentare con asfalto strade vicinali e/o locali con scarso traffico, si aumenta la superficie permeabile e si evitano problemi sulla rete fognaria. Tale scelta costa perché aumenta tantissimo le manutenzioni ordinarie e "scontenta" l’elettorato che ricerca utilità immediata
3. Convenzionare ai privati la manutenzione del verde pubblico di quartiere, abbassando i costi di gestione e premettendone la fruizione diretta, dotando le aree di sistemi di recupero delle acque piovane per l’irrigazione, tale scelta costa.
4. Intervenire con politiche serie di riqualificazione degli abitati, dichiarando decaduti i diritti edificatori di chi non ha costruito sino ad oggi, e rivedendo i parametri relativi, tale scelta costa.
5. Valutare la questione trasporto pubblico in accordo con altri enti locali per la fruizione di servizi a richiesta su una scala più ampia, permettendo così miglioramento degli edifici utilizzati e l’abbandono di strutture obsolete, da demolire o alienare se non più utili.
6. Trovare una qualche idea rispetto alla riqualificazione sia del Centro Storico che delle aree industriali dismesse, compreso anche la valutazione di espropriazioni e demolizioni che possano ridurre la quantità di costruito inutilizzato. Tale scelta costa.
7. Blocco totale di nuove edificazioni sino alla riqualificazione completa e l’utilizzo dei vani vuoti esistenti, previo censimento puntuale. Parallelamente si deve trovare una soluzione alla mancanza di parcheggio privato del centro storico, si può fare tranquillamente in finanza di progetto.
8. Creare una rete di fognatura separata per acque chiare e nere, con idonei sistemi di depurazione per tipologia di acque di scarico, tale scelta costa e costa tantissimo.
9. Creare una rete di acquedotto con acque separate per tipologia di utilizzo, separando gli usi potabili da quelli non potabili all’interno degli edifici. Una scelta strutturale da farsi per il futuro obbligando chi fa riqualificazione ad adeguarsi. Tale scelta costa e costa tantissimo.
10. Rivedere la questione gestione delle acque di irrigazione, rispetto al Nure e alle necessità del flusso minimo dello stesso. Intervento di forte limitazione all’uso di fertilizzanti chimici inquinanti che potrebbero permettere lo sfruttamento delle acque di prima falda per l’irrigazione dell’attività agricola. Tale scelta costa più che altro in termini di consenso.
11. Gestione del territorio dal punto di vista del dissesto, con una analisi chiara ed interventi programmati di messa non solo in sicurezza, ma di risoluzione dei problemi legati alla gestione delle acque superficiali e alla stabilità dei suoli. Tale scelta costa.
Piccoli spunti alla commissione che mi auguro possa sapere di cosa sto parlando, sapendo bene che dovrebbe essere il tema principale da sviluppare nel prossimo futuro e che vi siano risorse per la realizzazione di progetti di compatibilità, in attesa che arrivino linee nazionali precise.
Il problema però va valutato in termini di aree vaste queste indicazioni funzionano solo per grandi territori, attingendo da competenze professionali elevate, che non sono evidentemente e giustamente quelle dei politici locali alle quali dovrebbero affidarsi con risorse, dimostrando di crederci davvero.
Dalle parole ai fatti è necessaria una grande volontà, mi aspetto quantomeno per onore alla parola data, una volta finita l’emergenza Covid (che è una buona scusa, di cui però le leggi della fisica e della natura non tengono conto), che finalmente inizino i lavori di tale commissione. Sono fiducioso.
Fabrizio Cadura
👨 Marino   21/08/21 20:40 ® 3440
Leggere e rileggere le proposte di Fabrizio, che sono valide per qualsiasi territorio locale, mi dà gioia.
Spero che vi sia un Fabrizio in ogni Comune.
Spero che vi siano tanti Fabrizio e Fabrizie in ogni Comune.
E spero che in ogni Comune vi sia una politica che sappia ascoltarli. Una politica che sappia coordinare le competenze e le intelligenze a beneficio dello sviluppo armonico della comunità locale, perché, oltre l’apparenza, oltre le feste, oltre l’asfalto, c’è di più.
L’alternativa è l’involuzione verso la mediocrità.
👨 Fabrizio   22/08/21 10:26 ® 3441
Sul primo punto vedremo a brevissimo il progetto di completamento della strada ex-sift. Chissà se sceglieranno di realizzare un viale o proseguiranno sulla tipologia esistente. In fondo fare una passeggiata per quella strada (nella parte esistente) oggi in estate è davvero triste. Probabilmente ci stupiranno e penseranno ad un viale da continuare e realizzare anche nelle parti esistenti. Vedremo. Il progetto è la fase più importante perché è la fase della sintesi delle idee e delle scelte anche economiche, il che significa quanto vale per me amministrazione tale opera e la qualità che voglio dargli per il futuro del paese. Una strada dura ben oltre tutti noi e tutti post come questo che potremo mai scrivere. Hanno l’occasione di migliorare ciò che oggettivamente è di scarsa qualità su questo aspetto, chissà se coglieranno l’occasione. Sono fiducioso sempre.
Fabrizio Cadura
👨 Gabriele Valla   22/08/21 15:41 ® 3442
Caro Fabrizio prendo atto dell’elenco delle opere uscite (gratuitamente) del tuo cassettto delle idee:
Punti 1 e 3 Rientra nel nostro programma . Partendo tra l’altro dalla realizzazione del regolamento del verde pubblico e privato nonché della sua cura e manutenzione .
Punto 2 : non asfaltare strade … oltre a creare disagi (e dico poco) ai cittadini e alle tante controindicazioni economiche aumenta notevolmente la concentrazione di Pm 2,5 e Pm 10
Punto 11 dissesti : basta vedere ciò che l’amministrazione ha realizzato anche in collaborazione con il Consorzio di Bonifica in questi anni per comprendere quanto questo tema sia per noi prioritario .
Punti 4,6,7,8,9,10
Si parla sostanzialmente di chimere-urbanistiche
Ma al di là di tutto rimango basito che certe proposte giungano da te , tecnico co-firmatario di una improbabile zona industriale last minute a Torrano…( proposta dall’amministrazione nella quale,risultato eletto, hai rinunciato alla carica di consigliere comunale )
Hai licenziato una variante senza nessuna valutazione ambientale con criticità espresse dalla Provincia sulle zone di ricarica di falda , rispetto di vincoli storici, fognature a valle del depuratore, problemi di viabilità …solo per dirne alcune .
Fortunatamente il Consiglio di Stato ha annullato il tutto salvando il nostro territorio da uno scempio ambientale e urbanistico
Forse l’età oltre a portare rughe porta anche saggezza ….
Un caro saluto
Gabriele
👨 Fabrizio   23/08/21 09:40 ® 3443
Caro Gabriele, prendo atto che almeno un paio di proposte facciano già parte del vostro progetto di sviluppo del paese, e che quindi vedranno la luce presto, si potrà valutare quindi ex-post la qualità della proposta che farete a breve mi auguro, e il relativo investimento anche spero non sul breve termine. Sul punto 2, credo tu possa aver preso un notevole abbaglio, in primis perché la proposta riguardava strade vicinali, in secondo luogo perché esistono numerosi studi che affermano proprio il contrario in realtà. La pavimentazione in asfalto sottoposta ad irraggiamento solare emette inquinanti che possono proprio dare corpo alle famigerate polveri sottili PM 2.5 (Drew Genter, Yale 2020) e se da un lato la produzione di tali inquinanti legati per lo più al traffico veicolare vedrà una forte riduzione nei prossimi anni per il miglioramento della tecnologia automobilistica, tali inquinanti invece aumenteranno proprio per il previsto innalzamento delle temperature. Ora la mia proposta verteva proprio sull’ombreggiamento delle strade urbane ed evitare la pavimentazione di suoli stradali extraurbani, che peraltro perdono la propria permeabilità, per una modesta utilità contingente visto in area vasta. Oltretutto l’asfalto viene prodotto con ingente utilizzo di energia e materiali in fonti primarie. Certamente anche le pavimentazioni in asfalto necessitano poi di una serie di manutenzioni a partire dai 10 anni, vita media degli interventi programmati in strade con grande stabilità, che però possono ridursi di parecchio in ambiti di forte instabilità legati a movimenti per dissesto, come possono essere gli ambiti collinari delle strade a cui mi riferivo.
Sulla questione dei dissesti valuto da sempre positivamente gli interventi realizzati con la collaborazione di un ente come il consorzio, certamente visionando la carta del dissesto del Comune di Ponte dell’olio il lavoro si protrarrà per molti anni mi auguro sempre con utile collaborazione. Sugli altri punti la valutazione che dai rispetto all’utopia è in parte vera, proprio perché nessuno oggi ha la forza e nemmeno la volontà di compiere scelte radicali (non ultimo per ragioni di consenso), credo però che possa essere sempre utile parlarne e scegliere su dibattito. In particolare la questione delle acque di adduzione e scarico è effettivamente un tema spesso poco dibattuto, proprio perché il servizio già esiste, la domanda però riguarda l’efficienza di tale servizio. Tutti gli acquedotti oggi forniscono gli insediamenti con acque potabili, che mi auguro tu valuti essere un bene oltremodo prezioso, i cui usi però sono differenti per tipologia. Preservare un bene così vitale e trasferirlo al futuro è credo compito di tutti e credo si possa cominciare davvero ad investire in questo ambito, anche perché le reti acquedottistiche hanno ingenti perdite (se non ricordo male a Ponte sullo studio del PSC si riportava di una percentuale di oltre il 40%, non so se vi siano dati più aggiornati). Stesso discorso lo possiamo fare per le acque di scarico, che però contengono inquinanti di natura diversa, oltre al fatto che il nostro territorio è dotato solamente di un depuratore per le reflue urbane, poi esistono reti solo con Imhoff, che è una depurazione di scarso livello per l’immissione in acque superficiali ed esistono infine numerosi insediamenti sparsi che non si sa bene dove scarichino. Infine la questione urbanistica non può essere abbandonata, abbiamo già vissuto e visto che le amministrazioni precedenti non hanno dato nessuna indicazione in merito. Mi piacerebbe davvero capire come vedete Ponte dell’olio fra 10-20-50-100 anni, ed è vostro compito. La questione sul centro storico e sull’area Tevi, che hanno problematiche diverse, necessitano di un piano o un’idea. Lasciare perdere è facile e può essere utile nell’immediato in ottica di tempi di legislatura, ma ne vale la pena? Sul resto ti rispondo in un secondo post che nulla ha a che vedere rispetto a questi temi.
Fabrizio Cadura
👨 Fabrizio   23/08/21 10:34 ® 3444
Caro Gabriele riporto qui ciò che ha scritto più sopra per chiarirti alcuni punti:
"Ma al di là di tutto rimango basito che certe proposte giungano da te , tecnico co-firmatario di una improbabile zona industriale last minute a Torrano…( proposta dall’amministrazione nella quale,risultato eletto, hai rinunciato alla carica di consigliere comunale )
Hai licenziato una variante senza nessuna valutazione ambientale con criticità espresse dalla Provincia sulle zone di ricarica di falda , rispetto di vincoli storici, fognature a valle del depuratore, problemi di viabilità …solo per dirne alcune .
Fortunatamente il Consiglio di Stato ha annullato il tutto salvando il nostro territorio da uno scempio ambientale e urbanistico
Forse l’età oltre a portare rughe porta anche saggezza".
La questione che tu poni in modo errato risale al 2005, errato perché forse non ricordi bene essendo non proprio dell’altro ieri. In primo luogo svolsi un incarico professionale per un privato, che propose all’amministrazione un Piano particolareggiato di iniziativa privata. Non fui incaricato dal Comune di Ponte dell’olio e non fu iniziativa di quell’amministrazione, questo è oggettivo e verificabile e quindi ti prego di correggere quanto tu scrivi rispetto alla vicenda. Proprio a partire da questo punto si può ripercorrere meglio quella vicenda, sapendo bene che esiste una distinzione notevole e netta tra professione e politica. Nella professione il fine è il soddisfacimento delle richieste e dei bisogni del cliente rispetto alla natura e al confine dell’incarico e alle regole esistenti. Il privato propose all’amministrazione una variante urbanistica di destinazione d’uso, rispetto ad un progetto che mi fu commissionato, proprio per sfruttare una possibilità che l’allora normativa concedeva rispetto ad una determinata finestra temporale. Preparai quindi in collaborazione con altro tecnico gli elaborati che mi aveva commissionato il proponente, che ebbe modo di sottoporre all’allora amministrazione ed il mio incarico terminò in quel momento. Ricordo che gli elaborati presentati permisero al consiglio comunale di adottare tale variante da sottoporre poi al vaglio degli enti come succede per una qualsiasi variante urbanistica. Non fui quindi io a licenziare una variante urbanistica, non ne avrei avuto modo e nemmeno la facoltà, essendo pubblico l’organo deputato alle adozioni e alle approvazioni delle varianti, immagino che tu sappia di cosa sto scrivendo. Ricordo anche che fu poi incaricato altro tecnico, non so bene se dal Comune o dal privato stesso, per la fase successiva legata alle osservazioni e alle integrazioni richieste. So per certo che il progetto urbanistico fu cambiato. Ora proprio questa mattina ho riaperto quegli elaborati, constatando che la questione alberature calibri stradali, opere di mitigazione perimetrali esistessero nel già nel progetto adottato, credo poi fossero state cambiate in successive versioni. Rispetto al Consiglio di Stato ritengo che fosse stata annullata la delibera con cui il Consiglio Comunale adottò tale piano, ma credo che l’annullamento fosse però legato a ragioni di conformità della convocazione della seduta, però davvero non ricordo sul punto, forse tu potrai aiutarmi su questo o magari anche Marco Boselli che faceva parte di quella giunta. Infine la rinuncia alla carica di consigliere eletto fu da me presa, a malincuore credimi, per ragioni contingenti che riguardano due persone a me molto care oggi non più qui con noi, se vorrai approfondire personalmente ti spiegherò volentieri, perché riguardano questioni lavorative ed affetti personali che non credo possano interessare sul merito, ma sono sicuro che non c’entrino con la questione. Per farla breve quindi non fui incaricato dall’amministrazione che mi aveva visto rinunciatario, non licenziai una variante urbanistica che non fu proposta da quell’amministrazione ed è oggettivo. Cosa penso oggi della vicenda e di quella scelta? Fossi stato seduto dalla parte di chi poi adottò l’atto non avrei valutato utile farlo, più che altro perché dopo decenni di immobilismo sulle aree di espansione produttiva, non avrei letto chiaramente un fabbisogno di questo tipo, si vedeva già chiaramente l’immobilismo edificatorio in ambito produttivo che divenne lampante solo un paio d’anni dopo con la crisi. Ma non era il mio compito scegliere quanto progettare secondo le indicazioni del cliente. Sulla scelta dell’area però permettimi di dissentire, un’area delocalizzata, non è detto che fosse e che sia una scelta errata, soprattutto rispetto all’abitato esistente e alle necessità di protezione che devono essere garantite. Ho visionato gli elaborati della recente variante area ex-Secmu e riguardano solo in quegli ambiti le prescrizioni di Arpae e Provincia. Carpaneto e Vigolzone fecero una scelta analoga in quegli anni e anche ad Albarola prima fu fatta. Non necessariamente una delocalizzazione è negativa, inoltre si sarebbe dovuto infrastutturare di sottoservizi tale ambito con ricadute sugli insediamenti adiacenti. Permettimi però di ricordare che nel 2005 poco si dibatteva di consumo di suolo, un errore davvero, però così era. La politica urbanistica intrapresa da quell’amministrazione era ancora legata all’espansione per monetizzare oneri e mantenere così il bilancio corrente più che quello degli investimenti. Ora probabilmente l’età mi ha portato saggezza e certamente qualche ruga, ipotizzo però che a te abbia portato a non ricordare bene la vicenda, mi auguro in modo involontario, e ti prego di riconsiderare le tue affermazioni rispetto a quanto ti ho scritto più sopra, facilmente verificabile. Certamente abbiamo un futuro da progettare, quella vicenda non vi appartiene più fortunatamente, proprio per come è andata non tanto dal punto di vista burocratico ma nell’ambito mondo reale. Mi auguro davvero che la commissione possa esprimere idee nuove, anche utopiche nel caso, rispetto a questi temi, e ne darò atto come ho sempre fatto nel caso. Permango fiducioso anche se ormai anziano come mi hai fatto giustamente notare, e in questo mi ritengo fortunato rispetto agli affetti di cui ti parlavo prima.
Fabrizio Cadura
👨 Marco   23/08/21 15:26 ® 3445
Invitato in questo confronto, seppur molto tecnico, riferisco quanto ricordo sulla vicenda dell’area produttiva in zona Torrano.
In effetti il Consiglio di Stato, al quale ricorseroo i Gruppi di minranza di allora, annullò la delibera di Consiglio Comunale di adozione del Piano particolareggiato, per vizi di forma. Più precisamente, per la mancanza di tempi minimi nella convocazione della seduta di Consiglio, nonostante si fosse proceduto alla convocazione di un Consiglio d’urgenza. Tralascio i commenti sull’irreperibilità di alcuni Consiglieri, perché ad oggi sono discorsi che non rilevano.
Detto questo, a differenza di Fabrizio ed anche di Gabriele; infatti gli strumenti urbanistici a tutt’oggi in fase di approvazione non prevedono aree di espansione di quel genere, avevo ed ho una diversa visione di sviluppo del nostro paesello, ma prendo atto che si è andati in un’altra direzione.
Qual’é questa direzione?
Io non vedo nessuna direzione tracciata. Abbiamo detto, e stiamo dicendo no ad aree di espansione artigianale/industriale (delocalizzate o no), ma abbiamo forse implementato l’attività primaria (agricoltura ed affini)?
Riepilogatemi le politiche di sostegno in quella direzione.
Abbiamo forse sviluppato il commercio?
Meglio non fare la conta delle attività rimaste sul campo.
Il turismo?
I servizi? Lasciamo perdere!!!
La realtà è che Vigolzone, ad esempio, in questi 16 anni ha continuato a rimpolpare la zona artigianale in località Cabina, ed anche qualche nostro concittadino ha utilizzato quelle aree. Grazzano Visconti, in secca da anni, è stato rivitalizzato fuori da ogni più rosea previsione, e noi?
Spiegatemi in cosa ci distinguimo, in cosa ci facciamo riconoscere, che brand possiamo vantare.
La realtà, a mio avviso, è che NON esiste una direzione da perseguire, si vivacchia, perdendo progressimaente popolazione senza contrastare il fenomeno con politiche attive.
Sto parlando della famosa percezione del paese che ha il cittadino n. 2348 e che differisce totalmente da quella del cittadino n.1.
P.S.: Fabrizio, fossi in te lascerei perdere le speranze nella commissione ambiente, abbiamo ben visto tra mail finite nello spam, dichiarazioni scritte ed orali del Gotha amministrativo, quali siano le intenzioni del Gruppo di Maggioranza in Consiglio Comunale.

Saluti a tutti.
Cittadino n. 2348
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13/08/21
Marino

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👨 Giovanni   27/08/21 16:36 ® 3446
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