Possono prenotarsi tutti i residenti in provincia di Piacenza, compresi coloro che non hanno scelto il proprio medico di famiglia.
Le persone domiciliate, per accedere alla vaccinazione, devono aver scelto un medico di famiglia della Provincia di Piacenza e aver presentato autocertificazione di domiciliazione
FONTE
Dove prenotare:
• recandosi a uno sportello Cup del territorio
• in uno dei Comuni che effettuano prenotazioni Cup (Agazzano, Caorso, Gragnano, Gropparello, Pontenure e Villanova)
• in una Farmacia che effettua prenotazioni Cup
• chiamando il Cuptel al numero 800-651.941 (disponibile da lunedì a venerdì dalle 8 alle 18)
• online attraverso il Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse), l’App ER Salute e il CupWeb
Per prenotarsi non serve la prescrizione medica.
È preferibile avere con sé la tessera sanitaria del vaccinando.
Sono comunque sufficienti il codice fiscale o, in alternativa, i dati anagrafici del vaccinando (nome, cognome, data e comune di nascita).
La persona deve presentarsi alla vaccinazione con:
• tessera sanitaria
• documento d’identità
• consenso informato e scheda anamnestica compilati e firmato
In presenza di sintomi febbrili, non recarsi al punto vaccinale e contattare i numeri di prenotazione per un nuovo appuntamento.
Persone che non possono spostarsi da casa
Nel caso in cui il vaccinando non sia in grado di raggiungere la sede vaccinale, dovrà telefonare al Cuptel 800-651.941 e comunicare i propri dati all’operatore. L’Azienda Usl di Piacenza provvederà a ricontattare la persona per programmare la vaccinazione al domicilio.
Sedi vaccinali
Al momento della prenotazione, al cittadino sono comunicati la data, il luogo dove recarsi e tutte le ulteriori informazioni necessarie.
Sarà possibile vaccinarsi in qualsiasi sede vaccinale disponibile a scelta dell’utente.
Le vaccinazioni per i cittadini dai 75 in su sono attive in questi comuni:
• PIACENZA, nel centro vaccinale in Arsenale, raggiungibile dal parcheggio di viale Malta, con posti auto gratuiti davanti all’ingresso
• BETTOLA, alla Sala polivalente Gino Pancera (località Forche)
• BOBBIO, in ospedale in via Garibaldi 3
• CASTEL SAN GIOVANNI, al Palacastello, strada della Spadina 1
• FIORENZUOLA, in via Emilia Ovest, 37
Cittadini seguiti dall’assistenza domiciliare
La vaccinazione coinvolge anche i cittadini che sono assistiti a domicilio e i loro coniugi.
Saranno dagli operatori AUSL che hanno già in carico gli anziani per la loro assistenza domiciliare, a contattare direttamente i cittadini per fissare l’appuntamento per la loro vaccinazione.
FONTE FONTE
All’interno del comunicato si può leggere il seguente passaggio: ".....Negli ultimi 10 giorni vi è stata una leggera crescita dei contagi a livello locale, concentrata in ambiti prevalentemente famigliari...."
Leggera crescita...????
Una crescita diciamo normale o addirittura pesante in quante unità di contagi si potrebbe quantificare?
Quello che a mio avviso risulta essere ancora più pericoloso di queste, comunque soggettive quanto ardite, valutazioni quantitative, sono i discorsi a mezzo social sulla contrapposizione fra diritti costituzionalmente tutelati (salute contro libertà personali), oppure fra soggetti (garantiti contro non garantiti). Quelli si, tendono a minare le residue convinzioni dei singoli cittadini, già messe a dura prova dalla situazione generale, sulla correttezza delle fondamenta dello stato di diritto così come è oggi concepito.
Diffidiamo di soluzioni semplici a problemi complessi.
Saluti a tutti.
Marco Boselli
Ciao a tutti.
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Sul lavoro (siamo una trentina) da novembre ad oggi abbiamo avuto 4 sanificazioni per 4 colleghi contagiati. Lavorando in open space di ampie dimensione non abbiamo avuto contagi diretti tra colleghi ma in tutti e 4 i casi citati i nuclei famigliari coinvolti sono stati contagiati integralmente (100%, dai bimbi di 4 anni alla nonna di 87 per un totale di 12 persone).
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p.s. per una strana e bieca legge del contrappasso i contagiati erano tra le persone più attente nell’indossare costantemente la mascherine, nel disinfettare le scrivanie, nel limitare al minimo i contatti "ravvicinati" ecc. Purtroppo non basta mantenere alta l’attenzione ma serve anche un briciolo di fortuna
Preciso che io sono assolutamente digiuno di social, uso solo questo sul quale ci capita di confrontarci qualche volta, ma non ho nessuna avversione per gli strumenti. Cerco di capire i contenuti dei messaggi e con quelli mi rapporto. Comprendo che ogni tanto qualche "forzatura" possa portare vantaggi in termini di visibilità, arrivo perfino a dicre che ci può stare, ma proprio per questo chi legge deve sforzarsi di andare oltre i "titoli", deve arrivare al contenuto del messaggio. Nell’esempio dal quale siamo partiti, va detto chiaramente che il "titolo" dato ai messaggi social sul contagio nel nostro territorio era completamente FUORVIANTE. I numeri stessi pubblicati dall’Ente nel report domenicale (21 Marzo 2021) hanno smentito il precedente messaggio social, così come le dissertazioni dubbiose sulla liceità Costituzionale dei provvedimenti restrittivi che si sono susseguiti non mi sembrano adeguatamente supportate, ma possono generare sfiducia nell’ordinamento costituito, del quale per altro lo stesso estensore è parte integrante.
Saluti a tutti.
Marco Boselli
Può una comunità come la nostra essere ostaggio di questa frangia di incivili?
Preso atto che queste persone non hanno una coscienza, non hanno spirito civico, non hanno rispetto per le regole di convivenza civile, causano DANNI fisici e materiali direttamente o indirettamente alla comunità, cosa si aspetta a multarli? La situazione descritta dal Fontanasso è prassi, ogni giorno a quell’ora in quella zona del paese vi è un gruppo di irresponsabili. Puniamoli come prevede la legge. 400€ di multa credo che siano un argomento che anche la mente più ottusa capisce. Cosa aspetta l’amministrazione a mandare il Vigile a pattugliare quella zona a quell’ora? Si ha forse paura di perdere qualche voto? Non riesco a trovare una spiegazione a questo lassismo.....