Riporto un intervento che Gianni Trioli ha pubblicato su FB. E' un ringraziamento sentito e dettagliato a cui mi associo.
Grazie Sergio.
Leggo da qualche settimana parole a vanvera sulla passata amministrazione, accuse assolutamente infondate di buchi di bilancio, di paese allo sfacelo, di inadeguatezza di chi aveva cariche in Comune. Non ho intenzione di rispondere a questo, penso basti solo aspettare un po’ di tempo perché sia chiaro che il FARE è più difficile, complicato e lungo del parlare o scrivere post.
Tra qualche anno si tireranno le somme e si vedrà chi avrà fatto cosa.
Ritengo invece sia giusto e doveroso ringraziare Sergio Copelli, Sindaco uscente di Ponte dell’Olio.
Penso che sia giusto perché sono molti i pontolliesi che riconoscono a Sergio una grande opera e l’avervi dedicato per cinque anni le proprie migliori energie; penso sia doveroso perché nessuno lo ha fatto pubblicamente come merita, né nell’ultimo Consiglio della passata amministrazione, né nei primi Consigli della nuova, né tanto meno in campagna elettorale.
Avendo lavorato al suo fianco per tanti anni, affermo senza timore di smentita che Sergio è stato un Sindaco ECCELLENTE. Ha fatto moltissimo per il paese, soprattutto grazie a due grandi sue capacità:
- Saper giocare in squadra non solo con la sua maggioranza, ma con tutti gli altri soggetti del territorio, attivando, supportando o trainando tutte le energie positive reperibili in istituzioni, associazioni e persone di Ponte dell’Olio e dei Comuni vicini; ha saputo parlare con Provincia, Regione e Stato – nelle partite Unione e Aree Interne - con autorevolezza. È sempre stato il primo a fare il proprio dovere, e per questo ha acquisito con tempo il diritto di chiedere con forza che anche gli altri facessero tutto quanto in loro potere a favore del nostro territorio. Anche Sergio aveva l’obiettivo “prima i pontolliesi”, ma il primato se l’è guadagnato con il merito, non con i proclami; è stato “capitano” grazie all’efficacia delle proprie azioni a vantaggio di tutta la valle; soprattutto, mai ha cercato il proprio successo a discapito di altri Comuni o facendo ombra ad altri.
- Progettare a lungo termine, pensare Ponte dell’Olio e la Val Nure a dieci o vent’anni anni. Sergio ha speso tantissime energie e tempo a progettare, finanziare e impostare opere e iniziative che potessero offrire a Ponte un futuro migliore, nella piena consapevolezza che i frutti delle proprie azioni le avrebbero raccolti i suoi successori. Non aveva come obiettivo il consenso a breve termine o risultati elettorali; sempre il suo agire è stato indirizzato al bene comune, presente e futuro.
Sergio ha saputo creare le condizioni per raggiungere risultati importanti ed oggettivi; la sua amministrazione lascia a Ponte dell’Olio una ricchissima eredità, con ben 21 “piatti pronti”: 5 opere già avviate per oltre 2 milioni di euro di contributo su Fornaci 1 e 2, Centro Commerciale Naturale, Palazzetto e Banda Ultra Larga, che la nuova amministrazione dovrà solo inaugurare; 5 azioni con contributi già disponibili per 760 mila euro su riduzione 10-20% TARI, completamento polo sportivo, ciclabili con Cammini d’appennino e Via dell’Olio e del Pane, per cui la nuova amministrazione avrà soltanto da inoltrare i documenti già pronti; risorse Aree Interne per 3,7 milioni di euro destinate a 11 opere e iniziative di cui può godere Ponte dell’Olio, nella misura in cui la nuova amministrazione saprà approfittarne.
Chi vuole prendere nota delle iniziative che ci lascia l’amministrazione Copelli può scaricare qui una sintesi
FONTE (pdf).
Sergio aveva promesso di fare del suo meglio per 5 anni, e così ha fatto. Ha deciso poi di non ricandidarsi in questa tornata elettorale, in coerenza con il suo modo di essere Sindaco: non per acquisire potere, consensi o vantaggi personali e nemmeno per un bisogno di sentirsi amato, stimato e apprezzato dalla gente; lo ha fatto semplicemente per mettere le proprie capacità a servizio del paese. (Servizio, una parola incomprensibile per molti, ma per fortuna non ancora per tutti). Soprattutto, voglio ricordare che Sergio non è originario di Ponte dell’Olio, e neanche della Val Nure: per questo la sua dedizione è stata di ancora maggior valore, perché non è nemmeno il pagamento di un debito contratto con una comunità che ti ha aiutato a crescere.
Per tutto questo – e per tanto altro che qui non può trovare spazio - voglio ringraziare pubblicamente Sergio per il suo Servizio per Ponte.
Grazie