Ascoltare, decidere, fare: è la linea programmatica che
Francesco Peroni e la lista "
Pontolliesi con Peroni sindaco" intendono seguire se i cittadini li sceglieranno come loro amministratori. Peroni, classe 1952, scende in campo con una civica, composta di persone di diversa provenienza politica. Pontolliese doc, geometra libero professionista, è sposato con Elena e ha due figli: Andrea, di 23 anni e Lorenzo di 17. «Mi è stato chiesto di scendere in campo - racconta lo sfidante di Sergio Copelli e Piera Reboli - in alternativa agli altri candidati. Con me ci sono persone oneste, determinate e capaci, che credono fortemente nella possibilità di migliorare il paese».
"Pontolliesi" è un movimento «che crede in un'amministrazione più moderna, trasparente ed efficace, che garantisca il contenimento dei costi della pubblica amministrazione, migliorando la qualità dei servizi erogati ai cittadini, evitando l'aumento della pressione fiscale».
Un movimento che quindi andrà avanti nella sua attività, che esisterà indipendentemente dall'esito delle elezioni.
«Noi vediamo il sindaco come una figura istituzionale garante della trasparenza e del funzionamento democratico del consiglio comunale - proseguono i candidati -. Tante sono le aspettative dei cittadini, ad ogni rinnovamento dell'amministrazione comunale». Aspettative che sono state tradotte in priorità: la ricerca di una soluzione al problema della scuola media, la sistemazione e manutenzione della viabilità dell'intero territorio comunale, l'abbellimento del paese e delle frazioni nonché il miglioramento di tutti i servizi che saranno gestiti in forma associata nell'Unione dei Comuni. «Crediamo peraltro - precisa Peroni - che Pontedellolio debba condividere questi servizi in una realtà territoriale più omogenea alle proprie caratteristiche; per questo intendiamo da subito verificare la possibilità di un percorso di fusione tra Comuni».
Ascoltare, decidere fare. «In queste tre parole vogliamo riassumere la nostra linea programmatica - informa Peroni -. Le priorità degli interventi e la loro modalità dipenderanno dalla messa in atto di queste azioni e il nostro movimento si impegna verso tutti i cittadini ad eseguirle nel miglior modo possibile. Vogliamo ascoltare la gente, le necessità che mano a mano emergono, decidere e realizzare gli interventi di conseguenza avendo un occhio attento alle casse comunali. Non intendiamo aumentare le imposte locali, né andare ad incrementare l'indebitamento, ma cercando nuove forme di finanziamento, anche sfruttando le possibilità date dall'Ue, sapendo che dall'Italia miliardi di euro tornano al mittente perché non utilizzati».
Da
Libertà del 6/5/2014 a firma
Nadia Plucani