Il Comune sconta la parte variabile della TARI agli esercizi commerciali che mettono in atto le seguenti azioni virtuose…
--- Negozi alimentari ---
Sconto 5% se si impegna a...
● fermo restando l'obbligo di Legge, distribuire ai clienti esclusivamente buste biodegradabili o di stoffa riusabile, evitando totalmente quelle in nylon, anche se trasparenti;
● invitare i clienti (con cartelli ad hoc del tipo "porta la sporta") a portarsi da casa le buste riusabili;
● fornire contenitori biodegradabili da asporto.
Sconto 10% se, oltre alle precedenti azioni, si impegna anche a...
● vendere prodotti sfusi o alla spina.
Sconto 15% se, oltre alle precedenti azioni, si impegna anche a...
● fare vuoto a rendere dei contenitori.
--- Bar, gelaterie e pubblici esercizi in generale ---
Sconto 5% se si impegna a...
● fermo restando l'obbligo di Legge, distribuire ai clienti esclusivamente buste
biodegradabili o di stoffa riusabile, evitando dunque quelle in nylon, anche se
trasparenti;
● posizionare nei locali dell’esercizio (sia nel retro locale sia a disposizione del
pubblico) bidoni di raccolta differenziata;
● servire acqua non da bottiglie di plastica ma unicamente da bottiglie di vetro, da rubinetto o da erogatori.
Sconto 10% se, oltre alle precedenti azioni, si impegna anche a...
● non utilizzare cialde monodose per il caffè, ma macinare caffè in grani o usare cialde completamente biodegradabili
● adottare la dosatrice di zucchero al posto delle bustine monodose;
● usare esclusivamente coppette o contenitori da asporto compostabili.
Sconto 15% se, oltre alle precedenti azioni, si impegna anche a...
● adottare il vuoto a rendere per acqua minerale e birra, anche ai fini della promozione a livello locale dell'iniziativa sperimentale nazionale regolata da quanto indicato dal Decreto del Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare del 3 luglio 2017, n. 142, e/o per altre bevande.
Questo succede a Faenza FONTE
La nostra Giunta Comunale dice testualmente nella delibera:
"PRECISATO che il costituendo diritto di superficie andrebbe a sostituirsi all’attuale contratto di locazione novennale, di prossima scadenza, ed interesserebbe un palo dell’illuminazionedel campo da calcio in erba naturale oltre ad un’area di pertinenza per circa mq. 45,00complessivi.....
RIMARCATO che, salva la primaria funzione della struttura esistente, a partire dal 2012 l’area è occupata in regime di locazione da stazione radio per telecomunicazioni;
DATO ATTO che il vigente contratto stipulato dal Comune di Ponte dell’Olio con l’attuale operatore telefonico scadrà nel corso dell’anno 2021 ed ammonta ad euro/anno 10.000,00...."
Letto quanto sopra riportato, mi chiedo qual’è il motivo che spinge l’Amministrazione Comunale a cedere il diritto per 25 anni con base d’asta € 80.000 a fronte di un incasso annuo di € 10.000, che come rimarcato dalla stessa ha prodotto un introito di € 100.000 negli ultimi 10 anni?
L’unica motivazione che potrebbe spingere ad un incasso minore, anticipato, sarebbe un’emergenza da affrontare per la quale non vi siano risorse in bilancio, ma in ogni occasione pubblica i nostri, hanno sottolineato la loro capicità di tenere sotto controllo i conti, quindi...staremo a vedere.
Lascio a momenti successivi eventuali commenti circa i pareri di segno opposto rilasciati dai responsabili chiamati per legge ad esprimersi, rilevando tuttavia come la Giunta Comunale stessa non abbia nel testo della deliberazione fornito adeguata motivazione al parere contrario del responsabile (controdeduzioni), come previsto dalla normativa vigente. Vulnus?
Saluti a tutti
Marco Boselli
La parte più interessante, a mio avviso, la si trova nelle argomentazioni del parere tecnico contrario, allorquando al punto 2) parla di "...adeguamento del Regolamento per l’occupazione di suolo pubblico...".
A parte il fatto che la Giunta Comunale NON conformandosi al parere tecnico "deve darne adeguata motivazione nel testo della deliberazione", cosi dice l’art. 49 del Decreto legislativo 267 TUEL, sostituito con la legge 213/2012, che invece i nostri hanno bellamente ignorato.
Anche volendo soprassedere a tali vizi di forma, che comunque qualcuno definiva sostanza, qui, a mio avviso, siamo in presenza di un’operazione in perdita.
Come ampiamente dimostrato nel post di cui sopra, i Comuni limitrofi che hanno predisposto il suddetto regolamento incassano per una superficie di 45 mq. dagli € 8.000 ai € 9.000 all’anno. Noi bandiamo un’asta con partenza € 80.000 per la durata di 25 anni.
Chi di noi cederebbe un proprio diritto per 25 anni con questi presupposti?
Perché non è stato fatto il Regolamento Comunale che disciplina anche quest’argomento?
Le altre antenne, non ancora cedute, quanto stanno pagando al Comune in assenza di detto Regolamento?
E’ questa una buona gestione del patrimonio Comunale?
Anche queste sono domande, le cui risposte vanno chieste, previo appuntamento, all’Assessore competente?
Meditate gente, meditate...
Saluti a tutti.
Marco Boselli