La Commissione Comunale per la formazione degli elenchi dei
Giudici Popolari di Corte di Assise e di Corte di Assise d’Appello, composta da: Chiesa Alessandro (Sindaco), De Feo Giovanni (Segretario Comunale), Dameli Matteo e Cappellini Andrea (Consiglieri Comunali), riunitasi in data 23/09/2020 ha aggiornato l’elenco dei cittadini aventi i requisiti per esercitare le funzioni di
Giudici Popolari di Corte di Assise: Agnellotti Graziella (*), Alberici Antonella, Alexander John Michael (*), Antonelli Mariano, Battini Anna, Battini Claudia (*), Belloni Emanuele, Bettinelli Emanuela (*), Bisi Fabrizio (*), Bocciarelli Danilo, Buosi-Tagliazucchi Sara, Busconi Anna Maria, Chiappa Simona (*), Chiappino Lucia (*), Chinosi Anna, Dodici Maria Grazia (*), Dordoni Maurizio (*), Fabbian Alessandro (*), Ferrari Domenico (*), Ferrari Sabrina, Filios Daniela, Fiorani Maurizia, Fummi Daniele (*), Gaeta Tiziana (*), Gazzola Paola, Gheduzzi Christian, Gilli Claudia, Grassi Maurizio (*), Guerini Luciano, Guidoni Lara, Inzani Oriana, Lecchi Vittorio, Lorieri Laura, Losi Vanna (*), Lucca Davide (*), Madreperla Luigi (*), Maggi Marco (*), Maggi Piera, Mainardi Emilia Elena, Maloberti Andreina (*), Marchesi Michela (*), Marengoni Flavio, Martino Vincenzo (*), Milza Alessandra, Mondani Milo (*), Montanari Germano, Mori Paola (*), Morini Paolo (*), Morisi Luciana (*), Mosconi Giacinto, Parolini Giovanni (*), Picca Teodora (*), Piccione Matteo, Piccoli Claudia (*), Provesi Andrea (*), Rancati Davide, Rapaccioli Paolo (*), Repetti Cristiano Alessandro (*), Rizzi Marco (*), Roncara' Stefano (*), Rossi Franco, Rossi Sandra, Sarti Renato (*), Zaffignani Lucia, Zanardi Giuseppe (*), Zavaroni Marco (*), Zazzera Simona (*)
FONTE .
I nominativi con (*) sono inseriti anche nell’elenco dei cittadini aventi i requisiti per esercitare le funzioni di
Giudici Popolari di Corte di Assise d’Appello FONTE .
A mio avviso l’azione non si esaurisce con un segnale di quel tipo, che comunque ritengo vada dato.
Se un ragazzo di quell’età si spinge ad entrare in una discussione social nella quale la sua generazione, o una parte di essa, viene messa, anche con motivazioni come lui stesso ammette, sul banco degli imputati, ritengo lo faccia perche’intende mandare un messaggio a noi adulti, stimolandoci alla riflessione su cosa possiamo fare noi per loro e non viceversa, come qualche adulto paventa nei suoi post sul social.
Fontanasso elenca diversi luoghi di aggregazione sul territorio, non sono certo che siano tutti perfettamente idonei sotto il profilo educativo, ma se nella comunità sgorgano queste discussioni evidentemente quei centri di aggregazione non bastano. A meno che non si voglia dare per persa una fetta di popolazione di quell’età.
Nella discussione social, fra gli altri, c’è un intervento del Sindaco che rivendica fra le attività svolte "...la riunione ...del Comitato per la Sicurezza e l’ordine pubblico, insieme a Prefetto e Questore, tenutosi per la prima volta nel nostro paese..."
Bene, la domanda è la seguente: Azioni conseguenti? e ancora: risultati?
Perché se diversi mesi dopo la comunità dibatte sulle stesse problematiche, qualcosa non ha funzionato.
Quindi, meno chiacchiere e più fatti è la parola d’ordine che dobbiamo fare nostra!
Saluti a tutti.
Marco Boselli
La comunità giustamente discute ed evidenzia disagio rispetto a certi comportamenti, per lo più chiede il bastone, e non credo sia sbagliato. Aggiungo che va fatta intravvedere anche la carota. Noi adulti abbiamo, secondo me, il dovere di sforzarci per mettere qualcosa in campo che lavori su questi problemi e non limitarci ad aspettare che i ragazzi in quella fascia d’età semplicemente crescano ed escano dal periodo critico con la speranza che pochi si perdano per strada.
E’ un punto di vista, sono conscio che ne esistono altri che partono da presupposti diversi. Credo comunque sia giusto avere consapevolezza come comunità, che problemi di questo genere esistono anche a Ponte.
Saluti a tutti.
Marco Boselli
... eppur anche questa è/era diventata occasione di "provocazione" (cit. Il giovane zerozerosette 8/9/2019 post ponteweb).
Ci rendiamo conto?
Il problema del disagio giovanile è noto a tutti, e sarebbe troppo lungo analizzarlo e dibatterlo in questa sede, a cominciare da quello che, secondo me, è il punto chiave: in tante, troppe famiglie si è persa la “bussola” dei valori fondamentali (educazione, senso civico, rispetto per il prossimo). E le altre istituzioni (scuola, chiesa, men che meno la politica dei giorni nostri!) non sono in grado di sopperire alla crisi di quello che è sempre stato il pilastro della nostra società.
Marco (che saluto) parla di bastone e carota: beh, del primo, quasi sempre, neanche l’ombra, anzi..in molti casi certi comportamenti o atti sconsiderati vengono minimizzati e fatti passare come ragazzate tipiche dell’età o, peggio ancora, giustificati, in nome di chissà quali “libertà” individuali; ragion per cui viene a mancare, già a monte, qualsiasi effetto di deterrenza e timore delle possibili conseguenze (avviene così, ormai, anche per atti e reati più gravi).
E la carota? Continuiamo pure a discutere e a cercarne, di “carote” giuste, magari prima o poi qualcuna la troviamo..: ma temo che ormai il sapore delle carote, di qualunque tipo esse siano, non sia più molto considerato, troppo abituati ormai, già a 10÷11 anni, ad avere tutto, e quindi ad apprezzare sempre meno ciò che hanno o che viene loro proposto, a partire dalle varie iniziative e occasioni educative già opportunamente ricordate.
Il problema è complesso, lo sappiamo tutti, e di non facile soluzione: ma di certo un pensiero come quello all’origine della discussione, che sembra scaricare sul resto della comunità le colpe della situazione attuale di molti giovani e l’onere di trovare soluzioni “gradite” per la loro quotidianità e il loro tempo libero, non induce all’ottimismo..
“Pontolliesi (..), se volete aiutare il paese aiutate i giovani e ricordate che siamo noi il vostro futuro”: e TU? Tu cosa sei disposto a fare, che contributo intendi dare a quella comunità di cui tu stesso fai parte? Il futuro è di tutti, ma è soprattutto vostro, proprio perché siete i più giovani: datevi da fare ADESSO perché sia migliore DOMANI..
Saluti a tutti.
Non ho sicuramente detto di darvi una mossa ma volevo sottolineare il fatto che a ponte non ci fossero posti per noi ragazzi e le fornaci sono sempre stato un nostro ritrovo dato che è un luogo aperto e riparto in caso di pioggia al posto che stare intere sere chiuso in un bar.
Confrontandomi con altri ragazzi della mia fascia di età si è parlato che basterebbe anche solo aprire l’anspi nei weekend, posto isolato dal centro paese e all’aperto e riparto in caso di pioggia, mettere su la musica e ballare e divertirci in compagnia.
Il “ pontoliesi se volete fare qualcosa, trovare un posto ecc ecc “ voleva cercare di fare capire ad alcuni adulti che piuttosto di continuare a mettere post su Facebook e scrivere commenti su commenti forse era più saggio interagire di persona con noi ragazzi, perché nella vita sono i fatti che contano e non le parole.
Non penso che a tutti i ragazzi di pontedell’olio manchino i valori fondamentali , sicuramente non tutti li avranno ma nessuno è perfetto.
Le ragazzate penso non siano mai mancate a nessuno perché siamo stati tutti giovani,
sicuramente non sono qui a giusticarle io per gli altri; ognuno pensa per se.
Concludo inoltre dicendo che faccio il catechista a dei bambini di prima media, ho sempre aiutato ai centri estivi come educatore insieme a tanti altri ragazzi; voi per noi cosa state facendo?
Io non lo sono e diversamente da loro non ho risposte facili da dare.
Scrivo solo perchè quando ero giovane io (è passato parecchio purtroppo) non ho mai sopportato sentirmi dire dagli adulti che ai loro tempi era tutto bello, erano tutti bravi, mentre noi eravamo sfaccendati, violenti, drogati ecc. ecc.
Ecco nel 2020 rileggere certi commenti mi mette grande tristezza, e consiglio modestamente a tutti di leggere qualche libro che tratti del "mito dell’età dell’oro", infatti invecchiando si tende a ricordarsi le cose belle e dimenticare le brutte.
Ad Aradelli che ci ha portato il punto di vista di un giovane che vive il paese, va il mio ringraziamento con l’auspicio che l’Amministrazione si faccia carico di analizzare queste tematiche che salvo casi limite NON sono di ordine pubblico.
P.S. Fontanasso sostiene di avere preso qualche scopassone da Don Roberto. La mia speranza è che oggi si possa riuscire a gestire i giovani senza ricorrere a tanto.
Ho voluto condividere le mie esperienze di giovane pontolliese di molti anni fa quando essere proattivi era molto difficile ed il dialogo con gli adulti troppo spesso simile ad un dialogo tra sordi.
Io non credo ai tuttologi cioè coloro i quali si reputano in grado di discutere di qualsiasi tematica, al netto delle proprie esperienze personali.
Credo fortemente allo studio alla preparazione professionale ed all’esperienza nell’ambito professionale.
In linea generale non sono d’accordo con il proverbio che lei ha citato, per fare un esempio estremo non mi farei mai fare una diagnosi da un infermiere perché tanto ha più esperienza del medico.....Quindi mi tengo a distanza dalle discussioni alle quali non posso apportare un contributo che abbia un qualche valore. Questo comporta che io possa partecipare a pochissimi dibattiti...