Il Comune sconta la parte variabile della TARI agli esercizi commerciali che mettono in atto le seguenti azioni virtuose…
--- Negozi alimentari ---
Sconto 5% se si impegna a...
● fermo restando l'obbligo di Legge, distribuire ai clienti esclusivamente buste biodegradabili o di stoffa riusabile, evitando totalmente quelle in nylon, anche se trasparenti;
● invitare i clienti (con cartelli ad hoc del tipo "porta la sporta") a portarsi da casa le buste riusabili;
● fornire contenitori biodegradabili da asporto.
Sconto 10% se, oltre alle precedenti azioni, si impegna anche a...
● vendere prodotti sfusi o alla spina.
Sconto 15% se, oltre alle precedenti azioni, si impegna anche a...
● fare vuoto a rendere dei contenitori.
--- Bar, gelaterie e pubblici esercizi in generale ---
Sconto 5% se si impegna a...
● fermo restando l'obbligo di Legge, distribuire ai clienti esclusivamente buste
biodegradabili o di stoffa riusabile, evitando dunque quelle in nylon, anche se
trasparenti;
● posizionare nei locali dell’esercizio (sia nel retro locale sia a disposizione del
pubblico) bidoni di raccolta differenziata;
● servire acqua non da bottiglie di plastica ma unicamente da bottiglie di vetro, da rubinetto o da erogatori.
Sconto 10% se, oltre alle precedenti azioni, si impegna anche a...
● non utilizzare cialde monodose per il caffè, ma macinare caffè in grani o usare cialde completamente biodegradabili
● adottare la dosatrice di zucchero al posto delle bustine monodose;
● usare esclusivamente coppette o contenitori da asporto compostabili.
Sconto 15% se, oltre alle precedenti azioni, si impegna anche a...
● adottare il vuoto a rendere per acqua minerale e birra, anche ai fini della promozione a livello locale dell'iniziativa sperimentale nazionale regolata da quanto indicato dal Decreto del Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare del 3 luglio 2017, n. 142, e/o per altre bevande.
Questo succede a Faenza FONTE
Perché onestamente mi sento molto ma molto più sicuro in un mondo in cui le armi le hanno solo le forze dell’ordine....
intanto un conto sono i punti di vista (per i quali ho sempre il massimo rispetto e non mi permetto sbeffeggiare con le solite stantie battute da politico in campagna elettorale che vuole ottenere applausi ad ogni costo, come con il riferimento al far west) un’altro conto è osservare e prendere atto della realtà di certe situazioni, evidenziandole con la segnalazione alla pubblica opinione ormai mentalmente succube di un certa "mafia politica dell’informazione" che esalta o sotterra o addirttura stravolge le notizie a seconda di quanto possa convenire, in termini di voti elettorali, a qualche papavero (toh, guarda caso i papaveri sono rossi! non ci avevo mai fatto caso! Va beh che ora, come si dice delle stagioni, non ci sono più i colori che c’erano una volta!)
Se poi invece vogliamo parlare seriamente in termini di sicurezza, con tutto il rispetto e l’onore per le forze di sicurezza pubblica attuale, non ci vuole molto acume per rendersi conto che poverette non hanno i mezzi per intervenire dovutamente in ogni situazione critica, nonostante il loro onorevolissimo impegno. Provi un po’ a pensare di essere in stato di pericolo (per un motivo qualsivoglia, non stiamo a particolareggiare per poi specularci sopra), in una bella casa isolata in campagna con un indirizzo che conosce solo lei con i suoi famigliari, a mala pena il portalettere e l’anagrafe, lontana dalle strade a scorrimento veloce (la maggior parte dell’Italia abitata è così) magari in un’ora di profonda notte e prova a chiamare in soccorso le forze pubbliche. Poi vediamo se arrivano in tempo per trarla dal pericolo. E dopo aver trascorso lunghi minuti al telefono a spiegare al poveretto del centralino dove si debba passare per arrivare fino da lei, cosa potrebbe dire all’eventuale malintenzionato: "Per favore prima di farmi qualche danno o qualche cosa di male, aspetti che ho appena chiamato le forze di sicurezza e tra un po’ saranno qui, se trovano la strada, così la possono arrestare"?
Se avesse la gentilezza di ascoltarmi in privato, potrei raccontarle qualche cosa in merito, di reale, provabile, e non ipotetico né fantasioso.
Con ciò La saluto, comunque cordialmente, augurandole di cuore di non avere mai a trovarsi in certe situazioni, che sono facili da immaginare, secondo certi input, e da giudicare, quando succedono agli altri.
Dai non scherziamo, di cosa stiamo parlando???
Lei si sente più sicuro girando armato? buon per lei ma io continuo ad augurarmi di vivere in un mondo in cui la sicurezza è determinata dalle condizioni sociali e dalla presenza delle forze dell’ordine. Non ho alcuna voglia di dover imparare a sparare per sentirmi sicuro.
P.S. il mio pseudonimo è tratto da un film di fantascienza in cui robot dalle fattezze umane viene spedito indietro nel tempo da una intelligenza artificiale allo scopo di uccidere delle persone. Ecco anche in questo caso avere una beretta calibro 9 in casa potrebbe essere d’aiuto....
Non dovremmo aver bisogno delle "chiose" degli scadenti politici attuali (Letta per un verso e Salvini in senso opposto) per ragionare e formarci delle opinioni più equilibrate e sensate delle loro..
Black&White personalmente sono d’accordo che, se una persona lo vuole, possa difendersi in casa propria con un arma. Rivendico il diritto di non volerlo e doverlo fare e rivendico la speranza di vivere in uno stato ed in una comunità in cui la sicurezza non può essere data dal fatto che le brave persone debbano girare armati per difendersi dai violenti. Tutto qua, ma faglielo capire al Nani.
Se poi vogliamo vedere le fredde statistiche, l’Italia ha il numero di omicidi per numero di abitanti fra i più bassi d’Europa. Per parlare di fatti e non di pareri consiglio la lettura del documento istat a questo link https://www.istat.it/it/files/2020/03/Report-Le-vittime-di-omicidio.pdf
Se poi vogliamo parlare del caso di cronaca che ha scatenato questo dibattito, sempre parlando di fatti, la pistola dell’assassino è una calibro 22. Potrà sembrare strano ma sono un appassionato di armi mi limito a dire che, qualunque cosa sia successa, è IMPOSSIBILE che un colpo parta accidentalmente da tale arma. Trattandosi di semiautomatica per sparare occorre : 1) scarrellare per inserire il primo colpo in canna 2) rimuovere la sicura 3) premere a fondo il grilletto che ha una corsa rilevante. In nessun caso sbattendo la pistola o facendola cadere è possibile che parta un colpo. Quindi l’ipotesi del colpo accidentale la vadano a raccontare a chi non sa niente di armi.
Mi permetto osservare che la sola conoscenza del calibro dell’arma non dice nulla in merito alla sua meccanica (a meno di conoscere esattamente la marca ed il modello).
A parte il fatto, dichiarato esplicitamente dal tale di Voghera, di avere il colpo in canna, il che vuol dire aver già espletato, precedentemente, lo scarrellamento dell’otturatore, so bene di imbecilli che portano l’arma con colpo in canna e non è detto che l’arma in questione abbia la sicura semifissa con il blocco meccanico del percussore, ma potrebbe avere solo la sicura di impugnatura, per cui il grilletto si libera solo impugnandola strettamente (Vedasi sistema Colt 1911). Con ciò concordo sulla difficoltà dello sparo per caduta dell’arma, ma può essere la caduta dell’individuo che la impugna (e il tale effettivamente cade all’indietro sotto al pugno dell’aggressore!) che provoca la stretta delle dita quindi anche di quello appoggiato al grilletto ed il conseguente sparo. Di qui l’evento "accidentale" per il fatto che uno compia un’azione senza volerlo fare di proposito (come quando uno per piantare un chiodo si martella un dito! Ecco quello è un evento accidentale, e non dice così soltanto perchè faccia tirare accidenti!) Comunque, la cosa, ripeto ancora una volta: esula dall’argomento iniziale, ovvero la posizione di un uomo che gode di certi privilegi e si permette di chiedere l’abolizione di diritti altrui. Questa volta spero essere stato chiaro, più di così?
Rifacendomi soltanto al commento del Signor Black&White, col quale anche, posso convenire su molti punti, per chiarire le idee, vorrei sgombrare il campo dalla formula binomiale "o Letta o Salvini". Ciò in quanto se di Letta abbiamo già detto, riguardo Salvini, non si può certo dire possa esere la persona giusta per risolvere il problema della sicurezza pubblica nel Paese. Ha dimostrato ampiamente di essere un pessimo politico ed un ancor peggiore Amministratore della cosa pubblica. Lo si è visto bene quando ha avuto modo, su legittimo mandato di una buona parte del popolo italiano, di riformare veramente la struttura e il funzionamento del Ministero da cui dipende la sicurezza interna, ma non ha fatto nulla, oltre a ripetere l’arcaica, quanto ormai risibile, affermazione lombarda "Ghe pensi mì!" e farsi riprendere indossando i giubbetti o i berrettini dei vari corpi di vigilanza. Preso com’era dalle sue "morose" da portare in vacanza.