Nel recente Consiglio comunale il Consigliere Marco Rossi ha chiesto aggiornamenti sull’introduzione della
trasmissione in streaming delle sedute del Consiglio comunale (un impegno previsto nelle linee programmatiche della Maggioranza).
La Maggioranza ha esternato le proprie considerazioni
FONTE e questi che seguono sono alcuni dei passaggi politici qualificanti:
A) trasmettere in streaming
“si può fare”, ma “ci vogliono dei software a pagamento”
B)
“non so quanto possa essere utile vederlo in diretta invece che vederlo 24 ore dopo”
C)
“tutto si può fare” “valutiamone l’opportunità fino alla fine”
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Punto A) trasmettere in streaming
“si può fare”, ma “ci vogliono dei software a pagamento”
La piattaforma ASMEL (Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali) è gratuita
FONTE . L’utilizzo di un'idonea piattaforma a pagamento ha un costo di poco più di 100 €/anno.
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Punto B)
“non so quanto possa essere utile vederlo in diretta invece che vederlo 24 ore dopo”
Le registrazioni vengono rese disponibili, in media, dopo 3,2 giorni, con latenza anche di 6/7 giorni;
tre consigli non sono mai stati resi pubblici. La trasmissione in streaming elimina la latenza informativa ai cittadini.
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Punto C)
“tutto si può fare” “valutiamone l’opportunità fino alla fine”
Trasmettere in streaming è un passo di trasparenza importante (e di questo ne erano convinti anche i leader dell’attuale maggioranza, almeno fino a prima di assumere le redini del Comune).
Lo streaming, oltre alla massima tempestività nei tempi di veicolazione delle informazioni ai cittadini, elimina totalmente la possibilità di manipolare a posteriori le registrazioni. Manipolazioni che possono essere del tipo rilevato nel caso del Consiglio del 10/04/2020 (
FONTE 16m32s) in cui sono state utilizzate immagini che sembrano contestuali ma che invece sono state “ritagliate” dal Consiglio del 23/10/2019 (
FONTE 11m53s), ma che potrebbero avere valenze ben più gravi qualora interessassero anche la traccia audio e/o presentassero soluzioni di continuità nel flusso audio.
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A questo punto sorge spontanea una domanda:
che differenza c’è, nei fatti, tra l’Amministrazione precedente e l’attuale Amministrazione sul tema streaming ?
“...l’ Assessore ai lavori pubblici vorrà seguire con estrema attenzione l’avanzamento dei lavori verificando, in corso d’opera, che ogni punto del capitolato dell’appalto venga realizzato a regola d’arte”. Ma chi scrive queste cose? Non è compito dell’assessore e di nessun amministratore. È compito del Direttore dei Lavori incaricato e pagato dalla stazione appaltante per compiere tale attività che svolgerà quel compito indipendentemente dalla provenienza dell’impresa. Capisco la volontà di far clamore, ma qui la notizia è che finalmente si completa quell’opera. Essendo sui cantieri di mezz’Italia ogni giorno ed avendo a che fare con imprese di ogni provenienza, trovo la conclusione di questo articolo un po’ presuntuosa un filino stupida e senza alcun senso. FONTE
Normalmente non diamo seguito ai commenti spesso provocatori e fuorvianti provenienti dal solito sito locale.
Tuttavia, stante la delicatezza dell’ambito trattato e la presentazione effettuata dell’argomento, riteniamo necessario intervenire per chiarire quanto segue.
Ogni piccolo Comune, quindi anche Ponte dell’Olio, per gli appalti di grossa dimensione tipo quello in esame deve obbligatoriamente fare ricorso alla Stazione appaltante della Provincia di Piacenza, che agisce in piena autonomia tramite la propria struttura.
La procedura utilizzata per affidare il contratto è stata una gara ad evidenza pubblica, alla quale poteva partecipare ogni azienda del territorio nazionale, purchè in possesso di specifici requisiti.
Informiamo inoltre che, dall’inizio del nostro mandato, alla quasi totalità degli appalti gestiti internamente dal Comune sono risultate assegnatarie ditte aventi sede all’interno dell’ambito provinciale, di cui buona parte direttamente a Ponte dell’Olio o nei paesi limitrofi.
Non può e non deve esistere alcun pregiudizio di sorta da parte dell’amministrazione verso la società aggiudicataria PMM (oltretutto se basato sulla provenienza geografica dal Meridione).
Ad oggi, altresì, non vi è alcun motivo per metterne in dubbio professionalità e onorabilità, cosi come invece pare trapelare dalle righe del commento nell’immagine.
Assessori e ufficio competenti, come sempre, controlleranno sulla corretta esecuzione dei lavori contrattualmente previsti.
L’amministrazione
Concordo anch’io sul fatto che la cosa più importante di tutta la questione sia la realizzazione dell’intervento ormai da troppo tempo rinviato....
Cordialmente
"...Solo una precisazione. L’assessore ai lavori pubblici architetto Daria Mizzi ... ha le competenze tecniche e l’esperienza professionale per seguire i lavori anche se ciò, come giustamente ... precisato, non rientra nei suoi compiti di assessore. Un saluto." FONTE
E’ indiscutibile che la responsabilità di sorveglianza/verifica circa i lavori da eseguirsi compete alla Direzione Lavori incaricata, e che il compito delle Amministrazioni termina nel momento in cui si sono finanziate le opere precedentemente individuate dalla stessa.
Tuttavia, non si può non notare come la nostra Amministrazione pubblicizzi, in prima persona, ogni momento delle fasi di realizzazione delle opere: dal taglio del verde, alle asfaltature, dal tombino riparato, agli interventi del Consorzio di Bonifica, ai recenti interventi eseguiti alla Scuola Elementare, ecc.
In quest’ottica, un’opera, di consistente importo, attesa da anni, per la quale si ottenne un finanziamento a fondo perduto del 75%, senza il quale l’attesa si sarebbe sicuramente protratta, aggiudicata con un “importante” ribasso al limite della soglia consentita, induce ogni cittadino a richiedere un’attenzione ancora più assidua del solito. Ed il cittadino, a chi potrà mai richiederla, se non ai propri rappresentanti?
Il costante contatto con la Direzione lavori, senza scavalcare i rispettivi ruoli, alla ricerca di informazioni sulla qualità dell’avanzamento dei lavori è, a mio avviso, proprio dei rappresentanti dei cittadini.
Sarebbe interessante invece, conoscere l’opinione del professionista, circa un altro passaggio del comunicato, “...Informiamo inoltre che, dall’inizio del nostro mandato, alla quasi totalità degli appalti gestiti internamente dal Comune sono risultate assegnatarie ditte aventi sede all’interno dell’ambito provinciale, di cui buona parte direttamente a Ponte dell’Olio o nei paesi limitrofi...”.
E’ da intendersi come nota di merito a prescindere da come sia stata effettivamente realizzata l’opera?
E’ da intendersi come colpo di fortuna a prescindere da come sia stata effettivamente realizzata l’opera?
E’ forse semplicemente una frase che non andava scritta?
O cosa altro ?
Saluti a tutti.
Marco Boselli
La mie domande sono...chi può muovere eccezioni al progetto presentato dalla ditta che si è aggiudicata l’esecuzione dell’opera?
È frequente/poco frequente/raro/rarissimo che il 25% risparmiato in fase d’asta non basti a coprire l’importo delle modifiche apportate in corso d’opera?
Cordialmente.
Ultimo aspetto da precisare con forza e chiarezza è l’assenza totale di ogni tipo di pregiudizio circa la provenienza dell’aggiudicatario, circostanza alla quale questo blog non è mai venuto meno, che come in ogni altra situazione andrà valutato per quanto dimostrerà e non per dove abbia la sede sociale.
Saluti a tutti.
Marco Boselli