Nell’imminente week end, il nostro paese sarà interessato da molteplici contemporanee attrazioni. Si svolgerà regolarmente la tradizionale
Fiera di San Rocco, prosegue la permanenza degli spettacoli viaggianti, concerto in Piazza I° Maggio e ballo liscio negli spazi dei Giardini Pubblici, oltre ad altri eventi per i quali rimando alla pubblicità istituzionale. Tutto questo con il contorno di un vivace
confronto social, e non solo; infatti nei vari ritrovi distanziati, in molte occasioni si dibatte da giorni di questo tema: dei risvolti sanitari, dei soldi spesi per organizzarla, dell’impegno profuso da Amministratori e personale comunale.
Come ha scritto qualcuno dei nostri Amministratori,
fare politica è decidere ed assumersi le responsabilità delle proprie decisioni. Naturalmente, ma è superfluo ribadirlo, scegliendo fra alternative e nel rispetto delle normative, che attualmente si sono fatte giocoforza più stringenti (a tal proposito io controllerei meglio il piano della sicurezza prodotto dall’organizzatore della Fiera).
Ma,
fare politica non si esaurisce con il decidere ed assumersi le responsabilità delle proprie decisioni,
fare politica significa anche altro.
Fare politica, significa, ad esempio spiegare ai propri rappresentati quanto costa sanificare i parchi giochi per 3-4 mesi ( si poteva prevedere un’apertura solo in determinate fasce orarie), in inverno il loro appeal sarà sicuramente ridimensionato.
Fare politica, significa pubblicare quanto è stato raccolto sul c/c aperto dal Comune per i versamenti volontari con causale COVID -19, e pubblicare come sono stati usati quei denari, sempre che ve ne fossero.
Fare politica, significa comunicare l’utilizzo dei fondi giunti dagli Enti sovraordinati (Governo - Regione), indicando di volta in volta per quali beni o servizi si sono impegnate dette risorse.
Fare politica, significa appunto mettere ben in evidenza tutti i costi diretti ed indiretti che si sono sostenuti per la realizzazione di questi 2 giorni di Fiera, specificando quali sono da ripartire su più eventi e quali si esauriscono con la Fiera 2020, affinché le varie discussioni possano partire da dati certi.
Fare politica significa anche tanto altro: in sintesi
significa aprirsi alla trasparenza rispondendo adeguatamente alle domande poste, al fine di favorire la maggior partecipazione possibile alla gestione della cosa pubblica.
Saluti a tutti.
Marco Boselli
Urge davvero un po’ di chiarezza per i "poveri" utenti non addetti ai lavori..
BUL è un progetto strategico nazionale che ha l’obiettivo di sviluppare una rete in banda ultra larga sull’intero territorio nazionale. BUL è di proprietà pubblica e ha anche lo scopo di raggiungere con la fibra le cosiddette "aree bianche", quelle in cui gli operatori privati non investono perchè non remunerative.
Nel nostro territorio tutta la fibra della rete BUL è già stata posata ma nulla è stato "acceso" perchè stanno attendendo di terminare la rete FWA per poter poi colaudare il tutto. Al termine del collaudo, nelle nostre case verrà portato non un doppino di rame, ma direttamente la fibra ottica. Questo permetterà in fase di avvio di navigare ad almeno 100 Mbps garantiti, per arrivare in un vicino futuro a 1 Gbps di progetto, tenendo presente che la potenzialità della fibra posata è di 40 Gbps (quindi aperta ai miglioramenti tecnologici che si stanno sperimentando).
Non sono un esperto per cui mi scuso per il discorso semplificato e divulgativo. Se qualche tecnico, o meglio ancora se l’Assessore competente volesse confermare o integrare o correggere quanto ho scritto, sarebbe cosa opportuna.