Abbiamo raccolto in questo post alcuni comportamenti che riteniamo
utili adottare al fine di limitare la diffusione del contagio:
• usciamo da casa solo per i motivi consentiti dalle vigenti disposizioni
• concentriamo le necessità al fine di uscire il minor numero di volte
• indossiamo protezioni adeguate:
--- per naso e bocca (mascherina chirurgica (*), se non si riesce a reperire la mascherina chirurgica, almeno una mascherina di altro tipo o, in caso estremo, un indumento che protegga naso e bocca)
--- per gli occhi (occhiali a tenuta, meglio se visiera facciale che ci impedisce anche di toccarci involontariamente il viso)
--- per le mani (guanti a gettare)
--- per i capelli (preferibilmente una cuffia dato che inevitabilmente appoggeremo la testa sul cuscino del letto dove, dormendo, strusciamo occhi, naso e bocca)
• teniamo la massima distanza possibile verso le altre persone (almeno un metro ma meglio, molto meglio, se maggiore)
• non sostiamo in ambienti pubblici se non sono ben aerati
• al rientro in casa:
--- lasciamo le scarpe all'ingresso e indossiamo le ciabatte
--- lasciamo in un luogo separato i copriabiti con cui abbiamo coperto i nostri abiti
--- laviamoci accuratamente le mani
• durante il giorno laviamoci spesso le mani, non tocchiamoci il viso.
(*) Le mascherine chirurgiche hanno lo scopo di evitare che chi le indossa contamini l’ambiente, in quanto limitano la trasmissione di agenti infettivi e ricadono nell'ambito dei dispositivi medici di cui al D.Lgs. 24 febbraio 1997, n.46 e s.m.i.. La mascherina chirurgica riduce solo marginalmente (20%) il rischio di essere contagiati.
In questo caso, poi, vorrei capire quali sarebbero state le alternative per frenare i contagi..
Il punto debole delle ordinanze governative sta nella definizione delle necessità. Che non sono qualcosa di oggettivo come vorrebbero le autorità, ma di soggettivo: ognuno ha le proprie. Così, perché la necessità di chi sente il bisogno di far spesa tutti i giorni al supermercato deve essere riconosciuta e quella di chi vuol andare in chiesa una volta la settimana, no? Perché il primo viene considerato un cittadino modello, mentre il secondo si vede trattare come un delinquente? Con multe che, se esiste una Corte Costituzionale seria, prima o poi dovranno essere annullate...
1."Di certo il contagio non lo diffondono quattro gatti radunati in una chiesa" di certo cosa vi è? Per quale motivo allora procedere alle deliberazioni secondo l’interesse pubblico principale che è la protezione della salute? Sulla questione dell’interpretazione della regola, non è un punto debole della delibera, ma è piuttosto legato al modo di essere di ognuno, al valore che ognuno da alla propria attività rispetto alla società e al bene comune. E’ un po’ la sindrome del Marchese del Grillo: Io sò io...
2. Che cosa significherebbe il fatto che il Comune sia in conflitto di interesse nel riscuotere una sanzione comminata per una infrazione? Non sarebbe legittimato a riscuoterla? e su quale base? La sanzione viene comminata secondo una accertamento di infrazione, effettuato e firmato da un pubblico ufficiale (che in questa attività è e deve essere terzo nel suo giudizio), avverso al quale può evidentemente essere presentato ricorso, se si considera di non aver violato alcuna regola, che è una garanzia che non esista appunto conflitto.
Sono d’accordo con lei sul fatto che ognuno ha le proprie necessità e priorità, ma quando si deve scrivere una direttiva, valida per tutti, è impossibile tenere conto di tutte le “soggettività”, ragion per cui, a mio modo di vedere, ci si deve sforzare di rispettarla, tanto più in un’emergenza sanitaria epocale come questa..
Anche perché - mi passi l’ironia - sarebbe un po’ complicato far passare regole diverse tra chi abita nelle città, con pochi spazi e difficoltà di distanziamento, e chi (come noi più fortunati) potrebbe “disperdersi” in mezzo alla natura e al verde delle nostre amate colline..