Ponte dell'Olio

06/11/20
PonteWeb

DemoTrend: che risposte dà la politica ?

Proponiamo la lettura della tabella allegata che riporta la variazione numerica della popolazione negli ultimi sei anni e mezzo (fonte dati ISTAT).
Nel periodo considerato, i nati sono stati 175 e i morti sono stati 475 (saldo naturale -300).
La popolazione è diminuita “solo” di 215 unità grazie al fatto che il saldo migratorio locale è stato positivo per 85 unità (emigrati 998, immigrati 1.083).
Se consideriamo che una famiglia media è composta da meno di 2,2 persone significa, per esempio, che nel periodo considerato si sono "svuotate" almeno 100 unità abitative (che si sono aggiunte alle centinaia già "vuote").
Che risposte dà la politica ?
👨 John Connor   09/11/20 11:08 ® 3212
La sensazione che ho è che il trend non sia direttamente riconducibile a scelte politiche locali.
Questo per diversi motivi :
*) da sempre le persone cercano di vivere a distanze ragionevoli dal proprio posto di lavoro. Ponte e vicinanze hanno perso gradualmente ed inesorabilmente centinaia di posti di lavoro negli ultimi 30-35 anni.
*) le "tasse" locali sono irrilevanti rispetto a quelle nazionali, pertanto qualsiasi politica di agevolazione fiscale ha una leva sostanzialmente irrilevante;
*) La società e la cultura cambiano, così come l’esigenza di servizi e "svago" che sono molto più presenti nelle città.
Naturalmente vivere in un paese ha i suoi innegabili vantaggi, tranquillità, bassissima o nulla delinquenza, assenza di zone degradate, verde, assenza di blocchi del traffico ecc. ecc.
I dati statistici ci dicono che sempre più persone non ritengono quelli sopra elencati punti per cui vale la pena lasciare la città o l’interland. Mentre risulta più attrattiva la città o comunque il paese a pochi chilometri dalla città che garantisce i vantaggi di cui sopra con la possibilità di raggiungere il posto di lavoro in pochi minuti.
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06/11/20
Marino

BUL - Fibra ottica - Fine lavori

Da una comunicazione odierna pubblicata sull'Albo pretorio si apprende che Open Fiber ha terminato i lavori nel nostro Comune  FONTE .
E' una buona notizia.
Ma non siamo ancora arrivati al momento di poter usufruire del servizio. Mancano ancora alcuni passaggi. E' possibile seguirne lo stato di avanzamento a questo link  FONTE 
👨 Black&White   06/11/20 21:46 ® 3210
La "buona notizia" dipende dal significato dell’avanzamento lavori..se il collaudo e l’operatività della fibra FTTH è quella di inizio 2021, ok. Ma se occorre attendere (come mi pareva di aver letto in precedenza) anche l’ultimazione della parte wireless, si arriva a metà del 2022..campa cavallo..
Qualcuno può fornire ulteriori precisazioni in proposito?
Saluti a tutti.
👨
  
06/11/20
PonteWeb

Carpaneto decide !

A Carpaneto l’Amministrazione comunale ha stanziato 100.000 euro di fondi Covid per finanziare la corresponsione, già avviata, di voucher per un importo fino a 800 euro ad ogni famiglia residente nel Comune di Carpaneto che stia attraversando un periodo di difficoltà economica. Il 50% della somma potrà essere utilizzata solo in esercizi di Carpaneto che vendono beni alimentari, e il restante 50% in altre categorie di negozi ma sempre di Carpaneto.
Sono stati stanziati anche 140.000 euro a favore delle attività commerciali. Anche qui soldi a fondo perduto e da spendere a Carapaneto.
Un'iniezione di 240.000 euro per la ripartenza del commercio e dell’economia di Carpaneto.
  
05/11/20
PonteWeb

Pandemia, evento epocale

Le autorità sanitarie mondiali > nazionali > regionali > provinciali, a cascata, comunicano la situazione epidemiologica alla popolazione del proprio bacino amministrativo.
Il compito di informare la popolazione del Comune, nucleo elementare dell’organizzazione civile, è svolto dall’autorità sanitaria locale: il Sindaco.
Al 01 novembre, in provincia di Piacenza, vi erano:
- 110 persone ricoverate
- 1.377 persone in isolamento fiduciario in quanto COVID-positivi
- 82 persone in isolamento fiduciario in quanto rientrati da aree a rischio
- 2.256 persone in quarantena in quanto contatti stretti.
Quale è la situazione a Ponte dell’Olio ?
👨 Black&White   05/11/20 15:44 ® 3206
Ma se fino a due settimane fa l’informazione in tema Covid del nostro Comune veniva definita esemplare..
👨 Luponero   05/11/20 17:12 ® 3207
Pienamente d’accordo. Se i dati sono disponibili (contagi totali e attuali, guariti, decessi, ricoveri, isolamenti/quarantene) non capisco l’ostracismo a diffonderli nel rispetto della privacy. Si vede che a questa amministrazione piace così... (salvo errori di cui mi scuso anticipatamente) manca ancora la risposta anche sulla destinazione dei fondi raccolti dai concittadini durante la prima ondata).
👥 PonteWeb   05/11/20 20:07 ® 3208
L’informazione in tema Covid nel nostro Comune, paragonata a quanto attualmente mettono a disposizione altre amministrazioni comunali della provincia, è e rimane esemplare. Ciò premesso viene chiesto agli Amministratori, vista l’evoluzione della situazione anche locale, di elevarne lo standard implementandolo, se possibile, con ulteriori dati, al fine di migliorare la consapevolezza dei comportamenti.
👨 Luponero   05/11/20 20:13 ® 3209
Perfetto, allora attendiamo solo quel piccolo sforzo in più richiesto da Ponteweb e condiviso da tanti concittadini.
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04/11/20
PonteWeb

Meglio, ma si deve e si può fare meglio !

E’ online la registrazione del Consiglio comunale convocato in “videoconferenza” il 29 ottobre 2020  FONTE .
Rispetto ai precedenti consigli convocati in “videoconferenza”, tecnicamente si è migliorato, ma si può e si deve fare meglio (a questo  FONTE , ad esempio, la registrazione dell’ultimo Consiglio di Rivergaro trasmesso in diretta streaming il 30/10/2020)

  
04/11/20
PonteWeb

C'è qualcosa che non va !!!

L'incidenza dei casi di contagio rilevati a Ponte dell'Olio continua a peggiorare rispetto all'andamento dell'incidenza negli altri comuni.
C'è qualcosa che non va, certamente qualcosa anche nei nostri comportamenti.
 E' necessario che TUTTI seguiamo scrupolosamente le indicazioni delle autorità: dall'uso delle mascherine, al distanziamento sociale, dal frequente lavaggio delle mani all'evitare gli assembramenti, ecc. 
Preso atto di come sta evolvendo l'epidemia a Ponte dell'Olio, cogliamo l’occasione per ribadire l'opportunità di ampia TRASPARENZA su questo tema, invitando le autorità a rendere pubblici maggiori dettagli (ad es.: malattie in corso, età dei malati, in isolamento, ricoverati, guariti, deceduti, ecc.)
  
03/11/20
Maria Luigia

Appello

Signor direttore,
non avrei mai pensato nella mia vita di dover chiedere aiuto e pubblicamente. L'aiuto non è per me, ma per Matisse, la gatta di un anno compagna di vita e di giochi della mia bambina.
Per una distrazione Matisse è uscita in giardino e ha attraversato la strada davanti a casa. Quando abbiamo iniziato a cercarla l'abbiamo trovata distesa esamine ma ancora viva. Subito una corsa all'ospedale della facoltà di Veterinaria, con la bambina in lacrime, convinta che per la sua Matisse non ci fosse speranza.
Ottimo il lavoro di squadra dei veterinari di quella struttura, ma l'esito è nefasto: alcune fratture e due vertebre staccate che devono essere cementate con un costoso intervento. E già qui, per tutti gli accertamenti e il primo soccorso salvavita, un costo certamente giusto, ma per me, disoccupato da mesi, del tutto improponibile.
Mi sono trovato di fronte a una straziante scelta: eutanasia o affrontare costi impossibili per la mia famiglia? Che dire alla mia bimba? Mi sono rivolto all'Enpa di Parma che con grande gentilezza e comprensione mi ha fornito un aiuto economico, generoso ma insufficiente per le cure future. Altro, un ente che vive solo di offerte e di iscrizioni, non poteva darmi, anche perché con tanti sacrifici sta aiutando tante persone in difficoltà con gli animali.
Matisse oggi è presso una struttura specializzata di Bologna e il preventivo dell'intervento è di 2.000 euro. Per questo mi rivolgo per un aiuto ai tanti lettori che amano gli animali. Non chiedo aiuto per me, ma per una gatta e una bambina.
Enpa mette a disposizione il proprio conto bancario: iban IT05F0623012711000035291947
Chi volesse aiutarmi può mandare un'offerta specificando nella causale che è per Matisse.
Gianfranco Salvato (Diolo di Soragna, 28 ottobre)

(dalla "Gazzetta di Parma" di martedì 3 novembre, lettere a pag. 46)
  
02/11/20
Ilfontanasso

Borgo sempre più vuoto

Prima l'ortofrutta (ex fiorista Rossi), poi la macelleria Poggioli, oggi l'Alimentari Salumeria Taravella; un altro negozio storico di Ponte dell'Olio con il doppio ingresso Piazza (la piazza) - borgo (il borgo) ha abbassato la saracinesca. Ci mancherà la vetrina che ad ogni fiera veniva allestita con buongusto e fantasia. In un borgo sempre più vuoto (es. vecchia tabaccheria Gevi, macelleria Civetta...) ci mancheranno le botteghe di vicinato, le luci, le insegne, le persone.
👨 John Connor   03/11/20 11:39 ® 3202
Tante e varie le motivazioni che hanno portato alle chiusure che hai indicato non ultime immagino le ragioni anagrafiche ed il mancato ricambio generazionale. Quello che deve far riflettere è che al netto del periodo Covid, nessuno dei negozi che ha chiuso è riuscito a cedere la propria licenza e/o attività, ma ha appunto semplicemente chiuso.
Da profano immagino che la motivazione di tale fatto sia che quella tipologia di lavoro (il commerciante al dettaglio) non sia più sufficiente remunerativa e/o non sia più considerata un’attività interessante per le nuove generazioni. Effettivamente non ho masi sentito nessun under 30 immaginare di aprire una panetteria o una macelleria, semplicemente quelle generazioni sono nate nell’epoca dei grandi supermercati ed al massimo possono pensare di andare a fare il macellaio o il panettiere ma nella grande distribuzione....
Tutte questioni che pongono una seria sfida alla neo assessora al Commercio ed ai colleghi dell’amministrazione, perché, ed è davanti a tutti, il borgo sta commercialmente "morendo".
👨 Marino   03/11/20 13:41 ® 3203
Riporto da FB alcuni commenti originati da questo post.
Fabrizio: “concordo che la borgata senza negozi sia triste, la vocazione commerciale dei piani terra fronte strada è ciò che caratterizza l’urbanistica degli insediamenti come Pontedellolio. Cosa avete intenzione di fare per invertire la tendenza? Quali idee metterete in campo dal punto di vista urbanistico e commerciale per incentivare l’apertura di nuovi esercizi di vicinato? È una bella sfida, ci vogliono idee e l’urbanistica a Ponte dorme sonni sereni da almeno 15 anni.”
Cristiano: “al momento è piuttosto complicato fare piani, si è cercato nel limite del possibile di fare interventi per non affossare le realtà paesane. C’erano idee per dare vita al paese, ma per ora devono rimanere nel cassetto. Una delle cose principali è di rendere Ponte un posto dove la gente viene perché c’è qualcosa di interessante, non solo un posto di passaggio. Vogliamo gente sul territorio. Abbiamo puntato molto sulle Fiere, quella di Agosto è andata molto bene, e in sicurezza, ci sarebbe stata “I sapori del Borgo”, purtroppo abbiamo dovuto annullarla causa Dpcm, anche se credo si sarebbe potuta fare in assoluta sicurezza. È partito un piccolo grande progetto in cui crediamo molto che è la sentieristica di Trail Valley con la quale vogliamo portare tanta gente sul territorio e in collaborazione con le realtà locali dare un servizio di ricettività sia lungo i percorsi che in paese. Speriamo solo finisca questo periodo... “
Fabrizio: “se c’è una cosa che so per certo rispetto all’urbanistica e al commercio è che la pianificazione funziona solamente quando vi e necessità, insomma quando il periodo “non è buono”. È proprio questo il momento per aprire i cassetti e tirare fuori idee. Per quale motivo un esercente dovrebbe scegliere Pontedellolio rispetto che ne so a Carpaneto per investire in una nuova attività di vicinato? Essenzialmente per tre motivi: primo un mercato (quindi la possibilità di vendere prodotti); secondo condizioni favorevoli nell’immediato; terzo un’ipotesi di miglioramento delle condizioni attuali di contesto. Sappiamo bene che un’amministrazione può lavorare e progettare in questo senso, cioè ci deve “credere” nel commercio locale. Nel caso specifico non conosco le condizioni pe le quali l’attività viene cessata, però questa pur essendo una brutta notizia è parallelamente un’occasione perché si libera una quota di mercato disponibile. La pianificazione strategica nell’immediato è ciò che qualifica una buona amministrazione da un amministrazione ordinaria. Negli ultimi anni nell’ambito urbanistico vi è stata immobilità assoluta. Abbiamo strumenti approvati già “vecchi” nel senso che sono stati avviati oltre 10 anni fa con le medesime previsioni dei piani precedenti. Ora quale sarà il futuro della borgata va deciso oggi, e va deciso perché altrimenti è tardi. In questo momento si fanno investimenti (fidati); lavoro nel retail spesso in tutta Italia, so come ragionano gli investitori. Spero davvero che i cassetti saranno aperti a breve perché piangersi addosso per il momento terribile non è davvero utile. Siete amministrazione giovane e dinamica e mi auguro che operiate dove altre hanno lasciato perdere. Forza”
Gabriele: “Per quanto riguarda il retail, i brand di moda chiudono i negozi a raffica”
Fabrizio: “io ho in progettazione aperture in tutta Italia nel prossimo anno di 20 punti vendita, non nel settore moda naturalmente. Però nello specifico sull’articolo si parla di chiusura dei brand internazionali che hanno aperto indistintamente in ogni città. Non credo, o almeno mi auguro che sia questo il modello commerciale al dettaglio scelto per Ponte e la sua borgata. È chiaro che l’on Line fa concorrenza in quello specifico settore in quanto si scaricano totalmente i costi della logistica e della locazione di grandi spazi commerciali. Però non so cosa abbiate in mente in realtà. Ciò che so per certo che il centro commerciale classico vive un momento di crisi negli spazi non di grande distribuzione alimentare, per gli elevatissimi costi di gestione a fronte di un utenza meno interessata. Si ritorna quindi al modello del negozio in strada? O alziamo bandiera bianca e attenderemo il corriere?”.
👨 Ilfontanasso   03/11/20 13:53 ® 3204
Qualche decennio fa (si stava insediando a Ponte la terza banca... allora Banca Regionale Europea) l’idea amministrativa/politica era quella di spostare vs sud il centro del paese con i suoi negozi e con la chiusura del borgo e lo spostamento del mercato da piazza I maggio (nasceva a quei tempi l’idea di valorizzare l’area dove ora sorge p.zza fornaci). Oggi la questione non è più di spostamento ma di "natività/prosecuzione" delle botteghe. Come sottolinea J.C., i giovani prendono per lo più altre vie, la GDO la fa da padrone, i costi fissi (anche il solo affitto) spaventano, il web sta aprendosi varchi anche sull’alimentare. L’evidenza è che quello che era un centro commerciale a cielo aperto (il borgo) invidiato da altri (Vigolzone e Podenzano per es) sta poco a poco perdendo i pezzi. Con le eccellenze enogastronomiche che vantiamo si potrebbe valutare di utilizzare alcuni spazi per il commercio a km 0 dei prodotti del ns territorio. Non ho competenze legali, fiscali ed amministrative per dire se sia o meno fattibile... senza dubbio servirebbe forte spirito di collettività per la gestione (ristoro per i proprietari dei locali, prezzi equosolidale ecc ecc).
👨 Smemorato di Collegno   03/11/20 20:34 ® 3205
Spero di non sbagliare: l’allora Banca Regionale Europea aprì la filiale di Ponte nel dicembre 1997...
👨 John Connor   16/11/20 07:47 ® 3216
Se non ho visto male anche il Piccolo Bazar, attivo ormai da più di 30 anni, ha definitivamente chiuso.
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01/11/20
PonteWeb

Impennata di casi di contagio a Ponte dell’Olio

Il mese di ottobre 2020 si chiude con 38 casi di contagio (di cui 18 nell’ultima settimana). E’ quindi opportuno/necessario migliorare i nostri comportamenti: distanziamento sociale, mascherina, igiene, non frequentare luoghi affollati, rispetto scrupoloso delle disposizioni delle autorità  FONTE 
  
01/11/20
PonteWeb

Saturimetri di comunità

Il dott.Luca Pilla, nel suo recente intervento pubblico, ha evidenziato l’importanza che in ogni famiglia colpita dal COVID sia disponibile un saturimetro  FONTE .
Per essere certi di disporne al momento del bisogno, 2.000 famiglie pontolliesi dovrebbero acquistare detto saturimetro con una spesa di 34 €/cad x 2.000 = 68.000 €.
Non sarebbe opportuno aumentare il numero di saturimetri di comunità in dotazione ai medici locali, per esempio acquistandone altri 20 o 30 (per una spesa di 700/1.000 €) da aggiungere ai 10 che il Comune ha già messo a loro disposizione a maggio  FONTE ?
Di soldi il Governo ne ha messi sul piatto tanti, se ne potrà spendere una briciola per uno strumento ritenuto INDISPENSABILE dai nostri medici ?
Ci auguriamo che la Giunta, sentiti i medici in ordine alla quantità necessaria, valuti l’acquisto degli ulteriori necessari indispensabili saturimetri.