Castione: storia ritrovata di un piccolo borgo...
Un nuovo contributo di
Stefano Pronti a favore della percezione delle provenienze e delle tradizioni:
"Castione: storia ritrovata di un piccolo borgo della Val Nure" (con i contributi di Anna Còccioli Mastroviti, Laura Riccò Soprani e Susanna Pighi - Edizioni TIP.LE.CO.
FONTE ).
Dalle origini che corrono indietro nei secoli sino ad una possibile fondazione romana,
Stefano Pronti FONTE ricostruisce le vicende di Castione esaminando importanti fonti storiche quali gli archivi ecclesiastici, gli Estimi Rurali Farnesiani, il Catasto del XIX secolo e le antiche mappe. Un libro-documento sugli aspetti storici e demografico-familiari del feudo di Castione, Montesanto e Cassano che mette in luce anche le vicende degli edifici di culto e in particolare della Chiesa di San Giovanni Battista, ornata da pregevoli quadrature dipinte e preziosi arredi, e arricchita da affreschi di Bartolomeo Rusca nella Cappella della Beata Vergine del Rosario.
Percorso della ricerca
Per conoscere la storia di un oggetto misterioso, occorre pianificare la ricerca per sondare e intercettare notizie specifiche e ricostruire un passato lontano e annidato in luoghi separati. Il primo comparto in cui cercare sono i fondi dell' Archivio di Stato di Piacenza, soprattutto, cioè in quelli delle principali famiglie, che hanno esercitato la loro egemonia (Rizzoli, Anguissola, Benzoni, Salvatico). Insieme non si può trascurare uno spoglio del Registrum Magnum del Comune di Piacenza, repertorio documentario di fondamentale interesse per la registrazione di luoghi, persone e operazioni di scambio, che tuttavia finora sul toponimo non ha dato esiti; può essere che si trovino collegamenti con qualche personaggio di pertinenza. Immediatamente dopo, pur essendo Castione una realtà molto piccola, si può attingere al fondo degliEstimi Farnesiani, cioè alla raccolta delle dichiarazioni sullo stato familiare, sul possesso di terre, di beni e di animali, sui crediti e sui debiti, cioè sulla condizione economica della famiglia (1559, 1578, 1647).
L'altro fondo pubblico è quello relativo al Catasto napoleonico e di Maria Luigia con i riferimenti di registro, che indicano la suddivisione del territorio e delle proprietà pubbliche e private. Alla Biblioteca Passerini-Landi si trovano i rendiconti storiografici che si allineano nel percorso secolare, in parte già consultati in precedenza: Campi, Poggiali, Boccia, Dizionario geografico piacentino del Molossi, i Castelli del Piacentino di Artocchini-Maggi, le genealogie delle Antiche famiglie, la Storia della diocesi di Piacenza; alla fine i contributi critici fondamentali di Anna Coccioli Mastroviti, Laura Riccò Soprani e Susanna Pighi comparsi sul BSP 2017. C'è anche una letteratura storico-memorialistica da rivedere per contornare di notizie sparse quelle del piccolo borgo di Castione.
Il secondo comparto è l'Archivio parrocchiale di Castione, conservato presso la parrocchia di San Giacomo di Ponte dell'Olio banca dati locale imprescindibile, che consiste in una cinquantina di registri (Battesimi, Matrimoni, Morti e Stato delle anime) e che si è dimostrato il principale giacimento di notizie antiche e più recenti. Sarebbe utile confrontare i dati anagrafici e toponomastici con le microstorie indagate in precedenza (Vigolzone, Podenzano, Caorso, Carmiano, Bettola, Gropparello, Ponte dell'Olio, a cura di S. Pronti e altri autori: ), anche se i dati su Castione rimangono unici, in quanto prassi secolare della singola parrocchia, irrepetibili, non avendo copie o trascrizioni in parallelo, e fondamentali per la ricostruzione delle vicende storiche in loco.