Nell'immagine visibile qui
FONTE , è evidenziata la quantità di CO2 prodotta nei vari territori del mondo. In valore assoluto,
balza all'occhio la minima incidenza dell'Italia nell'ambito del contesto globale (ci mancherebbe altro, nei confronti dei primi stati elencati, l’Italia è meno di un francobollo!!!)
Nel ciclo naturale la CO2 è sottratta dall’atmosfera attraverso il processo di fotosintesi clorofilliana. Quindi la quantità di CO2 neutralizzabile è proporzionale alla superficie ”a verde” del territorio che produce detta CO2.
Non avendo questo dato, ci dobbiamo accontentare della superficie totale dei territori (l’esercizio è comunque significativo).
E cosa si rileva? Che dividendo la produzione di CO2 per la superficie del territorio:
- la
Cina dovrebbe riuscire a neutralizzare
1.027 ton/kmq/anno (9.838.754.000 ton/anno : 9.579.000 kmq)
- gli
Stati Uniti dovrebbero riuscire a neutralizzare
536 ton/kmq/anno (5.269.530.000 ton/anno : 9.834.000 kmq)
- l’
India dovrebbe riuscire a neutralizzare
750 ton/kmq/anno (2.466.765.000 ton/anno : 3.287.000 kmq)
- la
Russia dovrebbe riuscire a neutralizzare
99 ton/kmq/anno (1.692.795.000 ton/anno : 17.125.300 kmq)
- l’
Italia dovrebbe riuscire a neutralizzare
1.177 ton/kmq/anno (355.454.000 ton/anno : 302.073 kmq).
Forse sarà bene che la costituenda Commissione Clima e Ambiente consideri anche questo ultimo dato e la foto qui allegata come punti di partenza.
Nel post ho scritto: "Nel ciclo naturale la CO2 è sottratta dall’atmosfera attraverso il processo di fotosintesi clorofilliana. Quindi la quantità di CO2 neutralizzabile è proporzionale alla superficie ”a verde” del territorio che produce detta CO2".
In altre parole... ho evidenziato che l’ecosistema di una nazione come gli Stati Uniti, che ha una estensione di 9.834.000 kmq, e produce 5.269.500.000 ton/anno di CO2 ha meno difficoltà a neutralizzare le 536 ton medie che gravano su ogni chilometro quadrato del proprio territorio, rispetto alle 1.177 ton/kmq medie che deve neutralizzare l’ecosistema della nostra nazione (che ha una estensione di 302.000 kmq e produce 355.454.000 ton/anno di CO2).
In estrema sintesi... è ben più a rischio la salute di un italiano medio rispetto alla salute di uno statunitense medio, o di un russo, ecc.
Mi auguro che chi ha interpretato diversamente le mie parole (commentando o compiacendo) ne prenda esplicitamente atto al fine di evitare che qualcuno (io compreso) possa pensare che anziché un’errata comprensione di ciò che si è letto, si sia trattato di un maldestro tentativo di delegittimazione.