Ammonta a
€ 85.787 il
"contributo di bonifica" chiesto ai proprietari di immobili (terreni e fabbricati) ubicati nel nostro comune.
Qui sotto riporto l'evoluzione dei contributi annuali richiesti dal 2016, anno dal quale il Consorzio di Bonifica ha iniziato ad emettere i "ruoli di contribuenza" sul territorio pontolliese:
- contributo chiesto per l'anno 2016
€ 68.862
- contributo chiesto per l'anno 2017
€ 72.513
- contributo chiesto per l'anno 2018
€ 82.804
- contributo chiesto per l'anno 2019
€ 85.787 + 25% rispetto al 2016
Questa somma,
quasi 310.000 euro nei quattro anni, al netto della quota parte per le spese di funzionamento del Consorzio, dovrebbe essere utilizzata nel territorio pontolliese
"contro il dissesto idrogeologico diffuso, progettando e realizzando opere a difesa dei versanti e delle pendici ed alla manutenzione della viabilità minore".
Nel
programma di mandato, l'attuale Amministrazione si è impegnata a
"verificare la coerenza di quanto imposto attualmente dal Consorzio di Bonifica e le opere da questo messe in atto a vantaggio degli obbligati".
Restiamo quindi in attesa che il Sindaco, con trasparenza, renda noto l'elenco valorizzato delle opere realizzate dal 2016 ad oggi e l'elenco delle opere programmate (con valore e periodo di realizzazione) a vantaggio del territorio pontolliese.
PS: sarebbe opportuno (doveroso?), che l'Amministrazione comunale facesse da tramite per spiegare ai pontolliesi i motivi dell'aumento impositivo evidenziato +25%?
L’avanzo di competenza è un dato che non risulta molto significativo per la gestione dell’ente, perchè deve essere depurato dagli accantonamenti obbligatori di varia natura (FCDE, vincoli derivanti da trasferimenti,ecc).
Come riportato dal Prospetto Dimostrato del Risultato di amministrazione (di cui inserisco un estratto) quindi l’avanzo disponibile nel 2018 è pari a 280mila euro.
Risultato di Amministrazione 886
Parte accantonata 260
Parte vincolata 230
Parte destinata a investimenti 116
Avanzo disponibile (contabile) 280
Considerando però che di questa cifra 130mila sono legati al posticipo nell’esecuzione dei lavori sull’ex-SIFT e che per questo motivo non possono essere considerati come un margine operativo ma solo come una uscita ritardata, si capisce come una valutazione reale dell’avanzo disponibile sia di circa 150mila euro, pari a circa il 4% delle spese correnti.
a) per la copertura dei debiti fuori bilancio;
b) per i provvedimenti necessari per la salvaguardia degli equilibri di bilancio;
c) per il finanziamento di spese di investimento;
d) per il finanziamento delle spese correnti a carattere non permanente;
e) per l’estinzione anticipata dei prestiti.