20/05/19
GianpieroStrana e curiosa politica
Ben strana la vita (e chiaramente è bella anche per quello) e ben curiosa a volte la politica. Solo un mese fa in tanti a celebrare e osannare (come forse mai dalla fine della guerra) la cacciata dei tedeschi dall'Italia il 25 aprile. Ora, c'è chi chiede maggiore sudditanza europea, che guarda caso vuol dire maggiore sudditanza alla Germania. Non è una battuta politica, è solo una semplice e ragionata constatazione.
Quasi tutto della nostra vita, famigliare come professionale è influenzato o addirittura soggetto a qualche cosa che viene dai tedeschi.
Basta prendere in mano un foglio di carta bianca ed ecco che le dimensioni sono determinate da una regolamentazione tedesca (formato DIN. DIN acronimo di Deutsche Institut für Normung), usiamo una presa di elettrodomestico ed ecco che è DIN, lavoriamo con connettori elettronici e sono DIN, usiamo guide di supporto e sono DIN, la sensibilità delle pellicole fotografiche erano misurate in DIN, il sistema di televisione a colori è il PAL di origine tedesca, le catene di supermercati che si stanno diffondendo maggiormente in Italia sono tedesche (e la gran parte dei proventi vanno in Germania, daltronde sarebbe da scemi investire in uno stato e poi non portare a casa i guadagni), il latte con cui facciamo colazione ogni mattina proviene in gran parte dalla Germania, e i nostri allevatori si pigliano pure le multe se ne producono di più, dopo averli spinti per anni ad aumentare le stalle; provate ad esportare prodotti dell'agricoltura italiana in Germania, vi trovate invischiati in tante regole (loro) che dovete rinunciare (non lo sapevo nemmeno io fino a poco tempo fa, quando me lo ha spiegato un nostro agricoltore che ha fatto l'esperienza). Il tutto per non parlare poi dei marchi tedeschi che si sono creati il monopolio di certi mercati, dal settore degli apparecchi elettrici (provocando la fine di valorose industrie italiane) a quello dell'automobile o quello delle banche (Deutsche Bank controlla già anche le gloriose Poste Italiane e tra poco probabilmente le acquisirà in toto (Notizie di borsa Milano). Lo so bene perché ho pure io un prestito da loro!).
E poi in fondo a cosa serviva l'EURO, con cambio stabilito nella pratica dalla Germania, se non ad avere favorevoli investimenti da parte di paesi più forti in paesi più deboli?
Ci sono stati milioni di poveri che sono diventati ancora più poveri, e in vent'anni non sono più riusciti a risalire la china e non si può dare la colpa a destra o a sinistra, che si sono alternate al governo italiano, la colpa stava nell'aver accettato la sudditanza.
Poi c'è l'Europa che non fa una piega quando navi battenti bandiera tedesca, registrate in porti tedeschi, pretendono di entrare, senza consenso, nelle acque territoriali italiane e di entrare nei porti italiani anche contro il diritto costituito. Vorrei vedere se succedesse il contrario, ovvero di qualche italico che violasse proditoriamente la legge tedesca (o francese) cosa succederebbe.
Ultimamente, con una certa frequenza, per ineludibili motivi personali, sto frequentando il territorio germanico e ho ben presente quale sia il sentimento manifestato per gli italiani (i poveri, miseri,italiani).
Quando da noi arrivano loro e non sanno una parola di italiano, di solito ci facciamo in quattro per aiutarli; provate ad andare in qualche land dell'est tipo Sassonia, Turingia, Brandeburgo, senza conoscere una parola o quasi di tedesco e cercate di chiedere qualche informazione: appena aprite la bocca e sentono il suono della lingua italica, se sono abbastanza cortesi vi fanno capire che non capiscono e che non hanno tempo da dedicarvi, se vi va peggio (ed è la maggior parte dei casi) si girano dall'altra parte e, sempre se vi va bene, vi ignorano, altrimenti potete anche imparare qualche imprecazione in tedesco!
"Dulcis in fundo" cosa ha fatto fin'ora la Comunità europea con i suoi mega organi direttivi (tra cui anche la cosiddetta "Corte dei Diritti Europea") per far sì che la Germania rispetti i diritti sacrosanti di bambini e di genitori non tedeschi in Germania, e che non ne abusi come fa indisturbata? Nulla! Ah è un argomento che non conoscete? Un argomento di cui pochi vogliono parlare? Bene allora prendetevi lo sfizio di cercare una semplice piccola parola in internet "jugendamt". Se non inorridirete, allora continuate pure nel volere una maggiore dipendenza dall'Europa.
Con tutto ciò, c'è chi ha il coraggio di chiedere una maggiore "potenza" di controllo da parte dell'Europa (alias Germania con il forte appoggio, ovviamente, della complice Francia).
Certo c'è anche chi con la Germania ci fa affari d'oro, ma non sono tanti e poi, vorrei chiedere loro: per qualche Euro in più, vale davvero la pena castigare tanti poveri cittadini normali (dico normali per indicare coloro che non hanno interessi particolari, ma solo il desiderio e il diritto, di campare dignitosamente a casa propria)?
Mi aspetto violente reazioni, ormai siamo in una campagna politica con tanta cattiveria come forse mai ho visto in tanti anni, nemmeno ai tempi del governo Tambroni o del terrorismo, ma leggerò tutto con attenzione, però vi prego, prima andatevi a controllare bene gli argomenti di cui vi ho parlato, grazie.
la ringrazio intanto per la cortesia con cui si è espresso. Non conosco la sua età, né quindi quale esperienza di diretto osservatore abbia avuto negli ultimi 60 anni, per conto mio (che ho avuto modo di "viverli) posso obiettare che in realtà la pace che è regnata in europa (centro europa, meglio dire), è stata tale non grazie alla venuta della Comunità, che per i primi decenni è sempre stata soltanto su basi economiche, ma grazie alla tanto criticata "guerra fredda" che, con la reciproca paura, teneva nei propri ranghi le potenze contrapposte e i paesi loro associati (volenti o nolenti). Qualora ce ne fosse bisogno, lo dimostra il fatto che appena uno dei contendenti (ex URSS) ha "mollato" e per alcuni anni si è dedicato alle beghe interne, sono scoppiate guerre tra le più sanginose della storia moderna, giusto nei Balcani, a pochi passi da noi. E la Comunità europea, seppure ormai cresciuta anche politicamente, dopo la lunga fase solo economica, non ha per nulla saputo fare da deterrente.
Caso mai ha giocato la propria parte la NATO, che di europeo però aveva praticamente soltanto le basi logistiche, non certo la guida strategica.
Credo che la vera ragione della mancata guerra in armi, sia da ricercarsi più nella scomparsa di forti ideali contrapposti e in una società sempre meno incline ad esporsi ed impegnarsi, guidata in ciò da una informazione molto semplicistica e sensazionalistica, che con la stessa facilità richiama oggi tutta l’attenzione su di un argomento e domani su di un altro, cancellando ogni traccia del precedente, e che riesce ad imporre il senso della necessità personale in funzione di un contesto economico sovranazionale, anzi sovracontinentale. Il ragionamento è abbastanza chiaro, un tempo il maggiore business a livello mondiale era legato al commercio degli armamenti, ora il mercato degli armamenti fa sorridere di fronte a quello dei social, degli apparecchi per la "connessione" o del commercio on-line. Quindi è ovvio che chi detiene il potere massimo, faccia di tutto per evitare conflitti armati che potrebbero rallentare tali mercati. Chiedo venia se mi sono dilungato ancora, forse troppo, comunque fa piacere conversare civilmente.