Gli
eco-compattatori per bottiglie in plastica sono dei totem tecnologici dove i cittadini possono riciclare bottiglie in PET e, identificandosi con il codice fiscale,
averne un vantaggio economico.
Questo è possibile grazie all'accordo sottoscritto l'11 maggio tra ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e CORIPET (Consorzio volontario riciclatori di bottiglie in PET)
FONTE .
A Ponte produciamo 66 ton/anno di plastica che ci costano:
- nolo campane: 4.990 €/anno
- vuotatura e trasporto: 28.852 €/anno
- trattamento: 3.453 €/anno
- ricavi per vendita a dedurre: 12.713 €/anno
per un costo netto annuo a carico del cittadino di ~ 25.000 €/anno.
La convenzione ANCI-CORIPET prevede ricavi ben più elevati e direttamente a favore del cittadino (specialmente se i compattatori sono messi a disposizione dal comune).
Considerando il costo per trasportare a CORIPET il PET compattato, considerando quanto non dovremo più pagare al gestore IREN, dovrebbero restare a disposizione significative somme da utilizzare per acquistare i compattatori e
per "premiare" i cittadini virtuosi.
La proposta dell’Ospedale San Giacomo, al costo di € 40, prevede:
- il prelievo ematico per la ricerca delle immoglobuline G e M relative al virus SARS-CoV-2
- il contestuale tampone faringeo
- se l’analisi del prelievo ematico risulta negativa il test è concluso, il tampone faringeo viene distrutto e il paziente viene informato del risultato
- se invece l’analisi del prelievo ematico risulta positiva: viene effettuata la obbligatoria comunicazione all’AUSL, il tampone già disponibile viene inviato alla AUSL a cura della San Giacomo e viene informato il paziente.
La proposta pubblicizzata dall’Amministrazione comunale, al costo di € 75, prevede:
- il prelievo ematico per la ricerca delle immoglobuline G e M relative al virus SARS-CoV-2
- se l’analisi del prelievo ematico risulta negativa il test è concluso e il paziente viene informato del risultato
- se invece l’analisi del prelievo ematico risulta positiva: viene effettuata la obbligatoria comunicazione all’AUSL e viene informato il paziente
- a questo punto l’AUSL contatterà il paziente per invitarlo a recarsi presso (non so dove) per fare un tampone faringeo, ecc…
Saluti a tutti
Marco Boselli
"Test sierologico alla San Giacomo Ospedale di Medicina Fisica e Riabilitativa per 40 Euro
Ho ottenuto le informazioni che cercavo: specificità e sensibilità sono alte: è un test affidabile e produce come risultato se si è positivi o negativi alle IgG o alle IgM. Contemporaneamente viene eseguito un tampone orofaringeo, che fa risparmiare almeno tre giorni di tempo se una persona risultasse positiva.
Il test costa 40 euro e mi sembra un prezzo ragionevole, rispetto ai 75/80 euro per il test sierologico che misura con un valore le IgG e le IgM.
Ricordiamoci che anche i familiari di pazienti che sono stati segnalati dai medici di medicina generali sono o saranno contattati dall’ASL di Piacenza per eseguire il test sierologico gratuitamente. Se il medico di medicina generale ha segnalato tutto quanto, rimangono pochi pazienti che potrebbero averne bisogno. C’è quindi una quota di persone che desiderano fare il test per essere più sicuri: anziani che sono rimasti a casa per tutto il tempo con contatti minimi, adulti che nei tre mesi non hanno mai manifestato segni o sintomi, giovani che hanno avuto molti contatti prima del lockdown e ora vogliono stare tranquilli. La stragrande maggioranza di queste persone dovrebbe essere negativa, quindi non ha alcuna importanza sapere il valore delle immunoglobuline. Avere invece una risposta immediata (sì positivo, no negativo) è più che sufficiente, in questi casi.
Come per tutti i laboratori, anche nel caso della San Giacomo se risulta un esame positivo corre l’obbligo del laboratorio di avvisare immediatamente l’ASL, ma avendo già pronto il tampone si risparmia tempo e un giro in meno a Piacenza. Se si è positivi, è probabile che la questione si chiuda al massimo in tre giorni, comprendendo il giorno del prelievo, se il tampone è negativo.
Ecco altre informazioni utili che mi sono state fornite
- massimo 10 persone al giorno
- prelievi dalle 8.30 alle 10.30, distanziati di circa 10 minuti l’uno dall’altro per la sanificazione
- risultato entro il pomeriggio dello stesso giorno del prelievo: se negativo diranno che è pronto il referto nel pomeriggio, se positivo o dubbio chiama direttamente il laboratorio il paziente
- il giorno dell’esame ci si presenta 5 minuti prima in accettazione per pagare e poi si procede al prelievo e tampone
- il servizio è attivo solo per maggiorenni. Non sono previsti prelievi e tamponi per minorenni
- è necessario avere la richiesta del medico su carta bianca, riportando prelievo ematico e tampone orofaringeo per coronavirus
- per prenotarlo occorre chiamare il centralino della Casa di Cura San Giacomo 0523871811 e parlare con l’operatore
Mi sembra un’opportunità per Ponte dell’Olio e comuni limitrofi, in particolare per la spesa e la qualità dell’esame."
FONTE
" In merito alle numerose domande di cittadini sulla contestuale presenza di San Giacomo Ospedale di Medicina Fisica e Riabilitativa e Centro Medico Rocca per l’effettuazione dei test sierologici, chiarisco quanto segue.
Entrambe le strutture, come emerso per l’una dalla stampa e per l’altra dai canali sociali, svolgeranno la propria attività in pieno accordo con il Comune.
La tipologia dei test effettuati è rispettivamente qualitativa (San Giacomo) e quantitativa (Rocca), il che spiega la conseguente differenza di prezzo tra l’uno e l’altro: il primo rileva solamente la presenza di IgG o IgM, mentre il secondo anche la quantità degli stessi.
I cittadini pontolliesi, nella massima libertà, potranno scegliere a quale dei due sottoporsi senza spostarsi dal proprio territorio.
Un’opportunità che come amministrazione ci rende molto soddisfatti e che, a livello provinciale, rende Ponte dell’Olio fra i pochi paesi ad avere tale beneficio."
Quello che ancora di più balza all’occhio è il fatto che solo uno dei due operatori, ed il relativo servizio, viene pubblicizzato, prima sul profilo personale dal Sindaco, ma questo attiene solo alla sua discrezione, poi però anche sul sito istituzionale dell’Ente,questo invece attiene a tutti, quindi a meno che la S.Giacomo abbia fatto espresso divieto di pubblicizzare il servizio che offre, ma risulterebbe quanto meno anomalo, non mi sembra un atteggiamento irreprensibile. Spellarsi le mani nell’applaudirla o tesserne ogni tanto le lodi non è sufficiente, risulterebbe più utile cogliere "....un’opportunità per Ponte dell’Olio e comuni limitrofi, in particolare per la spesa e la qualità dell’esame" come ben sintetizzato dal Dott. Pilla.
Saluti a tutti.
Marco Boselli
Rimane il solito dilemma, già sollevato più volte, riguardo la scelta di divulgare (o non) informazioni di interesse pubblico (soprattutto se rilevanti, come in questo caso) attraverso un profilo social personale anziché sul sito istituzionale dell’Ente, a ciò preposto.
Evidentemente è qualcosa che attiene all’autostima e al desiderio di visibilità, misurabile a suon di like..