Ponte dell'Olio

10/04/19
Marino

Il nuovo sindaco... farà strada?

Se sarai eletto...
• completerai la "Circonvallazione Est" (tracciato ex-Sift) oppure la procrastinerai a tempi migliori?
• ritieni di effettuare modifiche alla viabilità del capoluogo ed in particolare quale è la tua posizione relativamente ai “dissuasori di sosta” installati lungo via Veneto?
• ti impegni a contrastare con determinazione il fenomeno di grave inciviltà rappresentato dall’utilizzo improprio degli spazi di sosta destinati ai cittadini con disabilità?
• ti impegni a promuovere l’accessibilità in sicurezza per tutti (anziani, bambini, diversamente abili) ai servizi, agli esercizi pubblici, ai luoghi di ritrovo?
• ti impegni a realizzare o semplicemente delimitare percorsi ciclopedonali sicuri e funzionali, soprattutto nelle aree situate lungo il corso del torrente Nure?
• renderai fruibile l’area verde attorno al centro sportivo?
  
10/04/19
Marino

I candidati sindaco e il decoro del paese

Il prezioso intervento di Giovanni Alberoni (vicesindaco e assessore ai lavori pubblici negli anni 90) pubblicato in questi giorni sui social (*) suggerisce alcune domande ai candidati sindaco:
- quali azioni intendi mettere in atto, in termini di decoro, ordine e pulizia ("specialmente nel centro storico biglietto da visita per i visitatori e una splendida vetrina per gli esercenti, oltre che un luogo di ritrovo accogliente per tutti i pontolliesi")?
- pretenderai particolare cura nella manutenzione e nella pulizia dei giardini pubblici stante la presenza di bambini?
- cosa farai per migliorare il decoro delle isole ecologiche?
- per individuare chi non rispetta le regole di convivenza civile adotterai le fototrappole mobili?
- cosa farai per migliorare il decoro dei cimiteri?
- per la valenza civica che ha, restaurerai il monumento ai caduti?
- realizzerai un’area per sgambamento cani e, per rispetto degli animali e dell'ambiente (stante la ricaduta sul terreno di metalli pesanti) vieterai i botti (spettacoli pirotecnici) durante tutto l’anno?
- adotterai una "app" per segnalare anomalie e necessità di manutenzioni con presa in carico e stato d’avanzamento visibile a tutti?
- istituirai la "giornata ecologica"?

(*) Qui l'intervento di Giovanni Alberoni: dedicare qualche minuto per leggerlo e per interiorizzarlo è davvero un ottimo investimento civico.

Il condizionamento dell’ambiente. – Un tema su cui riflettere.
Compiti e obiettivi primari cui dovrebbero sempre farsi carico gli amministratori degli Enti territoriali autonomi.

Una comunità locale si identifica sostanzialmente con un territorio e con una serie di fattori culturali (lingua, costume, ecc.) largamente condivisi e accettati dai soggetti che vivono e interagiscono negli stessi luoghi. L’esistenza di tali vincoli, peraltro, assume un ruolo non trascurabile nella realizzazione del benessere individuale, un benessere che non dipende soltanto da elementi di carattere soggettivo (disponibilità economica, status ecc.), ma è inevitabilmente condizionato anche dalla rete di interazioni sociali e dalle caratteristiche fisiche e funzionali dell’ambiente in cui le stesse hanno luogo.
Quest’ultimo requisito, tuttavia, ha il potere latente di cambiare gli atteggiamenti delle persone e di modificare le loro aspettative in termini di prosperità e di rapporti sociali.
Ne consegue che una gestione distratta e/o marginale dei fattori ambientali, da parte di chi amministra, vedi scelte urbanistiche discutibili e/o la mancata manutenzione delle strutture al servizio dei cittadini, può favorire e dar luogo, nel medio e lungo periodo, a un decadimento dell’intera comunità.
Siamo tutti in grado di capire cosa si prova e come ci condiziona un ambiente pulito e finemente arredato, dove ogni particolare trasmette bellezza, cura ed armonia, e quale sensazione avvertiamo invece se il luogo che ci accoglie è degradato, sporco e scarsamente illuminato.
La natura dell’ambiente che osserviamo e in cui viviamo ci trasmette un ordine mentale che modifica, anche a livello inconscio, il rapporto con lo spazio e con le persone. In altri termini, l’ambiente modifica i comportamenti e alla lunga muta ciò che veramente conta, ossia il nostro atteggiamento.
Per inciso l’atteggiamento è una predisposizione mentale che suggerisce ad ognuno di noi il comportamento da tenere in ogni situazione, indipendentemente dal fatto che qualcuno ci stia osservando o che ci minacci con una sanzione.
Non a caso anche la spirale negativa che può coinvolgere un’intera collettività inizia a produrre i suoi effetti nefasti quando le persone cominciano a non distinguere più la differenza tra un ambiente bello e ordinato e un ambiente che scivola nell’incuria. Un processo lento ma che a lungo andare crea solo cittadini di serie B.
Quando ciò avviene l’individuo vede ridursi la propria autostima, si adagia, non ha pretese, tutto si fissa e, nel tempo, tutto si degrada. In questi contesti domina la rassegnazione e dunque l’innovazione non serve, il bello è superfluo e la casa “pubblica o privata” che sia, assume la sola funzione di garantire un minimo supporto per una sopravvivenza infima e declassata.
A poco a poco, nulla è più degno di rispetto e, alla fine, quella condizione negativa e quell’abitudine al brutto diventata normalità pone un'unica ed amara prospettiva: se vivi in una discarica rischi a tua volta di diventare un rifiuto.
Ben diversa è la situazione che si apre nel versante opposto. Chi vive in un ambiente con caratteristiche di eccellenza, indipendentemente dal suo status sociale, vede aumentata anche la propria autostima. Ogni soggetto che ha la fortuna di cogliere quella particolare condizione, non si accontenta e pretende sempre il meglio.
Si sente cittadino di serie A, esige, ma ci mette del suo per far sì che la Sua casa “pubblica e privata” sia sempre adeguata ad uno standard elevato. In questo ambito cresce anche il suo rispetto per il prossimo, alimenta senza accorgersene un circolo virtuoso e si sente gratificato nel trovare reciprocità comportamentali in linea con le sue aspettative.
Vive e recepisce un atto vandalico contro una cosa pubblica come un danno subito in prima persona poiché ha ben chiaro che la sua casa non finisce all’esterno delle quattro mura in cui risiede.
In ultima analisi tutto il suo agire risulta funzionale alla crescita e al benessere della comunità.
Per capire gli effetti di questo processo basterebbe osservare il degrado sociale che si manifesta nelle grandi periferie delle aree metropolitane dove è più alto il livello di devastazione del territorio.
Un quartiere trascurato fatto di strade brutte e mal illuminate, senza spazi verdi, con sevizi scadenti, privo di spazi di aggregazione, non è appetibile per cittadini con elevata autostima. Chi è costretto per necessità economica a risiedervi rischia nel tempo di regredire a livelli più bassi, e chi invece avendone la possibilità lo abbandona, toglie ulteriori argini di resistenza al degrado.
Ciò premesso, va detto che il cambiamento e la crescita di una comunità avvengono sempre per fasi evolutive.
Chi amministra dovrebbe innanzitutto vedere e pensare tale cambiamento in termini di processo anziché in termini di forme fisse, poiché è il processo a determinare le forme e non il contrario.
Per capirci, non basta realizzare un’opera pubblica pur che sia, se manca la visione del processo che la stessa è portata a compiere. Il contenuto di un programma che un’amministrazione si prefigge di realizzare può essere, in virtù delle effettive disponibilità economiche, più o meno vasto, ma la sua attuazione fermo restando il criterio di una sana e oculata gestione dovrebbe sempre ispirarsi al concetto virtuoso sopra esposto.
Il degrado dell’ambiente degrada gli uomini e dunque anche l’aspetto legato alla manutenzione della cosa pubblica dovrebbe assumere maggior rilievo in termini di programmazione.
In concreto, ogni azione amministrativa e ogni intervento pubblico finalizzato alla soluzione di un problema, che spazi dall’assistenza sociale alla viabilità, o che attivi una politica per i giovani tesa a favorire la loro crescita partecipativa e culturale, senza la quale una comunità non ha futuro, dovrebbero essere sempre incanalati dall’idea guida di generare nei cittadini quel propellente insostituibile che si chiama “Autostima”.
  
09/04/19
Marino

I candidati sindaco danno i numeri?

Alcune domande ai candidati sindaco...
• Attualmente l'addizionale IRPEF è del 6x1000 (con esenzione della fascia di reddito fino a 10.000€): se sarai eletto, quale aliquota intendi adottare?
• L'aumento dell’IMU (dal 9 al 9,8 voluto da Insieme per cambiare il futuro nel luglio 2014  FONTE ) ha già tolto dalle tasche dei pontolliesi ~400.000 €: se sarai eletto, quale aliquota intendi adottare?
• Nel trienio 2016-2018 il Consorzio di Bonifica ha inviato ai pontolliesi bollette per ~240.000 € e ne ha spesi meno del 10% per interventi nel territorio pontolliese: se sarai eletto, quale è l'obiettivo della tua lista in merito alla percentuale (da calcolare dal 2016) di spese sul territorio pontolliese riferite al totale delle bollette pagate dai pontolliesi?
• Nel 2017 la percentuale di raccolta differenziata è stata del 62,6%: se sarai eletto, quale è l'obiettivo di raccolta differenziata della tua lista? (Podenzano già oggi è all'87%)
• Nel 2017 la quantità pro capite di rifiuto indifferenziato mandato all'inceneritore/discarica è stata di 230 kg/ab: se sarai eletto, quale è l'obiettivo della tua lista in merito alla produzione pro capite di rifiuti indifferenziati? (Podenzano già oggi è a 97 kg/ab)
• Al 31/12/2018 i residenti a Ponte erano 4727: se sarai eletto, quale è il numero di residenti al di sopra del quale considererai raggiunto l'obiettivo del tuo mandato amministrativo?
👨 Cristiano   09/04/19 13:19 ® 2605
Capisco che la decrescita demografica é un grande problema peró non penso sia solo da imputare esclusivamente alle maggioranze dato che molto dipende da variabili macroeconomiche e da agende politiche decise a livello regionale e nazionale.
👨 Marino   09/04/19 16:23 ® 2606
Concordo sul fatto che la variazione demografica non sia da imputare esclusivamente alle maggioranze e che in parte dipende da variabili macroeconomiche e da agende politiche decise a livello regionale e nazionale. Ma... questo, se vale per Ponte, vale anche per i comuni limitrofi di riferimento, nei quali, la popolazione, anzichè ridursi, è aumentata. Ecco la variazione dei residenti tra il 31/12/2001 (primo dato ISTAT disponibile http://demo.istat.it/pop2002/index.html) e il 31/12/2017 (ultimo dato ISTAT disponibile http://demo.istat.it/pop2018/index.html) nei comuni di: Ponte dell’Olio da 4841 a 4691 -150 -3% ; Vigolzone da 3553 a 4294 +741 +21% ; Podenzano da 7498 a 9144 +1646 +22% ; Rivergaro da 5534 a 7066 +1532 +28% ; San Giorgio da 5238 a 5673 +435 +8% ; Carpaneto da 6874 a 7733 +859 +12%.
👨 Rikk   13/04/19 09:21 ® 2607
Direi che la diminuzione di popolazione è un ottimo indice. Nei comuni piccoli la qualità della vita è migliore, poca confusione...
👨 Rikk   13/04/19 09:28 ® 2608
La riduzione demografica favorisce la rappresentatività e l’autodeterminazione del territorio. Riassumendo piccolo ė bello!!
👨 Cristiano   13/04/19 10:37 ® 2609
Io non sono totalmente d’accordo, capisco che gli altri comuni crescono ma chiediamoci una cosa, Questi paesi quanto distano dalla cittá? Com’é il loro territorio comunale? Ovviamente i paesi piú in pianura hanno di conseguenza piú ipotetiche possibilitá di territori edificabili, hanno piú appeal poiché distano da Piacenza decisamente meno rispetto a noi. Alcune persone, miei conoscenti, hanno preferito trasferirsi a vigolzone e podenzano per questo semplice motivo, vicinanza e comoditá, puó sembrare irrisorio é vero, ma ho testimonianze cosi.
👨👨👨👨👨
  
08/04/19
Omero

Qui pro quo

Come il sottoscritto ogni tanto dorme, anche ai migliori capita talvolta di sbagliare. Così la Gazzetta dello Sport di oggi (a pag. 35) scrive: domani l'incontro Piacenza - Entella, decisivo per il primo posto. Indotta in errore dalla data inizialmente fissata dalla Lega Pro per il recupero. Mentre poi le due società si sono accordate per spostarlo dal 9 al 23 aprile...
  
08/04/19
Marino

Una domanda ai candidati sindaco: PAES

Nel 2013 l’Amministrazione Spinola, al fine di dare un adeguato contributo al raggiungimento dei risultati di tutela ambientale e contenimento delle emissioni inquinanti perseguiti dalle politiche comunitarie, aderì alla Covenant of Mayors – Patto dei Sindaci  FONTE .
Il Patto (PAES Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) si propone di: - diffondere le migliori esperienze di sviluppo realizzate nei territori; - assicurare un alto livello di sensibilizzazione, comprensione e sostegno dell’opinione pubblica; - stimolare il necessario aumento degli investimenti privati nelle tecnologie energetiche sostenibili;
A seguito dell’iniziativa dell’Amministrazione Spinola, nel giugno 2014 l’Amministrazione Copelli istitui un'apposita commissione  FONTE  e il 22/12/2014, l’Amministrazione Copelli votò all'unanimità il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)  FONTE .
Con il PAES l'Amministrazione comunale si è impegnata, relativamente al proprio territorio, a promuovere la riduzione delle emissioni di CO2 dalle 5.6 ton/anno pro capite del 2010 alle 4,3 ton/anno pro capite nel 2020 (22% di riduzione, corrispondenti, in valore assoluto, ad una riduzione di 6.232 tonCO2/anno); mettendo in atto le seguenti azioni ( FONTE  pdf 3Mb) :
- riqualificazione e miglioramento efficienza energetica illuminazione pubblica (pag.47)
- efficientamento energetico degli impianti termici e delle caldaie (pag.57) e dell'involucro degli edifici pubblici (pag.50)
- mobilità sostenibile per i dipendenti comunali e acquisti verdi per la PA (pag.59)
- efficientamento energetico nell’edilizia privata (pag.62)
- diffusione della mobilità basso emissiva (pag.68)
-ammodernamento del parco auto e fluidificazione del traffico (pag.71)
- adozione energie rinnovabili (pag.73)
- informazione e servizi al cittadino (pag.75)
Il Piano (che ci è costato anche una consulenza di circa 6.000€ e prevede un monitoraggio obbligatorio da effettuare su base biennale pag.6) è stato votato da entrambi i candidati sindaco Ratti e Chiesa a cui chiedo, in riferimento ai rispettivi ruoli: quali sono i risultati del monitoraggio?
👨 Marco   08/04/19 22:03 ® 2603
Temo che la risposta, a questa come ad altre domande, dai candidati alla carica di Sindaco di Ponte dell’Olio non arriverà. Mi pare di cogliere nel loro silenzio web, o meglio nel loro silenzio Ponteweb, un certo fastidio alla domande dirette ed ancor di più al confronto, che per sua natura prevede in un certo qual modo una forma di contraddittorio. E’ quanto meno singolare come nemmeno la loro giovane età, solitamente foriera di esuberanza e coraggio, sia sufficiente a farsì che decidano di aprirsi alle domande dei concittadini, senza trincerarsi dietro a forme di comunicazione unidirezionali, come possono essere il programma elettorale o l’insieme del materiale prodotto in campagna elettorale a fini propagandistici.
Saluti a tutti.
Marco Boselli
👨
  
07/04/19

ElePonte2019: è scesa in campo la seconda lista

Libertà ci informa che Alessandro Chiesa si è ufficialmente presentato come candidato sindaco.
Il nome della lista, il simbolo e l'elenco dei candidati consiglieri non sono ancora stati resi pubblici.
  
06/04/19
Marino

Elezioni del 26 maggio 2019: desideri fare lo scrutatore?

Il 26 maggio 2019 saremo chiamati a votare per eleggere il nuovo Consiglio comunale. Tra il 25° e il 20° giorno antecedenti la data stabilita per la votazione , la Commissione elettorale dovrà scegliere gli scrutatori. E' opportuno che chi, essendo iscritto all'albo scrutatori, desidera essere valutato con priorità, invii una segnalazione di interesse al Comune (Ufficio elettorale) o quantomeno ad un componente della Commissione elettorale: - Sergio Copelli (Sindaco - Presidente commissione) - Bernardi Alessandro (supplente Lucini Fabrizio) - Ratti Federico (supplente Marenghi Ivonne) - Chiesa Alessandro (supplente Peroni Francesco).
  
05/04/19
Ilfontanasso

Future Elezioni e Diga in Val Nure e raccolta differenziata

Per quello che possono valere le dichiarazioni in campagna elettorale sarebbe carino che le liste in competizioni esprimessero la loro posizione in merito a due tematiche economicoambientali: 1) diga in valnure sino (perchè) 2) raccolta differenziata puntuale sino (perchè)
👨 Bonifacio   06/04/19 22:41 ® 2602
E se qualcuno fosse in conflitto d’interesse (ad esempio sulla diga), che fa, si astiene?
👨
  
05/04/19
Marino

“Insieme per cambiare il futuro”: luci ed ombre ?

Ho letto la relazione di fine mandato del Sindaco Copelli (Insieme per cambiare il futuro). Ho in grande considerazione Sergio Copelli uomo, ed anche ammiro la sua ampia visione politica e le sue capacità di mediazione. Ciò premesso esprimo alcune considerazioni politiche sulla relazione di fine mandato  FONTE .
• Quando, in chiusura, leggo: “eravamo e siamo una lista civica composta da persone che hanno lavorato e lavoreranno per rendere Pontedell’Olio protagonista...”, prendendone atto, mi viene alla mente che solo qualche mese fa il gruppo "Insieme per cambiare il futuro", senza averne avuto specifico mandato elettorale, era determinato a perseguire la “cancellazione” del Comune di Ponte dell’Olio per fare una fusione che, come hanno sentenziato i cittadini pontolliesi, non era né nel cuore né nell’interesse della comunità.
• Quando leggo l’elenco delle cose fatte non posso non ricordare il programma elettorale  FONTE  e, per quanto a mia conoscenza, le promesse non mantenute, come ad esempio:
- capillare campagna di informazione sulle soluzioni di natura fiscale che interessano il tema della riqualificazione degli edifici ed anche le semplificazioni dell'iter in modo tale da incentivare i privati ad avviare ristrutturazione, recupero e riqualificazione dei fabbricati esistenti, sia in centro storico che nelle aree rurali
- apertura di un punto informativo per supportare il punto precedente cercando di restituire alla sede municipale un ruolo di indirizzo e assistenza anche in questo settore
- sviluppare e diffondere i cosiddetti Gruppi d'Acquisto, già sperimentati da alcuni Comuni per agevolare economicamente l'acquisto da parte di privati di impianti funzionali all’efficientamento energetico
- ridurre la produzione di scarti, in tutti gli ambiti, da quelli domestici a quelli lavorativi per aumentare la quota di rifiuto differenziato, e poi valutarne il recupero ed il riutilizzo
- realizzare la Riutilizzeria, un laboratorio di recupero e riparazione dei materiali e dei prodotti ancora utili
- costruire o semplicemente delimitare percorsi ciclo­ pedonali sicuri e funzionali, soprattutto nelle aree situate lungo il corso del torrente Nure
- rendere accessibili e sicuri per tutti (anziani, bambini, diversamente abili) i servizi, gli esercizi pubblici, i luoghi di ritrovo
- ripensare le zone urbane per ottenere un aumento significativo dell'area destinata a parco o giardino
- lavorare, in termini di decoro, ordine e pulizia, sull'arredo urbano, specialmente nel centro storico (un bel centro storico è un ottimo biglietto da visita per i visitatori e una splendida vetrina per gli esercenti, oltre che un luogo di ritrovo accogliente per tutti i pontolliesi)
- attivare e supportare il personale per trovare modi diversi di fare le cose e ottenere procedimenti più rapidi e comprensibili
- creare una sede didattica legata all'Appennino ed alle tematiche agro-forestali, considerando che le attività che gravitano intorno alla formazione professionale sono opportunità che creano indotto sul territorio
- migliorare le prospettive turistiche per il nostro territorio rendendo belli ed accoglienti, ma anche facilmente visitabili, quegli spazi di Ponte dell'Olio che sono unici e caratteristici (non solo quindi il centro storico, ma anche la zona collinare e in particolar modo il lungo Nure)
- rivedere nel complesso tutto l'insieme dei servizi comunali legati alla scuola, per capire se, dove e a quali costi esistono margini di miglioramento e ottimizzazione ed agire in tale direzione (vogliamo farlo assieme alle persone: la partecipazione in un percorso che abbia a disposizione strumenti adatti e che preveda tempi certi di inizio e di fine è la nostra proposta)
- creare un ambiente adatto all'educazione dei minori ("Comunità Educante") stringendo un patto con i soggetti (società sportive, associazioni e volontari, insegnanti ed educatori) la cui attività riguarda prevalentemente i ragazzi
- riservare particolare attenzione ai percorsi di educazione alimentare, rivolte a tutte le classi di età in collaborazione con tutti gli attori coinvolti (scuola, famiglie, associazioni, Comune)
- individuare un soggetto specializzato a cui affidare il supporto organizzativo nell'espletamento delle pratiche e delle procedure a servizio delle associazioni di volontariato
- dotare il paese di uno spazio temporaneamente adibito al servizio della comunità e delle associazioni, ad esempio attraverso il noleggio/acquisto di una tensostruttura, valutandone naturalmente i costi e la convenienza
- favorire la partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa e politica del Comune rendendo tutti informati e consapevoli
- fornire, attraverso i servizi municipali, maggiori informazioni sulla vita del comune e sulle opportunità e servizi per i cittadini
- aprire maggiori possibilità di confronto e contatto con i cittadini utilizzando - ad esempio -tutti gli strumenti forniti dal web
- riavviare l'esperienza del Consiglio Comunale dei Ragazzi (permettendo alle nuove generazioni di conoscere fin da piccoli i valori e i principi più importanti del nostro assetto istituzionale).
👨 Adalberto   05/04/19 12:11 ® 2600
Lo stesso discorso vale per Vigolzone, due anni fa volevano eliminare il Comune con la fusione alimentando lo spauracchio che non ci sarebbero stati più soldi per fare niente, e poi fanno le riunioni di fine mandato per spiegare quanti milioni di euro hanno utilizzato per fare un sacco di opere...bella faccia tosta!
👨 John Connor   05/04/19 17:47 ® 2601
Già una bella faccia tosta, potevano mandare tutti a quel paese dopo quel voto ed invece hanno deciso di farsi comunque il mazzo per cercare soldi da investire nel paese in cui probabilmente vive anche Lei Adalberto. Davvero una bella faccia tosta, mi chiedo come si siano permessi....
👨👨
  
04/04/19
Marino

Facciamoci una domanda e diamoci una risposta !

Ho ascoltato la registrazione del Consiglio comunale di mercoledì 27/03/2019 (oggetto aumento della TARI)  FONTE  ed ho letto la relativa delibera pubblicata oggi sull'Albo pretorio  FONTE .
Nel silenzio assenso (sui temi che cito) di coloro che avevano diritto di parola... (ed è questa la notizia che mi ha fatto riflettere), in Consiglio comunale è stato detto (o almeno, io ho capito)...
- che per il 2019 il valore del Piano finanziario è di 749.000 €  ma...  nei documenti pubblicati oggi risulta essere di 734.000 €  FONTE 
- che l'aumento del costo totale della TARI è di 27.000 €  ma...  dai documenti citati risulta essere di 8.000 € (727.000 € nel 2018; 734.000 € nel 2019)
- che l'aumento non è dovuto all'aumento della spesa (Iren)  ma...  il preventivo di spesa Iren del 2018 era di 582.000 € mentre nel 2019 è di 608.000 € (+26.000 €)
- che tre ore di apertura settimanale della stazione ecologica al giovedì incidono per 16.000 €/anno  ma...  tre ore di custodia ecostazione (x 52 settimane x 22.19 €/ora =) incidono per 3.462 €/anno (vedi pag. 54 del listino 2019  FONTE )
- che potevano esserci aumenti ben maggiori se l'amministrazione non fosse riuscita a "parare" anche gli aumenti dovuti all'inflazione  ma...  il listino Iren 2019 rispetto al listino 2018 è rimasto invariato e per alcune voci "pesanti" è addirittura diminuito (es. lo smaltimento dei rifiuti urbani indifferenziati ed assimilati costava 109 €/ton nel 2018, mentre nel 2018 costa 105 €/ton) (listino 2018 pag 9  FONTE  e listino 2019 pag 48  FONTE )
- che "fondamentalmente/essenzialmente" l'aumento della TARI è dovuto al fatto che nella definizione del Piano finanziario viene considerato il fondo dei crediti TARI (di dubbia esigibilità 77.598 €)  ma...  questo comportamento sembrerebbe contrario alla legge in quanto nel Piano finanziario rifiuti è possibile inserire solo il valore dei crediti risultati inesegibili (come autorevolmente sentenziato, ad es.: dal TAR nel febbraio 2019: "Viola pertanto apertamente il dettato normativo l’aver convertito dei crediti non ancora risultati inesigibili in un onere per i contribuenti."  FONTE ; e dalla Corte dei Conti nel maggio 2016: "tra i quali devono essere ricompresi NON i crediti di dubbia esigibilità, ma quelli “risultati inesigibili”."  FONTE .
Se ho interpretato male qualcosa, ben felice di ricevere un'interpretazione autentica.