Ponte dell'Olio

07/05/14
Marino

Peroni vuole ascoltare la gente

Ascoltare, decidere, fare: è la linea programmatica che Francesco Peroni e la lista "Pontolliesi con Peroni sindaco" intendono seguire se i cittadini li sceglieranno come loro amministratori. Peroni, classe 1952, scende in campo con una civica, composta di persone di diversa provenienza politica. Pontolliese doc, geometra libero professionista, è sposato con Elena e ha due figli: Andrea, di 23 anni e Lorenzo di 17. «Mi è stato chiesto di scendere in campo - racconta lo sfidante di Sergio Copelli e Piera Reboli - in alternativa agli altri candidati. Con me ci sono persone oneste, determinate e capaci, che credono fortemente nella possibilità di migliorare il paese».
"Pontolliesi" è un movimento «che crede in un'amministrazione più moderna, trasparente ed efficace, che garantisca il contenimento dei costi della pubblica amministrazione, migliorando la qualità dei servizi erogati ai cittadini, evitando l'aumento della pressione fiscale».
Un movimento che quindi andrà avanti nella sua attività, che esisterà indipendentemente dall'esito delle elezioni.
«Noi vediamo il sindaco come una figura istituzionale garante della trasparenza e del funzionamento democratico del consiglio comunale - proseguono i candidati -. Tante sono le aspettative dei cittadini, ad ogni rinnovamento dell'amministrazione comunale». Aspettative che sono state tradotte in priorità: la ricerca di una soluzione al problema della scuola media, la sistemazione e manutenzione della viabilità dell'intero territorio comunale, l'abbellimento del paese e delle frazioni nonché il miglioramento di tutti i servizi che saranno gestiti in forma associata nell'Unione dei Comuni. «Crediamo peraltro - precisa Peroni - che Pontedellolio debba condividere questi servizi in una realtà territoriale più omogenea alle proprie caratteristiche; per questo intendiamo da subito verificare la possibilità di un percorso di fusione tra Comuni».
Ascoltare, decidere fare. «In queste tre parole vogliamo riassumere la nostra linea programmatica - informa Peroni -. Le priorità degli interventi e la loro modalità dipenderanno dalla messa in atto di queste azioni e il nostro movimento si impegna verso tutti i cittadini ad eseguirle nel miglior modo possibile. Vogliamo ascoltare la gente, le necessità che mano a mano emergono, decidere e realizzare gli interventi di conseguenza avendo un occhio attento alle casse comunali. Non intendiamo aumentare le imposte locali, né andare ad incrementare l'indebitamento, ma cercando nuove forme di finanziamento, anche sfruttando le possibilità date dall'Ue, sapendo che dall'Italia miliardi di euro tornano al mittente perché non utilizzati».
Da Libertà del 6/5/2014 a firma Nadia Plucani
  
06/05/14
MattiaPascal

Mercato

E così oggi si è dato un calcinculo al mercato, spostando le bancarelle sul borgo. Chissà se ambulanti e clienti (e perché no, i commercianti locali) saran stati contenti del trasferimento...
  
06/05/14
Giovanni

Salute e portafoglio!

IL DIS-GUIDO

Un cartello esposto in bellavista all’ingresso della sede di Villa Rossi(CUP), dove fino a poco tempo fa i cittadini potevano consegnare le provette, ci informa che il servizio di raccolta non viene effettuato causa DISGUIDO.

Il sostantivo DISGUIDO deriva dallo spagnolo DESCUIDO, termine che indica “trascurataggine”.

A ben vedere, il significato peggiorativo del prefisso DIS, incrociato con GUIDARE lascerebbe intendere che qualcuno ha guidato male, ha una cattiva guida o, per dirla alla spagnola,“ci trascura” e pertanto ha pensato bene di mettere alla guida tutti gli utenti del servizio e mandarli fino a Bettola.

Come utenti trascurati, sentiamo dunque il bisogno di informare i responsabili del “DIS-GUIDO”, che non è mai troppo tardi per imparare a guidare bene.:mm
  
05/05/14
Marino

Salute e portafoglio!

A distanza di tre settimane (vedi  FONTE  ) mi ritrovo nuovamente a dovermi recare a Bettola per consegnare la provetta di mia moglie relativa al programma di "Screening colon retto". Ho percorso 12km all'andata e 12km al ritorno, ho contribuito ad inquinare il mondo :grr ma ho incrementato il PIL :-). A Bettola ho trovato altri pontolliesi inc..arrabbiati :-o come me. Ma... visto che sono centinaia i pontolliesi interessati, è mai possibile che le autorità preposte non siano in grado di organizzare la raccolta in loco?
  
04/05/14
Marino

Pontedellolio: dieci anni di scarso dinamismo?

Oggi Libertà, presentando una ricerca sull'evoluzione del sistema produttivo piacentino nell'ultimo decennio, scrive una considerazione giornalistica che "fa male" (vedi foto).
A parte la valutazione che ognuno di noi ha del passato, mi auguro che questa considerazione giornalistica, proprio perché ci tocca sul vivo, sia stimolo a migliorarci. Mi auguro quindi che le prossime tre settimane siano utilizzate per conoscere al meglio le tre liste in gara al fine di scegliere, per la nostra comunità, i migliori direttori d'orchestra.
  
03/05/14
Marino

TASI

Riporto due passaggi che ho annotato durante il Consiglio comunale.
Quello dell'assessore al Bilancio Paola Carini che ha elencato nelle seguenti cifre l'ammontare dei servizi indivisibili: "viabilità stradale 180.000 euro, illuminazione pubblica 132.000 euro, gestione del territorio 64.000 euro, servizi per la tutela ambientale 73.000 euro, polizia municipale 53.000 euro" per un totale di circa 500.000 euro.
E quello del capogruppo di Minoranza Gabriele Valla che ha dichiarato il voto contrario in quanto "chi ha un immobile paga, chi non ha un immobile non paga la TASI, ma usufruisce comunque dei servizi indivisibili" e questo, secondo la Minoranza, è "iniquo", anzi una "presa in giro". Nel discorso di Valla era implicito che, avendo scelto (*) l'Amministrazione di applicare la TASI sulle prime case, ha di fatto scelto di reintrodurre una specie di IMU sulla prima casa ("è stato fatto rientrare dalla finestra quello che era uscito dalla porta"), e, come fa notare MattiaPascal, in modo meno equo ("A proposito di Tasi e prima abitazione: se ben capisco, a Ponte non sono state previste le detrazioni. Dunque pagheranno la Tasi anche quelle prime case con bassa rendita catastale che, grazie alle detrazioni di legge, prima non pagavano l'Imu").
(*) comma 676 della Legge di Stabilità 2014. Il comune, con deliberazione del consiglio comunale può ridurre l'aliquota (della TASI) fino all'azzeramento.
  
03/05/14
MattiaPascal

IUC = TARI + TASI + IMU

Io rimango della mia opinione. Quei 970mila euro di Imu 2014 utilmente segnalati da Camillo, che vengano tutti definiti Imu (come ha scelto il nostro Comune) o che ne arrivino 800mila col nome Imu e 170mila col nome Tasi (faccio una divisione a caso), per il Comune non cambia nulla.
E lo stesso per il contribuente.
Chi paga e chi incassa (la stessa cifra) sono sempre gli stessi soggetti.
E' vero, questo tranne la percentuale 10-30% Tasi che sarebbe a carico del conduttore, citata da Marino. Diciamo che concentrando tutto sull'Imu, paga per intero il proprietario e risparmia l'inquilino. Ma immagino si tratti di una cifra sui 10 euro...
  
02/05/14
Marino

IUC = TARI + TASI + IMU

Dal 2014 è in vigore la IUC (Imposta Unica Comunale). Questa imposta è formata da tre parti: l'IMU, imposta sul possesso di immobili (escluse le prime abitazioni non di lusso), la TARI, tariffa sulla produzione di rifiuti e la TASI, che copre i servizi comunali indivisibili (pubblica sicurezza e vigilanza, tutela del patrimonio artistico e culturale, illuminazione stradale pubblica, servizi cimiteriali, servizi di manutenzione stradale e del verde pubblico, servizi socio-assistenziali, servizio di protezione civile, servizio di tutela degli edifici ed aree comunali, ecc.).

Facendo una sintesi divulgativa delle cose che ho letto in questi mesi, il ragionamento logico che ritengo abbia fatto il legislatore è il seguente.

Caro Comune... tu sostieni costi per la raccolta dei rifiuti. Bene, con la TARI devi coprire il costo di questo servizio. Devi quindi definire una tariffa che spalmi i costi sostenuti su tutti gli immobili suscettibili di produrre rifiuti urbani. La tariffa da pagare dovrà essere composta da una quota fissa a copertura dei costi fissi del servizio e da una quota variabile in funzione dei metri quadrati e del numero dei componenti il nucleo familiare.

Poi, caro Comune, con la TASI, dovresti preoccuparti (vedi *) di coprire i costi dei servizi indivisibili (illuminazione, viabilità, ecc.), cioè di quei servizi che possono essere utilizzati da tutti i cittadini senza poterne determinare la quota di utilizzo. Di norma dovresti applicarla su qualsiasi fabbricato (abitazioni, esercizi commerciali, capannoni, seconde case, ecc., comprese le abitazioni principali) e sulle aree fabbricabili (comma 669 della Legge di stabilità 2014. Il presupposto impositivo della TASI è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di fabbricati, ivi compresa l'abitazione principale..., di aree scoperte nonché di quelle edificabili, a qualsiasi uso adibiti). La base imponibile la determini con le stesse regole dell’IMU tenendo però presente che sono soggetti passivi di questa imposta sia il possessore che l’utilizzatore dell’immobile. Questo ultimo, l'utilizzatore, in misura compresa tra il 10% e il 30%, secondo quanto decidi tu. L’aliquota base è l’1 per mille (vedi *); la massima il 2,5 per mille (per il 2014). Caro Comune, puoi aumentare di un altro 0,8 per mille se fissi agevolazioni all'abitazione principale.

Ed eccoci all'IMU. Caro Comune, dopo che hai spalmato i servizi indivisibili su tutti i contribuenti (perchè tutti indistintamente ne beneficiano), calcola quanto ti manca ancora per far tornare i conti. A questo punto puoi definire l'aliquota IMU tenendo però presente che la somma di TASI e di IMU non deve superare il 10,6 per mille.

(*) Ma... caro Comune, se questo non ti va bene... hai il potere di decidere di non far pagare la TASI deliberando l'aliquota uguale a zero... (comma 676 della Legge di Stabilità 2014. L'aliquota di base della TASI è pari all'1 per mille. Il comune, con deliberazione del consiglio comunale, adottata ai sensi dell'articolo 52 del decreto legislativo n. 446 del 1997, può ridurre l'aliquota fino all'azzeramento).

A Ponte si è scelto di farla pagare la TASI e si è scelto di farla pagare solo a chi è proprietario di prima casa.

Questo è quello che ho capito io...
  
02/05/14
MattiaPascal

Le spese per illuminazione pubblica, manutenzione strade, ecc. a Ponte sono pagate tutte e solo da chi abita nella propria prima casa

Mi permetto un'obiezione al discorso di Marino. Per gli altri immobili (case affittate o a disposizione, uffici, negozi, ecc.) che il Comune faccia, che so, il 9 per mille di Imu oppure l'8 per mille di Imu + l'1 per mille di Tasi, cosa cambia?
E' una partita di giro, ciò che conta è l'aliquota complessiva delle due imposte. Non a caso, la legge prevede un tetto del 10,6 per mille fra Imu e Tasi, per quel tipo di immobili (più l'eventuale addizionale 0,8 per mille per finanziare le detrazioni Tasi, se il Comune decide di farle).
Facciamo un esempio: a Ponte gli esercizi con le slot hanno l'Imu al 10,6 per mille. Di conseguenza, neanche volendo il Comune avrebbe potuto aggiungervi la Tasi (se non l'eventuale addizionale).
Si parla sempre di semplificare le cose, quindi i Comuni magari decidono di caricare tutta la tassazione sull'Imu, per gli immobili diversi dalla prima abitazione.
Mentre per le prime abitazioni hanno a disposizione solo la Tasi, per cui è giocoforza concentrarsi su quella.
A proposito di Tasi e prima abitazione: se ben capisco, a Ponte non sono state previste le detrazioni. Dunque pagheranno la Tasi anche quelle prime case con bassa rendita catastale che, grazie alle detrazioni di legge, non pagavano l'Imu, all'epoca in cui era prevista anche per le prime case (cioè nel 2012).
Insomma a Ponte per la Tasi mi pare si sia scelto di far pagare tutte le prime case. L'alternativa era di esentare qualcuno (le prime case a basso valore) e far pagare di più qualcun altro (con l'addizionale Tasi 0,8 per mille consentita dalla legge appunto per finanziare eventuali detrazioni Tasi).
  
01/05/14
Marino

Le spese per illuminazione pubblica, manutenzione strade, ecc. a Ponte sono pagate tutte e solo da chi abita nella propria prima casa

L'Amministrazione Spinola ha deliberato il regolamento e la tariffa della nuova tassa locale TASI. La TASI si va ad aggiungere alle altre principali tasse locali: all'IMU, alla TARI (tassa rifiuti) e all'addizionale IRPEF. TASI è l'acronimo di Tassa sui servizi indivisibili. La legge prescrive che con essa gli enti locali debbano coprire i costi dei servizi indivisibili quali, per esempio: illuminazione pubblica, sicurezza, polizia locale, manutenzione strade e verde pubblico, ecc.. L'ammontare dei costi dei servizi indivisibili (se ho ben capito) è di circa 500.000 euro/anno. La scelta della Maggioranza (contraria la Minoranza) non è stata quella di spalmare questo valore su ogni cittadino e su ogni attività che fruisce dei servizi, ma è stata quella di farla gravare solo ed unicamente sulle prime case.