Riteniamo opportuno puntualizzare la posizione di PonteWeb relativamente alla pulizia degli ambienti esterni (strade, piazze, marciapiedi, ecc.).
In merito al lavaggio delle strade PonteWeb considera principalmente tre aspetti:
A) il lavaggio con acqua addittivata con ipoclorito di sodio
B) il lavaggio con saponi detergenti convenzionali
C) il NON lavaggio degli ambienti esterni.
Ecco cosa dicono le autorità governative:
1) il trattamento degli ambienti esterni con ipoclorito di sodio risulta essere una
“misura per la quale non è accertata l’utilità, in quanto non esiste alcuna evidenza che le superfici calpestabili siano implicate nella trasmissione del virus Covid19” Istituto Superiore di Sanità
FONTE
2) le autorità locali possono, se lo ritengono opportuno, utilizzare l’ipoclorito di sodio
“esclusivamente come integrativo e non sostitutivo delle modalità convenzionali di pulizia stradale e limitato a interventi straordinari” Ministero dell’Ambiente – ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
FONTE
3)
“si conferma l’opportunità di procedere alla ordinaria pulizia delle strade con saponi/detergenti convenzionali” Istituto Superiore di Sanità
FONTE
Ecco cosa dicono i medici di medicina generale del nostro territorio:
1) togliersi le scarpe quando si rientra a casa per
“non accumulare il virus sulle superfici domestiche e di lavoro” FONTE
Ciò premesso in estrema sintesi, PonteWeb ritiene che,
specialmente in questo frangente, sia opportuno e doveroso
“procedere alla ordinaria pulizia delle strade con saponi/detergenti convenzionali” e,
in prossimità dei luoghi più trafficati (farmacia, posta, alimentari), procedere ad una successiva
igienizzazione straordinaria con ipoclorito di sodio.
Lo diciamo con forza perché abbiamo il diritto di esprimere il nostro ponderato e convinto pensiero.
Tutto questo senza minimamente poter, ne voler, condizionare chi ha il dovere di decidere quali iniziative adottare per la collettività.
Saluti a tutti.
Marco Boselli
Ragion per cui è tutto un "fiorire", a livello regionale e locale, di decisioni, ordinanze e suggerimenti (assai spesso poco illuminati) che non fanno altro che aumentare la confusione nei cittadini.
Sembra che molti di coloro che detengono di un qualche potere decisionale (governatori regionali in primis, ma anche, a quanto vedo, sindaci) facciano a gara a chi la sa più lunga...
La prima in via esclusiva è quella di determinare i "livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali”, ex art. 117, c. 2, lett. m), Cost., la seconda in via concorrente in materia di "tutela della salute". Il problema sta tutto nello scioglimento del nodo interpretativo riguardante l’ampiezza di quest’ultimo concetto. Si tratta di stabilire se il profilo organizzativo dei servizi sanitari(competenza regionale)sia da ascrivere all’interno di quello più ampio di "tutela della salute" ( competenza statale in concorso con regioni).
Riassumendo, il tema si presta dall’origine ad essere terreno di decisioni diversificate, dovrebbe guidare il principio di prudenza, trattandosi di "salute pubblica".
Saluti a tutti.
Marco Boselli
come ormai sono i famosi e repentini cambiamenti sui comportamenti da seguire e i DPI da utilizzare, per non dimenticare l’iniziale sottovalutazione.
Saluti
Cristiano