Così Libertà sintetizza la posizione del Consiglio comunale in merito agli
episodi di atti vandalici avvenuti sul territorio (distruzione di parte della staccionata del cavalcavia di via Acerbi, danneggiamento del riscaldamento del palazzetto dello sport, forzatura porte scuola media, danneggiamenti della sede del municipio, ecc.). Un virgolettato testimonia più estesamente il pensiero del Consiglio comunale:
"Il Comune può mettere in campo tutti gli strumenti possibili a prevenzione, ma se le famiglie non controllano i propri figli, liberi di muoversi indisturbati giorno e notte, tutta la nostra attività viene vanificata. Trovo vergognoso che per la pigrizia di qualche genitore la comunità debba sobbarcarsi dei costi derivanti dalle loro azioni".
Immediatamente dopo il giornalista riporta un altro virgolettato con il quale gli amministratori comunali evidenziano un altro grave disagio sociale:
"negli ultimi mesi le richieste di aiuto nel nostro comune per casi di maltrattamenti in famiglia sono aumentati".
Le due notizie, lette così vicine (ma perchè anche dette così vicine), fanno notare un passaggio non pubblicamente approfondito dai consiglieri comunali, e cioè
quale potrebbe essere l'eventuale correlazione tra i due fatti: l'aumento delle "richieste di aiuto per maltrattamenti in famiglia" e l'aumento degli "atti vandalici da parte di minori". L'approfondimento del rapporto tra questi due disagi sociali potrebbe far emergere che per "qualche genitore" non sia un problema di "pigrizia"?
A proposito di "pigrizia", come potrebbe essere definita l'inerzia della
Consulta per i minori che, per quanto a mia conoscenza,
è da quattro anni che non viene più convocata?
Art. 3 – Compiti e attività della Consulta per i minori
- Analizzare il grado di benessere dei minori sul territorio comunale, anche attraverso azioni di monitoraggio quantitativo e qualitativo
- Individuare le principali criticità di ogni fascia d’età
- Identificare gli obiettivi educativi comuni a cui ispirare le rispettive attività
- Informarsi reciprocamente riguardo alle azioni programmate da ognuno e ricercarne il coordinamento
- Organizzare iniziative congiunte tra più componenti della Consulta, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi educativi comuni
- Avanzare proposte all’Amministrazione Comunale riguardo all’allocazione delle risorse di bilancio destinate alle politiche giovanili.
Ne abbiamo parlato qui
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