02/07/19
MarinoC'era una volta la fusione....
02/07/19
MarinoPiscina: il guado è solo pedonale
Per comune conoscenza e al fine di "ragionare" su informazioni aggiornate e verificate, riassumo alcune "cose" che è opportuno sapere in merito al
guado che permette l'accesso alla piscina:
- la concessione per l’attraversamento del Nure (guado) è stata rilasciata da ARPAE nel settembre 2017 con scadenza 31/12/2026
- la concessione ha per oggetto un
"guado provvisorio pedonale"
-
possono utilizzare il guado: i pedoni, i mezzi di soccorso e i mezzi di servizio (fornitori, raccolta rifiuti, manutentori, ecc. che devono rispettare il limite di velocità di 10 km/h)
- il guado deve essere dotato di transenne trasversali dotate di lucchetto, deve essere dotato di opportuna segnaletica, e deve essere custodito al fine della rimozione di eventuali pericoli
- il transito non è consentito in periodi di morbida o piena, periodi durante i quali le acque del Nure possono interessare alcuni tratti del guado.
Nella foto lo schema dell'ingresso del guado come prescritto in concessione (con segnali di divieto di accesso agli automezzi, catena con lucchetto per permettere il passaggio ai soli mezzi autorizzati, ingressi per i pedoni che accedono all'impianto natatorio)
FONTE .
01/07/19
MarinoPiscina: tariffe diverse tra residenti e non residenti
Il
tariffario 2019 della piscina, prevede alcune tariffe (gli abbonamenti) differenziate tra residenti nel comune di Ponte dell'Olio e non residenti nel Comune.
Mi sono chiesto: "
se la piscina è un servizio pubblico, è legittimo discriminare la tariffa in base al comune di residenza?".
Le mie competenze in questo ambito sono scarse ma... per quel poco che so mi sembra che un servizio,
se pubblico, debba essere fruibile alle stesse condizioni sia da chi risiede nel Comune, sia da chi risiede in qualsiasi altro comune italiano, ma anche da chiunque risieda in qualsiasi parte dell'Europa (secondo il principio comunitario della libera prestazione dei servizi e di non discriminazione).
Un altro motivo che dovrebbe suggerire un approfondimento è rappresentato dal principio giuridico di universalità che prevede che le prestazioni dei servizi pubblici debbano essere garantite a tutti, a prescindere dalla localizzazione, dalla fascia sociale e dal reddito.
01/07/19
MarinoViabilità è anche rispetto per i pedoni e per le categorie fragili
Ho dovuto percorrere a piedi la parte nord di Via Veneto: nelle foto è quello che ho incontrato.
Si riuscirà mai a modificare il comportamento di chi, senza un minimo di attenzione per i pedoni, per gli anziani, per i disabili, per le mamme con le carrozzine, ecc. occupa con il proprio automezzo i maciapiedi di Via Veneto?
A mio parere non ci riusciranno le parole e nemmeno le contravvenzioni:
una delle soluzioni efficaci è l'apposizione dei dissuasori di parcheggio (i paletti) come già fatto con successo nella parte centrale di Via Veneto. Mi auguro che gli amministratori, in particolare l'assessore Mizzi (urbanistica) e il consigliere Bisagni (sviluppo e potenziamento di reti stradali e viabilità ciclopedonale, mobilità e trasporto), siano sensibili a queste problematiche e
trovino una soluzione efficace anche per la parte nord di Via Veneto.
30/06/19
GianpieroLa "mafia" della informazione
Adesso giùùù, tutti a trinciare giudizi su mafia, e commistione tra mafia e politica. Sta bene. Soprattutto a qualcuno: serve! A parte il fatto che nel caso degli ultimi ecclatanti episodi, non di mafia si tratti quanto di "ndrangheta" o di "camorra", che seppure possano avere quei comportamenti illeciti che prendono genericamente l'appellativo di "di stampo mafioso", in realtà con la "mafia vera", quella sicula per intenderci, poco o nulla hanno a che fare. Pur vero è però, che di comportamenti mafiosi (continuiamo pure, per semplicità, a chiamarli così) ce ne siano tanti e tanti altri, che magari rimangono molto celati o addirittura sembrano innoqui per il solo fatto che non finiscono con ammazzamenti. Vedasi soprattutto la mafia della informazione politica. Non è comportamento mafioso quello di mostrasi indipendente e poi nella realtà fornire una informazione miratamente dedita ad avvantaggiare una sola parte? O se vogliamo: tesa a danneggiare l'immagine di una sola parte, quella avversa ovviamente? Senza stare ad elogiare, e spero senza sollevare ilarità fuori posto, ricordo che gli uomini che credevano sinceramente nel "diritto mafioso" si definivano "uomini d'onore". Fuorilegge sì, spietati pure (quando lo ritenevano necessario), ma in fondo "onesti" secondo il loro "codice". Se una cosa era nera, dicevano fosse nera, se era bianca dicevano fosse bianca! Al più non dicevano nulla (è diventato famoso il "muuto sono"). Ora, invece, ci sono coloro che se una cosa è nera dicono sia bianca e viceversa, per ragioni di interesse politico. E a cosa serve loro questa disonestà politica? In primo luogo, di solito, a fare carriera nell'ambito professionale, poi ci sono quelli che mirano ad una eventuale carriera politica e allora farebbe loro molto comodo poter sciorinare un passato da "partigiano" della prima ora (per carità non confondiamoli con quei poveretti che hanno sofferto l'ultimo conflitto mondiale). Così ci ritroviamo dei giornalisti che, da semplici lettori di notizie al telegiornale, assurgono al ruolo di opinionisti di primo piano, senza conoscere magari la storia, la geografia o che differenza ci sia tra un miglio ed un miglio quadrato (e ci sono tanti esempi); così come altri giornalisti che vanno ad occupare posti di rilievo (magari anche direttore di quotidiano) dai quali promulgano sentenze e commenti di ogni genere, sempre a favore di una sola parte chiaramente, fingendosi indipendenti. Commenti e sentenze che danno la spinta politica verso l'alto, pur senza nemmeno sapere usare correttamente la ligua italiana, cosa che mi sembrerebbe fondamentale per chi scrive pubblicamente, considerato, fra l'altro, che trattasi di una vera e propria casta per far parte della quale è rigorosamente necessario essere laureati (immaginiamo un po' come sarà stata scritta la loro tesi di laurea, senza saper distinguere i tempi in un periodo?). Se non è comportamento disonesto questo? Ah, no, è vero! Si tratta di comportamento "politicamente corretto" (anche qui il corretto vale soltanto se riferito ad una sola parte, ovvio). Non è forse un comportamento di quelli da definire di stampo mafioso?
30/06/19
MarinoLa "Piscina" è un servizio pubblico: chi deve deliberare le tariffe?
La
"Piscina comunale" rientra, senza dubbio alcuno, nella fattispecie di
"servizio pubblico". Il D.Lgs.267/2000, all'art.112 recita infatti:
"Gli enti locali, nell'ambito delle rispettive competenze, provvedono alla gestione dei servizi pubblici che abbiano per oggetto produzione di beni ed attività rivolte a realizzare fini sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile delle comunità locali" FONTE
A confermare quanto sopra, l'art.11 del Capitolato speciale della Piscina recita:
"Il servizio oggetto della concessione è da considerarsi, a tutti gli effetti, «servizio pubblico»" FONTE
Essendo la Piscina comunale un servizio pubblico, mi sembra quindi di capire che
le tariffe devono essere approvate dal Consiglio comunale. Infatti, l'art.117 del D.Lgs.267/2000, al comma 1 dispone:
"Gli enti interessati approvano le tariffe dei servizi pubblici in misura tale da assicurare l'equilibrio economico-finanziario dell'investimento e della connessa gestione"; concetto ribadito al comma 2:
"La tariffa costituisce il corrispettivo dei servizi pubblici; essa è determinata e adeguata ogni anno dai soggetti proprietari, attraverso contratti di programma di durata poliennale, nel rispetto del disciplinare e dello statuto conseguenti ai modelli organizzativi prescelti." FONTE
29/06/19
MattiaPascalMusica classica
Complimenti ai giovani(ssimi) pianisti Francesco Bignami e Camilla Fochi per il bel concerto regalato ai pontolliesi stasera in San Giacomo. Nel quale hanno mostrato il talento e la capacità di cui sono dotati. Dalla comunità, un grazie e in bocca al lupo per la loro carriera. Con la speranza che questo sia il primo appuntamento di una lunga serie...
26/06/19
AmletoFlussi elettorali
Nelle comunali di giusto un mese fa, la presenza della lista Spinola avrà tolto (più) voti a Ratti o a Chiesa? Vai a saperlo...
Perchè avranno ricevuto meno soldi di quelli promessi ma qualcosa hanno comunque preso , noi di sicuro NON abbiamo ricevuto neanche un centesimo.