Nel Consiglio Comunale del 18/12/20, su proposta della Giunta Comunale, sono state approvate le
indennità di presenza dei Consiglieri Comunali. La decisione è stata di confermare anche per il 2021 gli stessi importi dell’anno 2020, che a sua volta vedeva confermati quelli degli anni precedenti.
Nel merito nulla di strano, anzi.
A colpirmi sono state le parole del Sindaco, che, nell’illustrare il punto, lo definisce un
“punto politicamente irrisorio” FONTE .
Egli prosegue dicendo che, ricordandosi del suo passato di Consigliere di opposizione ritiene
“… un lavoro importante quello di Consigliere Comunale…” e che
“sarebbe bello” riconoscer loro qualcosa in più, ma i
“vincoli di finanza pubblica” non lo permettono.
Ora, che dire? Tutto giusto, almeno per me. Condivido appieno, a parte la definizione di “politicamente irrisorio”, forse voleva intendere “
economicamente irrisorio”?.
Felice che abbia cambiato idea, e con lui anche il suo Vice, dal momento che, quando sedevano sui banchi della Minoranza, il primo presentò una mozione avente come oggetto l’
azzeramento dei gettoni di presenza dei Consiglieri comunali FONTE , ed il secondo, appoggiando la mozione, commentò così il respingimento:
“PRESO ATTO dell’intervento del Consigliere Callegari il quale osserva che la somma ricavata dal taglio delle indennità potrebbe essere utilizzata per l’acquisto di beni alimentari da consegnare ai nuclei famigliari in difficoltà” FONTE
Cambiare idea non è di per sé cosa negativa, al contrario molti, non io, la giudicano in modo positivo; tuttavia va esplicitato di averlo fatto. Diversamente ogni opinione espressa su un qualsiasi argomento può sembrare l’unica, mentre è corretto, secondo me, far sapere ai concittadini quando un Amministratore cambia idea,
soprattutto in merito a posizioni prese prima della propria elezione.
Saluti a tutti
Marco Boselli
La ARERA, autorità regolatrice in materia, ha deliberato a fine 2019 l’introduzione del nuovo Metodo Tariffario Rifiuti (MTR) al fine di uniformare a livello nazionale la gestione finanziaria di tale servizio, basandola sugli effettivi costi storici e ponendo limiti agli incrementi annuali delle tariffe.
Per i Comuni della provincia di Piacenza questo significa vedere applicata una maggior quota di costo mediamente intorno al 2/3% rispetto al regime precedente.
L’approvazione dei piani economico-finanziari per il 2020, eccezionalmente a consuntivo (stante l’emergenza epidemiologica) e senza riflessi sulle bollette dell’anno di riferimento, ha visto apparentemente registrare un anomalo aumento per il nostro Comune, da spalmare sulle bollette del triennio 2021/2023, pari al 12%.
La realtà, tuttavia, è ben diversa da come può apparire ad una lettura superificiale.
Una quota imponente di tale presunto incremento (66.000 € circa), infatti, afferisce ad un accantonamento per i cosiddetti "crediti di dubbia esigibilità" già coperto all’interno del bilancio comunale e, pertanto, da non includere in tariffa.
Una restante percentuale invece, pari a circa il 2,80%, è direttamente riconducibile all’applicazione del nuovo metodo definito da ARERA ma, a fronte di ciò:
- in sede di aggiudicazione definitiva della gara d’ambito (nei prossimi mesi) si prevede, utilizzando il ribasso in offerta, di comprimere al massimo questo numero
- per il delta eventualmente rimanente, l’amministrazione dispone di risorse speciali legate all’emergenza Covid 19 (fondo d’ambito e fondo ex zone rosse), appositamente dedicati e conservati per questo scopo, in grado di poterlo neutralizzare del tutto e non aggravare di 1 euro il carico tributario su famiglie e attività pontolliesi
Si rimane a disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento.
Il Sindaco
L’ Assessore a bilancio, tributi e patrimonio
Dal sito del Comune FONTE