Ponte dell'Olio

08/09/18
Marino

Servizio idrico: ancora aumenti in bolletta !!!

Oggi leggo che subiremo ulteriori aumenti della bolletta dell'acqua... (mentre i cittadini delle altre province della Regione vedranno ridursi la bolletta - clicca sulla tabella allegata !!!)  FONTE 
E questo avviene senza che i nostri rappresentanti ne abbiano discusso in Consiglio Comunale e che, nelle sedi opportune, abbiano preso posizione a nostra difesa.
👨 Cenerentola   09/09/18 23:01 ® 2518
Dunque aumenta solo a Piacenza. Confermando che "al cavall mègar tutt ill musc ig van adré", per dirla in dialetto...
👨 Tafazzi   10/09/18 23:10 ® 2519
Altra perla di saggezza popolare relativa alla situazione: "chi è causa del suo mal, pianga se stesso"
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07/09/18
Marino

Dissesto idrogeologico e trasparenza

Nel "Programma dei lavori pubblici relativo al triennio 2019 – 2021" rilevo che la Giunta comunale ha previsto, nel triennio 2019-2021, la somma di € 134.500 per "attività di prevenzione del dissesto idrogeologico"  FONTE  .
Ma... l'attività di prevenzione del dissesto idrogeologico è compito del Consorzio di Bonifica (che nell'ultimo trienno ci ha tassat per € 224.000)!
 Il Sindaco (o un assessore o un consigliere) potrebbe spiegarci perché i lavori previsti nel "Programma" in adozione non vengono chiesti e pretesi dal Consorzio? Ed inoltre: vogliono i nostri amministratori dirci quanti dei 224.000 € sopra citati sono stati spesi (e per quali opere) a favore del territorio pontolliese?   FONTE .

Dal sito del Consorzio di Bonifica: "Il beneficio in montagna è riconducibile alle attività predisposte dal Consorzio contro il dissesto idrogeologico diffuso, progettando e realizzando opere a difesa dei versanti e delle pendici ed alla manutenzione della viabilità minore"  FONTE .
Dalla Legge Regionale 42/84, art.1: "La Regione Emilia-Romagna riconosce, promuove ed organizza l'attività di bonifica come funzione essenzialmente pubblica ai fini della difesa del suolo e di un equilibrato sviluppo del proprio territorio, della tutela e della valorizzazione della produzione agricola e dei beni naturali, con particolare riferimento alle risorse idriche."  FONTE  ; art.3 comma 1: "Sono opere di bonifica montana, in quanto necessarie ai fini generali della sistemazione, difesa e valorizzazione produttiva dei territori collinari e montani, quelle rivolte a dare stabilità ai terreni, a prevenire e consolidare le erosioni e i movimenti franosi, ad assicurare il buon regime idraulico, a realizzare le migliori condizioni per l'uso del suolo e dell'acqua nel rispetto delle vocazioni naturali delle singole aree."  FONTE 
Ne abbiamo parlato qui  FONTE .
👨 Algida   08/09/18 16:31 ® 2517
Si saranno ispirati alla mia pubblicità: two is meglio che one...
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03/09/18
Marino

Diga in Val Nure: si o no ?

Click per aprire il video Nel video, la sintesi dell'incontro pubblico in cui si è parlato della possibile costruzione di una diga in Val Nure. L'incontro si è svolto venerdì 17 agosto 2018 a Bettola, ed è stato organizzato dall'associazione "Bettola Cittadinanza Attiva".
👨 Marco dal lest   16/09/18 21:13 ® 2521
Personalmente non credo che una diga da 10 mln di metri cubi sul Nure risolva i problemi idrici dell’agricoltura della bassa val Nure, sempre ammesso che ci siano questi grandi problemi idrici...
A cosa serve l’acqua del Nure?
Ad irrigare pomodori di cui noi contribuenti paghiamo piu della metà del loro valore sotto forma di contributi agricoli?
Ad irrigare del mais per la produzione di biogas (magari attraverso la digestione ed il prodotto conseguente ... delle vacche) del quale noi paghiamo una significativa quota come contributi PAC ed un altrettanta quota come contributo alle fonti rinnovabili, nella bolletta della luce?
Oppure la riserva idrica serve per i fabbisogni idropotabili della valle?
Non mi risulta che iren il gestore della rete idrica abbia mai segnalato crisi idropotabili permanenti in val Nure, a parte la siccità dello scorso anno e se anche vi fosse stata la diga, la riserva idrica sarebbe stata tutta utilizzata a scopo irriguo e ben poca acqua sarebbe rimasta per l’approvigionamento idropotabile, dato che la portata del Nure è andata in crisi già nel corso dell’inverno.
Penso che l’idea della diga sia frutto della scarsa capacità progettuale che il consorzio di bonifica dimostra ad ogni occasione. Basta vedere i pochi e frammentari interventi che questo ente esegue, soprattutto in montagna. Il massimo delle sue opere sono delle gabbionate, dei muraglioni di sostegno in cemento (più o meno armato...) la manutenzione di alcune strade e la manutenzione straordinaria di qualche acquedotto rurale ed un pò di drenaggi, sicuramente utili, ma mai eseguiti in un contesto di programmazione di bacino. Non ho mai visto un intervento con una progettazione a livello di bacino idrografico che prenda in considerazione tutti gli aspetti del dissesto idrogeologico.
Si vedono solo interventi tampone fatti per fronteggiare le emergenze o le richieste "troppo pressanti" di qualche agricoltore. Non parliamo poi di interventi con tecniche di ingenieria naturalistica e con impiego di maestranze locali. Non stò riferendomi alle solite 4 ditte di scavo e movimento terra, ma a maestranze che possano sviluppare capacità artigianali proprio nel settore dei lavori con tecniche di ingenieria naturalistica e quindi possibilità occupazionali in valle.
Se interessa si vedano in merito questi post:
https://valtolla.com/2014/11/29/in-montagna-il-valore-del-lavoro-non-vale/
https://valtolla.com/2015/04/13/il-valore-del-lavoro-un-caso-emblematico-in-montagna/
Riguardo alla diga, penso che un invaso da 10 mln di mc. sia un piccolo invaso, basta fare il paragone con quello di Mignano in val d’Arda che in origine (anni 1920/1930) era stato progettato per 18 mln di mc, poi si è rapidamente ridotto a 15 ed attualmente ha una capienza di circa 11 mln di mc e pertanto la capacità di fronteggiare eventuali ondate di piena è una pura illusione se paragonata a quella dell’alluvione del 2015...
Naturalmente nessuno ha ancora avanzato una minima quantificazione del costo dell’opera ma ritengo che al costo del "muraglione ed accessori" vada aggiunto anche il costo dell’intervento di rinforzo delle pile di tutti i ponti per lo meno da Bettola a Ponte dell’Olio, dato che nell’arco di un decennio, il mancato apporto di materiale litoide a valle della diga determinerà un sicuro abbassamento dell’alveo del Nure. Inoltre l’abbassamento dell’alveo determinerà la conseguente erosione delle sponde e magari la variazione di quota di tutte le opere di presa dei vari rii e canali irrigui a servizio proprio dei terreni che si vorrebbero irrigare con la diga...
Personalmente sono arrivato alla conclusione che il consorzio di bonifica non abbia alcuna intezione di costruire la diga, ma dato che si è già mosso (giustamente...) il "comitato del no", il nostro ente giustificherà le propeie inadempienze addossando le colpe della mancata risoluzione dei problemi irrigui, all’ostruzionismo dei non meglio precisati "ambientalisti"...
E’ un giochetto già visto in tante occasioni (e però bisogna ammettere che molti "ambientalisti" si sono prestati più o meno consapevolmente alla figura degli utili idioti del caso...) e serve per evitare di mettere mano ad una seria e capillare gestione del territorio,magari con capacità tecniche e progettuali diu cui non vi è traccia nella attuale gestione da parte del consorzio di bonifica.
Saluti Marco del lest
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27/08/18
Lucignolo

Bengodi

Il comune ligure di Pontinvrea non farà più pagare ai suoi cittadini l'acqua che esce dai rubinetti (rimarranno in bolletta solo le tasse non di sua competenza). Fonte della notizia: l'intervista al sindaco Matteo Camiciottoli nella odierna trasmissione "Effetto notte estate" di radio 24.
Vista anche l'affinità iniziale del nome, un esempio da imitare...
  
25/08/18
Ippocrate

Sanità e burocrazia

Su "Libertà" di venerdì 24 agosto, nella pagina delle lettere, Sandro Ballerini deplora che il suo ottimo medico di famiglia debba andare in pensione a 65 anni. Nel caso la norma possa toccare anche Ponte, non possiamo che concordare con lui...
👨 Azzeccagarbugli   28/08/18 22:19 ® 2514
Su "Libertà" di martedì 28 agosto (sempre nella pagina delle lettere) si torna sull’argomento e si precisa che i medici di famiglia vanno in pensione a 67 anni, ma per scelta possono anticipare a 65 anni o posticipare a 70 anni. Meglio così...
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24/08/18
Marino

Richiedenti asilo a Ponte dell'Olio

Quattro anni fa, il 29 agosto 2014, venivamo informati che Ponte dell’Olio avrebbe iniziato ad ospitare alcuni "richiedenti asilo" (*)  FONTE  .
In questi quattro anni, lo Stato ha utilizzato una parte delle tasse che paghiamo per sostenere questa attività. Probabilmente, relativamente al nostro comune, potrebbe trattarsi di una cifra vicina ai due milioni di euro (per ogni “richiedente” lo Stato (noi) spende 1.065 €/mese  FONTE  ) (vedi anche video allegato).
In cambio, la nostra collettività comunale ha ricevuto un beneficio grazie al lavoro socialmente utile prestato gratuitamente dai "richiedenti asilo".
Per permetterci di valutare consapevolmente, sarebbe opportuno che gli amministratori comunali, grazie al rapporto privilegiato che hanno con gli organi dello Stato e alla facilitata accessibilità ai documenti, rendessero pubblico un bilancio costi/benefici.
In altre parole, in questi quattro anni: quanti sono stati i nostri soldi spesi per sostenere questa attività di accoglienza e quante sono state le ore lavorate a favore della collettività pontolliese?
Evidenzio che non sto chiedendo agli Amministratori e ai Consiglieri comunali di esporsi in considerazioni e/o opinioni: chiedo solo trasparenza e informazioni per permettere al cittadino di formarsi un’opinione consapevole.

(*) I richiedenti asilo sono coloro che, lasciato il proprio paese d’origine e avendo inoltrato una richiesta di asilo, sono in attesa di una decisione riguardo al riconoscimento di una forma di protezione. Dai documenti disponibili online  FONTE  , rilevo che la richiesta di asilo accolte nel 2018 si riferiscono:
- per il 7% ai rifugiati, come definiti dalla Convenzione di Ginevra
- per il 4% a persone riconoscibili quali beneficiari di protezione sussidiaria
- per il 27% a persone riconoscibili quali beneficiari di protezione umanitaria .
Al 62% dei richiedenti viene negato l’asilo.

Protezione sussidiaria: La protezione sussidiaria è uno status, al pari di quello di rifugiato, che viene riconosciuto dalla Commissione territoriale competente in seguito alla presentazione di domanda di protezione internazionale. Qualora il richiedente non possa dimostrare una persecuzione personale ai sensi della Convenzione di Ginevra, che definisce chi è rifugiato, ma si ritiene che rischi di subire un danno grave (condanna a morte, tortura, minaccia alla vita in caso di guerra interna o internazionale) nel caso di rientro nel proprio paese, può ottenere la protezione sussidiaria.
Protezione umanitaria: E’ una forma residuale di protezione per quanti non hanno diritto al riconoscimento dello status di rifugiato, non hanno diritto alla protezione sussidiaria ma non possono essere allontanati dal territorio nazionale in condizioni di oggettive e gravi situazioni personali. Il permesso di soggiorno per motivi umanitari viene rilasciato dal questore a seguito di raccomandazione della Commissione territoriale in caso di diniego, qualora ricorrano “seri motivi” di carattere umanitario come ad esempio motivi di salute o di età, oppure vittime di situazioni di grave instabilità politica, di episodi di violenza o di insufficiente rispetto dei diritti umani, vittime di carestie o disastri ambientali o naturali, ovvero direttamente su richiesta del cittadino straniero.
👨 Marino   24/08/18 17:19 ® 2513
Mi è stato chiesto di pubblicare i valori numerici: elaborando i dati messi online dal Ministero dell’interno, nel periodo 1/1/2018-31/07/2018 sono state esaminate 55.684 domande di asilo: 21.239 domande sono state accettate (38%), ne sono state respinte 34.445 (62%).
👨 John Connor   30/08/18 08:26 ® 2515
Non capisco quale è il nesso tra soldi spesi per accoglienza ed ore di lavoro (volontario e non retribuito a quanto ci viene detto) svolto dai profughi.... Ce lo può spiegare?
👨 FabrizioLucini   30/08/18 22:03 ® 2516
Premettendo che il mio intervento è di carattere assolutamente personale, volevo fornire alcune precisazioni su questo tema:
1) L’accoglienza per i richiedenti asilo è gestita dal Ministero che individua i gestori (e quindi le strutture) con una procedura di gara.
I costi quindi, pari circa a 35euro al giorno per ogni ospite della struttura, sono pagati allo stesso modo da tutti i cittadini italiani, a prescindere dal
numero di migranti ospitati dal Comune di residenza.
Le amministrazioni locali non hanno di fatto nessuna voce in capitolo riguardo la distribuzione delle strutture sul territorio.
2) Dal punto di vista economico, i Comuni non sostengono direttamente nessuna spesa e ricevono dal Ministero un contributo annuale di circa 500euro per ogni rifugiato.
Quest’anno Ponte dell’Olio riceverà quindi 17500euro per le 35 persone ospitate nel corso del 2017 nelle strutture presenti sul territorio comunale. Non è certo che il Governo intenda rinnovare il contributo per i prossimi anni.
3) Il lavoro socialmente utile prestato dai richiedenti asilo è svolto su base assolutamente volontaria.
Queste attività vogliono solo essere una forma attraverso la quale queste persone cercano di rendersi utili alla comunità che li ospita.
Le ore impiegate non servono a rimpiazzare il lavoro di operai comunali, non esiste un monte ore prefissato e per questo non ha nessun senso cercare di valutarne un beneficio in termini economici.

Passando alle considerazioni personali, data la complessità del fenomeno e l’ampiezza delle sue ricadute, mi sembra che approcciare il tema dell’accoglienza ai richiedenti asilo in termini di rapporto costi/benefici sia del tutto sbagliato se l’obiettivo è quello di formarsi un’opinione non polarizzata.
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21/08/18
Marino

Spettacolo gratuito?

Quanto costa, a noi cittadini, lo spettacolo "gratuito" che si svolgerà il 25 agosto 2018?
Lo spettacolo "gratuito" ci costerà:
- il pagamento di € 2.090 all’associazione organizzatrice dell’evento  FONTE 
- l'allaccio ENEL con potenza minima 15KW; un tecnico del comune e un responsabile organizzativo referenti del comune con cui relazionarsi; l'occupazione del suolo pubblico per l'allestimento dello spettacolo e per l’allestimento del punto informazioni; sedie e palco; la collaborazione nella distribuzione della pubblicità (consegna locandine nei negozi, ecc.); il palasport come luogo alternativo di emergenza in caso di maltempo  FONTE 
👨 John Connor   22/08/18 07:27 ® 2510
Quindi?
Si chiama offerta culturale e come tutti gli eventi di questo tipo, vengono pagati con i soldi dei contribuenti. Uno scoop incredibile!
Penso, ad esempio, alla festa di capodanno che si tiene a Piacenza e che peraltro è gratuitamente fruita da chiunque si trovi a Piacenza e, udite udite, è finanziata dalle tasse dei soli piacentini!!!!!!
👨 San Silvestro   22/08/18 22:28 ® 2511
Almeno per l’Imu, i contribuenti potrebbero essere anche non piacentini...
👨 De-voto Oli   24/08/18 15:04 ® 2512
Potenza delle parole! Presentando questo spettacolo come "Offerta culturale", la cifra sborsata già mi sembra equa e ben spesa. Se però penso che questa è L’offerta culturale che la mia amministrazione comunale offre, penso che avrebbero potuto investire meglio le pur magre risorse disponibili.
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15/08/18
MattiaPascal

Dibattito sulla diga

Venerdì 17 agosto a Bettola, in piazza Sant'Ambrogio alle ore 21, si terrà un incontro pubblico promosso dall'associazione "Bettola cittadinanza attiva", riguardo la possibile costruzione di una diga in Valnure. Moderatore della serata sarà Fabrizio Binelli di Legambiente. E' quanto (a pag. 20) ci segnala "Libertà" di oggi...
  
12/08/18
Marino

Casetta dell'acqua

Su Libertà di sabato si legge: "Una seconda casetta dell'acqua sta per sorgere a Rottofreno ... Dice il Sindaco: L'acqua distribuita sarà pubblica, controllata, buona e gratuita ... l'iniziativa punta a ridurre il consumo di bottiglie di plastica ...  l'intervento è interamente finanziato da ATERSIR ...".
Per quanto ne so io vi sono casette dell'acqua pubblica (gratuita) a: Agazzano, Carpaneto, Castel San Giovanni, Castell'Arquato, Castelvetro, Cortemaggiore, Gazzola, Gossolengo, Gragnano, Piacenza (almeno 2) , Podenzano (almeno 2), Pontenure, Pianello , Quarto, Rivergaro, Rottofreno, San Giorgio, Travo, Vigolzone, Villanova.
La casetta dell'acqua che c'è a Ponte è invece di un'azienda privata e l'acqua erogata è a pagamento (0.05€ al litro). A mio parere l'acqua erogata dalla casetta è migliore di quella erogata dal rubinetto (periodicamente chiedo all ASL le analisi e c'è oggettiva differenza tra le due erogazioni), per cui ne faccio uso e la mia famiglia (due persone) preleva circa 20 litri a settimana = 1000 litri/anno = 50 €/anno. E così io, a causa dell'inerzia della politica che non si attiva per far sorgere anche a Ponte una casetta pubblica, debbo pagare 50 €/anno quando i cittadini dei comuni elencati ne possono beneficiare gratuitamente!
Vedi anche  FONTE 
👨 Astutillo   13/08/18 00:01 ® 2505
Fatta la legge trovato l’inganno: ci si potrebbe rifornire in uno dei comuni gratuiti vicini. A meno che per accedervi non ci voglia un badge che solo i residenti hanno...
👨 Elisabettab   14/08/18 08:45 ® 2506
C’è anche a Bettola ed è gratuita.
👨 Marco   14/08/18 10:50 ® 2507
Quando si dice "gratuita" significa che viene pagata dal Comune di Ponte dell’Olio, quindi nel caso di Marino, i famosi € 50/ anno verrebbero pagati in quota parte anche da chi non si rifornisce alla casetta dell’acqua. A mio modo di vedere è più corretto così, comunque rispetto le opionioni altrui.
👨 Marino   14/08/18 14:39 ® 2508
Contrariamente ai rifiuti, che prevedono tariffe differenziate per ogni comune, il servizio idrico prevede due sole tariffe provinciali (vedi sotto la composizione dei due bacini (*)). Gli investimenti nel settore idrico vengono quindi spalmati su tutti i contribuenti del bacino di appartenenza (sia su quelli che beneficiano dell’investimento, sia su quelli che non ne beneficiano). Per esempio: la casetta dell’acqua realizzata a Vigolzone (così come tutte le casette dell’acqua realizzate nel bacino a cui appartiene Vigolzone (*)) è stata pagata anche con i soldi dei pontolliesi.
Probabilmente invece viene pagata dal singolo comune l’acqua erogata dalla casetta pubblica (ma stante le finalità per cui sono nate le casette, questa mia affermazione andrebbe verificata). Se è così... un metro cubo di acqua erogata dalla casetta pubblica costa alla collettività 1 € (da noi un mc prelevato alla casetta privata costa 50 €) ma a fronte di questo euro, la collettività risparmia il costo della raccolta e smaltimento di 650 bottiglie di plastica (e inoltre io cittadino risparmio 50€).
Esiste un compromesso tra la posizione mia e quella di Marco? Forse si… l’Amministrazione comunale potrebbe adoprarsi per far realizzare da ATERSIR la casetta dell’acqua pubblica e, grazie all’elettronica, il comune potrebbe trattenere al cittadino un euro ogni 1.000 litri prelevati.
Bacino 1 Comuni di: Agazzano, Alseno, Besenzone, Borgonovo, Cadeo, Calendasco, Caorso,Carpaneto, Castel San Giovanni, Castell’Arquato, Castelvetro, Fiorenzuola, Gazzola, Gossolengo, Gragnano,Lugagnano, Monticelli, Nibbiano, Piacenza, Pianello, Podenzano, Ponte dell’Olio, Pontenure, Rivergaro, Rottofreno, San Giorgio, San Pietro in Cerro, Sarmato, Vigolzone, Villanova, Ziano. Al Comune di Cortemaggiore si applicano soltanto le tariffe per fognature e depurazione mentre quelle di acquedotto rientrano nella competenza del gestore Società Acque Potabili (SAP).
Bacino 2 Comuni di: Bettola, Bobbio, Caminata, Cerignale, Coli, Cortebrugnatella, Farini, Ferriere, Gropparello, Morfasso, Ottone, Pecorara, Piozzano, Travo, Vernasca e Zerba.
Vedi qui le tariffe: https://goo.gl/Kqs5ab
👨 Marco   14/08/18 16:05 ® 2509
Cocordo con quanto scritto da Marino, a mio avviso il concetto applicato ai rifiuti risulta essere più corretto di quello applicato al servizio idrico, infatti in quel caso ogni comune paga nella propria tariffa sia gli investimenti sia i "consumi"; ma dal momento che nel servizio idrico non è così, ritengo corretto chiedere l’intervento di Atersir per gli investimenti (casetta dell’acqua) e il pagamento da parte di ognuno delle erogazioni. Tariffa che contempli controlli periodici, manutenzioni e quant’altro rientri nell’ambito dell’attività svolta, senza chiedere contributi a chi non ne usufruisce.
P.S.: io me ne servo regolarmente, da anni.
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10/08/18
MattiaPascal

Pallavolo

Gas Sales è la nuova società grazie alla quale il volley di serie A rimane a Piacenza. Ne è ds Aldo Binaghi, pontolliese di origine, da sempre impegnato nei più vari ruoli in questo sport (come riferisce "Libertà" di sabato 4 agosto). Che in queste settimane ha costruito con sagacia la squadra in vista dell'impegnativo campionato.
Complimenti a lui e in bocca al lupo per questa avventura...