Buonasera a tutti i presenti in questa sala: ai colleghi Consiglieri, ai dipendenti Comunali e ai nostri Concittadini.
Durante la campagna elettorale abbiamo dedicato molto spazio al Consiglio Comunale e alla necessità di restituirgli forma e autorevolezza. Ecco perché ho ritenuto di modificare il cerimoniale di questo momento – il momento del giuramento – che spesso viene svolto con una formula sbrigativa.
Le mie prime riflessioni – dunque – riguardano proprio il Consiglio Comunale e la nostra volontà – che spero divenga da subito volontà di tutti – di costruire un’assemblea viva, organizzata ed interessante. Un luogo di confronto responsabile dove si sappia e si voglia fare elaborazione politica e dove si decida di rappresentare i cittadini – perché questo siamo chiamati a fare – dando il meglio e non il peggio di sé. E’ un dovere che avverto fortemente, a maggior ragione in un’epoca ricca di confronti esasperati, a volte addirittura isterici e spesso maleducati.
Le persone che hanno seguito questi ultimi mesi di dibattito locale hanno senz’altro potuto costatare come la campagna elettorale si sia svolta in modo pacifico: una bella prova di democrazia in cui è stato possibile apprezzare i modi corretti e l’approccio più ispirato alla proposta che alla protesta.
Farò di tutto per far tenere al Consiglio Comunale lo stesso spirito: presiederò questa Assemblea stimolando, se non addirittura pretendendo, il rispetto tra le parti e garantendo il diritto dei consiglieri - a partire da quelli di minoranza - di svolgere il proprio ruolo con serenità, potendo contare sulla disponibilità di strumenti adeguati ed informazioni rapide.
Questo è per altro il Consiglio che inaugura una nuova era. La composizione numerica è cambiata, riducendosi: dovremo fare in modo, tutti insieme, che non si riduca anche la capacità rappresentativa che i Consiglieri hanno nei confronti dei cittadini.
Per quel che ci riguarda, abbiamo costruito un assetto che garantisca la migliore operatività di governo. Le deleghe sono state distribuite tra il sottoscritto ed i quattro assessori, con i quali ho concordato tempi e modalità di interpretazione del ruolo. Il nostro è un modello di lavoro collegiale, senza solisti, men che meno il Sindaco: che si tratti di successi o di errori, lo si fa insieme, con fiducia, perché insieme si migliora molto più velocemente. Ci siamo inconsapevolmente ispirati ad un detto africano che dice: ”
chi vuole andare veloce va da solo, chi vuole andare lontano va con gli altri”. Alle competenze degli Assessori uniremo le capacità dei Consiglieri: vogliamo inaugurare un meccanismo fortemente coinvolgente, capace di estrarre dal nostro gruppo il meglio delle disponibilità umane e professionali.
Ma abbiamo anche l’ambizione di andare oltre: costruire – in tempi rapidi – un sistema di partecipazione che tenga i cittadini regolarmente informati e che – soprattutto – li metta nelle condizioni di interagire direttamente con l’amministrazione del nostro paese: siamo sicuri che la Comunità sia ricca di qualità, esperienze ed abilità che intendiamo mobilitare per il bene comune. Questa è la scommessa più impegnativa, ma non intendiamo rinunciarci.
Non sarà facile ed immediato raggiungere gli obiettivi, ma ai nostri concittadini – so di poter parlare a nome di tutti – assicuriamo un lavoro assiduo e diligente.
Non abbiamo un’esperienza specifica di amministrazione pubblica, ma fino ad ora – nelle nostre carriere di studio e di lavoro – siamo riusciti ad imparare in fretta e ad ottenere buoni risultati. Useremo gli stessi stimoli, cercando di sbagliare poco ma senza il timore di ammettere i nostri errori, con la determinazione e la volontà di correggerli rapidamente.
Ecco, questo è l’impegno che mi prendo e che ci prendiamo.
Permettetemi a margine un ringraziamento personale ad Andrea, Nicola e Samuele e alle ragazze ed ai ragazzi di Prossima Ponte, alla mia famiglia e un dolce pensiero a Barbara.
Ora posso completare il mio giuramento
“
giuro di osservare lealmente la Costituzione Italiana”.
Dalla delibera di Consiglio n.42 del 13/6/2014