Libertà di mercoledì 24 febbraio 2021 ci informa che in seno al Consiglio comunale di Carpaneto è vivo il dibattito sulle modalità di aiuto al commercio (aiuto
“ulteriore”, dato che l’Amministrazione è già intervenuta in aiuto
FONTE )
Ovviamente
anche nel nostro Comune il tema è sentito, dal momento che ben poco è stato fatto (sebbene il Governo abbia assegnato a Ponte somme consistenti di fondi COVID), per quei commerciati, artigiani, imprenditori che hanno avuto il crollo del fatturato a causa delle chiusure COVID (non è certo l’organizzazione di una sagra paesana che può risolvere i problemi delle attività di parrucchiere, estetiste, artigiani e commercianti di certe tipologie di prodotti, e nemmeno i 9.998 euro di sconto globale sulla TARI da suddividere su tutte le attività presenti nel Comune, ivi compresi, ad esempio, i supermercati).
Attività di vicinato che hanno atteso invano la rimodulazione delle aliquote TARI e IMU (dal Programma elettorale:
“prevedere aliquote IMU e TARI differenziate per le grosse catene (tradizionalmente tutelate da tutte le precedenti amministrazioni) e le attività a conduzione famigliare, vera anima del nostro Paese”).
Attività che invece hanno subito l’aumento del 21% dell’aliquota IMU (
"attività commerciali e di somministrazione rientranti nella categoria C/1 (negozi e botteghe) IMU dal 8,0‰ al 9,7‰ +21%")
FONTE .
Trovare il modo
efficace, efficiente ed “equo” per aiutare queste categorie, che sono la
“vera anima del nostro Paese”, è doveroso.
Nemmeno se fosse stata l’UNICA DI TUTTA LA PROVINCIA?
A palazzo non sembrano essere dello stesso avviso.
Saluti a tutti.
Marco Boselli