18/09/20
GianpieroUn importante avvenimento per la democrazia
Dopo giorni e giorni di martellanti spot pubblicitari, ecco finalmente approdare in edicola un nuovo quotidiano che SI AUTODEFINISCE totalmente indipendente (se ne sentiva proprio la mancanza). Così dal 15 ultimo scorso abbiamo in edicola il quotidiano "Domani".
Riprendendo dagli spot pubblicitari, ci dicono che sarà un quotidiano completamente indipendente dai poteri economici e da quelli politici (appunto: Era ora!).
Una data storica per il mondo dell'informazione italiana e per la democrazia!
Però, forse per caso , ecco si scopre che la proprietà di questo nuovo quotidiano sia tutta di un certo Carlo De Benedetti. Proprietà sua assoluta, essendo l'unico azionista della Società editrice.
Ma guarda te il caso , questo De Benedetti non è quello stesso che finanziava il PCI già ai tempi di Berlinguer? E non è sempre lo stesso che era proprietario di "Repubblica"?
"Repubblica", sappiamo tutti quanto sia indipendente! Giusto quanto la sia diventata anche la nostra "Libertà", avendo come più potente azionista la Società editrice di Repubblica/Espresso. Infatti lo vediamo tutti i giorni, leggendo gli editoriali di "Libertà".
Poi sempre andando a spulciare meglio tra i retroscena che riguardano il nuovo quotidiano, si scopre anche che il Presidente del Consiglio di Amministrazione, scelto chiaramente dallo stesso De Benedetti, sia un tale Luigi Zanda. Guarda, guarda: un parlamentare tra i massimi esponenti della direzione del PD. Anche questo naturalmente per caso! [e] [/e]
Ora, visto che De Benedetti ha il controllo assoluto della "compagnia", quindi il potere altrettanto assoluto di assumere o rigettare per strada i suoi giornalisti redattori: quanta discrezionalità avranno, i medesimi, per trattare le notizie ed i fatti in modo indipendente, qual'ora detta indipendenza contrasti con le idee del "padrone"? Ne abbiamo giusto un quotidiano esempio nel nostro piccolo a Piacenza! Noi che ci onoravamo di avere il più antico quotidiano indipendente della nuova Italia Unita, ora c'è da meravigliarsi che non facciano ancora discriminazione tra i necrologi di persone ritenute allineate a sinistra e quelli di poveretti non allineati allo stesso modo (Relegando questi ultimi, magari, in una pagina intestata con un augurio di andare all'inferno!). Credo li trattenga solo l'esagerato guadagno che traggono dalle necrologie. Mi sovviene un esempio relativo al mio corpo ormai anziano, per comparare la stessa indipendenza, ma non lo scrivo per pudore.
Ma, ormai, nel nostro "Bel Paese" gira così, per cui "stiamo sereni", come ci raccomandava Renzi, ora sappiamo di avere disponibile in edicola una sicura, certa ed affidabile fonte di informazione indipendente: Sì, ... domani!!!!